SandroWeb Posted October 8, 2024 Report Posted October 8, 2024 MARTEDÌ 8 OTTOBRE 2024 - Avanti con Geppino Marino. Almeno per un'altra settimana. Come scrive Antonello Rodio oggi su "Il Piccolo", questo è quanto filtra dalla società alabardata sulla questione allenatore. Pertanto anche sabato allo stadio Ernesto Breda di Sesto San Giovanni, campo delle partite casalinghe dell'Alcione, la Triestina avrà in panchina Marino assieme a Matteo Ciofani. Tutto questo rivela una palese situazione di stallo sulle due ipotesi che erano rimaste ancora in ballo, ovvero l'ingaggio di Roberto Breda o il ritorno di Attilio Tesser. Il direttore generale Alex Menta avrebbe individuato da tempo il sostituto di Santoni, ovvero Breda. Ma l'allenatore che tra un paio di settimane compirà 55 anni e che è abituato a entrare in corsa in situazioni difficili, porterebbe con sé uno staff strutturato e naturalmente vorrebbe un contratto anche per la prossima stagione, in modo da poter iniziare un progetto che non solo preveda di salvare e dare un senso a questa stagione, ma poi trovi una sua continuità e sia un trampolino di lancio per la prossima. EXTRA BUDGET Tutto questo si traduce ovviamente in un cospicuo extra budget, avendo la Triestina ancora sotto contratto sia Tesser che Santoni. L'ipotesi insomma è sul tavolo del presidente Ben Rosenzweig, a cui spetta l'ultima decisione. Ma per una società che ha già speso molto in questo suo primo anno e mezzo, con risultati tra l'altro scadenti sul campo, non si tratta di un passaggio da affrontare a cuor leggero, anzi. Insomma, mettendo da parte quelle che potrebbero essere le suggestioni tecniche, c'è una questione economica importante che suggerirebbe di trovare un soluzione a costo zero. Anche perché la squadra a gennaio, anche a fronte del rientro dei tanti infortunati, necessita assolutamente di interventi. UN RITORNO COMPLICATO Ecco quindi l'ipotesi di un ritorno di Tesser, che non comporterebbe ulteriori costi e che ha preso nuovamente quota dopo il no all'Ascoli del tecnico di Montebelluna. Ma come si siano lasciate le parti tutti lo ricordano e se le cose non andassero bene, si rischierebbero mesi di malumori e tensione serpeggiante. Inoltre entrare in corsa non è esattamente nelle corde di Tesser, che fra l'altro si ritroverebbe una squadra decisamente poco adatta al suo tipo di calcio, anche se nella sua carriera di situazioni difficili ne ha fronteggiate parecchie. LA TERZA DI MARINO Ecco perché la soluzione della conferma di Marino, con il supporto dell'esperienza di Ciofani, non è un'ipotesi totalmente campata in aria, soprattutto se fosse supportata da progressi della squadra e da buoni risultati. La partita che ha iniziato a preparare, quella appunto di sabato contro l'Alcione (inizio ore 15), sarà la sua terza alla guida dell'Unione, i ragazzi sembrano apprezzarlo e i progressi si sono visti. Se riuscisse a far approdare la barca alabardata in acque più sicure, potrebbe anche rimanere lui alla guida in attesa di ripartire la prossima stagione con un nuovo progetto. Di sicuro, al di là della guida tecnica, la priorità più urgente in questo momento in casa alabardata è il recupero di almeno alcuni fra gli infortunati. Affrontare partite con uomini contati, alcuni perfino acciaccati, e solo un paio di reali cambi a disposizione, non sarebbe semplice nemmeno per Guardiola. E a proposito di allenatori, la Pergolettese ha esonerato il tecnico Giovanni Mussa, affidando la squadra al suo vice Curioni. - Ventun anni dopo, Trieste torna capolista in serie A. Come scrive Lorenzo Gatto, non succedeva dal 12 ottobre del 2003 quando, battendo 78-60 la Lottomatica Roma di Carlton Myers, la Coop Nordest di Cesare Pancotto volava imbattuta al comando della classifica assieme a Montepaschi Siena, Skipper Bologna e Pompea Napoli. Un'era cestistica fa, scandita da un fallimento e una faticosa rinascita. Oggi la Trieste americana di Paul Matiasic ha decisamente voltato pagina e sta facendo sognare i tifosi. Una proprietà ambiziosa che vuole continuare a crescere e guarda senza nascondersi all'Europa, senza mettersi fretta ma facendo un passo alla volta con la consapevolezza di aver intrapreso la strada giusta grazie al lavoro del gm Michael Arcieri e di coach Jamion Christian. L'inizio di stagione e i successi contro Milano e Napoli, in questo senso, rappresentano un punto di partenza importante, reso possibile da una squadra che prima ancora che su buoni giocatori ha dimostrato di poter contare su un gruppo sano, formato da ragazzi ambiziosi, orgogliosi e che stanno dimostrando di sapere cosa significa avere una mentalità vincente. Considerazione che, per quelle che sono le convinzioni di Michael Arcieri, rappresenta un aspetto fondamentale. «Abbiamo davanti una stagione molto lunga e tanto lavoro davanti a noi – le parole del gm biancorosso –. Un viaggio che abbracciamo nella convinzione di dover sfruttare al massimo ogni singolo giorno e ogni singolo allenamento per crescere e diventare la migliore squadra di basket e la migliore organizzazione possibile. Siamo stati molto fortunati (l'anno scorso e quest'anno) a portare a Trieste grandi uomini prima ancora che grandi giocatori, che si prendono cura profondamente l'uno dell'altro e trovano grande soddisfazione nei successi dei loro compagni di squadra. Questa è la base della Pallacanestro Trieste. Ci unisce tutti – conclude Arcieri – e traccia il nostro percorso. È l'ingrediente principale per vincere nel basket. Se riusciremo a condividere il gioco avremo la possibilità di essere competitivi ogni sera». Vietato accontentarsi, dunque, provando a proseguire il percorso iniziato in questa stagione anche nella prossima difficile trasferta che sabato sera riporterà Trieste sul parquet del PalaFerraris di Casale Monferrato. Tortona, a punteggio pieno assieme alla formazione di coach Jamion Christian, ha iniziato la stagione con due prove un po'altalenanti. Ha vinto in casa contro Cremona al termine di quaranta minuti non esaltanti, si è ripetuta a Varese reagendo con un grande secondo tempo a una prima frazione in salita. Match che per Trieste rappresenta un test importante: serviranno ancora una volta la solidità di Brown e Brooks, la lucida gestione dei finali di Uthoff e la genialità di un Valentine che si spera saprà essere un po' più delizia e un po' meno croce rispetto al match di domenica contro Napoli. L'uomo più atteso, su sponda biancorossa, sarà comunque Colbey Ross, ex della partita dopo la stagione trascorsa lo scorso anno agli ordini di coach De Raffaele. Dopo Valentine contro Milano e Brown contro Napoli è la volta del play-maker del Colorado; i precedenti hanno portato bene a Trieste, la speranza è che Ross possa trovare gli stimoli per trascinare i compagni Quote
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