I suntini sandrini di mercoledì 6 novembre 2019

[SandroWeb]

MERCOLEDI' 6 NOVEMBRE 2019

- L'ex Pallacanestro Trieste Stefano Bossi è tornato: un anno dopo l'infortunio subìto - come scrive oggi Lorenzo Gatto - con alle spalle la lunga rieducazione seguita alla rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, il play triestino di scuola Azzurra ha ritrovato un posto da protagonista nel girone Est della A2. A Orzinuovi, alla corte di coach Salieri e di una vecchia conoscenza come il ds Alessandro Muzio, Stefano è rinato e sta viaggiando a cifre importanti in un inizio di stagione più che positivo. Oltre 13 punti segnati in 34' di media a partita e più di 8 assist smazzati ai compagni, dato quest'ultimo che gli permette di essere il leader statistico del girone. Rientrato nel finale della scorsa stagione con l'Assigeco, Bossi doveva restare a Piacenza. L'arrivo di Ferguson lo ha convinto a tornare sul mercato dove ha registrato l'interessamento di Orzinuovi, Imola e Rieti. «Ho scelto Orzinuovi per la determinazione con cui Salieri e Muzio mi hanno voluto: dopo un infortunio come il mio non era facile trovare chi mi desse fiducia, sono contento della scelta». Sponsor di Bossi, l'amico Andrea Pecile, play di Salieri dal 2011 al 2013 ai tempi della Biancoblù Bologna. «Il Pec ha parlato bene di me al coach e mi ha fatto capire che il sistema di gioco in cui mi sarei calato sarebbe stato perfetto per le mie caratteristiche. Aveva ragione, ho sempre la palla in mano e questo mi permette di esprimermi al meglio». Sulla stagione: «Siamo partiti per salvarci in un campionato molto equilibrato nel quale le formazioni di vertice, penso a Verona o Udine, hanno forse qualcosa in meno rispetto a squadre come Virtus, Trieste e Fortitudo che negli ultimi anni hanno vinto il campionato. Stiamo facendo bene, abbiamo raccolto punti importanti contro Montegranaro e Verona mentre in altre circostanze, penso alla gara d'esordio a Ferrara in cui abbiamo perso di uno con errore finale del sottoscritto, siamo andati vicini ai due punti». Sugli obiettivi: «Continuare a giocare così, cercando di fare il meglio per la squadra e per me. L'obiettivo è cercare di essere tra i migliori play del nostro girone per poi, al termine del campionato, tirare le somme e capire cosa fare nella prossima stagione». Della sua squadra del cuore, Stefano segue tutto. Ha visto Trieste sprofondare fino al -30 contro Varese ma non si è fermato alle prime impressioni. «Resto in contatto con Andrea (Coronica) e Lego (Marco Legovich), ascolto quello che mi dicono e devo dire che ho un'impressione positiva di questa prima parte di stagione. Credo che Trieste abbia finora sbagliato solo l'ultima partita a Pistoia. Era uno scontro diretto, contro un'avversaria alla sua portata, riuscire a strapparle i due punti sarebbe stato un passo avanti importante nella rincorsa all'obiettivo stagionale. Ma, ripeto, penso sia stato un incidente di percorso. Nonostante il calendario difficile e un inizio di campionato in salita la squadra ha raccolto punti importanti. La stagione è lunga e ci sono giocatori che hanno bisogno di tempo per capire dove sono arrivati e calarsi in una mentalità diversa. Appena saranno a regime, la squadra farà il salto di qualità».

- Triestina-Vicenza si giocherà al Rocco domenica alle ore 15, evitando così la concomitanza con la Pallacanestro Trieste, che inizierà regolarmente il suo impegno alle 17.30 nel vicino PalaTrieste. Dopo che per tutta la scorsa settimana si era cercata invano una soluzione, la situazione si è finalmente sbloccata ieri. Tra le varie opzioni, il sabato era stato scartato perché il Vicenza è impegnato già mercoledì in Coppa Italia, ma anche la domenica a pranzo per problemi logistici e il primo tentativo alle 15 per mancanza di slot nel palinsesto di Eleven Sports, avevano costretto la Lega Pro a confermare l'inizio alle 17.30. In questi giorni, però, era montata la protesta dei circa 1200 abbonati in comune fra Triestina e Pallacanestro Trieste, che si vedevano penalizzati e impossibilitati a seguire entrambe le partite. Inoltre non andavano dimenticati i problemi di viabilità e di ordine pubblico per i due eventi concomitanti, comunque ritenuti non impossibili da affrontare visto che il basket inizierà una quarantina di minuti dopo la fine della partita al Rocco. Ma c'era soprattutto il rispetto degli abbonati da far valere, ed ecco che ieri le autorità competenti hanno di fatto convinto la Lega Pro ad accettare lo spostamento. È stata necessaria la buona volontà di tutti: quella delle citate autorità competenti, dell'Osservatorio per le manifestazioni sportive, delle due società che hanno accettato la modifica e alla fine, con il benestare ovviamente della Questura, Triestina-Vicenza è stata anticipata alle 15. E naturalmente anche Eleven Sports troverà sicuramente uno slot libero per la trasmissione in streaming. Di fatto, dall'impossibilità di presenziare ai due eventi, per gli abbonati a calcio e basket si è passati a una comodità ulteriore: basterà parcheggiare una volta e alla fine di Triestina-Vicenza recarsi in due minuti a piedi nel vicino Allianz Dome per il basket. Tutti i tifosi dovranno ricordarsi le chiusure di via Valmaura e dell'uscita Stadio della sopraelevata, che il Gos quasi certamente deciderà in settimana. 

- «Il tempo degli alibi è finito, è arrivato il momento di dare tutto per questa maglia e per questa società. In campo voglio gente che ci crede e combatte: giocatori spenti o demotivati non sono quello che stiamo cercando».Giorgio Oveglia non nasconde la sua delusione dopo la sconfitta dell'Alabarda a Merano, battuta d'arresto che, in concomitanza con il successo di Appiano a Cologne, fa scivolare Trieste all'ultimo posto. Non era mai successo in 50 anni di storia: guardare tutti dal basso in alto è un' onta da cancellare al più presto rimboccandosi le maniche e cominciando a risalire. «È una questione di mentalità - continua Oveglia - il primo tempo a Merano in questo senso è significativo. Abbiamo avuto una buona reazione nella ripresa ma, nella prima mezz'ora, la squadra è stata troppo passiva. Al netto dei problemi di formazione che sono sotto gli occhi di tutti, dobbiamo ricominciare ad allenarci con la grinta e la cattiveria necessaria. Le assenze, gli infortuni non possono rappresentare in nessun modo una scusante. Stiamo facendo fatica ma chi va in campo deve farlo con un atteggiamento completamente diverso».Contro l'Alperia, a Merano, Trieste è stata cattiva e determinata solo nella seconda parte: reazione e rimonta che, sul 22-24, è stata stroncata dall'ennesima decisione arbitrale sfavorevole. «Quello degli arbitraggi sta diventando un leit motiv stucchevole - conclude Oveglia - Non so come sarebbe finita la gara: rientrati a -2, Merano era in difficoltà e sull'azione susseguente al time out ci hanno fischiato un due minuti a Popovic sotto passivo che ci ha tagliato le gambe spegnendo la rimonta. Giochiamo male e perdiamo ma se si aggiungono anche fischi discutibili tutto diventa più difficile».La squadra è tornata in palestra per preparare la prossima delicata sfida di sabato ad Appiano. Ancorata all'ultimo posto con il Gaeta, Trieste deve fare risultato in Alto Adige per non veder scappare una delle avversarie su cui dovrà fare la corsa salvezza. Rispetto all'ultimo match, l'Alabarda ritroverà Fidel e Dovgan. Il terzino ha finalmente recuperato dopo lo strappo al polpaccio rimediato contro Cologne mentre l'ala mancina è tornato in palestra dopo il male di stagione che lo aveva messo ko. Continua il lavoro di potenziamento atletico e posturale di Visintin. Il capitano vede la luce ma per il rientro in campo servirà ancora pazienza.