SandroWeb Posted January 16, 2023 Report Share Posted January 16, 2023 LUNEDÌ 16 GENNAIO 2023 - I più scettici o realisti diranno che anche le ultime in classifiche ogni 3-4 gare ne azzeccano una. Come scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo", è stato così finora anche per la Triestina ma solo sul piano numerico.La vittoria con il Novara infatti, arrivata dopo la miglior prestazione complessiva di questa stagione, non deve far illudere nessuno ma ha un grande valore. E lo si è capito dalle dichiarazioni di Pavanel a fine partita. I tre punti hanno consentito che tra l'Unione e il Piacenza non si creasse un abisso. Aspetto importante ma solo per il morale perchè non ha senso fare i conti in classifica a 16 turni dalla conclusione del torneo. È vero che nella partita di sabato al Rocco la rete in apertura e quella nel recupero del primo tempo proprio quando il Novara stava creando i maggiori pericoli, hanno messo un macigno sul match e che gli episodi una volta tanto sono stati favorevoli agli alabardati. Ma i giocatori hanno saputo coglierli con pieno merito e raramente questo finora era successo. E poi dopo le tante critiche è onesto prendere atto come l'Unione nelle ultime sei gare (quelle successive al disastro di Piacenza) abbia toppato solo quella con il San Giuliano, in parte quella con l'Arzignano e gli ultimissimi minuti della trasferta con il Pordenone dopo una buona gara. Questo significa che Pavanel ha trovato una quadra, pur ancora non stabilizzata, a un gruppo peraltro falcidiato dagli infortuni. Serviranno comunque altre prove abbastanza nelle prossime gare. L'aver fatto giocare con continuità la pattuglia più giovane (Ghislandi, Rocchetti e soprattutto Adorante oltre a Felici) ha dato un po' di corsa alla squadra rinforzata caratterialmente dall'arrivo di Malomo e sul piano tecnico da quello di Germano. Insomma i pochi che sabato erano allo stadio hanno capito che questa Triestina non ha perso le speranze di ottenere la promozione. Il successo e la prestazione vista con il Novara danno fiducia al gruppo e sono un segnale lanciato alla società. Il presidente Giacomini ha ribadito che l'obiettivo del club e anche dei nuovi soci è il mantenimento della C e la prova di ieri ha dimostrato che il traguardo, pur difficile, è raggiungibile. Se questo sarà l'indirizzo lo vedremo fin dai prossimi giorni nelle operazioni di mercato. Visti i risultati è comprensibile sul piano del bilancio agire per una contrazione dei costi anche se su metà stagione non è si possa recuperare tantissimo sull'alto budget stanziato a luglio. Però il dg Romairone dovrà muoversi cercando di non alterare quell'esile equilibrio tecnico-tattico costruito con pazienza e sofferenza dall'allenatore. Insomma certi uomini possono uscire senza la necessità di essere sostituiti altri come Gori, Paganini, Ganz, Minesso per non parlare di Felici e Adorante devono essere assolutamente rimpiazzati magari da giocatori meno illustri e costosi ma di categoria. Per essere in linea con l'obiettivo dichiarato dunque il mercato dovrà essere davvero ponderato. Oltre a questo aspetto per riuscire nel miracolo è necessario isolare il gruppo squadra dagli eventi esterni come ha fatto Pavanel questa settimana. Il tutto con l'auspicio che anche i tifosi siano disposti a dare una mano - «Il lavoro paga». Poteva sembrare una scontata considerazione da dopopartita quella di Marco Legovich ma, in realtà, riassume il cambiamento della Pallacanestro Trieste che, considerata alla vigilia tra le più serie indiziate alla retrocessione, chiude il girone d'andata a 12 punti avendo vinto quattro scontri diretti su cinque (e tre di questi in trasferta). Come scrive Roberto Degrassi oggi sul quotidiano locale, in un gruppo in crescita qualcuno ha addirittura trasformato il proprio rendimento con tre esempi eclatanti che hanno preso a schiaffi i pregiudizi che li avevano accompagnati a inizio stagione. «Spencer non dà punti ed è un lungo modesto», «Deangeli ha una sola dimensione», «Vildera è un centro abituato alla A2». Una serie di gare di sconcertante pochezza da parte di Spencer non avevano effettivamente fatto molto per modificare l'impressione. Nelle prime sette giornate aveva segnato una media di 6 punti a partita, un dato pergiunta gonfiato dai 19 dell'exploit personale a Varese. Nelle ultime otto gare ne segna 10 di media e in tre partite delle ultime quattro ha fatto registrare doppie doppie. Una metamorfosi figlia del lavoro in palestra, dell'attitudine da parte di Spencer e dell'arrivo di chi tra i compagni sa meglio di tutti innescarlo, Michi Ruzzier.Etica del lavoro e fatica non sono mai mancati in Lodovico Deangeli e Giovanni Vildera ma nel loro caso sono cambiati atteggiamento e confidenza nei propri mezzi. Il capitano che a inizio campionato si dedicava solo al lavoro oscuro senza prendersi tiri ha allargato il suo raggio d'azione e a Treviso è stato il più utilizzato della squadra, soprattutto perchè dà equilibrio e personalità. Anche Vildera non fa solo legna ma è più protagonista, prendendosi giocate che sono frutto di fiducia nei propri mezzi e sicurezza, come un assist schiacciato in mezzo al traffico dell'area per un compagno.Ma non sono i soli a essere cresciuti in queste settimane. Anche Frank Gaines è cambiato: l'apparentemente apatico esterno delle prime giornate adesso scherza con i compagni ed è più coinvolto nel gruppo, con un apporto di qualità. Al PalaVerde ha raddrizzato la mira da tre, deficitaria nelle precedenti uscite, difendendo bene, anche su Banks nei confronti del quale ha vinto il duello, con l'insolita chicca di una stoppata.Con la crescita o l'adattamento dei singoli è cresciuto il gruppo. Resta qualche eccezione. Il contributo di Campogrande per tutto il girone d'andata è stato decisamente scarso. AJ Pacher non sta incidendo, i sei rimbalzi a Treviso non compensano l'uno su sei dal campo in venti minuti.Intanto è in arrivo la definizione ufficiale dell'ingaggio di Emanuel Terry, ala-centro, 206 cm, 26 anni, con anche esperienza di Eurolega con la Stella Rossa. Se questo significa conferma del 5+5 con sostituzione di uno degli Usa attuali (Pacher) o apertura verso un 6+6 destinato ad accogliere poi un 3-4 resta da scoprirlo. Terry non è un realizzatore ma ha mezzi atletici importanti e soprattutto piedi veloci che lo rendono credibile in difesa anche contro avversari di taglia minore.Si aprirà così la più importante settimana dell'annata biancorossa che vedrà giovedì e venerdì a Trieste la nuova proprietà Usa della CSG (Cotogna Sport Group). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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