SandroWeb Posted May 31, 2021 Report Share Posted May 31, 2021 LUNEDÌ 31 MAGGIO 2021 - Da domani 11 anni di storia della Pallacanestro Trieste passeranno dal parquet alla galleria dei grandi biancorossi. Lo scrive Roberto Degrassi: scade domani infatti il contratto che ha legato Eugenio Dalmasson all'Allianz. Non ci sarà un seguito, come peraltro si sapeva da tempo.Si chiude un ciclo fatto di due promozioni sul campo, di una Supercoppa di serie A2 vinta, di due partecipazioni ai play-off e nell'ultima stagione alle Final Eight di Coppa Italia. Un'epoca, la più lunga di un coach sulla panchina triestina, che ha visto agli ordini di Dalmasson campioni e scommesse, con il lancio in prima squadra, tra gli altri, di Michele Ruzzier e Stefano Tonut. Undici anni fatti di successi ma anche di momenti difficili, come le stagioni in A2 con budget risicati e la sopravvivenza resa possibile solo dall'iniziativa dei tifosi oppure la costruzione del post-Alma. Tra le persone più vicine a Dalmasson in questi giorni c'è Boscia Tanjevic, che ha sempre apprezzato il coach mestrino affidandogli in passato anche la guida dell'Under 20 azzurra. Il nome di Dalmasson recememente era stato accostato anche alla rosa dei papabili per la panchina di Pesaro ma al momento resterebbe la pista Reyer Venezia la più accreditata per il futuro del tecnico.La fine del rapporto tra Dalmasson e l'Allianz Pallacanestro Trieste dovrebbe quindi venir ufficializzata domani o al più tardi mercoledì. Bisognerà attendere ancora qualche giorno per l'annuncio di Franco Ciani come nuovo capoallenatore con Marco Legovich assistente, lo staff tecnico potrebbe venir completato da una terza figura. Sotto traccia sono già iniziate le valutazioni di mercato, dopo la scadenza dei contratti di Henry e Doyle e l'uscita del club dall'opzione di rinnovo con Laquintana. Non sarebbe ancora formalmente chiuso invece il rapporto con Upson. Il contratto che in questo momento più condiziona le strategie future della società è comunque quello di Davide Alviti, visto che l'ala può chiedere l'escape con un buy-out a favore del club. L'orientamento sembrerebbe quello di valutare elementi giovani per cercare di costruire un nuovo ciclo.Per quanto riguarda il mercato delle altre, Repesa appena sedutosi sulla panchina della Fortitudo Bologna avrebbe già stilato una lista di graditi e di possibili partenti. Tra questi Banks - che non ha ripetuto la stagione di Brindisi e costicchia - e Saunders. Un nome, quest'ultimo, che potrebbe diventare di interesse per diverse formazioni e chissà magari proprio Trieste. Tra i nomi che si rincorrono più frequentemente nelle voci di mercato della serie A c'è anche Bortolani, nell'ultima stagione in prestito a Brescia da parte dell'Armani Milano che ne detiene il cartellino: piacerebbe a Trento, Reggio Emilia ma potrebbe andare a Varese se Ruzzier finisse alla corte di Ettore Messina - Dopo tre stagioni e mezza in alabardato, Alessandro Lambrughi è in scadenza di contratto e anche lui in attesa delle decisioni societarie. Ma il capitano è certamente tra quelli con cui la Triestina vorrà approfondire il discorso nei prossimi giorni, perché è difficile privarsi a cuor leggero della sua esperienza in mezzo alla difesa. Lambrughi vorrebbe rimanere in alabardato? «Se la volontà della società è quella di tenermi, io sicuramente non avrei neanche il minimo dubbio a restare, la mia priorità resta la Triestina e la mia speranza è quella di poter rimanere. Tanto che non ho pensato ad altre soluzioni o avuto altri contatti».Intanto che bilancio fa di questo periodo con la Triestina? «Sul piano personale, come ho detto ogni anno, io qui mi trovo benissimo. Ovviamente i risultati non sono stati positivi e soprattutto questa stagione si è chiusa in maniera deludente, non è stato certo il finale che auspicavamo. La delusione è ancora forte, ma piangersi addosso non porta a niente». Cosa non ha funzionato con la Virtus? «Forse verso la fine pensavamo che ormai la partita fosse indirizzata in una certa maniera, poi gli episodi nel calcio spostano gli equilibri ed è successo quello che non ci aspettavamo. La sensazione che avevamo era quella di non poter prendere gol, poi nel calcio in due minuti può cambiare tutto». La sensazione è stata quella che avete giocato per il pareggio: è così? «No, l'avevamo preparata in modo diverso, ci eravamo detti più volte in settimana di non giocare per il pareggio ma di provare a vincere, anche se mi rendo conto che l'andazzo dei 90 minuti ha portato a pensare diversamente». Come ha preso il fatto di giocare a tre in difesa? «Il mister l'aveva preparata così per tutta la settimana, ma nonostante il modulo, ci aveva comunque spinto in avanti per provarla a vincere. Anche se l'assetto sembrava più difensivo, la partita non è stata impostata per difendersi, ma con la mentalità di vincerla. Purtroppo non è andata così». In generale, comunque, la stagione non è andata bene: come mai? «Sicuramente il lavoro fatto da Milanese e dalla società aveva portato ad allestire una squadra per giocarsi le carte fino all'ultima giornata, ma abbiamo avuto troppi alti e bassi per tutta la stagione. Anche sul piano di infortuni e covid non è stata un'annata fortunata, ma non voglio trovare alibi o giustificazioni, potevamo e dovevamo fare di più».Anche quest'anno il cambio di allenatore non ha portato a risultati molto diversi: ma allora contano solo i giocatori? «Io penso che quando le cose non funzionano, le colpe siano da suddividere equamente fra tutte le parti. Non è colpa degli allenatori se cambiando l'andazzo è sempre quello, noi abbiamo le nostre colpe ma penso non si tratti solo di giocatori, piuttosto è l'alchimia che si deve creare tra tutte le componenti di un ambiente, ovvero giocatori, staff tecnico, società e tifosi». Dopo tanto tempo si rivede il pubblico sugli spalti: che effetto fa? «Giocare le partite senza tifosi è una cosa che non ha senso e non centra con lo sport: come ci sono i giocatori ci devono essere i tifosi, sono una componente fondamentale che non può mancare allo stadio. Soprattutto in uno stadio come il nostro, poi, credo che alla fine di una stagione i tifosi ti portano sicuramente dei punti in più. Speriamo che dalla prossima stagione questa agonia sia finita» Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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