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Inviato

Dal Piccolo odierno:

Nove reti in quattro gare, la difesa della Triestina è la più perforata della B

Nell’ultimo periodo record negativo assieme all’Empoli

Il reparto soffre anche per le defezioni del centrocampo

di ANTONELLO RODIO

TRIESTE Cos’è successo all’improvviso a quella Triestina arcigna che avevamo ammirato fino a tre settimane fa, quella che anche grazie a un reparto arretrato solido e compatto aveva scalato la classifica?

I numeri, purtroppo, indicano un drastico cambiamento di rotta proprio riguardo una delle voci più importanti nell’economia di una squadra, quella dei gol subiti. L’Unione, infatti, non è solo la squadra ad aver fatto meno punti di tutta la B negli ultimi quattro turni (appena 1), ma è anche quella ad aver subito più reti: ben 9.

Un primato negativo che divide curiosamente con un’altra pretendente ai play-off, l’Empoli. Tutte le altre, però, comprese le pericolanti, in questo periodo hanno preso molte meno reti dell’Alabarda. Fino alla 29ª giornata, l’Unione viaggiava con una media di 0.96 reti subite a partita (28 gol in 29 match).

Negli ultimi quattro incontri, invece, la media è disastrosa: 2,25 gol presi a partita. Ma quali le cause di una simile metamorfosi? Innanzitutto, non può essere tirato in ballo solo il reparto arretrato. La fase difensiva di una squadra, soprattutto quella di una compagine che agisce come un corpo unico come la Triestina, coinvolge tutti i reparti, a partire dagli stessi attaccanti chiamati al primo pressing sui portatori di palla avversari. Basta pensare agli ultimi minuti della partita di Frosinone: un paio di palle mal gestite in attacco, quando bastava mantenere il possesso e magari rifugiarsi sulla bandierina del corner, piuttosto che sparacchiare nel mezzo e ridare palla agli avversari, hanno poi dato il via al pareggio avversario. Un pareggio fra l’altro scaturito dal cross di un Bocchetti lasciato troppo libero di metterla in mezzo con precisione. Situazioni dunque che coinvolgono tutti, anche centrocampisti e attaccanti.

Detto questo, il reparto arretrato non è certo esente da colpe: a partire dalle papere di Agazzi e Cacciatore contro il Brescia, per finire al gol di Antonazzo sfuggito a Rullo, non si può certo affermare che i difensori alabardati in questo periodo siano stati impeccabili. Cosa dire allora in questi casi? Mancanza di lucidità? Stanchezza dopo una partita dispendiosa? Condizione non al top? O forse semplicemente cali di concentrazione? Di certo qualcosa non ha funzionato a livello di collettivo anche in occasione del primo pareggio dei ciociari: è possibile prendere una rete in contropiede in trasferta quando si è in vantaggio, facendosi infilare in velocità quando si sapeva che questa era una delle armi degli avversari? L’impressione, dunque, è che ci si trovi di fronte a improvvisi cali di tensione collettiva, vere e proprie disattenzioni, come dimostra ad esempio il primo gol subito dal Parma: Budel era solo al limite dell’area dopo una respinta di testa dei difensori, ma era appena il secondo minuto di gioco. Difficile pensare quindi alla stanchezza. Forse la squadra, sotto l’aspetto della pura attenzione, sta pagando adesso un campionato di altissimo livello, nel quale ha probabilmente viaggiato al limite delle proprie possibilità (ed è un grande merito), e nel quale per fare sempre punti ha speso parecchie energie mentali. A Maran e allo staff alabardato il compito di ricaricare le pile per il rush finale.

e

Maran: «Non sappiamo addormentare il match»

Il tecnico crede nei play-off: abbiamo dimostrato di aver ritrovato la condizione

TRIESTE Il momento è di quelli ad alta tensione, ma anche per questo spettacolare. Comunque vadano a finire le cose questo, per la Triestina, rimane un campionato importante, avvicente e comunque il migliore di tutti questi ultimi anni. La squadra purtroppo ha bruciato risorse preziose, non tanto per aver perso con Brescia e Parma, quanto per aver permesso, perdendo, all'Albinoleffe di rientrare in corsa. Lo sfortunato pareggio rimediato a Frosinone ha completato l'opera: adesso in corsa è tornato anche l'Empoli. Inutile nascondersi: la strada per i play-off è ora un pizzico più dura, lo sa bene Rolando Maran che alla squadra da ieri ha dato un ordine perentorio: vincere con il Rimini a qualunque costo, in qualunque modo».

Maran dopo il pari del Matusa la corsa per i play-off è più dura?

«No, direi proprio di no perchè la cosa importante era ritrovare la condizione, la prestazione, lo spirito giusto sul terreno, e questo è accaduto. Non è arrivata la vittoria per un soffio, ma siamo tornati da Frosinone con la piena convinzione che la Triestina fosse nuovamente quella di prima».

Insomma ci credete ancora.

«Assolutamente sì, anche se resta il rammarico per l'accaduto. Quando ad un minuto dalla fine non stai subendo la pressione avversaria pensi di avere in tasca la vittoria, invece ci siamo fatti sorprendere da un cross arrivato dalla trequarti. Questo però non toglie nulla al fatto che la gara è stata affrontata con il piglio, l'attenzione e la concentrazione giusta».

Una parte della critica ha bocciato il modulo adottato nella ripresa facendola passare per un catenacciaro: che ne pensa?

«Per assurdo dopo il cambio tattico ci siamo rialzati di venti metri, creando diverse occasioni da gol, tornando in vantaggio con la rete di Gorgone rischiando pochissimo. Al di là di certi commenti, che non hanno poi in fondo molta importanza, questa soluzione ci ha aiutato a risistemare la gara rallentando la pressione avversaria».

Conta segnare qualche gol in più ora?

«Diciamo che conta anche subirne qualcuno in meno. Quando dico questo non voglio segnalare una mancanza d'applicazione ma solo il fatto che in alcune occasioni bisogna essere bravi a sfruttare l'esperienza, il mestiere. Quando la situazione è a nostro favore è necessario saper "addormentare" la partita, gestire la situazione con più calma. In certi frangenti insomma il mestiere deve uscire allo scoperto».

In effetti la difesa in queste ultime partite ha incassato qualche gol di troppo, lo dimostrano le statistiche: perchè?

«Diciamo che nelle tre partite che abbiamo perso ci siamo quasi sempre trovati a dover rincorrere e questo ci ha portato a sbilanciarci un po', a Frosinone sono state due situazioni particolari che voglio analizzare con calma. Qualcosa abbiamo sbagliato ma si tratta anche di momenti in cui le cose vanno un po' più storte».

Dopo Rimini e Vicenza il quadro della corsa ai playoff sarà più chiaro secondo lei?

«Probabilmente si, anche se il campionato è talmente equilibrato che è davvero un terno al lotto analizzarlo. Basti pensare che un minuto prima del novantesimo eravamo quarti, un minuto dopo il novantesimo ottavi. Meglio concentrarsi sulla gara di Rimini quindi, perchè è un partita da vincere a qualsiasi costo».

Giuliano Riccio

Inviato (modificato)

come sempre bele parole, speremo che a queste segui i fatti. Certo che la difesa incomincia za dai attaccanti, e in queste partite, specialmente el centrocampo xe sta alquanto carente in fase difensiva,(per esempio el secondo gol frusinate), in questo contesto credo che Pani ne servisi come el pan :rolleyes: suseme el giogo de parole.

Modificato da tifosa
Inviato

Dal Piccolo odierno, intervista a De Falco:

A TUTTO CAMPO IL DIRETTORE SPORTIVO DELLA TRIESTINA CHE OGGI COMPIE 50 ANNI

De Falco: «Unione credici, sei da play-off»

«L’incapacità di dominare le gare? Questione di mentalità. Nessun rimpianto per il mercato di riparazione»

di ANTONELLO RODIO

TRIESTE «La parola d’ordine è crederci. Fino in fondo». Più chiaro di così, Franco De Falco non può essere. Nel giorno del suo compleanno, in cui taglia il traguardo dei 50 anni («e proprio da mezzo secolo la Triestina manca dalla serie A», osserva un po’ scaramanticamente), il direttore sportivo lancia un messaggio forte alla squadra.

De Falco, questa Triestina può ancora farcela a centrare i play-off?

«Sarà perché sono ottimista di natura, ma io ci credo eccome. E sono sicuro che ci crede tutta la squadra, perché ha le possibilità di farcela. Qui devono crederci tutti: intanto perché non abbiamo nulla da perdere, ma anche perché abbiamo le qualità necessarie».

Però sono stati persi molti punti nelle ultime partite.

«È chiaro che qualche settimana fa stavamo messi meglio, ma in queste partite tutti entreranno e usciranno dalla zona play-off di continuo, bisogna abituarsi. L’importante è che quest’anno parliamo di serie A, mentre negli ultimi anni parlavamo di play-out. Faremo i conti alla fine, se ci sarà stato qualcuno più bravo di noi, tanto di cappello».

Forse a questa squadra manca l’istinto del killer?

«Sì, forse è la sola cosa imputabile a questa Triestina, un difetto soprattutto di mentalità. Ma quella la si costruisce col tempo. Penso anche a pareggi che si potevano portare a casa, come a Pisa o ad Ancona. Del resto questa è una squadra costruita per far bene, non per dominare, quindi qualche difetto può averlo».

Ma a cosa è dovuta questa brusca frenata?

«Tutto parte dalla sconfitta col Brescia: non meritavamo di perdere, c’è stato il rigore non dato, poi sono arrivati squalifiche e infortuni. Il rammarico è che è arrivato tutto assieme quando c’erano altre due partite ravvicinate. E con l’Albinoleffe vorrei rigiocarmi la partita con tutti gli effettivi: a noi ne mancavano sette».

Alla luce di questo, c’è qualche rammarico per il mercato di gennaio?

«Assolutamente no, perché le rose devono essere comunque di venti giocatori. E noi siamo contenti dei ragazzi che abbiamo preso. Il fatto è che mancavano troppi tutti insieme: forse Parma e Bari se lo possono permettere, noi no di certo».

A proposito dei nuovi, Marko Stankovic è ancora un oggetto misterioso.

«Bisogna aver pazienza, ha il problema di tutti gli stranieri, quello dell’ambientamento. Ci vuole tempo, in più veniva da uno stiramento. Di Granoche ce n’è uno e comunque per una prima punta è più facile, perché il gol cambia tutto. Le seconde punte invece devono entrare nel gioco, nei meccanismi, adattarsi a un calcio diverso e muoversi tra le linee».

A Frosinone, una squadra più convinta il risultato lo avrebbe portato a casa.

«Ma lì il pari ci sta, perché si arrivava da tre sconfitte che hanno pesato sul morale. Dispiace prendere gol a tre minuti dalla fine, ma recuperando molti effettivi già si è vista una Triestina molto diversa».

E i tanti gol subiti nell’ultimo periodo?

«È normale prendere gol evitabili quando la freschezza mentale viene un po’ meno. Ma quella che va giudicata è la squadra al completo, non quella che ha affrontato Albinoleffe e Parma».

C’è il timore che a questo punto il pubblico lasci un po’ la squadra?

«Non credo, e poi i 5-6 mila che abbiamo sempre avuto ci saranno. E noi abbiamo bisogno di quelli. Per rispetto dei tifosi e per non lasciar nulla al caso è giusto fare gli sconti, ma se alcuni vengono solo se la squadra va bene, pazienza. E poi molti di questi vengono solo per criticare, Ma di chi c’è, non mi sono mai lamentato. È il Rocco che è grande e fa sembrare poca la gente. Guardate invece cosa c’è negli altri stadi».

e

Tornano i biglietti scontati

Della Rocca in ripresa

TRIESTE I tifosi veri si vedono nel momento del bisogno, proprio per questo la società alabardata prova di nuovo a chiamarli a raccolta.

Anche per il match interno di sabato contro il Rimini, infatti, la Triestina ripropone le promozioni delle ultime partite interne: quindi prezzi scontati in ogni ordine di posti e rinnovo dell’iniziativa per gli abbonati «Porta un amico», che aveva riscosso un buon successo le scorse volte. Sarà difficile, dopo gli ultimi risultati, avere un riscontro simile ai match con Pisa e Brescia, ma è giusto che la società ci riprovi. Del resto, che la febbre in città non sia del tutto sopita, lo dimostra il fatto che proprio ieri pomeriggio è stato inaugurato un altro Triestina Club, in via della Guardia.

Intanto gli alabardati proseguono la preparazione per la sfida di sabato al «Rocco» contro il Rimini (inizio ore 16). Ieri a Opicina è stata disputata una sgambata in famiglia contro la Primavera, ma non ci sono ancora indicazioni attendibili riguardo la formazione. Della Rocca ha già ripreso ad allenarsi a pieno ritmo dopo aver smaltito l’influenza dello scorso weekend, mentre hanno lavorato a parte Cottafava e Testini. Il difensore lamenta un leggero affaticamento muscolare, mentre il mancino ha ancora i postumi della botta alla caviglia rimediata a Frosinone. Per entrambi, comunque, non dovrebbero esserci problemi in vista di sabato. Ha cominciato a lavorare con il gruppo anche Pani, che comunque sarà disponibile solo la prossima settimana.

Oggi pomeriggio ancora allenamento a Opicina, mentre domani mattina, sempre sull’altopiano, è prevista l’ultima rifinitura. Nelle file del Rimini, oltre a Regonesi (appena operato al crociato del ginocchio sinistro), mancherà anche lo squalificato Pagano. (a.r.)

Inviato

Dal Piccolo di venerdì 3 aprile:

Unione, rebus in attacco per Maran

Della Rocca è pronto, il tecnico deciderà se affiancarlo a Granoche o preferirgli Testini

Oggi ultimo giorno utile per ottenere i tagliandi scontati

Confermato l’assetto con in mezzo Allegretti e Princivalli

di ANTONELLO RODIO

TRIESTE Archiviato il momento dell’emergenza, adesso per Maran arriva quello dell’abbondanza e delle scelte da ponderare fino all’ultimo minuto. Dopo i recuperi della scorsa settimana di Testini, Tabbiani e Gorgone, ora il tecnico trentino avrà a disposizione anche Della Rocca, assente a Frosinone perché influenzato. E questo apre la strada a delle incertezze sulla formazione che affronterà domani al Rocco il Rimini (inizio ore 16). Di dubbi, infatti, lo stesso mister confessa di averne ancora tanti: «Sì, dovrò fare delle scelte e questo toglierà forse qualche ora di sonno. Ma devo dire che è anche bello avere più giocatori a disposizione, soprattutto rispetto a un paio di settimane fa».

Ieri a Opicina, in un clima nuovamente invernale con pioggia e bora, gli alabardati dopo una prima parte atletica hanno svolto una partitella su campo ridotto nel quale il tecnico ha ancora una volta mescolato abbondantemente le carte. In definitiva, Maran si trova davanti a due strade. La prima prevede la riproposizione di due punte pure come Granoche e Della Rocca, e apre la strada a un ritorno di Testini (o Tabbiani?) sulla fascia sinistra. La seconda invece vedrebbe Testini impiegato nuovamente come seconda punta, in appoggio a Granoche, con Tabbiani esterno sinistro.

Difficile invece che il tecnico modifichi il resto dell’intelaiatura, quella che prevede a centrocampo la coppia Allegretti-Princivalli nel mezzo e Antonelli a destra, con Cacciatore, Minelli, Cottafava e Rullo davanti ad Agazzi. L’impressione, in una partita da vincere a tutti i costi, è che Maran alla fine punti sulla coppia Granoche-Della Rocca in avanti, ma per gli ultimi dubbi sarà decisiva la rifinitura di stamane a Opicina. E molto probabilmente non basterà neppure quella, perché i dubbi si trascineranno fino all’immediata vigilia.

L’aspetto più importante della seduta di ieri, oltre al clima di festa per i 50 anni di De Falco, è l’intensità mostrata dagli alabardati, un atteggiamento che ha lasciato molto soddisfatto Maran: «Sì, ho visto tutti molto vogliosi e pimpanti, anche per questo le scelte saranno difficili. Se il pareggio subito a Frosinone ha pesato sul morale? No, è vero che abbiamo commesso vari errori in occasione dei gol presi, ma l’importante era dare una svolta dopo le tre sconfitte consecutive. E la squadra si è ripresa da quella china in discesa, la svolta l’ha data veramente».

Sulla carta, per il suo tipo di gioco, una partita votata all’attacco da vincere a tutti i costi non è esattamente la più adatta alle caratteristiche dell’Unione. «Ma tutti – assicura Maran - quando devono imporre il loro gioco fanno fatica in questa serie B, soprattutto in casa, quando si sente molta più pressione».

RIMINI. La buona notizia per l’Alabarda è che i romagnoli stanno attraversando un periodaccio. Non solo dopo il ko interno con l’Ascoli sono appena sopra la zona play-out, ma hanno la difesa in piena emergenza. Con Bravo, Vitiello e Regonesi infortunati, il Rimini si ritrova con soli tre difensori di ruolo, tanto che il tecnico Salighini starebbe pensando addirittura a un 3-5-2. Dovesse optare per il solito 4-3-1-2, potrebbe toccare a Basha giocare esterno basso a sinistra. Mancherà anche il centrocampista Pagano, squalificato.

ARBITRO. Dopo poco più di un mese riecco l’arbitro Riccardo Tozzi al «Rocco»: sarà infatti l’arbitro della sezione di Ostia a dirigere domani Triestina-Rimini. Per Tozzi un solo precedente con l’Unione, quello appunto del 28 febbraio scorso, quando la Triestina superò il Pisa per 1-0.

BIGLIETTI. Come noto, anche per il match di domani contro il Rimini la società alabardata rinnova la speciale promozione sui prezzi dei biglietti. Ma per usufruire degli sconti e dell’iniziativa «Porta un amico» (ogni abbonato può acquistare un biglietto per un amico a soli 5 euro), ci sarà a disposizione solo ancora la giornata odierna. Domani, sia in mattinata che al pomeriggio presso i botteghini dello stadio, verrà invece applicato il tariffario consueto. I biglietti sono in vendita come sempre al Centro di coordinamento di via dei Macelli e al Ticket Point di corso Italia.

e

L’INAUGURAZIONE DI UN CLUB DIVENTA UNA FESTA DEL RIONE

Per El Diablo e gli alabardati bagno di folla a San Giacomo

TRIESTE Se bastasse l’entusiasmo dei tifosi, per determinare i risultati di una squadra di calcio, oggi la Triestina sarebbe già matematicamente in serie A, e senza bisogno di play-off. È stato sufficiente misurare da vicino la passione con la quale i quasi 100 soci del nuovo Triestina club «San Giacomo–osteria de Luciana & Alessio», di via della Guardia, inaugurato l’altra sera, hanno accolto il folto gruppo di giocatori rossoalabardati intervenuti, guidati da capitan Allegretti, per capire questa realtà. Per ricevere degnamente i loro beniamini, i tifosi di fede alabardata hanno tappezzato la via che porta alla sede del club con palloncini rossi, con bandierine che ricordano i 90 anni di storia della Triestina, ingaggiando la banda musicale dei Salesiani, per creare la giusta atmosfera. L’inaugurazione si è trasformata in una bella festa, con tanto di balli in mezzo alla strada, sotto gli occhi vagamente preoccupati dei vigili urbani. A rappresentare il Comune c’era il vice sindaco, Paris Lippi, l’organizzazione dei tifosi, Federico Di Vita, presidente dei club rossoalabardati, l’amore per la Triestina una folla di appassionati.

Per le foto, soprattutto accanto ai bambini, il più gettonato è come sempre lui, El Diablo, Pablo Granoche, mentre gli autografi sono stati chiesti a tutti, senza distinzione fra titolari e riserve. Il nuovo club debutterà domani sugli spalti del Rocco, in occasione della gara interna con il Rimini.

La giornata di serie B che va in scena domani propone gare molto interessanti sia nella corsa alla promozione che nella lotta, sempre viva, per evitare la retrocessione. Fari puntati sul match del «San Nicola» dove il Bari capolista è pronto a ricevere il Parma. Una sfida seguita con la massima attenzione dal Livorno di Leo Acori, terza forza del torneo, che aspetta il Vicenza.

Stasera si disputano due partite che riguardano da vicino la Triestina: alle 19 il Mantova riceve l’Albinoleffe – che in classifica vanta due punti in più degli alabardati che stasera confidano in un favore da Godeas – mentre alle 21 l’Empoli (che precede la squadra di Maran di un punto) ospita il Frosinone. (u.s.)

Inviato

Dal Piccolo odierno, le considerazioni prima della partita di oggi:

Unione «quadrata» per riagganciare i play-off

Maran sceglie la coppia Princivalli-Gorgone per dare forza al centrocampo. Allegretti in panchina

Oggi alle 16 al Rocco contro il Rimini gli alabardati cercano i tre punti

Davanti rientra il cannoniere Della Rocca in tandem con Granoche

Soltanto Pani non è disponibile Tabbiani deve ancora recuperare la forma migliore

di CIRO ESPOSITO

TRIESTE Sulla ruota del Rocco può uscire un solo risultato. La Triestina ha bisogno dei tre punti per rilanciare le proprie ambizioni d’alta classifica. Il Rimini non sarà l’agnello sacrificale ma arriva a Trieste senza quattro titolari ed ha una posizione di classifica che, nonostante la sconfitta di lunedì con l’Ascoli, può ancora concedergli qualche distrazione. Anche Maran è consapevole dell’importanza di questo match. E il tecnico alabardato non si nasconde. «Quella con il Rimini è una partita da portare a casa. Una vittoria darebbe significato anche alla buona prestazione di Frosinone». Insomma Maran, solitamente misurato alla vigilia di ogni match, questa volta fa poca pretattica. E per disarcionare la difesa romagnola il tecnico trentino metterà in campo lo schieramento più affidabile e più fisico. Anche se il sacrificato di turno sarà il capitano Allegretti. Maran ha tutti gli uomini a disposizione (solo Tabbiani non ha ancora i 90’ nelle gambe mentre Pani sarà disponibile per la partita di Vicenza). I due centrali della linea di centrocampo saranno Princivalli e Gorgone, le fasce saranno affidate a Testini e Antonelli mentre i cardini della fase offensiva saranno Granoche e Della Rocca. In pratica la squadra che affronterà il Rimini è quella che ha vinto a Mantova prima e a Cittadella poi. Ma Allegretti potrebbe essere un’ottima opzione da giocare nel secondo tempo. E Maran non dimentica il capitano pur senza citarlo. «Questa volta ho un’abbondanza di uomini. Posso e devo scegliere - spiega il tecnico -. Ma ho delle importanti alternative tattiche in caso di necessità». In difesa Cacciatore dovrebbe essere preferito a Milani per la corsia di destra. L’emergenza sanitaria dunque è finita e oggi si vedrà in campo la Triestina che fino a due settimane fa ha fatto sognare i tifosi.

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Minelli: occasione da non perdere

«In difesa nelle ultime gare siamo stati meno compatti del solito»

«Dobbiamo essere capaci anche in casa di sfruttare le ripartenze»

«Abbiamo bisogno di un successo»

TRIESTE In una partita da vincere assolutamente come quella di oggi contro il Rimini, sarà importante anche non scoprirsi troppo al contropiede della squadra avversaria. I gol presi negli ultimi match sono stati troppi, è ora di invertire il trend. Quindi la difesa alabardata dovrà fare buona guardia.

A partire da Mauro Minelli, che proprio domenica scorsa a Frosinone ha tagliato il traguardo delle 50 presenze in alabardato.

Minelli, che difficoltà presenta la sfida odierna contro il Rimini?

«I romagnoli vengono dalla sconfitta casalinga con l’Ascoli, quindi cercheranno il riscatto perché ora si trovano in una situazione pericolosa. Loro all’inizio puntavano a qualcos’altro, invece si ritrovano invischiati nella lotta per la salvezza. Quindi sarà una squadra che concederà pochissimo, noi dovremo essere bravi a sfruttare il fattore campo e giocare con la sicurezza che abbiamo dimostrato di aver ritrovato a Frosinone. Perché nonostante il pareggio, dopo le tre sconfitte la reazione della squadra c’è stata».

Speravate magari di incontrare un Rimini meno bisognoso di punti?

«Sì, ma questo è un campionato molto aperto, dalla classifica corta, dove tutti hanno obiettivi da raggiungere e bisogno di punti. Detto questo, noi di obiettivi ne abbiamo uno importantissimo. Siamo ancora molto vicini ai play-off nonostante siano quattro partite che non vinciamo, ma adesso abbiamo un’occasione importante per fare quei tre punti di cui abbiamo grande bisogno».

Forse, per il vostro tipo di gioco, quella in cui attaccare e vincere a tutti i costi non è la partita più adatta: che atteggiamento dovrete avere?

«Sì, forse di solito ci troviamo meglio in trasferta, ma la nostra forza di ripartire velocemente dobbiamo essere capaci di sfruttarla bene anche al Rocco. Non bisogna aver fretta di trovare subito il gol, dovremo gestire bene la partita, saper aspettare e non scoprirci. E’ vero che è un atteggiamento che viene più facile in trasferta, ma anche in casa dovremo restare compatti e attenti a non dare spazi, perché prima o poi un gol noi lo troviamo».

A proposito di gol, come mai ultimamente ne avete presi tanti?

«Forse perché rispetto alle partite delle quattro vittorie consecutive, in cui concedevamo molto poco, siamo stati meno compatti del solito. Basta vedere a Frosinone: il primo gol lo abbiamo preso addirittura da un calcio d’angolo nostro. Ma dobbiamo ripartire dalla buona reazione dimostrata nonostante i due gol presi, perché lo spirito dell’ultima partita è stato quello giusto».

Quel pareggio nel finale non è stato una mazzata per il morale?

«No, perché è rimasta la consapevolezza di una buona prestazione. La prova col Parma era stata negativa ed effettivamente eravamo demoralizzati, ma ci siamo ripresi e con la prova positiva di Frosinone la squadra ha avuto comunque una scossa».

Ma a questa Triestina manca davvero la capacità di chiudere le partite?

«A Frosinone è mancata, ma altre volte c’è stata. E’ naturale che chiudere prima le partite sarebbe meglio, ma non sempre è possibile o ci si riesce. Ma è stato soprattutto quel gol nel finale a rendere più amare le cose, perché in realtà non stavamo nemmeno soffrendo».

Antonello Rodio

Inviato
vinto, anche se vincere così toglie un pò il gusto

Non sono d'accordo :D Vincere così, seppure con 3 rigori a favore e con 2 uomini in più in campo, ridà quel morale che la squadra aveva bisogno per continuare a giocare con un minimo d'orgoglio da qui sino alla fine.

Sicuramente una partita strana, per come si è sviluppata: ma alla fine il Rimini ha giocato solo i primi minuti, poi si è praticamente liquefatto. E bravi noi a far sì che ciò accada. Vittoria pulitissima e stra-meritata

Solita nota oscura: sul 4-0 i nostri facevano torello per non umiliare ulteriormente gli avversari...c'è stato più di qualcuno che ha fischiato i nostri. Direi che sti atteggiamenti mi stanno stufando abbastanza.

Cronaca della gara:

http://www.elsitodesandro.it/invboard/inde...?showtopic=9502

Inviato

beh le espulsioni me par bastanza esagerade...

no volessi che al Rimini gavendo fatto la vose grossa su un presunto "dossier" de alcune partide in cui iera coinvolta la Triestina (che comunque gaveva vinto strameritando) i ghe la stia fazendo pagar...

Inviato

bah te dirò, ero + felice di un 1-0 tirato in altre occasioni che del 4-0 di oggi...cmq bellissimo gol di Antonelli e nutro una gran paura sul fatto che alcune squadre possano aver segnato il suo nome nel famoso taccuino..........quello che mi da fastidio è parte della gente, quelli che fischiavano sul 4-0 O_o....poi oggi un vecchio per strada mi chiede il risultato, glielo dico e mi fa "benebene, dai che andiamo a playoff e si guadagna qualcosa vendendo le partite, che tanto con questa squadra non andremo mai in A" -.-

Inviato

Dal Piccolo odierno:

Granoche: «Siamo usciti da un momento difficile»

«Siamo pronti a giocarcela con tutti fino alla fine»

Il goleador è ritornato

TRIESTE El Diablo sigla la prima doppietta della stagione e la Triestina vola al quarto posto. La vittoria sul Rimini rimette nel giusto ordine le cose sulla linea d'attacco restituendo al bomber uruguaiano il ruolo di primattore. Con Della Rocca insediatosi a quota 10, le 7 reti realizzate da Granoche brillano ora di luce propria, visto che in fondo sono state realizzate in un gruzzolo di partite, tredici nel girone di ritorno più una del girone di andata.

Granoche il secondo gol, quello realizzato con un colpo di testa in tuffo, è un po' il simbolo del tuo modo di giocare. «Guardate sono contentissimo, sopratutto perchè siamo riusciti a uscire da un momento sfortunato. I gol ci hanno aiutato vincere. Oggi contava solo quello, ne parlavamo prima della partita venendo alla stadio, bisogna guadagnare i tre punti per continuare la corsa play-off».

Sette gol più i dieci Della Rocca, la squadra ha una coppia d'attacco da play-off? «Lo spero, l'obiettivo nostro è quello. Aldilà degli attaccanti va segnalato il fatto che quest'anno sono andati a segno molti altri giocatori, credo che questa squadra abbia quindi molte armi da sfruttare. Sono contento per Della Rocca perchè è una persona splendida che merita una stagione così importante».

Nell'ultimo allenamento aveva provato diversi calci di rigore. Come mai non hai pensato di cambiare la direzione del tiro sulla seconda esecuzione? «Sono sincero, il secondo non volevo tirarlo così basso e angolato, volevo calciarlo centrale e un po' più alto. Purtroppo non ho calciato bene ma mi sono riscattato con il secondo gol».

Cosa dici della classifica? «Siamo felicissimi, perchè il torneo è molto equilibrato. In ritiro abbiamo seguito la partita tra Mantova e Albinoleffe, abbiamo festeggiato il gol dei primi e il pari del Frosinone, c'è andata bene, abbiamo avuto un pizzico di fortuna in campo e fuori, cosa che non guasta. Ora siamo lì, pronti a giocarcela sino alla fine con tutti».

Adesso si va in trasferta a Vicenza, gara dura ma fuori casa spesso siete a vostro agio, perchè? «Credo che osservando tutta la stagione, le partite migliore le abbiamo disputate fuori casa. Le caratteristiche di questa squadra d'altronde sono note: ripartire veloce attaccando gli spazi. Speriamo che si riesca a fare una bella gara a Vicenza. Sappiamo che è quasi un derby, una gara da sempre ricca di insidie, tuttavia ci proveremo per andare avanti e regalare una bella soddisfazione al nostro pubblico».

Come sta Figoli? «Mi confessava di aver avuto un problema alla caviglia e forse una distorsione al ginocchio a seguito del fallo subito in occasione del terzo rigore. Lui è convinto non si tratti però di una cosa grave. Per come è andata la partita ha fatto bene a fermarsi subito perchè rischiava davvero di aggravare la situazione».

Splendido gesto quello di concedere l'esecuzione del rigore a Della Rocca. «Credo che questa squadra dimostri grande compatezza proprio in queste piccole cose, sono segnali importanti che mi rendono fiducioso sull'esito finale del torneo».

Giuliano Riccio

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Ospiti abbottonati

In partita solo 15’

Seleghini ha affidato la fase offensiva al deludente Ricchiuti

di BRUNO LUBIS

TRIESTE Una sconfitta così larga nel punteggio non è usuale nei campionati che si giocano in Italia. Si sa, la tattica e le difese usualmente abbottonate non concedono chances agli attaccanti. E’ capitato ma Selighini giura che non succederà tanto presto un’altra volta. Eppure l’allenatore del Rimini, che abitualmente schierava due punte e un trequartista che tale fa finta di esserlo ancora (parliamo di Adrian Ricchiuti, argentino di buona tecnica ma di scarsa forza fisica e di poca velocità pur essendo rapido nei movimenti brevi, 31 anni con aspirazioni di ingaggio in serie A!), al Rocco ha pensato bene di ingarbugliare la vita al collega avversario, Maran. Il Rimini, si sapeva che sarebbe stato privo di pedine interessanti in ogni reparto), ha schierato tre uomini a fare i difensori tout court - Rinaldi, Sottil e Milone - col compito di fermare Granoche e Della Rocca. In avanti il solo Docente aveva il compito dell’incursore, di dare fastidio con allunghi verso l’area di Agazzi ogniqualvolta Ricchiuti entrava in possesso del pallone. Ricchiuti, appunto, a scodellare di prima traiettorie a scavalcare la coppia Minelli-Cottafava.

E a metacampo una trincea con Catacchini, Cardinale, Basha, Fraga e La Camera a tamponare la più parte del tempo invece che a proporre. Gente, a parte Fraga e Basha, adusa a correre e contrastare l’avversario. Tutti poi aspettavano che Ricchiuti rientrasse verso il centrocampo per porgergli il pallone nel modo più semplice e poi lasciare alla sua inventiva la decisione di palleggiare ancora sulla mediana del campo o chiamare il mpovero Docente a ripetuti scatti.

Insomma il Rimini per un quarto d’ora sembrava davvero un rebus che l’Unione non riusciva a decifrare. E soffriva un poco perchè i romagnoli erano riusciti a entrare nell’area alabardata in un pauiio di occasioni. Oh, sia chiaro, senza dare i brividi ad Agazzi. Ma lasciavano presagire che ci sarebbe voluta tanta pazienza per trovare il bandolo della matassa. Chiaro era in ogni caso che la Triestina prima o dopo avrebbe fatto suo il risultato. Ma era solo una sensazione. Fino al quarto d’ora di gioco.

Una disattenzione, un difensore che si accentra e un esterno di centrocampo che tarda a scalare all’indietro hanno aperto il varco buono per lo scatto di Testini su invito di Della Rocca. Testini ha allungato la falcata, Catacchini l’ha rincorso e in qualche modo l’ha contrastato. Chiaro fallo in area di rigore. Espulsione per il numero 2 del Rimini e gol di Granoche dagli 11 metri. La partita poteva dirsi finita così: 1-0 e un uomo in meno. Che sarebbero diventati due in meno per il rosso al portiere assieme a un altro rigore.

Il gol più spettacolare è mwerito di Antonelli Agomeri Filippo, esterno destro di centrocampo. Antonelli avrebbe fissato il 2-0 (quindi un gol ancora determinante) con una botta a volo di destro su respinta della difesa del Rimini: una sassata finita all’incrocio dei pali dai 18 metri. Mica si vede spesso un gesto così.

e infine

IL TECNICO SODDISFATTO DELLA PROVA OFFERTA DALLA SQUADRA

Maran: «I goleador si sono esaltati»

«La nostra manovra ha offerto le occasioni buone a Granoche e Della Rocca. Peccato per Figoli»

di ANTONELLO RODIO

TRIESTE Anche se ha continuato a dare indicazioni e a stazionare per tutta la partita al limite dell’area tecnica, per Rolando Maran quella con il Rimini è stata una partita quasi in relax. Quello che ci voleva, dopo le ultime battaglie vissute col cuore in gola. Ma il messaggio del tecnico trentino è chiaro.

Se alla fine è stato tutto facile, il merito è solo della Triestina: «Siamo stati bravi noi a incalanare la partita in un certo modo, coronando l’ottimo inizio di match. Quando si vince si pensa sempre che gli altri siano scarsi, invece il Rimini ultimamente aveva messo in difficoltà squadre di valore».

Una grande nota di merito nella goleada di ieri ce l’hanno sicuramente i due attaccanti. La doppietta di Granoche, il gol e l’ottima prova di Della Rocca, rendono ancora più felice Maran: «Il gol è sempre la miglior medicina per un attaccante, mi è piaciuto soprattutto il fatto che si sono cercati spesso fra loro, hanno giocato assieme e hanno trovato entrambi il gol. Naturalmente sono stati supportati dalla squadra, che si è messa a loro disposizione».

La Triestina, quindi, ha completato la guarigione che era iniziata a Frosinone, riprendendo il trend che la vuole quasi sempre vincente con le squadre che la seguono in classifica: «Questa è una grande nota di merito. Basta guardare gli altri risultati, per capire che nessun risultato è scontato, tutti incontrano tante difficoltà contro qualsiasi squadra. L’importante è essere scesi in campo con il piglio giusto per continuare a sognare. Continuiamo il nostro grande campionato, consci che ci aspettano otto finali. L’importante è essere lì, nel pieno della lotta. Già a Frosinone avevamo voltato pagina dopo le tre sconfitte, ma ora bisogna andare avanti a testa bassa, rimboccarsi le maniche e continuare a lavorare».

Due parole anche sull’esclusione di Allegretti, relegato in panchina: «Il centrocampo è un reparto che ha tanti giocatori importanti. Se stanno tutti bene, magari qualcuno sta un po’ meglio degli altri».

Chiusura con un pensiero per Figoli, uscito per una botta alla caviglia: «Mi dispiace, era l’occasione giusta per vederlo come esterno sinistro».

Inviato

Scuseme ma mi non vado troppo per el sottile : tre punti...xe tre punti. De riffa o de raffa, l'Unione se merita i play-offs.

Forsi andar ai play-offs dara' una scossa a tutta la citta' e...chissa' che el miracolo de Lucca non se ripeti ?

Saluti,

Fabio

Inviato
Scuseme ma mi non vado troppo per el sottile : tre punti...xe tre punti. De riffa o de raffa, l'Unione se merita i play-offs.

Forsi andar ai play-offs dara' una scossa a tutta la citta' e...chissa' che el miracolo de Lucca non se ripeti ?

Saluti,

Fabio

Grande completamente d'accordo ... cmq partida dominada confermado anche dai commenti dei giornali (gazzetta in primis); da TMW :

Triestina – Rimini: 4-0

La Triestina passeggia sul Rimini, calando un poker da applausi. Al 16? la squadra di Maran sblocca lo 0-0 con Granoche che dal dischetto trasforma il penalty concesso per fallo di Catacchini (espulso). I romagnoli, in dieci uomini, soffrono il pressing della Triestina che al 27? trova il raddoppio con un gran tiro di Antonelli. Nella ripresa, al 5?, Granoche si riscatta dal rigore fallito e di testa infila il portiere avversario. Della Rocca chiude il match trasformando un ulteriore calcio di rigore concesso al 71?.

Inviato

Dal Piccolo del lunedi:

IL NUMERO UNO DELLA SOCIETÀ SPRONA LA SQUADRA

Fantinel: «È un’Unione da play-off»

Il presidente: «Lo spirito di gruppo è la nostra forza. Gli egoismi vanno messi da parte»

di CIRO ESPOSITO

TRIESTE Prima del trittico terribile, che si è trasformato in tre sconfitte consecutive, aveva detto che la possibilità di raggiungere i play-off dipendeva solo dall’Unione.

Ora, dopo il pareggio a Frosinone e il successo con il Rimini, la Triestina è rientrata tra le sei squadre che possono partecipare agli spareggi-promozione (indipendentemente dal recupero del Sassuolo).

E il presidente Stefano Fantinel ribadisce la sua linea. «Le partite da giocare come fossero delle finali sono otto - sottolinea - e il nostro destino dipende dalle nostre capacità. Dobbiamo giocare ogni match con l’obiettivo di vincere».

Il successo sul Rimini, al di là degli episodi, rilancia in classifica la Triestina. Il momento buio è davvero alle spalle?

«Sabato siamo stati superiori ai nostri avversari e il successo è stato netto. Ma anche a Frosinone l’atteggiamento della squadra mi è piaciuto. La salvezza è stata raggiunta, adesso abbiamo il dovere di credere nell’impresa storica di raggiungere i play-off».

Maran ha recuperato quasi tutti i suoi uomini più affidabili. E qualcuno deve restare in panchina o in tribuna. Questo può creare qualche problema?

«Lo spirito del gruppo è la nostra forza e viene prima di tutto. Il tecnico deve fare delle scelte che devono essere condivise da tutti. Abbiamo un obiettivo comune che è quello di andare ai play-off. Non possiamo accontentarci di quanto fatto finora».

Non esiste dunque un caso Allegretti?

«Il capitano è un uomo importante. Il suo contributo è stato e sarà fondamentale per la Triestina. In questo momento il singolo deve mettersi a disposizione della squadra per arrivare all’obiettivo comune che è alla nostra portata. Sabato anche Cia e Stankovic non saranno stati soddisfatti di vedere il match dalla tribuna».

Il pubblico, dopo le tre sconfitte, si è raffreddato. Contro il Rimini, nonostante la promozione, sono stati venduti poco più di mille biglietti.

«Io ringrazio tutti quelli che vengono allo stadio. La società ha agevolato con prezzi popolari il pubblico. Sono convinto che la città capisca l’importanza di stare vicina alla squadra in un campionato che può culminare in un’impresa storica. Non possiamo dimenticarci che, a meno di due mesi dal termine del campionato, la Triestina è al quarto posto in classifica. Sabato la risposta non c’è stata ma sono certo che contro il Grosseto i tifosi torneranno allo stadio come hanno fatto in occasione delle partite con Pisa, Brescia e Parma».

e

IL PROTAGONISTA

Il bomber Della Rocca: l’intesa con Granoche ormai è quasi perfetta

TRIESTE «Gi-gi, Gi-gi», ha intonato sabato a gran voce la curva Furlan prima e dopo il terzo rigore dell’Unione contro il Rimini: è stato il coronamento più bello per la giornata speciale di Luigi Della Rocca. L’attaccante brindisino non solo con il penalty realizzato ha toccato quota 10 reti raggiungendo l’ambita doppia cifra, ma ha sfoderato anche una grande prestazione, ricca di assist, sponde e tocchi di classe.

Della Rocca, come è nata la scelta di farti calciare il terzo rigore?

«Devo ringraziare Granoche e Princivalli che mi hanno permesso di tirarlo. C’era anche la curva che invocava a gran voce il mio nome, e a quel punto non potevo certo tirarmi indietro. Mi ha fatto davvero un enorme piacere l’incitamento dei tifosi, non me l’aspettavo una cosa così, li ringrazio tantissimo».

Raggiungere la doppia cifra in fatto di gol è sempre stato il tuo obiettivo di inizio stagione: che effetto fa averlo raggiunto?

«Sono contento, è un traguardo al quale tenevo e che ho cercato fortemente. Per me è stata davvero una giornata particolare, del resto questo è il risultato per aver potuto finalmente giocare con continuità, cominciando una stagione fin dal ritiro estivo e senza problemi fisici. E’ il primo anno che mi capita di poter giocare così tanto. Ora comunque cercherò di incrementare ancora il bottino, di sicuro non voglio fermarmi adesso sul più bello».

La tua prova è stata condita da giocate di grande livello: colpi di tacco, assist e molte sponde.

«Io ci provo sempre a fare certe giocate, stavolta è andato tutto bene e francamente non potevamo chiedere di più a questa partita: siamo rientrati in zona playoff, abbiamo agganciato il Brescia e siamo pronti per la difficile trasferta di Vicenza. Le tre sconfitte erano arrivate in un momento particolare, nel quale avevamo tanti infortunati. Ma ora siamo ritornati a far vedere il nostro valore, dimostrando che lassù non ci siamo per caso».

Si può dire che contro il Rimini è stata una partita nata subito bene?

«Sì, ma se è nata bene è solo per merito della Triestina: ad esempio il primo rigore è arrivato su un’azione da manuale del calcio. Poi ovvio che con due uomini in più tutto è stato più semplice, ma è stato merito nostro incanalare la partita in questo modo».

Maran ha detto che con Granoche vi siete cercati come non mai: che ne pensi?

«Tra di noi c’è sempre stata una buona intesa, ma è ovvio che ci si trovi sempre meglio e col Rimini è andato tutto nel migliore dei modi: stiamo entrambi molto bene, ci cercavamo a vicenda, abbiamo fatto tanti scambi. E abbiamo trovato il gol entrambi».

Grazie anche agli altri risultati, siete al quarto posto e nuovamente in piena corsa.

«Tutto vero, ma è chiaro che adesso però non dobbiamo cullarci su quello che abbiamo fatto: bisogna rimettersi al lavoro per centrare il nostro obiettivo, a partire dalla partita di Vicenza».

A proposito, che partita vi aspetta al Menti?

«A Vicenza sarà una partita difficile, come del resto lo sono tutte. Lo era anche con il Rimini all’inizio, sta a noi poi farle diventare più semplici. Naturalmente soprattutto all’inizio sarà dura, ci aspetta una battaglia anche perché si tratta di un derby».

Antonello Rodio

e infine

IL CENTROCAMPISTA È DIVENTATO INSOSTITUIBILE

Gorgone: «Convinti dei nostri mezzi»

TRIESTE Il capitano di giornata Giorgio Gorgone si gode il ritorno della sua squadra al quarto posto. Il mediano romano è stato preferito da Maran a Riccardo Allegretti, una scelta ponderata ed azzeccata, effettuata in considerazione della presenza di due esterni di matrice decisamente offensiva, quali Testini e Antonelli, che da qualche giornata appare più funzionale all'assetto tattico della squadra. Per Gorgone un'investitura quindi importante, viste le caratteristiche completamente diverse rispetto al suo compagno di squadra. D'altronde però quando in mezzo bisogna fare quadrato, più che giocare il pallone, il centrocampista romano risponde alle attese.

Gorgone una vittoria che vale doppio, visti anche i risultati maturati sugli altri campi.

«Questa sul Rimini è una vittoria importantissima perchè era difficile, dopo le ultime gare, non rimanere condizionati dal momento. Invece la squadra ha risposto bene, è stata agevolata dagli episodi, ma questo fa parte del calcio. Ora bisogna voltare pagina, guardare a Vicenza e pensare alle prossime otto sfide».

La vostra compatezza potrebbe fare veramente la differenza in chiave playoff, come dimostra quanto accaduto in occasione della concessione del terzo rigore.

«Vi confesso un piccolo retroscena: sul momento tutti eravamo intenzionati a far battere Figoli, che l'aveva guadagnato, solo che il giocatore non stava bene e a quel punto sono stati bravi Granoche e Princivalli a farlo tirare a Della Rocca. Questo però è un aspetto che ho sempre sostenuto: le individualità vanno sempre messe da parte, sennò questo sport non sarebbe etichettato come un gioco di squadra. L'importante è questo, esprimersi bene, avere coraggio, affrontare le avversarie con sicurezza nei propri mezzi, andare a Vicenza a provare a vincere, credo che poi conti anche questo per rimanere nei playoff».

Già venerdì vi eravate preparati il terreno seguendo la sfida di Mantova.

«È vero perchè sapevamo che era importante. Dovessimo finire il campionato adesso, quanto ottenuto sarebbe un grandissimo risultato, voglio sottolinearlo. Ci siamo vicini, mancano otto partite, dobbiamo crederci. Ricordo che sino a poco tempo fa speravamo di arrivare a tre, quattro punti dai playoff a otto giornate dalla fine. Siamo quarti, ci siamo dentro, vuol dire che abbiamo fatto bene, adesso nessuno vuole più mollare. Non sarà facile, ci saranno altre partite difficili, che andranno bene o male, bisogna avere la mentalità, la forza, la capacità di incanalare le partite nel verso giusto».

Il grande problema potrebbe essere rappresentato dall'equilibrio assoluto che regna sul torneo?

«Sono d'accordo, è un bel problema perchè non consente a nessuno di sottovalutare nessuna avversaria, di considerare scontata nessuna gara, lo dimostrano i risultati di questa giornata. Dovremmo mantenere quindi la giusta dose d'umilta».

Giuliano Riccio

Inviato

Dal Piccolo odierno:

Unione, il Rocco ha un pubblico da play-off

Nonostante il calo con il Rimini, 5865 spettatori di media: quarti tra le pretendenti alla A

di ANTONELLO RODIO

TRIESTE Gli assenti hanno sempre torto. Figuriamoci stavolta che si sono persi il 4-0 che la Triestina ha rifilato al Rimini. E di assenti sabato ce n’erano tanti: l’Unione infatti ha ripreso a volare fra pochi intimi, in tutto poco più di mille paganti per un totale di circa cinquemila spettatori. In pratica i soliti noti.

Dopo i buoni numeri ottenuti con Pisa e Parma (6800 presenti) e l’ottima cornice col Brescia (oltre 9300), il Rocco sabato è ritornato a svuotarsi, perdendo quasi duemila persone dall’ultima partita e oltre 4mila dall’exploit contro i bresciani di Sonetti. Eppure anche per la partita contro il Rimini, la società alabardata aveva rinnovato le promozioni lanciate da qualche tempo a questa parte, con gli sconti sui prezzi e la campagna «Porta un amico» riservata agli abbonati.

A far precipitare il termometro della febbre del Rocco, evidentemente sono stati i risultati: le tre sconfitte e la mancata vittoria di Frosinone hanno probabilmente raffreddato quella parte di pubblico che si sveglia solamente quando la squadra tira alla grande e viaggia nelle primissime posizioni. La vittoria di sabato dovrebbe contribuire a riaccendere l’enrtusiasmo.

Ma parlando solo dello zoccolo duro, di quei poco più di cinquemila spettatori (la media esatta per la Triestina è di 5865, ma è salita grazie al match del novantennale col Livorno e alla partita col Brescia) che al Rocco ci sono sempre, il pubblico della Triestina vale i play-off?

Il dato si presta a due tipi di analisi. Se guardiamo la classifica generale della serie B in fatto di spettatori, l’Alabarda occupa l’ottavo posto, quindi in teoria ai margini della crema della cadetteria. In cima, soprattutto dopo i 40mila presenti sabato al San Nicola per il big-match col Parma, c’è il Bari, che viaggia oltre i 13600 di media.

Ma anche Parma e la caldissima piazza di Salerno, che riesce ad accendersi anche se la squadra lotta per la salvezza, superano la soglia dei 10 mila. Molto bene anche Pisa, oltre i 9 mila nonostante il campionato un po’ anonimo dei nerazzurri, ma anche Livorno, Vicenza e Mantova stanno facendo meglio di Trieste.

Soprattutto Vicenza e Mantova dimostrano che alcune piazze frequentano molto lo stadio anche se le loro squadre non brillano e veleggiano ben dietro la Triestina.

Ma curiosamente, se restringiamo il campo alle sole otto squadre che stanno lottando per i play-off, ecco che la Triestina il suo bel quarto posto se lo merita eccome. Infatti solo Bari, Livorno e Parma la precedono. Le altre piazze sono freddine o troppo piccole. A Brescia, abituata per anni al palcoscenico della A, l’interesse è quasi nullo, nemmeno tremila presenti a partita. Anche a Empoli sono rimasti scottati dalla retrocessione: poco più di 4000 spettatori per la squadra di Baldini. L’Albinoleffe ha un seguito molto ristretto e perfino Grosseto supera a malapena i tremila a partita.

Insomma, i tifosi alabardati sembreranno anche pochi in un Rocco così grande, ma nel contesto di questa serie B il palcoscenico dei play-off lo meritano tutto.

e

ALLESTITI DUE PULLMAN DI TIFOSI PER VICENZA

Esami per Cottafava e Figoli

TRIESTE Sale la febbre per la trasferta dell’Unione a Vicenza (al Menti si giocherà venerdì alle ore 19). Il centro di coordinamento dei Triestina club ha già quasi riempito due pullman e, se sarà necessario, ne organizzerà anche un terzo. La partenza è prevista venerdì alle ore 15, costo di 18 euro per i soci e 20 euro per i non soci (per informazioni telefonare allo 040.382600). I ragazzi della curva invece viaggeranno in treno mentre, considerato il giorno e l’orario del match, saranno molti i tifosi che si recheranno a Vicenza con auto private.

Intanto gli alabardati hanno ripreso il lavoro con una doppia seduta a Opicina. Unici assenti Cottafava e Figoli, che si sono sottoposti a esami per verificare gli infortuni.

Per il difensore, alle prese con un risentimento muscolare ai flessori della coscia, si spera si tratti di una semplice contrattura. L’uruguaiano ha invece ancora la caviglia molto gonfia dopo la botta presa contro il Rimini.

Per il resto tutti al lavoro, anche Pani che sta ormai svolgendo in pieno la parte atletica, anche se per il momento evita di calciare.

Oggi pomeriggio alle 15 la squadra di Maran ha in programma una partitella di allenamento al Rocco contro la formazione Primavera, domani pomeriggio si torna a Opicina. (a.r.)

Inviato

veramente non semo mai contenti, trasecolo qando legio certe affermazioni, tre punti xe tre punti e se li semo meritai, non se va tanto per el sottile, quante volte gavemo subido decisioni discutibili e anche discutibilissime, se volemo tutti disi che el primo rosso iera eccessivo, l'arbitro ga applicado el regolamento alla lettera, el podeva o no el ga deciso cussì niente da eccepire, el Rimini podeva anche reagir, ricordo che a Pisa noi in 11 e lori in 10 i ne ga rifilado un 3 a 1, quindi............. El secondo goal nostro xe rivado quando lori iera ancora in 10 eh!

Secondo el mio modesto parer non semo un pubblico che merita la serie A, come disi Sandro vergognosi chi ga incominciado a fis'ciar dopo un 4 a 0, e vergognoso quel vecio che ga dito cussì, e vegognosi quei che ga incominciado ad andar via prima che finisi la partida quasi tutti veci billosi, che i fa cussì anche in teatro una roba che trovo disdicevole, come esser al cinema, i attori lavora anche per quel applauso finale, vergognoso non attribuirghelo.

Però lo zoccolo duro, fra cui go l'oroglio e il piacere de annoverarme, la merita sta serie A, quindi avanti ragazzi, tenì duro e fene ancora sognar e......................tutti a Vicenza, anche quei che sali solo sul carro dei vincitori, tutto fa brodo e ghe da entusiasmo anche ai muli, come a Cittadella.

Inviato
veramente non semo mai contenti, trasecolo qando legio certe affermazioni, tre punti xe tre punti e se li semo meritai, non se va tanto per el sottile, quante volte gavemo subido decisioni discutibili e anche discutibilissime, se volemo tutti disi che el primo rosso iera eccessivo, l'arbitro ga applicado el regolamento alla lettera, el podeva o no el ga deciso cussì niente da eccepire, el Rimini podeva anche reagir, ricordo che a Pisa noi in 11 e lori in 10 i ne ga rifilado un 3 a 1, quindi............. El secondo goal nostro xe rivado quando lori iera ancora in 10 eh!

Secondo el mio modesto parer non semo un pubblico che merita la serie A, come disi Sandro vergognosi chi ga incominciado a fis'ciar dopo un 4 a 0, e vergognoso quel vecio che ga dito cussì, e vegognosi quei che ga incominciado ad andar via prima che finisi la partida quasi tutti veci billosi, che i fa cussì anche in teatro una roba che trovo disdicevole, come esser al cinema, i attori lavora anche per quel applauso finale, vergognoso non attribuirghelo.

Però lo zoccolo duro, fra cui go l'oroglio e il piacere de annoverarme, la merita sta serie A, quindi avanti ragazzi, tenì duro e fene ancora sognar e......................tutti a Vicenza, anche quei che sali solo sul carro dei vincitori, tutto fa brodo e ghe da entusiasmo anche ai muli, come a Cittadella.

:up::clap: :clap: PAROLE SANTE! Forza Unione e che i gufi resti a casa :p:peeeeep:

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