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I suntini sandrini di sabato 5 giugno 2021


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SABATO 5 GIUGNO 2021

- La decisione della Lega Pro di tornare all'antico e di ripristinare i gironi di serie C con la divisione orizzontale nord-centro-sud, cambierà drasticamente il panorama delle avversarie della Triestina. Lo scrive oggi Antonello Rodio: anche se c'è ancora qualche dubbio sulla dislocazione di qualche squadra, visto il sovraffollamento nel settentrione, l'Unione incontrerà 13 o 14 squadre diverse rispetto alla stagione passata. I conti sono presto fatti, analizzando cosa dovrebbe succedere: gli alabardati ritroveranno innanzitutto le tradizionali rivali del triveneto, ovvero Sudtirol, Virtus Verona, Padova (se non salirà in serie B) e Legnago, alle quali si aggiungerà il neopromosso Trento. Ma intanto aumentano considerevolmente il numero delle lombarde, perché oltre a Feralpisalò e Mantova, ci saranno Renate, Pro Patria, Pro Sesto, Lecco, Giana Erminio, Pergolettese e Albinoleffe (se non sarà promosso), alle quali si aggiungeranno le probabili promosse dalla serie D Seregno e Gozzano (quest'ultima è però piemontese...NdSandro) . Poi c'è il plotoncino delle piemontesi, con Juve Under 23, Novara, Pro Vercelli e Alessandria (se i grigi non saliranno fra i cadetti). Senza dimenticare che dalla B è stata retrocessa la ligure Entella, che però per latitudine dovrebbe finire nel girone Centro, e il Piacenza che è un po' borderline, ma che per divisione regionale dovrebbe finire anch'esso nel girone centrale. Si tratta, comprendendo la Triestina ed escludendo appunto Entella e Piacenza, comunque di ben 21 squadre. Certo, una fra Padova, Alessandria e Albinoleffe potrebbe salire fra i cadetti e allora a quel punto il girone sembra fatto. Ma se in B ci va l'Avellino, una di questo plotone dovrebbe "scendere" nel girone B: ragionando sempre a livello di latitudine, potrebbe essere una fra Alessandria, Legnago e Mantova. Quello che è sicuro, è che l'Unione si troverà alle prese con un campionato totalmente diverso. Addio infatti al plotone di emiliano-romagnole, dalle temibili Modena e Cesena alle più modeste Carpi e Imolese, ma soprattutto sparisce la folta schiera di marchigiane formata da Matelica, Sambenedettese, Fermana e Vis Pesaro, oltre al Fano che comunque era stato retrocesso. Alla resa dei conti, la Triestina ritroverà solamente 5 squadre della scorsa stagione (Sudtirol, Virtus, Legnago, Feralpisalò, Mantova), forse 6 se il Padova resterà in serie C. Con Legnago o Mantova che sono pure a rischio se sarà promosso l'Avellino. Pertanto la squadra alabardata affronterà 13 o 14 squadre nuove. Dal punto di vista logistico invece cambierà poco per la Triestina, secondo Mauro Milanese, che avrebbe preferito ben altro tipo di riforma: «La vera riforma che mi sarebbe piaciuto molto fosse attuata già per la prossima stagione, sarebbe stata quella della C Elite o della suddivisione della Serie B in due gironi, una riforma che avrebbe portato significativi benefici sia in termini di sostenibilità dei costi sia di appeal generale dei tornei. La nuova ripartizione dei gironi porta sicuramente dei benefici a chi si trova in posizione centrale, ad esempio a Nord penso alle squadre lombarde. Discorso che invece non porta sostanziali modifiche a squadre defilate come noi, l'Olbia, il Sudtirol e via dicendo»

- Due anni sulla panchina biancorossa con l'obiettivo di dare continuità al lavoro cominciato nella passata stagione. Da ieri, Franco Ciani è ufficialmente il nuovo allenatore dell'Allianz: con la società triestina ha firmato un accordo che lo vedrà a capo dello staff tecnico per le stagioni 2021/2022 e 2022/2023. Una scelta che il tecnico friulano si è guadagnato sul campo: nel settimo posto al termine dell'ultima stagione e nei play-off conquistati c'è molto del suo lavoro.«Diamo il benvenuto a Franco Ciani nel suo nuovo ruolo di capo allenatore dell'Allianz. Si tratta di una scelta che definirei naturale- la conferma del presidente Ghiacci- volendo sottolineare come il lavoro svolto nell'ultimo campionato abbia permesso di porre le basi del nostro futuro insieme. In tutta la passata stagione - ha continuato Ghiacci - Franco Ciani ci ha mostrato la sua grande dedizione al lavoro, il suo spirito di sacrificio, la capacità di lavorare in squadra con tutto lo staff della Pallacanestro Trieste. Caratteristiche importanti accanto alla sua comprovata capacità e alla sua idea di pallacanestro. Cominciamo un nuovo percorso insieme, guardando a una stagione ancora complessa da decifrare sul fronte degli effetti della pandemia, ma sicuramente impegnativa». Ufficializzato ieri, Ciani sta lavorando da giorni sulla prossima stagione. Accanto alla scontata conferma di Marco Legovich in qualità di primo assistente, il tecnico friulano sta valutando assieme alla società il nome del terzo allenatore che verrà chiamato a completare lo staff tecnico. Oltre a questo, naturalmente, l'attenzione del tecnico è già proiettata sull'idea di squadra chiamata ad affrontare la nuova stagione. «Da parte mia arriva un grazie alla Pallacanestro Trieste - ha dichiarato coach Ciani - per avermi affidato il compito di guidare il progetto tecnico di questa società in una piazza storica della pallacanestro italiana, un compito che ho accettato con entusiasmo e senza esitazioni: la prossima non sarà una normale stagione di Serie A, sarà la stagione nella quale riabbracceremo il nostro pubblico, torneremo a sentirlo vicino; sarà una stagione di pallacanestro al 100%, nella quale ci impegneremo per vivere insieme le migliori emozioni. Ci aspettano adesso settimane impegnative per costruire staff tecnico e squadra, porre così le basi per quella che sarà una grande sfida. Voglio ringraziare coach Dalmasson per il percorso fatto assieme nel corso di quest'anno: un percorso che mi ha permesso di essere qui oggi, pronto a lavorare con dedizione e volontà di dare il meglio». Con entusiasmo e senza esitazioni sono le parole chiave usate da Ciani per descrivere il suo ritorno a capo allenatore nel massimo campionato. Poterlo fare a Trieste, in una piazza che conosce e apprezza, saranno stimolo e motivazione per dare il massimo e costruire assieme al suo staff una stagione vincente. 

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