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Triestina-Cremonese 1-3: ecco cosa è successo


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Premetto che oggi non andrò a scrivere una normale cronaca come tutte le altre già fatte nel corso della stagione.

Ciò che mi preme raccontare e ciò che va descritto a chiare lettere, più che le azioni e i gol di una partita nella quale la Triestina cede (in maniera preoccupante) contro il fanalino di coda Cremonese per 3 a 1, è la rabbia di una città e di una tifoseria intera contro quel personaggio (che, come ben recitava uno dei tantissimi striscioni presenti al Nereo Rocco oggi, vale poco come uomo e zero come presidente) che sta portando via il calcio che conta da Trieste. E, senza troppa retorica, è bene precisare che la stragrande maggioranza delle persone che amano l'Unione è stata in prima fila nel contestare l'operato di Flaviano Tonellotto: tutti uniti nell' urlare il proprio disappunto verso colui che ha voluto il bene del proprio portafoglio (vuoto) e tutto il male possibile verso la società e verso la squadra, depauperata sotto il profilo tecnico e mentale e in balìa tremenda anche contro l'ultima della classe, sino ad oggi mai vittoriosa fuori dalle mura amiche.

Ed è così che tutto ciò che accade sul campo passa in secondo piano: quasi nessuno riesce a vedere il vantaggio ospite di Furiani. Il pensiero comune, a pochi metri dagli spalti desolatamente vuoti della Furlan, è quello di gridare, gridare e gridare. Poco importa quali cori e quali parole verrano usate, la contestazione è compatta in un clima surreale: dopo la raccolta in massa dei tifosi, tra uno scambio di chiacchiere tra gli infiniti gruppetti di persone formatisi nel piazzale antistante la curva, si capisce che son veramente in pochi ad aver "snobbato" il blocco di quindici minuti imposto da ultras e Triestina club.

Alla notizia dello svantaggio alabardato, si decide di anticipare l'entrata sugli spalti per poter incitare quell'Unione già in difficoltà nel risultato. Ci si precipita all'interno della Furlan, con estremo ordine, e da quel momento le orecchie del caro ex-presidente della Triestina cominceranno a fischiare in maniera tremenda...ed è giusto così. Chi usa le parole, chi usa i fatti (vedi un gruppetto di ultras inferociti che riesce a passare dalla curva alla tribuna, fino ad arrivare vicinissimo a Tonellotto costretto a darsela a gambe compiendo salti da canguro tra una fila di seggiolini a un' altra): in molti si chiedono come il signore abbia avuto la faccia tosta di venire allo stadio facendo finta di niente. Se il suo acume da imprenditore fosse stato direttamente proporzionale al coraggio dimostrato oggi, si sarebbe potuto rispolverare il motto "Stiamo arrivando"....Ma, ahinoi, non è così che vanno le cose.

Ci si dispera sull'azione che porta al raddoppio di Carparelli: difesa totalmente insufficiente, la pecora nera della serie B diventa in un sol botto una squadra di fenomeni. La Triestina trova tanta volontà e quantità di azioni nel primo tempo, ma la palla non gonfia la rete: nemmeno il furetto Eliakwu riesce a trasformare da due metri la più facile delle realizzazioni vincenti. E' un brutto segnale.

L'orgoglio della squadra è incomiabile, ma in campo sono saltati tutti gli schemi, così come saltano i nervi in tribuna centrale: un clima post-atomico, quantomeno. Ci si illude dopo il gol del coloured-man nigeriano, ma sarà solo un fuoco di paglia: brillerà di più quello attizzato in curva per bruciare alcuni striscioni esposti in precedenza.

Dulcis in fundo, l'arbitro Gava: vede un rigore inesistente in area alabardata (che darà l'1-3 con la realizzazione di Carparelli), non ne vede altri due in quella ospite (ostruzione su Eliakwu, fallo di mano di un difensore avversario). E il pensiero comune che ne esce, con una direzione arbitrale del genere, è che il buon Flaviano abbia reso poco popolare l'Alabarda anche nei confronti dei fischietti vestiti di giallo (effettivamente, se dai del barbone e del cretino a un arbitro o quarto uomo che sia, è immancabilmente logico che un direttore di gara nelle partite seguenti, per inetto che sia, si ponga malamente verso la tua squadra...non serve essere laureati ad honorem per capirlo, non è vero Tonny?).

Piomba l'oscurità a fine partita: la bora colpisce i volti, già tirati dalla delusione, di tutti. Vince la Cremonese, vince la contestazione, vince nonostante tutto la generosità dei giocatori alabardati accorsi sotto la curva dopo il triplice fischio finale. Il messaggio che ne deriva da questo ultimo punto è focale: "Aiutateci e restateci vicini": i giocatori rivolgono applausi verso la Furlan, ma è chiaro che avrebbero voglia anch'essi di gridare tutto il loro dispiacere.

Prima che giocatori di calcio, sono uomini veri: non quello che ha dimostrato qualcun'altro.

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A mente fredda...

Difesa veramente orribile: i centrali lenti, i terzini che dio me perdoni (Russo ga dovudo metter Zeoli perchè Di Venanzio no rivava proprio a presieder la sua fascia...quest'ultimo moooolto meio in mediana, e saria ora de farlo zogar in quella posizion del campo e non in difesa; Azizou non xe un zogador de serie B, el commetti certi sbai in fase de disimpegno che saria de fulminarlo). E fin qua niente de novo...

A centrocampo...l'unico a tirar veramente la baracca (Allegretti) infortunado...no comment

In avanti...bene Eliakwu (anche se xe dar atto che ga sbaiado un rigor senza portier el primo tempo, se non altro el xe un furetto e riverà a dir la sua in questo giron de ritorno...el devi trovar ancora la condizion giusta), sai a sprazzi Esposito, Erpen volessi rivederlo un pochi de minuti in più in campo, Borgobello no ga tocado bala...

Menzion particolar per Binotto, sostituido dopo 35 minuti: gavemo ciolto un altro ciodo?

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Caro Sandro leggendo la cronaca "nera" della giornata triste che gavemo passa me vien alla mente certi spot , che ben fotografa la situazion attuale della Società. Iera veramente tantissima gente che no se raccappezzava o no riusciva a capir el perchè de questa situazion assurda. Sopratutto come un omo (eufemismo) pol rivar a raggirar tantissime persone , nella maniera vigliacca in cui lo ga fatto. No me meraviglio che el sia vignudo in stadio, rispecchia in pien la sua indole de menefreghista e omo de me**a.Adesso onestamente no saveria dir quale podesi esser la "morte" meno dolorosa.Speremo solamente che la Giustizia colpisi questo paiazo in maniera efficace e giusta.Per quanto riguarda la partida come tale, te ga dito tutto ti in maniera esauriente, anche per quanto riguarda la parte meno nobile del calcio , la politica , vedi arbitro. Xe tutto una conseguenza delle malefatte dell'individuo. Go visto tanto cuor da parte dei muli in campo, so che no basta, ma almeno savemo che qualcosa i pol dar per cercar de salvar la serie B.Zerchemo , per quanto possibile ,come tifosi,de starghe vizin alla squadra perchè penso sia importante farghe sentir ai giogadori che comunque noi sarà mai soli.FORZA TRIESTE,FORZA TRIESTINA. :bandieraalabarda::bandieraalabarda::bandieraalabarda::vino::vino:

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Go visto tanto cuor da parte dei muli in campo, so che no basta, ma almeno savemo che qualcosa i pol dar per cercar de salvar la serie B.

In questo momento assurdo è un grande sollievo leggere certi post. Il fatto che la squadra pur perdendo con l'ultima in classifica sia uscita tra gli applausi del pubblico è la testimonianza della bellezza del tifo alabardato.

Quoto Diego su tutto il fronte. Pensiamo solo a chi va in campo e lasciamo perdere certi personaggi marci. FORZA UNIONE!

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Credo che la partida ieri la gavemo persa psicologicamente. I muli i iera veramente "cagadi" de quel che iera successo e de quel che podeva succeder. La squadra, per come la go vista ieri, se migliora in difesa pol salvarse tranquillamente...tutto sommato gavemo surclassado la Cremonese, la quale ga fatto 2 gol perchè ghe li gavemo regalai e ga segnà su rigor inesistente (Gava...de novo...dopo la pessima prova all'andata contro l'Albinoleffe...BASTA!!! :incazzado: ).

Secondo mi, appena se assesta un poco la situazion e i ritrova la calma e la concentrazion i ghe la pol far.

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