SandroWeb Posted October 14, 2021 Report Posted October 14, 2021 GIOVEDÌ 14 OTTOBRE 2021 - Neppure tremila spettatori nelle prime due uscite stagionali dell'Allianz. Lo scrive Lorenzo Gatto oggi su "Il Piccolo": il basket a Trieste, passione pura e appuntamento imprescindibile del fine settimana dei tifosi biancorossi, sembra aver smarrito la sua magia. Almeno per quanto riguarda le presenze all'interno del palazzo dello sport. Poco più di 1350 spettatori nella gara d'esordio contro Brindisi, quasi 1500 nella gara di domenica scorsa contro Brescia: numeri che colpiscono in una città nella quale la pallacanestro è sempre stata capace di attirare un pubblico importante.Il lungo lockdown ha certamente inciso sulle abitudini dei tifosi, obbligandoli a passare dal tifo in presenza al tifo in salotto. Si sono moltiplicati gli abbonamenti alle piattaforme televisive e questo, considerando i costi tutto sommato contenuti, è certamente un motivo da considerare. Ma l'aspetto economico non è l'unico e certamente non è il più importante . La differenza, nella percezione comune, è legata all'atmosfera che si respira al Dome. Fino a due anni fa la partita era l'evento attorno al quale sentirsi parte di un comune sentire, andare al palazzo significava vivere un paio d'ore in un'atmosfera divertente e coinvolgente. Le restrizioni a cui sono obbligati i tifosi (non tutti visto che domenica i bresciani al seguito sono stati trattati in maniera diametralmente opposta da quelli di casa) ha cancellato quella magia. «È un tema che tocca tutti i club di Serie A- l'analisi del presidente dell'Allianz, Mario Ghiacci. Credo la ragione della scarsa affluenza sia dovuta a diversi fattori. Il primo è una percezione di poca sicurezza nello stare per due ore al chiuso con molte altre persone: per quanto ci riguarda garantiamo in ogni modo il rispetto delle normative a partire dagli ingressi fino all'uscita dal palazzo, ma posso comprendere la titubanza. Va comunque detto che il trend dell'ultima partita è in crescita rispetto alla precedente (+10%), nonostante si trattasse del giorno della Barcolana, il che ci fa ben sperare per il prosieguo del campionato. E' evidente che con l'aumento della capienza massima potremmo anche tornare a ragionare sulle iniziative dedicate ai tifosi per incentivarli a venire a tifare la squadra: penso ad esempio al "porta un amico". Il pubblico manca a tutta la squadra, è stato chiaro come anche solo i 1500 presenti con Brescia hanno dato una spinta decisiva nel finale di partita...il basket è per la gente, sennò è qualcos'altro». ABBONAMENTI: L'aumento dal 35 al 60% all'interno dei palazzetti consentirà all'Allianz di alzare il numero dei posti disponibili da 2300 a quasi 4200. Un incremento importante che però non spingerà la società a riaprire la campagna abbonamenti. "Vivila dal Vivo"si è conclusa con i 1000 posti messi a disposizione prima dell'inizio del campionato- conclude Ghiacci- e non è nei piani riaprirla per un semplice motivo: 1000 ingressi è un numero sotto al quale, ragionevolmente, non si scenderà nemmeno qualora la situazione pandemica dovesse peggiorare. Speriamo che questo non succeda ma ampliare la quota abbonati, viceversa, ci imporrebbe di annullarne alcuni se si dovrà ricorrere a ulteriori strette. In quel caso sarebbe per noi impossibile scegliere quali annullare e quali invece tenere». - La partita di Verona con la Virtus, praticamente senza occasioni da rete o quasi per la Triestina, al di là delle problematiche del campo di gioco, è il sintomo di una difficoltà offensiva che sta caratterizzando tutta questa prima parte di stagione alabardata. Lo scrive Antonello Rodio, finora Bucchi ha tutte le attenuanti possibili: in quel reparto il tecnico ha iniziato il ritiro senza Procaccio e Litteri, poi ha via via perso per infortunio Petrella, Gomez e Sarno, in seguito De Luca che aveva iniziato tardi la preparazione è stato subito squalificato per tre giornate, infine Trotta è arrivato solo l'ultimo giorno di mercato e ora si è infortunato anche lui, senza dimenticare l'ultimo forfait di Di Massimo. Tanto che a Verona, domenica scorsa, il tecnico è stato costretto a schierare dal primo minuto il 2004 Iacovoni. Un reparto senza pace che deve ancora essere rodato e trovare continuità. Sta di fatto però che dopo otto giornate, sono appena 8 le reti messe a segno dall'Unione. Quella di un gol a partita, purtroppo, è una media da seconda parte della classifica, anche se ovviamente la Triestina ha tutto il tempo per migliorare. Certo il dato resta pesante: infatti la squadra alabardata non era mai andata così poco a rete dopo otto giornate di campionato dal suo ritorno in serie C. Al rientro tra i pro, nel 2017/18, la Triestina dopo otto turni aveva già segnato 12 reti, nella stagione seguente ne aveva fatti 10, poi era tornata a quota 12, infine lo scorso anno aveva iniziato il campionato con 9 gol. Degli otto realizzati finora, tra l'altro, solo tre sono stati segnati da attaccanti: uno ciascuno per De Luca, Trotta e Litteri. Due portano la firma di centrocampisti, ovvero Procaccio che ormai fa la mezzala e Natalucci, e ben tre sono opera di difensori: due Rapisarda e uno Negro. E c'è un altro dato che dice quanto l'Unione faccia ancora fatica a entrare in area avversaria e a rendersi davvero pericolosa negli ultimi metri: al di là di un paio di decisioni arbitrali discutibili, la squadra alabardata non ha ancora avuto un rigore a favore. Solo altre quattro squadre del girone non hanno calciato penalty. Anzi, questo a livello di curiosità, l'Unione non calcia un rigore dal 28 febbraio scorso, quando Gomez dal dischetto realizzò il 2-2 con l'Arezzo. In quel periodo la Triestina arrivava da un mese nel quale aveva avuto ben quattro penalty a favore contro Cesena, Matelica, Virtus Verona e appunto Arezzo. Poi il nulla. Ovviamente si tratta di due campionati diversi e il dato conta fino a un certo punto, ma sta di fatto che in totale sono 7 mesi e mezzo e ben venti partite giocate che la Triestina non ha un rigore. La speranza è che con il rientro graduale di vari attaccanti, anche il reparto trovi un certo assestamento, anche se ovviamente nella costruzione delle occasioni è tutta la squadra che è chiamata a fare un deciso salto di qualità. Fin dalle prossime due partite casalinghe in pochi giorni con Fiorenzuola e Mantova Quote
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