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Dal Piccolo odierno:

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Le loro dimensioni non sono enormi, ma creavano comunque situazioni di reale pericolo in zone molto frequentate da bagnanti e da imbarcazioni da diporto

Due bombe inesplose nel golfo, scatta il recupero

Già nelle mani degli artificieri quella di Duino, oggi tocca a quella di Barcola: domani il brillamento

di Corrado Barbacini

Due bombe inesplose individuate e recuperate in poche ore in golfo. Una è stata trovata nelle acque antistanti il porticciolo del Cedas, l’altra era poco lontano dalla diga frangiflutti di Duino. Proiettili dalle dimensioni non enormi, ma ritenuti dagli esperti pericolosissimi soprattutto in un’area frequentata da bagnanti e da barche da diporto.

Per questo motivo da ieri mattina i marinai della Capitaneria e quelli del nucleo «Sdai» della Marina militare giunti da Ancona, hanno setacciato la zona per neutralizzare quanto prima gli ordigni. Una bomba, quella di Duino, è stata recuperata dai sommozzatori nella tarda mattinata e oggi dovrebbe toccare a quella davanti a Barcola. Giovedì è previsto il brillamento. I due proietti saranno portati al largo e dopo essere stati attivati con microcariche verranno fatti esplodere.

Ma - dicono gli esperti - nelle acque del golfo di Trieste il pericolo bombe è sempre in agguato. Una distesa di ordigni inesplosi risalenti soprattutto alla seconda guerra mondiale.

La prima bomba era stata rinvenuta martedì 31 maggio a circa 200 metri dalla scogliera del porticciolo di Barcola. Il giorno successivo il comandante della Capitaneria Paolo Castellani aveva emesso un’ordinanza disponendo il divieto di sosta e navigazione nell’area di un raggio di 200 metri dalla scogliera. Subito era stato trasmesso un fonogramma al comando dei sommozzatori della marina militare di Ancona. Che da allora hanno effettuato alcuni sopralluoghi in vista dell’intervento previsto per questa mattina. Ma la seconda bomba, quella di Duino, è stata avvistata domenica scorsa alla vigilia dell’arrivo dei sommozzatori da Ancona. Per questo motivo ieri è stato effettuato l’intervento più urgente.

Un’azione delicata. I subacquei sono scesi in profondità e hanno legato il proiettile attorno a una rete che a sua volta è stata fissata a un pallone subacqueo. Oggi verrà usato lo stesso sistema.

L’allarme bombe sommerse è scattato dopo le numerose segnalazioni giunte da subacquei e da pescatori. A Duino in particolare alla fine della guerra vennero gettate notevoli quantità di munizioni. A Muggia qualche anno fa è stato rinvenuto un proiettile d’artiglieria da 105 millimetri risalente alla prima guerra mondiale. È stato fatto brillare a circa 30 metri dalla costa.

Ma l’arsenale sommerso si trova a dieci metri di profondità, nella bocca terza delle risorgive del Timavo. Lì, nell’acqua limacciosa i residuati appaiono d’improvviso alla vista inquietanti e minacciose testimonianze di un passato non troppo lontano. L’arsenale subacqueo si trova sul fondo del fiume, a pochi metri in linea d’aria dalla chiusa, in una delle gallerie che da quel punto si dipartono a formare il complesso sommerso delle risorgive del Timavo. Della sua esistenza si parla da molto tempo. Da lì si vede la chiesa di San Giovanni di Duino, e lì si arriva direttamente dal Villaggio del Pescatore.

Nel marzo del ’95 era stata trovata una mina tedesca del tipo Lcm del peso di 300 chili risalente alla seconda guerra mondiale circa 3 miglia al largo del castello di Miramare. Una di quelle che nel secondo conflitto mondiale sbarravano l’accesso al porto di Trieste e la cui presenza non era stata rilevata a guerra finita. Qualche tempo dopo era stata fatta brillare. Per attivarla erano stati usati ben 12 chili di tritolo e alcuni detinatori. Quando è esplosa si é alzata una colonna d’acqua alta quasi 300 metri. Quel giorno molti triestini fin dal primo mattino hanno scrutato con il binocolo l’orizzonte. Lo spettacolo era stato suggestivo e inquietante: l’equivalente di dieci quintali di tritolo sprigiona una potenza esplosiva capace di radere al suolo mezza città.

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Due bombe inesplose individuate e recuperate in poche ore in golfo. [...]

Proiettili dalle dimensioni non enormi [...]

Ehm...ma proiettili o bombe? No xe proprio la stessa roba eh.....Argh sti giornalisti :censura::rolleyes:

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