SandroWeb Posted February 8, 2023 Report Share Posted February 8, 2023 MERCOLEDÌ 8 FEBBRAIO 2023 - Natale a Trieste potrebbe non essere del tutto finito. E non tragga in inganno il calendario: questa sera alla Bruno Bianchi la Pallanuoto Trieste avrà davanti a sè la notte più lunga e la chance di plasmarla in quella più bella. Come scrive Francesco Bevilacqua oggi su "Il Piccolo", tutto merito di quella cometa avvistata non più tardi di due settimane fa a Szolnok, cittadina ungherese teatro di quel successo alabardato per 12-13 che ora i ragazzi di Daniele Bettini sono chiamati a difendere ad ogni costo.Alle 20 si gioca Pallanuoto Trieste-Szolnok, il confronto di ritorno dei quarti di finale di Euro Cup: festival da poco più di mezz'ora di pallanuoto ad alte frequenze che scandirà il cammino e la storia della Samer & Co. Shipping, mina vagante di un torneo che da esordiente ha imparato a gestire con una mentalità da grande.La cornice, poi, sarà una bolgia avvolgente con i circa mille posti disponibili (l'ingresso è gratuito e senza bisogno di prenotazione) che si sporgeranno insieme alla squadra sulle semifinali: il punto più alto mai toccato da decenni da Trieste, e non solo in questo sport.Sarà un viaggio in acque internazionali da fare assieme alla città, come ha sostenuto l'allenatore alabardato alla vigilia, chiamando a rapporto quanti più tifosi possibile perché in vasca si vince con i gol ma tutto quello che accade attorno, decibel compresi, cambierà il clima e quindi la storia.«Partiamo praticamente alla pari contro una squadra organizzatissima, che coniuga qualità e quantità - ha analizzato il tecnico - Noi comunque siamo determinati. Dobbiamo soltanto mettere in acqua il 100% del nostro potenziale». La rosa è tutta a disposizione, compreso naturalmente Inaba: un sensore del benessere della squadra, perché quando gira lui, per gli avversari è grave. Numeri alla mano, il giapponese ha realizzato tre reti a ciascuna delle rivali nel corso delle qualificazioni, quattro centri sia all'andata che al ritorno degli ottavi e nel primo round dei quarti si è presentato con cinque gol. Una promessa, più che una statistica, che farà di tutto per mantenere.«La pressione c'è ma c'è anche la voglia di dare tutto - ha proseguito Bettini - Gli ungheresi hanno alcuni giocatori chiave, ai quali tendono appoggiarsi in fase offensiva per sfruttare l'uno-contro-uno e dovremo essere bravi a limitarli. Sarà una gara da giocare azione su azione e il supporto del pubblico potrebbe essere determinante».Nel mirino ci sono soprattutto tre avversari da neutralizzare con una certa urgenza: il cecchino Pasztor, il mancino Szeghalmi ed il centroboa Teleki, che l'ultima volta a Trieste se n'era andato via con 3 punti (nel 2017 era in forza al Savona).Una vittoria oppure un pareggio per la Pallanuoto Trieste vorrebbero dire entrare nell'Olimpo delle semifinali.Con una sconfitta di misura si andrà ai rigori mentre un ko con almeno due gol di scarto favorirebbe irreversibilmente i magiari. - Il collaudo è stato roboante. In due 26 punti sfiorando il 70 per cento al tiro, 22 rimbalzi, due assist, un robustissimo contributo a un saldo carambole positivo contro la corazzata milanese. Lo scrive Roberto Degrassi sul quotidiano locale odierno: la strana coppia Emanuel Terry-Skylar Spencer ha convinto i seimila dell'Allianz Dome e ha fatto capire che la Pallacanestro Trieste ha un'arma in più su cui contare.Marco Legovich non può che confermare. «Una prima volta decisamente promettente. Terry è arrivato da poco ma ha già mostrato quello che può darci, con un aumento di fisicità in entrambe le metà campo. Lui e Spencer hanno conquistato 11 rimbalzi offensivi, cioè ci hanno consentito più possessi».Schierare contemporaneamente due lunghi che nascono come centri è una mossa insolita in un campionato dove quasi tutti presentano un'ala forte perimetrale. In Italia quelle che una volta si definivano le "Twin towers" (storiche nella Nba le coppie Sampson-Olajuwon a Houston e Robinson-Duncan a San Antonio) sono merce rara. Trieste ha invece un pacchetto atipico, con un solo lungo dei quattro nel roster, Alessandro Lever, ad avere un raggio di tiro che si spinge oltre i 3/4 metri. Lever che, peraltro, sembra in una fase di involuzione.Spiega il coach biancorosso: «La nostra è sicuramente una coppia di lunghi atipica e per un allenatore rappresenta una sfida stimolante. La pausa in arrivo ci permetterà di lavorare per raggiungere automatismi nella loro presenza in campo. Non occorre fare 500 cose, penso sempre che ne bastano 5 ma fatte bene».Mario Ghiacci ha sottolineato che Terry lavora per adeguarsi a un ruolo diverso. Come mi comportate in questo processo di adattamento a una veste da "4"? Spiega ancora Legovich: «Partendo da un concetto chiaro. Non vogliamo snaturarlo. Emanuel ha una grande energia e un'eccellente velocità, nessuno pretende che si metta a tirare da tre punti. Del resto mancano tre mesi alla fine del campionato, sarebbe assurdo imporgli un cambiamento. Lo abbiamo scelto per le sue caratteristiche e quelle vogliamo. Il lavoro che lo staff tecnico farà con lui nelle prossime settimane - conclude il tecnico della PallTrieste - sarà sui fondamentali tattici: partenze, posizionamento sul pick & roll. Ragioneremo sulle spaziature. La parola chiave rimane "automatismi" e sappiamo che venti giorni di pausa per la Coppa Italia e gli impegni della Nazionale serviranno per poter lavorare in palestra senza pressione». Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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