SandroWeb Inviato 14 Aprile 2024 Segnala Inviato 14 Aprile 2024 DOMENICA 14 APRILE 2024 - Orchette da infarto. Orchette vincenti. Come scrive oggi Riccardo Tosques su "Il Piccolo", rimontona da antologia della waterpolo quella vissuta ieri pomeriggio alla Bruno Bianchi davanti a 700 persone in visibilio per una Pallanuoto Trieste da far impazzire come non mai. Le ragazze di Samer soffrono, tanto, tantissimo. Si trovano sotto di tre gol alla fine della terza frazione. E le olandesi del De Zaan paiono avere ancora tanta energia da vendere. Invece accade ciò che forse in pochi speravano. Negli ultimi 8 minuti di gioco arriva il parzialone di 5-0. Un pokerissimo, una cinquina devastante: letteralmente devastante. Vukovic, Gragnolati, Colletta, Vukovic, Gragnolati. Nomi scolpiti nella storia della Pallanuoto Trieste. Alla fine sembra quasi un sogno. Ma è realtà. Trieste è in finale. Oggi alle 17.30 le Orchette affronteranno il Plebiscito Padova che hanno battuto 15-10 il Bvsc Budapest. Ingresso al pubblico gratuito: obbligatorio riempire la Bianchi. E pensare che la semifinale era iniziata piuttosto male. De Zaan avanti dopo 44 secondi: rasoiata a pelo d'acqua di Drewes e sfera in rete. A 1'39'' arriva il raddoppio su diagonale imprendibile dalla destra di Van Rijn. Sparano si supera su Bente Regge limitando i danni, la traversa nega a Vukovic la gioia della rete. Altro legno di Vukovic, questa volta un palo che ora ancora trema. La Bianchi finalmente può esplodere: a 6'22'' Isabella Riccioli gonfia la rete. Con due traverse, una per squadra si chiude il primo tempo. La seconda frazione si apre con il 3-1 del De Zaan a firma Lieke Rogge. Trieste replica con un palo di Zizza. Altri due legni, entrambi per Lieke Rogge. A 5'27'' Bente Rogge, in superiorità numerica, cala il poker ospite. Finalmente Trieste torna al gol. Lo fa con la bomber, Arianna Gragnolati, che a 5'47'' dimezza le distanze. Nuovo +3 olandese con Drewe che 6'46'' penetra per vie centrali. A 52'' Cergol la piazza sotto il sette urlando tutta la sua rabbia. Al cambio campo Sparano si salva su Drewes con l'aiuto del palo. De Zaan di nuovo avanti con Slot che a 2'25'' firma il 6-3. Trieste torna in partita con due rigori trasformati da Gragnolati. Lieke Rogge fa 5-7. In controfuga, a 41 secondi dallo scadere, Koopman trafigge Sparano: si va all'ultima frazione sull'8-5 in favore del De Zaan con un pizzico di amarezza sugli spalti. Sotto di tre gol l'impresa pare impossibile. Non per le Orchette. A 2'45'' Vukovic, con un gol in superiorità numerica, dà il via all'incredibile. Orchette ancora in gol con un tap-in di Arianna Gragnolati a 4'18''. Ed è Colletta a coronare la rimonta a 5'11'' con una mitragliata: la Bianchi è una bolgia. Le olandesi sono sotto choc. Arriva anche il primo vantaggio alabardato con Vukovic a 1'56'' dallo scadere. Il De Zaan ha l'occasionissima di pareggiare a -1'41'' su rigore: Lieke Rogge colpisce il palo: riesplode la Bianchi. È nell'aria ed eccolo, il colpo di grazia, a 36 secondi dalla sirena, firmata da una certezza, Arianna Gragnolati, che trova il 10-8. Lacrime tra il pubblico. Trieste è in finale. Oggi tutti alla Bianchi. Per spingere le Orchette ad alzare la Coppa. - Pallacanestro Trieste davanti ai 40 minuti più obbligati della stagione: bisogna vincere per tenere definitivamente a distanza Rimini e la strepitosa Cividale e cominciare a pensare ai play-off con qualche certezza in più sul tabellone di destinazione. E visto che nei play-off il fattore campo conterà ancora più di adesso è meglio abituare bene il pubblico del PalaTrieste battendo alle 18 l'Urania Milano in modo convincente. Lo scrive oggi Roberto Degrassi: una penultima giornata di campionato che per Trieste rappresenta un test vero in attesa di chiudere questa fase ad orologio con una trasferta sul campo della probabile avversaria dei play-off pochi giorni dopo (Rieti) e quindi in una gara a nascondino. Anche volendo farlo Trieste in realtà ha poco da giocare a nascondino: ha tre giocatori non al meglio (Vildera, Brooks e Filloy), non li ha impiegati a Trapani e lo staff sta sfogliando la margherita per vedere se azzardare l'impiego di qualcuno o preservarli ancora in vista dei play-off. In mancanza come sempre di dati certi sulle condizioni effettive dei giocatori (la solita pretattica, peraltro senza alcun vantaggio finora) e in considerazione dell'abituale prudenza, si può pensare a un atteggiamento ragionevolmente cauto. Occhio però che dall'altra parte c'è una formazione solida, che nella prima fase ha battuto in trasferta Rieti e Cantù e si è ripetuta nella fase a orologio a spese di Verona. Non c'è solo Potts per intenderci. Tra le diverse pedine anche un ex, Aristide Landi, lungo con buona mano dai 6,75 che alla vigilia così si esprime sulla partita: «Sarà una partita molto difficile, Trieste è una bellissima piazza di basket, grande passione e competenza, una città e un pubblico di cui conservo ottimi ricordi. Non è mai facile vincere in casa loro, hanno una tifoseria calda che può essere accesa anche dai tanti giocatori di talento ed esperienza, che abbondano nel loro roster come, tra gli altri, Ruzzier, Candussi e Reyes. Non ci mancheranno quindi motivazioni e stimoli per provare, consci della difficoltà del match, a realizzare una grande gara». Jamion Christian fotografa così invece la solidità dell'Urania: «Tecnicamente, Milano è una squadra offensivamente molto talentuosa. Ha molte soluzioni a disposizione, brava a trovare buoni tiri da fuori dal palleggio. Dobbiamo fare un ottimo lavoro con la nostra difesa uno contro uno, se permettiamo loro di entrare in ritmo, se non ci riprendiamo in transizione e non giochiamo nella maniera in cui siamo capaci di giocare in difesa, possono fare davvero male». Christian si sofferma sulla crescita di rendimento da parte di Reyes («Sta facendo progressi per tornare al top. Ovviamente, i suoi minuti aumenteranno, e gli stiamo dando la possibilità di giocare») ma è evidente che l'attenzione del pubblico del PalaTrieste sarà soprattutto sull'inserimento di Leo Menalo. A Trapani ha giocato 24 minuti ma con un solo allenamento insieme ai nuovi compagni nelle gambe. Adesso ha avuto giorni per conoscere giocatori e schemi e sarà più chiaro quale apporto potrà dare alla PallTrieste nelle prossime settiman e. Intanto Christian lancia un invito al pubblico: «Il sostegno dei nostri tifosi è tutto. Siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda, tifiamo l'uno per l'altro. Capisco che ci sono state delusioni quest'anno, ma ogni squadra affronta ostacoli. Questo è il momento in cui tutti noi dobbiamo essere uniti». - «C'è una grande voglia di riscatto: la scorsa settimana abbiamo fatto errori molto gravi e faremo di tutto per non ripeterli contro la Giana Erminio». Come scrive oggi Antonello Rodio, per analizzare la partita di oggi che attende la Triestina (a Gorgonzola si gioca alle ore 14, arbitra Allegretta di Molfetta), mister Bordin non può che partire dalla brutta prova contro la Virtus Verona. È stata infatti una settimana di analisi e profonde riflessioni quella in casa alabardata, per capire cosa non ha girato la scorsa domenica e preparare al meglio la sfida odierna che per l'Unione è troppo importante: non solo ci si giocano infatti le ultime chances di terzo posto, ma urge anche mettere in cassaforte la quarta piazza. «Le analisi le facciamo sempre, a prescindere dal risultato - spiega Bordin - e quella della scorsa settimana è stata una partita non certo all'altezza: non si è mai giocato in verticale e in profondità, c'era poco movimento e i giocatori chiedevano sempre palla sui piedi. Non c'era fluidità nel gioco, abbiamo commesso errori gravissimi e non vogliamo ripeterli». Dopo quattro partite in tredici giorni, in soccorso alla Triestina è arrivata una settimana tipo di lavoro. «Dopo questo tour de force di gare ravvicinate, finalmente abbiamo potuto lavorare meglio - dice il tecnico alabardato - si è potuto dedicare del tempo sia alla forza che alla tattica, ne avevamo bisogno e i ragazzi sono pronti». E pronti gli alabardati lo devono essere per forza perché di fronte ci sarà una Giana che non solo è imbattuta da nove turni e non prende gol da sette partite, ma che in queste nove giornate è la squadra che ha fatto più punti nel girone. Per questo Bordin predica grande attenzione: «I numeri dicono tanto: di fronte avremo la squadra più in forma di questo periodo, oltre ai risultati positivi non prende gol da tante partite. È una formazione molto equilibrata che sa coprire bene il campo e fa la parte offensiva in modo efficace. Dovremo stare molto attenti, ma da parte nostra dopo l'ultima brutta partita c'è una grande voglia di riscatto». Sul fronte formazione l'Unione dovrà fare a meno dello squalificato Matosevic e lo stesso Bordin chiarisce subito chi lo sostituirà: «Giocherà Agostino che è il secondo portiere, avrà questa grande occasione e sono certo che cercherà di sfruttarla al meglio». Assente, oltre ai soliti Struna e Ballarini, anche Jonsson che ha avuto un leggero risentimento al ginocchio. La buona notizia è che rientrano in gruppo Malomo e Vertainen. Il ritorno del capitano è fondamentale per un reparto difensivo nel quale Ciofani non ha avuto una settimana tranquilla e come detto non ci sarà Struna. Malomo sarà dunque al centro della difesa con Moretti e Rizzi scudieri laterali. In mezzo al campo probabile il ritorno di Vallocchia a fianco di Correia, con Celeghin e Fofana prime alternative, mentre sugli esterni è ancora possibile l'opzione di Germano a destra e Pavlev a sinistra, con Anzolin e Petrasso eventuali alternative sulla fascia mancina. Davanti bisognerà vedere se Bordin opterà per il doppio trequartista: nel caso giochera nno El Azrak e D'Urso alle spalle di Lescano. Altrimenti lo stesso Lescano potrebbe essere affiancato da Redan o Minesso, senza dimenticare che, come detto, torna in pista Vertainen. Cita
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