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LUNEDÌ 26 FEBBRAIO 2024

- Un primo passo avanti. Il ritorno al successo della Pallacanestro Trieste viene accolto come una liberazione in sala stampa. Come scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo", il gm Michael Arcieri giudica la vittoria «importantissima dopo un primo quarto un po' così». Coach Jamion Christian sottolinea che «ogni gara è super importante, vogliamo riuscire a esprimere il miglior basket dell'anno». Riconosce che nel primo quarto è stato sbagliato quasi tutto. «Volevamo arrivare in area e invece abbiamo tirato molto da tre e abbiamo concesso troppo in difesa, siamo riusciti a fare gli aggiustamenti dopo aver visto le caratteristiche degli avversari e abbiamo fatto il tipo di gara che volevamo».

Viene chiesto al tecnico dove migliorare. «Dobbiamo controllare di più il match in difesa, non andare ad esempio a portare aiuti dove non serve allargandoci troppo. Nel corso della settimana abbiamo insistito sulla difesa dei nostri lunghi sul pick and roll avversario, siamo riusciti a correggere qualcosa». Gli viene chiesto conto degli errori banali al tiro di Deangeli. «Ha fatto ottime cose in altri ambiti, la sua difesa e la sua presenza a rimbalzo sono state tra le chiavi della vittoria». Parole di miele per Vildera. «Sta diventando un simbolo, ha un coraggio incredibile e durezza, a inizio stagione sentivamo i mugugni dei tifosi ma ha lavorato davvero tanto e ha energia».

Ariel Filloy ribadisce l'importanza della vittoria. «L'importante era vincere per avere fiducia e cercare di migliorare. L'assenza di Reyes ci ha obbligati a cambiare modalità di gioco ma sono convinto che se continueremo a migliorare quando poi Justin rientrerà saremo ancora più forti di prima».

- I numeri sono impietosi, sportivamente scrivendo da caduta libera, meramente in termini di pura statistica la peggior striscia negativa di sconfitte dal 2012 a questa parte. Lo scrive Guido Roberti: era l'Unione già fallita guidata da Nanu Galderisi che chiuse con 4 sconfitte in campionato e perse nel play-out di andata a Latina. Questa di oggi è costruita su ben più solide basi, con un budget fuori serie eppure quel numero, quel 5 alla voce sconfitte consecutive, metterebbe in subbuglio anche una squadra di medio bassa classifica.

Bordin, quattro sconfitte dall'arrivo, racconta le difficoltà di questo primo mese.

«Sono subentrato in un momento non semplice con la squadra reduce da una sconfitta con la Pro Patria, un pareggio con la Pergolettese e qualche partita vinta al 90'. Ho trovato un gruppo che ho potuto allenare per poco tempo a causa delle molte partite, a livello di fisicità non era facile intervenire, oggi però c'è stato un cambio di atteggiamento. Io sono un professionista serio, e da quando mi hanno chiamato lavoro seriamente per la Triestina, a testa alta per quello che stiamo facendo, le voci non le ascoltiamo, dobbiamo solo lavorare».

Bordin si riferisce a talune voci apparse in settimana su una sua posizione in bilico e dipendente dal risultato di Vicenza.

«Il miglioramento c'è stato e questo deve essere un punto di partenza. Finalmente avevamo la settimana tipo per lavorare e l'avremo anche adesso – prosegue il tecnico –. Penso che abbiamo fatto molto meglio dell'ultima prestazione e delle ultime prestazioni. Abbiamo fatto una settimana importante di allenamenti ed io sono soddisfatto di questa partita, il risultato è negativo ma io sono soddisfatto. Abbiamo subito il gol per una ingenuità nostra e poi recuperare non è mai semplice, peraltro contro una squadra che in questo momento sta facendo molto bene. Il campo lo abbiamo tenuto bene, abbiamo fatto non so quanti cross verso l'area».

Come mai fuori dai convocati Redan e D'Urso?

«La società li ha messi fuori rosa per un comportamento non corretto e chi sbaglia deve pagare. Bisogna comportarsi bene e io ho convocato chi avevo disponibile. Il gruppo sta cambiando e lo sta facendo bene».

Di fronte c'era una squadra che sulla carta è oggettivamente la più forte nomi alla mano.

«Il Vicenza è in piena forma ma devo ribadire che della mia squadra sono assolutamente soddisfatto».

Bordin ha nuovamente sperimentato al Menti, disponendo gli alabardati con il 3-5-2. Assetto che rivedremo?

«Il 3-5-2 è un modulo che mi piace molto e che ho già utilizzato. La squadra prima del gol e anche dopo ha fatto un bel gioco» .

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