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I suntini sandrini di martedì 2 marzo 2021


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MARTEDÌ 2 MARZO 2021

- Tempo di riflessioni, in casa Allianz, sul destino di Hrvoje Peric. Lo scrive Lorenzo Gatto: il lungo croato, firmato alla vigilia delle final eight di Coppa Italia per tamponare l'infortunio di Andrejs Grazulis, ha il contratto in scadenza domenica 7 marzo, giorno del match casalingo che opporrà Trieste alla San Bernardo Cantù. Dopo la sfida con i brianzoli, la società dovrà decidere se prolungare ulteriormente il contratto o liberare il giocatore che, in questi giorni, sta valutando anche l'interessamento della Tezenis Verona, società alla ricerca di un elemento di esperienza in grado di rinforzare il reparto lunghi.Molto dipenderà dalla situazione di Grazulis e dalla possibilità di rivederlo in campo in tempi ragionevolmente brevi. Il programma di recupero procede bene, l'ala lettone sta facendo progressi e potrebbe tornare disponibile già per la successiva trasferta in programma a Casalecchio contro la Unahotels Reggio Emilia.Decisivi saranno i prossimi giorni. L'obiettivo dell'Allianz rimane comunque quello di non forzare i tempi per non rischiare ulteriori problemi per cui il ritorno in campo di Grazulis avverrà solo nel caso in cui il recupero sarà completo.Per Peric, dunque, si deciderà a breve tenendo in considerazione la volontà di dare al giocatore la possibilità di terminare la stagione in un club ambizioso come la Tezenis. Verona, infatti, è alla ricerca di un lungo per sostituire Bobby Jones, sul quale si è mossa nelle ultime ore Rieti.Dopo il rifiuto di Udine per Mobio e il tentativo fallito per Sorokas (troppo elevato il buy-out richiesto da Chieti) ha preso sostanza la possibilità di un interessamento per un giocatore che i gialloblù avevano già preso in considerazione a Natale dopo l'uscita del croato dal contratto con Ferrara.Peric potrebbe usufruire del terzo tesseramento stagionale ma secondo a livello dilettantistico dopo la firma in serie A2 con la società estense.

- Capita che certe partite sulla carta abbordabili diventino sul campo complicate. Così è successo alla Triestina contro l'Arezzo perché subire uno svantaggio dopo 2' e andare per la seconda volta sotto pochi minuti dopo il pari non è agevole. E il fatto che succeda in una partita nella quale c'era una legittima aspettativa di vittoria è un'aggravante. Così come la natura dei gol subiti entrambi su punizioni non irresistibili. La Triestina ha avuto il merito di reagire fino al pareggio definitivo, creando anche molto nel primo tempo, ma poi si è spenta. Ed è questo l'aspetto più preoccupante specie in chiave futura. L'Unione è superiore sul piano tecnico (oltre che del rendimento) all'Arezzo per quanto raddrizzato con il mercato e dalle cure del nuovo allenatore Stellone. E inoltre nelle gare precedenti inoltre l'Unione si era distinta per la capacità di tenere il campo fino ai minuti di recupero con prestazioni straordinarie. Il calcio è interessante anche per queste contraddizioni ma è possibile che si sia spenta la luce sul piano mentale e atletico in una settimana?Il tecnico Bepi Pillon a fine partita ha dichiarato di aver notato una certa stanchezza nei giocatori. Da questo la motivazione dell'inserimento di Rizzo per Sarno. «Quando non si riesce a vincere bisogna non perdere» ha detto il tecnico trevigiano. Lui conosce meglio di tutti i suoi giocatori anche perché li allena da tre mesi. Ma allora perché l'allenatore ha effettuato due soli cambi (Maracchi è entrato al 90') concedendo un vantaggio in termini di freschezza a Stellone che ne ha gettato in campo cinque?Fino a qualche settimana fa la panchina alabardata era corta a causa degli infortuni ma adesso le opzioni non sembrano mancare. E poi con un centrocampo più robusto nell'ultima mezz'ora l'Unione ha subito tre occasioni da gol confezionate dall'Arezzo ed è stata incapace di fare altrettanto.Vien da pensare che l'utilizzo reiterato degli stessi uomini possa pesare ma soprattutto che più partite giocate a rincorrere nel punteggio l'avversario costino in termini di energie mentali.Le due reti subite direttamente da calcio piazzato sono originate dalla bravura di Pinna e dall'incertezza di Offredi. Ma la Triestina è riuscita a indirizzare nell'area toscana tanti palloni e la presenza di un uomo d'area come Litteri poteva essere decisiva. L'ingresso del bomber a 20' dal termine, con la Triestina già con il baricentro arretrato, non ha favorito le sue caratteristiche.Insomma è saggio in certe partite, quando si subisce, difendere il pareggio ma la Triestina non può più permetterselo. Primo perché siamo verso il finale di stagione e i punti pesano e secondo perché l'obiettivo dichiarato della società è quello di cambiare passo, staccare il più possibile chi sta dietro, e rosicchiare qualcosa a chi sta davanti. Anche per questo la squadra è stata affidata a Pillon a inizio dicembre.In tre mesi di lavoro certi equilibri non sono ancora stati raggiunti. Magari arriveranno con gli allenamenti e le partite ma il coraggio di giocarsi ogni partita fino in fondo è una caratteristica che non può mancare. Serve per raggiungere l'obiettivo minimo e poi anche per affrontare i play-off. I giocatori ci sono, il tecnico è esperto. I prossimi avversari Gubbio e Imolese vanno rispettati. Ma non possono fare paura

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