SandroWeb Posted April 19, 2019 Report Posted April 19, 2019 VENERDI' 19 APRILE 2019 - Sarà un sabato ricco di emozioni all'Allianz Dome, dentro e fuori dal parquet. Emozioni che proverà anche Alberto Tonut, 57 candeline spente proprio oggi e intervistato da Lorenzo Gatto, vuole festeggiare il compleanno vivendo una serata magica. Il ritorno di suo figlio Stefano a Trieste sarà la ciliegina su quella torta che, assieme alla famiglia, mangerà domani sera dopo la fine della partita. «Non potevo chiedere un compleanno migliore» ammette Alberto, intervistato da Lorenzo Gatto. «A casa mia, davanti al fantastico pubblico di Trieste con mio figlio in campo. Sarà una bella emozione per me, non riesco a immaginare cosa potrà provare Stefano rientrando nel palazzetto che lo ha visto protagonista per tanti anni».Proprio da Trieste, Stefano ha spiccato il volo verso Venezia alla ricerca di quelle soddisfazioni che sono arrivate grazie alla vittoria dello scudetto. «Sta cercando di gestire con distacco questi giorni - racconta papà Alberto - ma è chiaro che per lui quella di domani non può essere una partita come le altre. Ama Trieste ed è orgoglioso di aver vestito negli anni passati, la maglia della sua città. Nel corso della gara d'andata ha apprezzato molto l'accoglienza che i tifosi della Reyer hanno riservato a Peric: spera di riceverne una altrettanto calorosa domani».Festeggiamenti prima della gara ma poi, nel corso dei quaranta minuti, sarà battaglia vera tra due squadre che stanno disputando un campionato in linea con le potenzialità dei rispettivi roster. «Personalmente - sottolinea Alberto - considero la rosa di Trieste di assoluto livello. Con l'arrivo di Dragic la formazione di Dalmasson ha fatto un ulteriore passo qualitativo in avanti e adesso sta raccogliendo quanto il potenziale le consente. Venezia, da parte sua, sta facendo quello che ci si poteva immaginare alla vigilia del campionato. Doveva essere la principale rivale di Milano, sta rispettando quel ruolo anche se, forse, qualche punto in più in classifica poteva averlo per gestire con più tranquillità queste ultime giornate di stagione regolare».Sulla partita di domani certamente difficile fare pronostici. «Sarà una battaglia - la convinzione di Alberto - nella quale organizzazione tattica e iniziative dei singoli creeranno una miscela esplosiva. Ci sarà tanto talento, da tutte e due le parti ma sull'esito della partita giocherà un ruolo importante anche l'ambiente. Giocare all'Allianz Dome, di questi tempi, non è facile per nessuno».Una considerazione che sconfina sul momento particolare che sta vivendo la società. «Sono ovviamente preoccupato per il futuro - conclude Tonut - ma così come avevo espresso fiducia parlando di Cantù, lo stesso voglio fare analizzando la situazione di Trieste. Si è creata un'alchimia speciale tra squadra e città, sono sicuro che si farà il possibile per salvare quel patrimonio che il basket rappresenta». Un'ultima chiosa sul match di domani «Questa partita è quanto di meglio il basket italiano può offrire in questo momento. Due squadre forti, Trieste quinta in classifica e in grande crescita contro una Venezia seconda alle spalle di Milano nello spettacolo di un palazzetto fantastico che, ancora una volta, farà registrare il tutto esaurito. Cosa posso dire? Sono felice di esserci e di poter respirare dal vivo le grandi emozioni che l'Allianz Dome ci regalerà» - Il nostro quotidiano locale, nella persona di Antonello Rodio, ha intervistato mister Massimo Pavanel prima del difficile scontro diretto di domani con la Feralpi: «Andiamo a Salò con l'idea di far la miglior partita possibile - dice il mister - con voglia e personalità, consci che troveremo di fronte una squadra costruita per il salto di categoria e che ha fatto un grande girone di ritorno. Dopo Imola avranno sicuramente voglia di rifarsi ma troveranno una Triestina in salute, pronta per questa sfida e a giocarsi qualcosa di bellissimo». Di certo, l'Unione va sulle rive del Garda a testa alta, forte di un dato incontrovertibile: se il Pordenone non può ancora festeggiare la promozione, è solo merito degli alabardati, come sottolinea del resto lo stesso tecnico: «Come ho detto prima della partita con la Fermana, per noi iniziava un nuovo campionato. L'abbiamo iniziato bene, e fa piacere sottolineare che risultati alla mano, la Triestina è l'unica che in questo momento non ha ancora permesso al Pordenone di stappare lo champagne». Occhi puntati comunque sull'obiettivo della seconda piazza, che sarebbe preziosissima e permetterebbe alla Triestina di essere in pratica in pole position nei play-off per la corsa alla serie B, di entrare in lizza appena a fine maggio e di farlo già in semifinale, con il vantaggio del ritorno al Rocco e del passaggio del turno (in finale) in caso di parità di punteggio nelle due partite. La Triestina, però, non potrà affrontare la sfida di Salò al completo, fra squalifiche e acciacchi fisici. Sulla situazione della squadra, infatti, Pavanel chiarisce: «Sicuramente non avremo a disposizione Formiconi causa squalifica, inoltre dovrò valutare chi sta meglio e sfruttare non solo il lato fisico, ma anche quello emotivo, in una partita dove dovremo essere bravi nel leggere tutte le sfumature e situazioni che ci si presenteranno». La situazione più delicata è quella del terzino destro. Se Formiconi è squalificato, infatti, Libutti è ancora in precarie condizioni fisiche e come si ricorderà contro la Fermana è rimasto addirittura in tribuna. Il suo recupero insomma è ancora incerto: se ce la farà, il posto è suo, altrimenti Pavanel ha a disposizione almeno un paio di soluzioni. Quella di passare alla difesa a tre, con Codromaz ad affiancare Malomo e Lambrughi, oppure, per non lasciare il 4-4-2 che sta funzionando bene, spostare Malomo a terzino destro (dove ha giocato parecchie volte in carriera), lasciando come coppia centrale Lambrughi-Codromaz, con Frascatore a sinistra. Decisioni che il mister prenderà oggi dopo la rifinitura, se non addirittura domani prima della partita. Quote
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