SandroWeb Posted March 4, 2024 Report Posted March 4, 2024 LUNEDÌ 4 MARZO 2024 - Come prima, peggio di prima. Te la do io la rinascita. Come scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo", la Pallacanestro Trieste riesce a farsi prendere a schiaffi dall'ultima in classifica mettendo a nudo tutti i propri limiti: una squadra molle, senza identità, che quando non sa cosa fare prende e tira da tre punti come se non ci fosse un domani (21%, imbarazzanti), smarrita in campo e fuori dove coach Christian dall'alto del pero continua però a raccontare di settimane di buoni allenamenti. Sì, come no. Cisterna (di Latina) inizia in un modo che già descrive tutto... Così non si va da nessuna parte. Nessuna. Tre su 17 dal campo di Brooks, tre su 15 di Filloy. Le presunte mani calde di una squadra che ancora una volta ha in Vildera il top scorer. Quintetti immaginifici con quattro piccoli e Deangeli centro. E nessuno si azzardi a cercare alibi tipo la mancanza di Reyes o di Campogrande peraltro dato per allenato e arruolato in settimana e poi, toh, assente. Poche idee e pure quelle ben confuse. Coach e gm rimandano i verdetti ai play-off. Ma c'è modo e modo per arrivarci e la storia e la passione del basket a Trieste non meritano un calvario simile. Ieri si è toccato il fondo. Per Trieste quintetto istituzionale con i tre piccoli Ruzzier, Brooks, Filloy mentre coesistono Candussi e Vildera. Squadre spuntatissime dalla lunga distanza, ancora una volta il più produttivo è Vildera (9 punti in 8 minuti). La prima tripla arriva da Candussi a poco più di un minuto dal termine del primo quarto, quando Trieste allunga (10-18). I laziali traendo punti solo da Mayfield e Alipiev limano lo scarto, al 10' 14-18. Con cinque punti di Romeo e un contropiede di Viglianisi dopo l'ennesima tripla fallita da Filloy Latina completa un break di 11-0. Ripetiamo: 11-0 dall'ultima....Time-out di Christian sul 21-18. Trieste reagisce come sempre quando è in difficoltà, affidandosi a tiri sconclusionati, con la palla che circola senza un'idea. Per fortuna qualcuno ha ancora qualcosa da dire: chi può segnare il controsorpasso? Vildera, naturalmente. Ottava partita consecutiva in doppia cifra. La mettono dai 6,75 Deangeli e Ferrero prima che si sblocchi finalmente Filloy (28-34 18'). Si va al riposo con Trieste in vantaggio di una lunghezza (33-34). Non è roba da chi vorrebbe pretendere alla promozione. Inizio del terzo quarto a ritmi compassati (39 pari al 24') che fa persino rimpiangere la partita con Agrigento. A metà frazione complessivamente tentati già 26 tiri da tre con un 23% su cui incide il ciapanò di Brooks. La sveglia la dà Ruzzier con 5 punti (43-49 al 27'). Ma non basta. Quarto fallo di Ferrero, indisponente Candussi che dopo aver sprecato due possessi fa anche lui il quarto fallo, e riecco Latina. Parrillo scalda la mano con due triple. Altro 9-0 incassato dalla difesa biancorossa (52-49). Ultimo quarto con Latina avanti 52-51. I migliori realizzatori sono Vildera e Deangeli e già questo dovrebbe far riflettere. Brooks non segna ma si fa bucare da Mayfield, terzo fallo di Vildera, Alipiev mette la tripla e i laziali volano a +8 (62-54, 33'). Complici errori dalla lunetta di L atina, Trieste è a meno quattro al 35' (64-60) ma resta inguardabile, arruffona in attacco, molle in difesa. Scossa da Filloy con la bomba del 64-63 a 3'30" dalla sirena. Latina sbaglia molto ma sarà ultima per qualcosa, Brooks in tilt mentale commette fallo in attacco, quinto fallo di Candussi. 65-63 a due minuti dalla fine. Romeo tira dai 6,75 e non arriva al ferro. Spettacolino. Quinto fallo di Parrillo su Brooks che va in lunetta con 71" da giocare. Almeno i liberi li mette. Parità a 65, manca un minuto. Latina spreca, Filloy cerca di servire in movimento Vildera che per non far passi la butta là, rimbalzo Latina, tripla di Mayfield per il 68-65 a 20 secondi dalla fine. Time-out. Mica pretenderemo che coach Christian disegni uno schema vincente, eh? Fallo su Filloy che imbuca i liberi. Mancano 14" e Trieste spende subito fallo su Alipiev che non perdona. Brooks completa una prova irritante con l'ennesima forzatura, Filloy centra il tabellone, fallo su Viglianisi che canna i liberi ma tanto è già persa. Nel dopogara il coach in 35 secondi si dice dispiaciuto. Sapesse noi... - Il pareggio contro il Legnago interrompe il digiuno di un mese della Triestina in classifica. Come scrive oggi Ciro Esposito, il risultato non cambia di una virgola, nè il percorso dell'Unione in questa fase finale del torneo, nè la delusione della piazza e neppure la posizione di Bordin. La guida tecnica dell'allenatore che ha raccolto la pesantissima eredità di Tesser è stata blindata dalla dirigenza, anzi dal presidente in persona. Anche una sconfitta non avrebbe modificato la scelta pur contestata e quantomeno intempestiva presa dalla società. Il corto circuito con la piazza è una realtà. Gli spalti semivuoti del Tognon, dove fino a due mesi fa si scatenava la "torcida", è un segnale anche più evidente della violenta (sul piano verbale) contestazione finale verso Bordin, calciatori e dirigenti di una ventina di supporter. Il fatto che la Triestina, dopo un'ora abbondante in balìa dell'avversario, abbia saputo ridestarsi ha un significato importante solo per la squadra e per il suo lavoro nelle prossime settimane. Sugli altri fronti aperti la rimonta non conta nulla ma per il gruppo può segnare un cambio di direzione. I giocatori, grazie anche alla verve di quelli gettati nella mischia nel finale, hanno salvato la faccia. Ci sono riusciti perché Rocco nel primo tempo anzichè affondare si è ricordato (incosciamente) di avere un cuore alabardato e soprattutto perché i legnaghesi hanno cominciato a giochicchiare scanditi dagli olè sarcastici dei tifosi alabardati. La presunzione in questa categoria si paga ed è una lezione che gli alabardati e anche i loro supporter devono imparare. Le individualità, soprattutto dalla mediana in su, ci sono ma quella squadra ottima e non perfetta, che Tesser era riuscito con grande perizia a creare tra settembre e novembre, non esiste più. Il Legnago, che non è un collettivo di scappati di casa ma sta facendo il suo pieno dovere e oltre, ha messo a nudo un'Unione nella quale, dopo un tentativo iniziale, ognuno è andato per conto suo. Ricominciare da zero con il 3-5-2 non aiuta. È l'unica soluzione pragmatica a disposizione di Bordin ma farla digerire a febbraio, in un momento down e con le antagoniste già rodate, sarebbe impresa difficile anche per Guardiola. Questo dato di fatto non assolve il tecnico che ha la responsabilità di aver accettato la proposta del club il cui obiettivo è virato rispetto alle premesse estive. Da lì discende la deriva attuale sul piano sportivo che ha portato a una frattura con i tifosi. Il rispetto del budget, una riflessione sull'assetto societario, lo scippo del Rocco, la salvaguardia del progetto futuro sono tutti parametri legittimi che hanno di fatto (ma non nelle dichiarazioni) accantonato il programma con Tesser alla guida di una squadra competitiva fino alla fine anche se senza la pressione di andare subito in B. Da qui a maggio in buona sostanza si navigherà a vista con l'obiettivo di ottenere il massimo possibile. Sabato in qualche modo giocatori e tecnico hanno salvato mezza faccia. L'orgoglio e la difesa della maglia che vestono gli alabardati è il primo obiettivo (se n on l'unico) da salvaguardare. Il finale della partita contro il Legnago è stato il primo passo da verificare nelle prossime gare. Il brand ha un valore come sanno bene gli americani. Senza la passione dei tifosi supportata dall'atteggiamento della squadra quel brand non vale nulla. Sia oggi che domani. Quote
SandroWeb Posted March 4, 2024 Author Report Posted March 4, 2024 CITYSPORT.NEWS DI LUNEDI 4 MARZO 2024 https://www.citysport.news/download/CS-04marzo2024.pdf Quote
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