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DOMENICA 8 SETTEMBRE 2024

Prima sconfitta del precampionato per Trieste, fermata dopo un supplementare 84-81 dalla Reyer Venezia nella seconda semifinale del memorial Silvestrin. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", stasera alle 18 finale per il terzo posto contro la Unahotels Reggio Emilia, ulteriore passo di avvicinamento al campionato per una squadra che, nonostante il passo falso rimediato, ha convinto.

Senza Reyes e Bossi (a riposo precauzionale), la formazione di Christian ha giocato un match offensivamente e difensivamente solido, controllando per gran parte del primo tempo la sfida al cospetto di una Reyer sorpresa dalla partenza della sua avversaria e in palese difficoltà.

Nella seconda parte di gara venti minuti di estremo equilibrio e match deciso ai supplementari da un paio di episodi (antisportivo inesistente a Valentine) che ha punito oltre i suoi demeriti una Trieste uscita comunque tra gli applausi convinti dei suoi tifosi.

Trieste conferma il quintetto di Monfalcone contro Treviso e parte forte con la tripla di Brown, i recuperi vincenti di Ross e Brown e la bomba di Uthoff per uno 0-10 che stordisce la Reyer.

La scossa orogranata arriva da Lever, Venezia pareggia sul 10-10 dopo 5' di partita ma Trieste continua a macinare il suo gioco e con Valentine sugli scudi chiude il primo quarto avanti 15-22.

Dominio biancorosso anche nel secondo parziale, sul 23-31 protesta Spahjia per un paio di decisioni avverse e la legge di compensazione è dietro l'angolo. Tecnico a Brown (terzo fallo, con Markel che esce dalla partita) poi un paio di fischi dubbi e nuovo tecnico alla panchina biancorossa. Venezia ne approfitta e a 2'11" dall'intervallo lungo opera il sorpasso sul 32-31.

Primo tempo che si chiude in parità, ripresa ancora più fisica e intensa della prima parte di gara. Trieste c'è e regge l'urto (46-47 al 25') poi Parks, Wheatle e Tessitori confezionano il parziale che lancia la Reyer avanti sul 60-55 a fine terzo quarto. Pareggia Valentine, 62-62 a 7' dalla fine, sorpassa Uthoff sul 64-65 si procede spalla a spalla fino al 74-74 siglato da Uthoff con 26" da giocare. Time out Venezia, sbagliano Ennis e Valentine e si va al supplementare.

Trieste avanti 74-78 poi scivola sotto 82-80 con ultimo possesso per Ruzzier che subisce fallo ma sbaglia i due liberi del possibile secondo supplementare. Tecnico a Kabengele e libero Brown poi due liberi Ennis per l'84-81 finale

-  «Il modulo non cambierà, sarà diversa la sua interpretazione. E comunque sì, vedrete tutti assieme Braima, Voca, Correia e D'Urso». Come scrive Antonello Rodio, in due frasi il tecnico alabardato Michele Santoni soddisfa parecchie delle curiosità sulla sfida odierna della Triestina contro il Caldiero Terme. Al Rocco (inizio ore 18.30, arbitra Cerbasi di Arezzo) arriva dunque un'altra neopromossa e l'Unione dovrà dimostrare di aver imparato la lezione della scorsa settimana con la Clodiense. Ma lo dovrà fare in piena emergenza: non ci saranno Attys, Vicario e Thordarson convocati con le rispettive nazionali, dall'affollata infermeria rientra certamente solamente Braima, mentre per quanto riguarda gli altri (Bijleveld, Struna, Frare e Tonetto), Santoni chiarisce: «Per alcuni è una valutazione da fare sui rischi da voler prendere nel breve termine, sapendo che potremmo compromettere qualcosa sul lungo periodo».

MODULO. Nonostante l'emergenza esterni (c'è il solo El Azrak), Santoni non intende modificare il sistema di gioco: «Il modulo non cambia, sarà diversa l'interpretazione perché avremo giocatori con caratteristiche diverse in determinati ruoli. Avevo detto che tutti assieme Voca, Braima, Correia e D'Urso sarà difficile vederli? Beh, stavolta li vedrete tutti assieme. E ne sono molto felice».

FORMAZIONE. Tirando le somme, davanti a Roos dovrebbe esserci la coppia Moretti-Rizzo con Germano a destra e Vallocchia a sinistra. In mezzo al campo Voca, Correia e Braima, e uno di questo svolgerà il ruolo di mezzala offensiva, di solito delegato a D'Urso. Quest'ultimo farà probabilmente l'esterno offensivo sinistro, con a destra El Azrak e in mezzo Krollis o Vertainen.

OLIVIERI. Anche se il mercato non ha portato altri esterni e ha lasciato in alabardato Vertainen oltre a Krollis, Santoni non cambia idea sul ruolo di Olivieri e ne spiega la condizione attuale: «Per me lui è la nostra punta ideale. La sua autonomia al momento? Sul piano della resistenza può reggere un tempo, qualche dubbio in più a livello muscolare considerando il suo background medico: è un ragazzo esplosivo, con tanta forza nelle gambe e viene da due mesi di allenamenti individuali, per cui devo valutare attentamente se vale già la pena correre il rischio».

ANALISI. Fondamentale sarà aver imparato la lezione della scorsa settimana, anche se Santoni puntualizza: «Quando metti in area 56 cross non è tutto così nero. Il problema è nato dall'aver preso gol dopo 4 minuti, lì dovevamo essere più attenti e la gara poi si è complicata. Mi sarei aspettato più personalità per provare a sbloccare la gara in un modo diverso e tentare altre strade per andare in gol. Certo, dobbiamo migliorare molto, ma non è da ricostruire tutto da zero».

TIFOSI. A Legnago, nella contestazione dei tifosi è stato proprio il tecnico a mettersi davanti alla squadra e parlare con i supporter: «Sono l'allenatore ed è giusto che sia stato io a metterci la faccia - spiega Santoni - l'importante è che i giocatori stiano lontani dalle discussioni e lavorino tranquillamente. Poi dico che il tifoso ha sempre ragione, tutti devono avere il proprio parere. Poi si può discutere qual è la definizione di tifoso vero, che di solito sta sempre vicino alla squadra, non la esalta dopo la prima vittoria e la contesta alla prima sconfitta. Ma non voglio generalizzare, a contestare erano tre o quattro, la maggior parte capisce il momento e ci darà una mano».

DONATI. Quanto alla vicenda di Morris Donati, Santoni afferma: «È una decisione strettamente societaria, non lo dovete chiedere a me. In ogni caso non ha turbato il gruppo: per scelta già da inizio stagione i direttori dell'area tecnica sono più distanziati dalla squadra rispetto all'anno scorso, staff e giocatori sono isolati per concentrarsi il più possibile sul lavoro di campo. Il riferimento principale sono io, anche lo stesso Alex Menta lo vediamo poco».

CALDIERO. Il Caldiero Terme, che è allenato da Soave e ha esordito vincendo in casa dell'Albinoleffe e poi perdendo in casa con il Padova, si schiererà con il 3-5-2: Giacomel fra i pali, Mazzolo, Molnar e Gobetti nel terzetto difensivo, poi Gattoni, Furini e Filiciotto in mezzo con Gecchele e Pelamatti esterni, quindi in attacco Zerbato e Cazzadori.

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