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GIOVEDÌ 5 SETTEMBRE 2024

- Quando si tratta di esoneri o allontanamenti improvvisi e inaspettati, questa Triestina riesce sempre a sorprendere. Su quello dello scorso anno del mister Tesser inutile tornare, visto che se ne è parlato per mesi. E come scrive Antonello Rodio oggi su "Il Piccolo", ieri il nuovo episodio: Morris Donati è stato sollevato dall'incarico di direttore sportivo. E a tutti gli effetti sembra un fulmine a ciel sereno, perché avvisaglie di una decisione del genere non ce n'erano, anche se alcuni spifferi dicono di una situazione pesante fin dallo scorso gennaio.

Fatto sta che Donati è stato pienamente operativo al fianco di Alex Menta fino all'ultimo giorno anche in questa sessione di mercato appena conclusa, ed era regolarmente al suo posto con gli altri dirigenti alla presentazione della squadra sul prato del Rocco. E allora cosa può essere successo? Impossibile dirlo, ovviamente, visto che la società ha comunicato la decisione sul suo sito in maniera piuttosto stringata e, diciamo così, minimalista. Si può ipotizzare che la società non fosse soddisfatta del suo operato, oppure possono esserci state divergenze sul mercato con il dg Menta, che forse si sono acuite dopo le ultime operazioni della sessione estiva. Ma si tratta, appunto, di ipotesi.

Di certo, seppur ovviamente legittima da parte della società, si tratta di un'altra decisione a dir poco anomala. Anomala perché il rapporto fra Menta e Donati durava già da qualche anno visto che i due hanno lavorato assieme nel Venezia nel 2022, ma bizzarra anche nei tempi, visto che arriva alla chiusura del mercato estivo e dopo la seconda giornata di campionato. E strana anche perché la società sembrava puntare decisa su un diesse giovane come Donati, tanto che fra i motivi del famigerato esonero di Tesser, l'amministratore delegato Sebastiano Stella aveva citato proprio l'impossibilità del giovane direttore sportivo alabardato di crescere a fianco del tecnico di Montebelluna. Da tutto questo, comunque, nasce ora soprattutto un dubbio: la Triestina ha intenzione di prendere un altro direttore sportivo? Magari una figura di più esperienza e dotata di maggior autonomia operativa, che esca insomma dai panni di braccio destro di Menta? Oppure nulla di tutto questo? Per ora resta un enigma che vedremo se la società sarà disposta a sciogliere.

Intanto c'è da pensare al campo e ai tanti problemi in vista della sfida di domenica con il Caldiero. Perché, a proposito di mercato, tre dei nuovi giocatori arrivati in estate, Christopher Attys, Jaron Vicario e Stigur Thordarson, saranno assenti perché convocati dalle rispettive selezioni nazionali. Due dei tre saranno impegnati in gare della Concacaf Nations League: si tratta di Christopher Attys, che con la nazionale di Haiti sarà impegnato a Porto Rico contro lo stesso Porto Rico (venerdì 6 settembre) e il Sint Maarten (lunedì 9 settembre), e di Jaron Vicario, convocato dal ct del Curaçao Dick Advocaat, per giocare a Grenada contro Saint Lucia e Saint-Martin il 6 e 9 settembre. Thordarson ha ricevuto invece la chiamata dal CT dell'Under 19 islandese Siggeirsson, per prendere parte a un to rneo amichevole in Slovenia con tre sfide in programma contro Messico (5 settembre), Qatar (7 settembre) e Kazakistan (10 settembre).

- PalaPaliaga esaurito ben oltre i posti disponibili per la seconda uscita stagionale della Pallacanestro Trieste. Sale la qualità dell'avversaria e con essa il livello della prestazione dei biancorossi, vincenti e convincenti in un match che ha regalato momenti di basket spettacolo. Come scrive oggi Lorenzo Gatto, talento individuale ma anche gioco di squadra a impreziosire le fasi di una sfida che Trieste ha vinto con merito per aver condotto sin dalla palla a due iniziale. Rotazioni allargate, come normale in questa fase della preparazione, e quintetti che hanno evidenziato come già a Castelfranco Veneto la duttilità di un roster che permette di mutare pelle in base alle caratteristiche degli avversari in campo e alle esigenze della partita. Tra i singoli da segnalare la prestazione di un Candussi da 19 punti in 14 minuti, la solidità di un Uthoff preciso, continuo e trascinatore nell'arco di tutta la sfida e la classe di un Brown che ha dimostrato di essere il punto di riferimento della squadra nei momenti difficili della partita.

Christian tiene a riposo Reyes e conferma il quintetto della prima uscita a Castelfranco Veneto contro la Vanoli Cremona con Ross, Brown, Valentine, Uthoff e Johnson, Treviso lascia fuori dai dodici Alston (arrivato a fine agosto) e risponde con Mascolo, Harrison, Olisevicius, Mazzola e Paulicap. Due triple di Uthoff e una di Valentine nel parziale iniziale di Trieste, vantaggio che Uthoff porta sull'11-4 dopo quasi 4' di primo quarto. Dentro Ruzzier, Deangeli e Candussi per Ross, Valentine e Johnson ma è ancora Uthoff a imperversare con la terza tripla (su tre tentativi) della sua partita. Candussi porta in doppia cifra il vantaggio biancorosso sul 16-6 costringendo Vitucci al timeout. Treviso reagisce trascinata da Harrison ma sono ancora due triple di Candussi a tenere invariato il vantaggio biancorosso (24-14 al 7'). Primo quarto che si chiude sul 29-22 con Trieste che chiude con oltre il 55% dal campo e dieci assist, secondo parziale nel quale, sulla scia delle triple di Bowman, Harrison e Olisevicius, la Nutribullet si riavvicina toccando il meno 2 al 5' sul 36-34. Terzo fallo Ross al 15' e sul 45-38 Christian reinserisce Ruzzier. Finale di primo tempo con Trieste che mette chili e centimetri sul parquet. Oltre a Michele ci sono Valentine da guardia, Jeff Brooks da ala piccola con Uthoff e Candussi a giostrare sotto le plance, quintetto che mette la museruola all'attacco trevigiano e consente a Trieste di chiudere i primi venti minuti con il massimo vantaggio sul 52-40 siglato sulla sirena da un canestro di Jeff Brooks. Terzo quarto nel quale il caldo insopportabile del PalaPaliaga condiziona i ritmi di una gara che, con la tripla di Bowman (con fallo di Johnson) quasi sui titoli di coda vede la Nutribullet tornare nel match. Rimonta che prende forma in apertura di ultimo parziale quando Harrison si mette in proprio e con cinque punti consecutivi riporta Treviso a meno due sul 64-62. Nel momento del bisogno l'assicurazione biancorossa si chiama Markel Brown. Sono i canestri della guardia statunitense a ridare fia to e sicurezza a una squadra che si riporta prima sul 69-64 e poi, con i canestri di Uthoff e Valentine, sul 73-66 con 4' da giocare. Minuti finali a elastico ma Trieste respinge con sicurezza ogni tentativo di rientro dei trevigiani chiudendo ancora con il fenomeno Brown (1 punto alla fine del terzo quarto, 17 alla fine) sul 91-84

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