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Inviato

Gomorra

(Gomorra, Italia 2008, col., 135’)

di Matteo Garrone

con Toni Servillo, Gianfelice Imparato, Maria Nazionale, Salvatore Cantalupo, Gigio Morra, Salvatore Abruzzese

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Marco e Ciro sono due teppisteli di Scampia che sognano di diventare potenti boss della camorra, ma così facendo pestano i piedi a chi cammorista lo è già. Totò ha tredici anni e anche lui vuole diventare qualcuno, ma già alla prima occasione dovrà vedersela con la sua coscienza. Don Ciro invece deve consegnare le “paghe” alle famiglie degli ex cammoristi che si trovano in prigione e subire le lamentele dei parenti. Pasquale è invischiato nel giro dell’alta moda dove rappresentati delle più famose “griffe” fanno gare a ribasso per il confenzionamento dei vestiti, coinvolgendo nell’affare pure i cinesi, infine Franco e Roberto sono due affaristi che smaltiscono rifiuti tossici del nord nelle cave abbandonate della Campagna.

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Matteo Garrone, il più promettente giovane regista italiano porta sullo schermo il punteggioso libro di R. Saviano, rappresentando con le immagini quello che l’autore è riuscito a fare con le parole. L’apertura del film è un pugno nello stomaco, una coltellata nel fegato, comincia così con un triplice omicidio in un solarium, come se nulla fosse, poi da il via a queste cinque storie intrecciate tra esse, rendendo il prodotto un oggetto da guardare in silenzio, senza l’approfondimento letterario e tentacolare che Saviano ha fatto con il libro (N.B. Saviano è anche co-sceneggiatore), camera a mano, includendo spesso e volentieri la musica melodica napoletana che rende il film ancora più meridionale, di quanto non lo sia già, visto che è l’unico film italiano da guardare con i sottotitoli (è interamente recitato in napoletano stretto). Difficile da metabolizzare, Gomorra è un viaggio nel sud Italia, che però sembra un paese fuori dal mondo, sembra di essere all’inferno o forse no, lì si starebbe meglio.

Voto: 9

Inviato

difficile prendere il film di garrone solo come un "film sulla camorra"...è una realtà che ci è molto più vicina di quanto si pensi.

garrone (un VERO regista italiano) ci fa vedere come si uccide anche senza armi...

dopo averlo visto mi è venuto il dubbio di aver visto soltanto un film dell'orrore...ma era l'orrore,il grande male che strazia il nostro paese...e quello purtroppo è vero.

...ce ne fosse di gente in italia come garrone...

Inviato
una ..leggera vena razzista...o sbaglio??

Non credo che ci sia una vena razzista, fondamentalmente è un dato di fatto. Basti pensare ad una "sciocchezza" come il casco per i motociclisti (solo per fare un piccolissimo esempio :))

Appena posso vado a veder el film :ehsi:

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