SandroWeb Posted June 3, 2024 Report Posted June 3, 2024 LUNEDÌ 3 GIUGNO 2024 - L'obiettivo è quello delle altre due precedenti partenze: andare a giocarsela e cercare di portare a casa almeno una vittoria per poi vedere di saldare il conto al PalaTrieste davanti ai propri tifosi. Convinzione o scaramanzia, la Pallacanestro Trieste parte con questa missione. Domani sera (palla a due alle 20.30) a Desio comincia la caccia alla promozione, di fronte l'Acqua San Bernardo Cantù. Lo scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo": Jamion Christian stavolta il compito lo dispone a chiare lettere: «Per noi è fondamentale tornare con almeno una vittoria e poi trovare un PalaTrieste pieno». Sul come riuscirci il tecnico biancorosso indica due possibilità: compattezza del gruppo e difesa. Per quando riguarda il gruppo, spiega Christian. «In questo momento non conta solo quello che vuoi tu ma quello che sei disposto a fare per gli altri compagni di squadra. Questione di connessione all'interno dello spogliatoio e su questo abbiamo lavorato per tutta la stagione. I percorsi difficili si affrontano insieme». Capitolo difesa. Le caratteristiche di Cantù sono note e lo staff biancorosso fa capire di conoscerle bene: «Il roster è di alto livello, giocano in spazi aperti a un ritmo più veloce del nostro. Giocano in isolamento più di noi e fanno in modo di creare sempre problemi alla difesa avversaria. Starà a noi avere consapevolezza dei pericoli cui andremo incontro, oltre alla difficoltà di giocare per due volte in un ambiente che sa far pesare il fattore campo». Del resto, conclude la sua analisi il coach della Pallacanestro Trieste, «quando arrivi a questo livello in campionato quando si affrontano due delle squadre migliori i margini sono davvero sottili». Di prassi lo scambio di complimenti. Christian, riferendosi a Cantù, dice «ha avuto una stagione incredibile, la loro proprietà ha fatto un ottimo lavoro, hanno un allenatore straordinario e giocatori straordinari». In una recente intervista il tecnico brianzolo Devis Cagnardi ricambia gli elogi: «Trieste ha già vissuto momenti difficili in questa stagione e li ha superati perchè può contare su un roster con elementi di categoria superiore». LE DATE Un ripasso su date e orari. Domani alle 20.30 la gara1 al Pala Fit Line di Desio, sarà l'unica partita che non andrà in diretta su Rai Sport e sarà visibile solo su Lnp Pass. Giovedì gara2 ancora a Desio alle 21, lunedì 10 giugno gara3 al PalaTrieste. L'intervallo tra le prime due gare in Lombardia e quella a Trieste sarà insolitamente lungo per una serie di confronti ravvicinati ma bisogna tenere conto nel prossimo fine settimana delle votazioni per le elezioni europee e del concerto di Max Pezzali al Rocco domenica sera. Per l'Acqua San Bernardo questo sarà il terzo confronto consecutivo con quintetti del Friuli Venezia Giulia. Nei quarti i brianzoli hanno infatti affrontato la Gresteco Cividale vincendo i due match in casa, perdendo il terzo in Friuli e rischiando di soccombere anche nel quarto per poi prevalere nelle ultime battute e passare al turno successivo. Un copione ripetuto anche in semifinale contro l'Apu Old Wild West Udine. L'ALTRA SFIDA Stasera si gioca la gara2 dell'altra finale promozione, quella tra Sharks Trapani e Flat Service Fortitudo Bologna. I siciliani sono in vantaggio grazie alla strepitosa prova di Notae (33 punti nel solo primo tempo) in gara1 mentre la formazione allenata da Attilio Caja deve fare a meno del suo uomo sinbolo, Pietro Aradori. In una nota il club bolognese precisa che «a seguito dell'infortunio subìto nei primi minuti di gara1, gli esami strumentali cui è stato sottoposto Aradori hanno evidenziato una lesione benigna del tendine di Achille, a livello dell'inserzione tendino muscolare. Il giocatore sarà valutato martedì dal dottot Rodolfo Rocchi, al rientro da Trapani, per definire, insieme allo staff medico biancoblù, sia il percorso riabilitativo, sia gli esatti tempi di recupero». - A luglio sarà un anno dalla sua venuta a Trieste, in qualità di direttore sportivo, fianco a fianco con Alex Menta nella costruzione della squadra ed in ogni scelta strategica capace di determinare poi gli equilibri del campo e dello spogliatoio, binari paralleli e necessari l'un l'altro. Un ruolo, quello di direttore sportivo, sempre più complicato nel calcio, pervaso da agenti e procure che spesso incidono più della volontà primordiale di un giocatore. Lo scrive oggi Guido Roberti: Morris Donati, 34 anni da qualche mese, vivrà la sua seconda stagione dietro una delle scrivanie della Triestina, sui rettangoli verdi del Grezar e del Rocco, su quelli in giro per l'Italia e l'Europa quando si tratterà di scovare o studiare qualche giocatore. Il bilancio del primo è più che soddisfacente, la squadra costruita ha fatto innamorare i tifosi nella prima parte di stagione, si è poi spenta nel girone di ritorno con i sussulti d'orgoglio e di gioco nella doppia sfida play-off con il Benevento. A breve sarà il momento di contare i petali, strapparne qualcuno, raccoglierne di nuovi. Compito che spetterà ancora alla coppia Menta-Donati. Intanto il direttore sportivo si concede per un punto pre-estivo. Donati, la sera del 18 maggio siete usciti tra gli applausi dello sportivo pubblico del Vigorito in Campania. Poi? «Dopo Benevento abbiamo staccato un giorno, poi ci siamo trovati con la squadra e abbiamo ringraziato i ragazzi per la stagione che hanno fatto, ma da subito ci siamo rimessi al lavoro per la prossima stagione. Le vacanze arriveranno tra qualche giorno». Anche perché i fronti aperti erano e sono principalmente due. Partiamo dalla guida tecnica, non avete perso tempo con la nomina di Santoni. «Lo abbiamo seguito tanto nell'ultimo anno e siamo andati ad incontrarlo in Olanda vedendo qualche partita, una scelta condivisa da Menta, Stella e da me. Ci ha fatto da subito una buona impressione e ha espresso la volontà di rientrare in Italia, ripartire da Trieste la migliore occasione. Ha grande voglia». Cosa vi ha convinto in particolare di lui? «È il profilo che cercavamo, giovane ma con già tanta esperienza, è stato secondo e primo allenatore in Italia, gli ultimi anni in Olanda, ha idee moderne e gli piace una squadra vivace, aggressiva e propositiva, per noi un aspetto importante per ritrovare le partite in casa al Rocco, affinché i tifosi possano apprezzare questo coraggio che magari nell'ultimo anno non c'è stato sempre». Il secondo fronte aperto è quello di domani, data entro cui le squadre devono depositare la documentazione per l'iscrizione ai campionati. La prima estate senza brividi dopo 2 anni di ansia, con la morte di Biasin ed il modus operandi poco convenzionale di Giacomini. «Bisogna ringraziare la proprietà americana per questo, il Presidente Ben Rosenzweig, sempre puntuale, ambizioso e minuzioso». Avete detto che l'esilio a Fontanafredda sommato ai debiti ereditati ha inciso al 50% sul budget della stagione conclusa. Si può ora programmare con un budget che guarda solo al corrente? «Vero, ma l'idea del Presidente dopo aver pulito la situazione ereditata è fare un mercato intelligente senza spese folli. Abbiamo un vantaggio che l'anno scorso non avevamo, siamo partiti con maggior tempo per programmare, nel 2023 siamo entrati in gioco il 5 luglio con un solo mese e mezzo per lavorare». 800 mila euro erano stati investiti sul giovanile, la linea verde continuerà ad essere una priorità? «Ci sarà certamente grande attenzione ancora alla Primavera, hanno fatto un ottimo campionato, peccato non aver raggiunto la finale. L'attenzione sarà in generale alta per tutto il settore giovanile, formare giocatori in casa è uno dei nostri obiettivi futuri». A dover indicare qualche nome tra i giovani che hanno fatto parte della squadra allenata da Tesser e Bordin, chi l'ha colpita? «Correia è un giocatore d'altra categoria, nella seconda parte è cresciuto tanto El Azrak, si è confermato e ha fatto molto bene Moretti, purtroppo si è visto poco ma ha ottimo potenziale Gunduz, deve migliorare un po' a livello caratteriale». Una parola su Bordin che ha ereditato una situazione anomala dopo l'esonero di Attilio Tesser. «Ringrazio Roberto, c'è stato un buonissimo rapporto umano di condivisione, secondo me il suo lavoro è stato buono e non era facile nella situazione in cui è entrato, gli auguro di trovare squadra prima possibile». Dopo le formalità e un po' di riposo, quali le tappe seguenti? «A breve ufficializzeremo le date per il ritiro che sarà a Ravascletto». Si sente di dire qualcosa alla piazza? «Saremo contentissimi di tornare a giocare al Rocco, vogliamo costruire una squadra che dia soddisfazioni ai tifosi, che dia tutto con spirito di sacrificio per la Triestina. L'obiettivo nostro sarà di fare tornare tanta gente allo stadio, farla felice». Quote
SandroWeb Posted June 3, 2024 Author Report Posted June 3, 2024 CITYSPORT.NEWS DI LUNEDÌ 3 GIUGNO 2024 https://www.citysport.news/download/CS-03giugno2024.pdf Quote
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