SandroWeb Posted February 5, 2021 Report Share Posted February 5, 2021 VENERDÌ 5 FEBBRAIO 2021 - La rinnovata Germani di Maurizio Buscaglia nuovo banco di prova di un'Allianz caricata a molla dopo il successo di domenica scorsa a Milano. Lo scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo": sbancare il Mediolanum Forum, imporre la prima sconfitta del 2021 a un'Armani che nel mese di gennaio era riuscita a compiere percorso netto con dieci successi in altrettante gare, ha dato la dimensione delle potenzialità di un gruppo chiamato ad alzare l'asticella delle sue ambizioni. Brescia occasione per rimpolpare la classifica e consolidare il ruolo alle spalle delle top five del campionato, ultimo impegno di questa prima parte del girone di ritorno: dopo la quarta giornata, infatti, previsto lo stop con le final eight di coppa Italia che precederanno gli impegni della nazionale di Meo Sacchetti. Una sfida, quella contro la Germani, nella quale è atteso tra i protagonisti Tommaso Laquintana, assieme a Juan Manuel Fernandez ex della Leonessa. «E' una partita a cui tengo molto- racconta il play maker pugliese- ho sempre detto che a Brescia ho passato anni fantastici che mi hanno legato all'ambiente e ai tifosi. Sono e siamo pronti, abbiamo vissuto con grande gioia l'impresa di Milano che ci ha dato grande fiducia e consapevolezza nei nostri mezzi. La cosa importante che continuiamo a ripeterci è di restare sempre con i piedi per terra. Domenica ci aspetta una partita molto importante e difficile, solo mantenendo il giusto atteggiamento potremo venirne a capo». Avversaria, la Germani, che nonostante l'arrivo in panchina di Buscaglia per Esposito e il cambio di lunghi (alla partenza di Ristic e Cline ha fatto seguito l'arrivo di Willis e Wilson) non è ancora riuscita a trovare la chimica giusta per compiere l'atteso cambio di passo. Una formazione costruita in estate per primeggiare che invece, a girone di ritorno iniziato, è ancora impelagata ai margini della zona play-off. Domenica scorsa, contro Treviso, Brescia ha mostrato proprio questa discontinuità, con un primo tempo da incubo chiuso sotto di trenta e una ripresa nella quale ha dato vita a una pazza rimonta che l'ha condotta fino al tiro del possibile supplementare sbagliato da Bortolani. «Stanno incontrando problemi- l'analisi di Laquintana ma restano un'ottima squadra che vale certamente più dell'attuale posizione di classifica. Brescia da l'idea di essere una squadra pronta a risalire da un momento all'altro, proprio per questo dovremo affrontarla con grande attenzione, mettendo in campo tutta la grinta e la determinazione che sta caratterizzando le prestazioni dell'ultimo periodo». Reduce da un periodo non facile, culminato con i due soli minuti spesi in campo al Mediolanum Forum, Laquintana aspetta la sfida contro la Germani come un occasione di riscatto. «Vengo da un periodo di poca forma- conclude Tommaso- ma sto lavorando sodo per tornare il giocatore di qualche settimane fa. Sono molto determinato anch'io come tutta la squadra perchè vogliamo fare veramente bene». E in questo senso, con undici partite ancora da giocare, la domanda è fin dove potrà spingersi l'Allianz. «Continuiamo a non guardare la classifica- conclude Laquintana- e non pensiamo ai play-off. Andiamo avanti settimana per settimana nella consapevolezza di essere un'ottima squadra, solo restando sempre sul pezzo possiamo continuare a ottenere i buoni risultati che hanno caratterizzato quest'ultimo periodo» - Stava giocando con continuità nella Salernitana in serie B, adesso Walter Lopez si ritrova una categoria sotto ma con tanta voglia di risalire. 35 anni, uruguaiano di Montevideo (proprio come Granoche), Lopez da calciatore ha fatto il giramondo fra Uruguay, Spagna, Messico, Romania, Inghilterra, Paraguay e soprattutto tanta Italia, con molte stagioni di B e alcune di C con Brescia, Lecce, Benevento, Spezia, Ternana e Salernitana. Adesso il terzino è pronto a correre sulla fascia mancina con la maglia alabardata. Lopez, stava giocando in serie B, cosa l'ha portata a Trieste? «Con la Salernitana avevo giocato tutte le partite meno le ultime due. Ma la Triestina mi ha cercato, mi ha fatto un contratto di un anno e mezzo e ho deciso di venire perché è una società ambiziosa con una buona squadra. E ritengo che ci siano tutte le basi per riportarla in serie B».Cosa risponde ai tifosi che hanno dei dubbi riguardo all'età? «È normale che quando arriva un giocatore si guardi la carta d'identità, lo faccio io stesso con la squadra di cui sono tifoso in Uruguay. E so bene cosa si pensa quando arriva uno di 35 anni. Ma io sto bene, stavo giocando sempre ed ero utilizzato anche con tre partite in una settimana, posso assicurare che non mi sento a fine carriera. E poi in queste categorie serve il mix giusto e conta molto anche l'esperienza». In Italia ha giocato sia in B che in C : ci sono tante differenze? «Credo che in serie B ci siano 5-6 squadre quasi da serie A, c'è molta differenza tra loro e le altre. Io penso che la Triestina per organico, organizzazione e stadio non ha niente da invidiare a nessuna squadra di B. Quando si decide di venire in una piazza si guarda anche a quello, che ci siano le basi per centrare gli obiettivi». In alabardato ritroverà il suo connazionale Granoche... «Siamo nati calcisticamente nella stessa squadra a Montevideo, con El Diablo ho giocato assieme allo Spezia e ora ho la fortuna di incontrarlo nuovamente. Quando l'ho sentito, mi ha detto di venire subito a Trieste perché dobbiamo vincere e fare bene».È molto diverso il calcio sudamericano da quello italiano?«Credo che un giocatore sudamericano completa e finisce la sua crescita proprio quando arriva nel calcio italiano e impara la tattica. Perché in Sudamerica si gioca liberi, tanti uno contro uno e niente tattica, e per quello ci sono partite con tanti gol, cosa più rara in Italia, dove invece quasi tutte le partite sono più chiuse. Quindi venire in Italia è molto utile per crescere». Ha sempre fatto il terzino sinistro? Con quali caratteristiche?«Il mio ruolo naturale è quello di terzino sinistro, comunque ho fatto tante volte anche il quinto di centrocampo oppure il terzo di difesa. A sinistra mi sento comodo, mi piace andare a crossare, comunque la caratteristica principale è l'agonismo e il non mollare mai». Questa Triestina può ancora risalire la classifica? «Sì, perché il campionato di C è lungo e difficile. Poi la Triestina ha avuto tanti infortuni ed è stata penalizzata dal covid, questo l'ha rallentata un po', ma è una squadra tecnicamente fortissima che dirà la sua fino alla fine. Di sicuro ce la metteremo tutta per riportarla in B. E spero che piano piano riaprano lo stadio: ho giocato qui con la Ternana e ricordo una tifoseria calda e un ambiente bellissimo». Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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