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I suntini sandrini di domenica 24 gennaio 2021


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DOMENICA 24 GENNAIO 2021

- L'Allianz ha ancora voglia di sorprendere. Dopo le due vittorie esterne a Casalecchio di Reno e Cremona, la squadra di Eugenio Dalmasson torna sul parquet di casa. Arriva il Banco di Sardegna Sassari, roba d'altro rango (come scrive Roberto Degrassi), con tutta la carica che sa esprimere un coach come Gianmarco Pozzecco. I sardi hanno vinto sette delle ultime otto partite ma l'Allianz ne ha centrate quattro di fila e nelle ultime settimane, anche a porte chiuse, si è abituata a imporre la legge di Valmaura.All'andata al PalaSerradimigni vinsero i biancorossi con Milton Doyle match-winner con una tripla. Il più atteso con curiosità stasera è però l'altro esterno in biancorosso. Myke Henry ha voglia di riprendersi la scena e nel corso della settimana ha chiesto di poter svolgere un allenamento di tiro supplementare. Non capita di frequente, un buon segnale per lo staff tecnico triestino. Henry ha quei mezzi atletici che potrebbero creare qualche problema alla difesa del Poz.Il confronto diretto più intrigante però, sarà, quello sotto i tabelloni. Marcos Delia (con Devonte Upson di rincalzo) contro Miro Bilan. L'affidabile centro argentino di Dalmasson contro il 5 più solido del campionato. Delia è pronto alla sfida. «Conosciamo il valore di Bilan e dei nostri avversari ma abbiamo fiducia nelle nostre capacità», afferma il lungo biancorosso.Delia e Bilan sono centri che fanno della tecnica l'arma principale. Una rivincita da parte dei lunghi old style nei confronti dell'atletismo imperante? «No, nessuna rivincita. Ognuno cerca di dare il meglio che ha. Cerco di leggere il gioco e capire le situazioni, cerco di usare il fisico e di dare tutto».Per quanto riguarda i rifornimenti, Delia ha in campo un sicuro riferimento. Juan Fernandez. Un'intesa evidente quella tra il play e il centro. «Con il Lobito abbiamo un rapporto di amicizia che va oltre il campo di gioco. Le nostre famiglie si frequentano, abbiamo fiducia uno dell'altro, lui sa dove trovarmi in area e come servirmi».Il lungo argentino si alterna con DeVonte Upson ma l'Allianz è prima nei rimbalzi difensivi anche grazie all'apporto degli esterni. C'è qualche compagno che l'ha sorpresa nella lotta sotto i tabelloni? «Ho giocato insieme a Doyle in Spagna (a Murcia, ndr) e sapevo che Milton ha un'eccellente scelta di tempo a rimbalzo ma anche Henry ha dimostrato di avere un'ottima attitudine. Questo è del resto lo spirito della nostra squadra. C'è la voglia costante di migliorare e la capacità di esprimere ogni volta protagonisti diversi perchè tutti in questo team possono rendersi utili. L'obiettivo è di mantenere sempre la concentrazione, l'intensità e l'energia che abbiamo dimostrato in queste settimane».L'analisi tecnica della gara è affidata a Franco Ciani. L'assistent coach biancorosso sottolinea l'importanza del ritorno a una preparazione standard dopo il forzato tour de force delle scorse settimane postCovid. «Ci stiamo riabituando anche ai nostri classici carichi di lavoro. Avverto un clima di grande entusiasmo ed energia».Il tema tattico del confronto sembra chiaro, secondo Ciani. «La forza di Sassari è giocare con fluidità, il gruppo è affiatato e ha talento. Non è un caso se la squadra di Pozzecco è prima in quasi tutte le statistiche offensive - spiega ancora l'assistente di Dalmasson - Dovremo stare attenti a non subire il ritmo dei sardi, non accettare una gara basata sull'istinto e sulla spregiudicatezza. Dovremo essere bravi a imporre il nostro basket controllando i ritmi, senza provare a sfidare gli avversari nelle loro specialità».

- Sono passati quattro mesi da quel giorno di fine settembre nel quale la Triestina cominciò a capire quanto sarebbe stata dura anche in questa stagione l'impresa di salire in serie B. L'Unione debuttava al Rocco e perse contro la matricola Matelica, alla sua prima apparizione della storia tra i professionisti. Un inizio shock per gli ambiziosi alabardati. Dopo quattro mesi di alti e bassi, imprese e capitomboli, e anche un cambio in panchina, la Triestina si trova al settimo posto, con un solo punto in più di quel Matelica.Tutto questo per dire che la rivincita della Triestina dopo un girone di andata sottotono, deve partire proprio dalla sfida di oggi (a Matelica si inizia alle 15, arbitra Frascaro di Firenze). La matricola marchigiana deve essere l'oggetto della prima vendetta sportiva di una squadra alabardata che agli ordini di Pillon vuole ripartire per una scalata che si preannuncia molto complicata, ma certamente possibile per le potenzialità dimostrate dall'Unione. Naturalmente il compito non sarà affatto agevole, per vari motivi. Il primo è la forza dell'avversario, che non è stata una meteora delle prime giornate, ma ha saputo poi confermare di potersela giocare con tutti in serie ? formazione spigliata, giovane, veloce, che vive non solo sulle ali dell'entusiasmo tipiche della matricola, ma anche su una verve agonistica e una pericolosità nelle ripartenze che la Triestina ha conosciuto bene quel giorno di fine settembre. La seconda difficoltà è che la formazione alabardata deve far fronte all'ennesima emergenza, con una lista lunghissima di assenti e un centrocampo in cui sono disponibili solo due giocatori di ruolo. Pillon dovrà infatti fare a meno dello squalificato Giorico e degli infortunati Litteri, Rizzo e Capela. Ancora assente ovviamente Paulinho, il cui recupero del tono muscolare non sarà certo breve, senza dimenticare che rispetto a Mantova non c'è Lodi, che ha fatto le valigie per Messina. E dulcis in fundo (si fa per dire) c'è anche il problema al ginocchio di Lambrughi, convocato ma in dubbio fino all'ultimo. Ritorna fra i convocati invece Struna, che probabilmente ha ancora bisogno di rodaggio però per giocare. Inoltre, fra i disponibili, Gomez e Procaccio hanno appena rimesso piede in campo la scorsa domenica dopo una lunga assenza. Tirando le somme, davanti a Offredi dovremmo vedere la coppia di centrali formata da Tartaglia e Ligi, con probabile ritorno di Rapisarda a destra mentre a sinistra è ballottaggio Filippini-Brivio. In mezzo al campo dovrebbe toccare a Calvano fare il play, supportato da Maracchi e probabilmente Boultam, scalato a mezzala. Se sarà l'olandese a giocare a centrocampo, ci sarà Petrella (o in alternativa Procaccio) dietro le punte, che saranno probabilmente Gomez e Mensah. Se invece toccasse a Procaccio fare la mezzala dal primo minuto, Boultam potrebbe restare a fare il suo ruolo di trequartista

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