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    • A leggere le dichiarazioni di JC, sembra totalmente scollegato dalla realtà. Speriamo sia solo pretattica per confondere gli avversari, e non un modo per confondere ulteriormente i nostri giocatori.
    • Quoto da cima a fondo. Con menzione a Krug, siamo salvi il resto (parte sportiva intendo) non conta. Festeggiamo selvaggiamente 24 ore, e poi torniamo a lottare e sperare per la solita salvezza da conquistarsi fuori dal campo, tormentone alabarsafo degli ultimi…15 anni?  Per ora siamo vivi ed è l’unica cosa che conta.
    • DOMENICA 18 MAGGIO 2025 - È finita. È finita bene. Come scrive oggi Ciro Esposito, senza gloria nei due playout ma con tanta gloria per quello che Tesser e i suoi ragazzi sono riusciti a fare. Due nulla di fatto con brivido sono il suggello a una salvezza conquistata grazie a una rimonta incredibile e una salvezza conquistata due volte, dopo i quattro punti di penalizzazione a carico della società. La Triestina resta in serie C, il Caldiero ritorna in quarta serie dopo una partita coriacea e davvero di buon livello. I 6.500 del Rocco abbracciano giustamente la squadra nonostante la prestazione sia stata non di quelle da ricordare. L'Unione poteva vincere ma non è riuscita a chiuderla e alla fine ha rischiato tanto, troppo. Ma hanno meritato la salvezza e meritano un grazie da tutta la città. Come per una promozione. LA SCACCHIERA Tesser conferma l'undici titolare dell'andata andando a sostituire al centro della difesa lo squalificato Silvestri con Bianconi a far coppia con Frare. L'altro inserimento è in attacco con Udoh a sostituire l'infortunato Strizzolo (Vertainen in panchina). Soave risponde con il suo collaudato 4-3-3 che fa leva davanti sulla velocità di Cazzadori. PRIMA OCCASIONE Si parte contratti ma è l'Unione a rendersi pericolosa all'8' quando su una palla filtrante di Cortinovis in area per Correia ma il portiere respinge in uscita. Il Caldiero non sta a guardare e su un corner il rasoterra dai 20 metri di Filiciotto mette i brividi alla Furlan. Partita vivace nonostante la tensione e Crespi si oppone alla virata e conclusione di Cortinovis. CALO DI RITMO L'Unione con il passare dei minuti perde la verve iniziale e rischia di cadere nella trappola dei veneti un po' come successo all'andata. Il pressing si fa via via meno intenso e anche gli appoggi più imprecisi rispetto all'avvio del match. Avversari comunque molto quadrati e bravi a coprire in tutte le zone del campo. Nel finale di frazione gli alabardati rialzano il pressing e costringono i veronesi ad alcuni disimpegni in affanno. Si chiude una prima frazione nella quale il Caldiero ha fatto la sua gara, la Triestina un po' meno. RIPRESA E CAMBI Si riparte con l'Unione che fa una gran fatica a strappare conto un avversario che invece dà la sensazione di essere sempre più consapevole di potercela fare. Tesser cambia Udoh claudicante con Vertainen e un impalpabile Fiordilino con Braima. Soave fa la staffetta con i due esterni d'attacco (dentro Marras e Caccavo). E proprio Vertainen su filtrante di Olivieri costringe Crespi a una paratona. I cambi producono una fiammata attorno al 20' e Cortinovis calcia alto da buona posizione. IL MATCH SI ACCENDE Finalmente le due contendenti si scuotono, sale l'agonismo e anche il tifo dei 6.500 del Rocco. Mattia Tonetto non ce la fa: entra Cancellieri. Si entra nella zona rossa quella ad altissimo rischio. A mangiarsi il gol è Ionita solo davanti al portiere su cross proprio di Cancellieri. FINALE BRIVIDO Soave mette in campo tutte le carte a sua disposizione. Il Caldiero si getta in avanti a testa bassa. Vertainen ci prova dalla distanza ma è impreciso, il pubblico trattiene il respiro a ogni palla che transita in area alabardata. Il Caldiero sfiora il colpo su corner con un'incornata di Caccavo all'89'. Poi salvataggio di Bianconi in extremis che vale una rete. Si chiude con una mischiona che nemmeno gli alabardati sanno come riescono a respingere. Il popolo del Rocco si riversa sul prato. L'incubo è finito. Applausi e un grazie a Tesser e ai giocatori. E solo a loro. - Stavolta, a traguardo raggiunto, Attilio Tesser ha potuto festeggiare sotto la curva Furlan che lo richiamava, come aveva promesso. Ma alla fine lo hanno festeggiato anche i giocatori, con Olivieri e Correia che hanno fatto irruzione in mutande in sala stampa e gli hanno rovesciato addosso un paio di bottigliette d'acqua. Poi, visibilmente emozionato, Tesser ha raccontato cosa rappresenta per lui questa salvezza: «C'è la felicità di aver contribuito, assieme ai ragazzi, allo staff, a magazzinieri e fisioterapisti, a portare la Triestina alla salvezza. E aver fatto questo risultato è una cosa molto importante perché Trieste non merita di lottare per la quarta serie. La salvezza è una grande soddisfazione, forse anche più di quella di vincere un campionato. C'è stata forse incoscienza di aver convinto i miei collaboratori di accettare di prendere la squadra con 7 punti fatti sul campo dopo 16 partite, dovendo affrontare prima, seconda e quinta in classifica. Quei punti fatti all'inizio sono stati determinanti per la salvezza. Ringrazio ancora i giocatori che mi hanno dato tutto, non ho mai avuto mai il minimo problema in spogliatoio, sono stati tutti molto partecipi. E ringrazio i tifosi e il loro cuore grande, l'ennesima dimostrazione che Trieste merita tanto. Noi avevamo una maglia, una città e una comunità da difendere, una comunità che merita tanto di più. Per Trieste questo sia un punto di partenza, deve essere cosi perché Trieste e la tifoseria lo meritano». Tesser non può dimenticare che l'impresa è stata compiuta in condizioni non normali: «Non è stato semplice con le problematiche che sapete tutti, non voglio girare il dito nella piaga ma non è stato facile per i giocatori avere il pensiero che ogni mese potesse succedere qualcosa e per me che dovevo gestire tutto questo. Un grazie anche ai miei collaboratori che mi hanno supportato e sopportato». Due parole anche sull'ultimo capitolo di ieri sera, il pareggio col Caldiero: «Sono stati 80 minuti fatti bene, senza sofferenze particolari e giocando all'attacco, anche troppo in certi momenti. Ma quando nel finale loro hanno tentato il tutto per tutto ho avuto paura su due corner e quella palla vagante, ma nel computo delle due gare abbiamo meritato noi» - Focalizzato su gara-due, Jamion Christian sottolinea la necessità di fare tesoro degli errori commessi nel match di ieri per riuscire a essere competitivi e provare a sorprendere Brescia nel secondo episodio di questa serie. Come scrive Lorenzo Gatto, è dispiaciuto, non abbattuto. Christian ci crede e proverà a trasmettere la sua positività alla squadra nelle ore che dividono Trieste dal match di domani sera. «Abbiamo sicuramente commesso tanti errori nel contesto di quaranta minuti in cui abbiamo fatto anche buone cose – l'analisi del coach –. L'obiettivo adesso è capire dove dobbiamo e possiamo migliorare per cercare di essere pronti per la prossima gara». Inevitabile non parlare di Bilan, il dominatore che Trieste non è mai riuscito a fermare nel corso dei quaranta minuti. «Abbiamo scelto di non raddoppiare su di lui partendo dal presupposto che è un ottimo passatore in grado di coinvolgere come nessuno i compagni di squadra. Abbiamo tante opzioni – continua –, valuteremo adesso cosa fare domani sera. Dobbiamo, però, migliorare prima di tutto sulle nostre cose. Abbiamo perso 17 palloni, concesso 9 tiri liberi in più ai nostri avversari e 5 rimbalzi offensivi in più. Su questo e su una migliore gestione dei possessi offensivi dovremo lavorare». Attesa per gara-due ma anche per la sentenza del ricorso sulla squalifica del campo. Domani dovrebbe arrivare la risposta, in base all'esito si deciderà la sede di gara-tre.
    • Disastro completo,per fortuna perdere di 1 o di 30 non cambia niente. Partita preparata malissimo,vedere Bilan  spaccare la partita a fine secondo quarto con 5azioni identiche senza fare niente di niente è una follia a questo livello. Fare esperimenti  in gara1 di playoff anche,abbiamo scambiato Brescia per la Torino dello scorso anno prendendo una rumba mica da ridere. Con Valentine e Ross senza ritmo offensivo,il campo improvvisamente più piccolo in attacco,difendendo 1vs1 senza aiuti su Bilan e cambiando su tutti senza aggressività non ci andiamo nemmeno vicino. Brescia non ha fatto niente di incredibile(3/18 da 3) e ha vinto in carrozza.  Non comprendo perché provare per la prima volta Brown dalla panchina,quintetti con Candu e JJ insieme mai visti primi,anche JJ e Kelley insieme, MCD fuori per la prima volta da quando è arrivato. Questi sono i playoff,sconfessare quanto fatto in stagione ha poco senso,crea solo confusione,e si è visto
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