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I suntini sandrini di mercoledì 7 settembre 2022


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MERCOLEDÌ 7 SETTEMBRE 2022

- Ha le idee chiare, Corey Davis. Aggregatosi per ultimo alla Pallacanestro Trieste a causa di una burocrazia più scomoda di una difesa a zona, senza tanti giri di parole lancia un messaggio. «Sono pronto a essere il leader di questa squadra». Come scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo", ha cominciato a farlo nei primi allenamenti, dovrà dimostrarlo nei test del fine settimana.Venerdì all'Allianz Dome arriveranno gli sloveni del Rogaska, sabato sera toccherà invece ai croati del Kvarner 2010.È stato l'ultimo ad unirsi al gruppo biancorosso. Come ha cercato di tenersi in forma durante l'estate? "Ho sempre rispettato i programmi. Il lunedì, mercoledì e venerdì in palestra lavoravo con i pesi, il martedì e giovedì ero sempre in palestra ma per un lavoro più in generale. Considerate inoltre che dal lunedì al venerdì ho cercato di inserire sempre esercizi con il pallone". Nel passato campionato è arrivato a stagione in corso in una squadra che aveva già individuato i suoi leader in Banks e Cavaliero. Adesso le condizioni sono diverse e ci si aspetta che sia il leader da subito. Cosa cambia? "Cambia tutto rispetto all'anno scorso. Sento questa responsabilità da leader e so che devo focalizzarmi da subito sulle cose importanti. Dovrò parlare di più con i miei compagni. Voglio fare in modo che tutti remino nella stessa direzione". Cosa pensa di poter dare in più rispetto alla scorsa stagione? "Ho un ruolo preciso in questa squadra. So che naturalmente devo continuare nelle cose positive del passato campionato: passare bene la palla, garantire un certo apporto di punti, dimostrare una buona lettura di gioco. So però che devo anche fare un ulteriore salto di qualità ed è quello che cercherò di realizzare".
Quali sono i suoi obiettivi? "Ho un solo obiettivo ed è raggiungere i play-off. Sono concentrato su questo". Torna a Trieste e trova Marco Legovich capo allenatore. Con quali sensazioni? "Sono convinto che coach Legovich sarà importantissimo per la carriera di ciascuno di noi. È molto giovane ma è un tipo molto intelligente ed energico ed è il tipo di allenatore di cui questa squadra ha bisogno". La Pallacanestro Trieste è profondamente rinnovata rispetto al roster di un anno fa. Conosce già qualcuno dei suoi nuovi compagni? "Conosco Bartley perchè aveva frequentato il college in Lousiana nella città dove sono nato e qualche volta le nostre si sono incrociate. Voglio conoscere gli altri nuovi arrivati perchè sono convinto che saremo un bel gruppo". Come colloca Trieste tra le tappe della sua carriera?"Trieste è il posto migliore tra quelli dove sono stato. Mi trovo così bene che la sento come la mia città. Mi piace tutto. Amo la gente, sono spettacolari gli amici che ho conosciuto nel giro di pochi mesi. Sono felice di essere ritornato".
Finalmente si apre una stagione con le porte dei Palasport aperte dalla prima giornata e il pubblico sugli spalti. Quali sono le emozioni? "Non vedo l'ora di iniziare la stagione sapendo che i tifosi saranno con noi sin dall'inizio. Questo ci permetterà di stabilire empatia da subito con il nostro pubblico. Ho un messaggio per tutto il popolo dell'Allianz Dome. Spero che voi tifosi siate pronti perchè ci sarà un sacco di bella pallacanestro da vedere quest'anno. Io non vedo l'ora di riabbracciarvi e rivedervi sugli spalti".

- Non si tratta certamente di una maledizione, anche perché i numeri non sono poi così drammatici, ma diciamo che dal suo ritorno in serie C non è che la Triestina abbia avuto un gran rapporto con la prima giornata di campionato. Soprattutto considerando il fatto che - come scrive oggi Antonello Rodio -  gli esordi stagionali in questo periodo sono state tutti giocati al Rocco. Fatto sta che questo è il sesto campionato di C dal ritorno dell'Unione fra i professionisti, e solamente Pavanel è riuscito a portare a casa il successo alla prima di campionato, anzi lo ha fatto per ben due anni consecutivi. Per il resto l'Unione ha sempre lasciato l'amaro in bocca ai propri tifosi nei debutti di campionato al Rocco, visto che nelle altre quattro stagioni lo score è di due pareggi e due sconfitte. Al ritorno in serie C con Sannino in panchina la Triestina aveva esordito con un 1-1 contro la Reggiana. Poi le due stagioni positive con Pavanel e le vittorie su Vis Pesaro (2-0) e Gubbio (2-1). Ma da quel momento l'Unione non ha più iniziato la stagione con una vittoria: è arrivata infatti la sorprendente sconfitta con il Matelica (0-1) con Gautieri in panchina nel 2020/21, poi lo scialbo pareggio per 0-0 della scorsa stagione contro il Seregno e con Bucchi allenatore, quindi la sconfitta di sabato scorso con il Pordenone a inaugurare questo campionato. Quindi non solo da tre anni consecutivi l'Unione non vince la prima giornata in casa, ma in questo triennio non è riuscita nemmeno a segnare un gol. Ma la statistica dell'avvio di stagione ha anche il suo lato positivo, una sorta di messaggio beneaugurante per la trasferta ad Arzignano. Infatti quando l'Unione è partita senza vincere, almeno la seconda giornata non ha mai perso. Anzi, nell'unica occasione prima di questo campionato in cui era uscito dal campo sconfitta, ovvero nel ko interno con il Matelica del 2020/21, la squadra alabardata era andata subito a prendersi una rivincita alla seconda giornata andando a vincere a Cesena con un secco 2-0. E non tragga in inganno l'inizio dello scorso campionato: dopo il pareggio con il Seregno, in ordine cronologico arrivò un altro pareggio interno, quello con il Piacenza, perché la seconda giornata da calendario, ovvero quella in trasferta con la Juve (poi persa), fu rinviata per impegni con la nazionale dei baby bianconeri e si giocò un paio di settimane più tardi. In qualche occasione la seconda giornata fu addirittura trionfale, come nel campionato del ritorno in serie C, quando l'Unione di Sannino, dopo aver pareggiato al Rocco con la Reggiana, andò a vincere a Ravenna con il roboante punteggio di 5-1. Insomma, almeno dal punto di vista della cabala, le premesse per la trasferta di Arzignano sono buone. Ora spetta alla squadra di Bonatti dare subito una sterzata dopo la prima sconfitta.

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