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I suntini sandrini di giovedì 15 dicembre 2022


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GIOVEDÌ 15 DICEMBRE 2022

- La qualificazione ai quarti di finale di Euro Cup è cosa fatta. Come scrive Lorenzo Degrassi oggi su "Il Piccolo", c'erano pochi dubbi considerata la differenza delle forze in campo emersa già il 30 novembre nella gara di andata, anche se alla vigilia del match in casa Pallanuoto Trieste aveva decisamente prevalso la prudenza. Dopo il 12-20 di Parigi, i ragazzi di Daniele Bettini hanno replicato anche alla "Bruno Bianchi", gremita da almeno 500 rumorosi tifosi che hanno assiepato la tribuna. Presente anche una manciata di tifosi provenienti da oltralpe che non hanno mai smesso di incitare i loro beniamini, fra un "allez Noisy" e un "arbitre vendu". La partita ha avuto ben poco da dire, a parte il brivido iniziale che ha spaventato solo i tifosi più timorosi. Il primo gol alabardato ha fatto sciogliere i presenti, fino a quel momento piuttosto freddini nei confronti di una formazione che non finisce mai di stupire. I giocatori in vasca hanno contribuito a scaldare il tifo sugli spalti e così, sul finire dell'incontro, tutto il pubblico presente si è alzato in piedi a tributare la giusta ovazione alla squadra di casa. Nella sostanza, è stata una prima volta da ricordare per la Pallanuoto Trieste e per i suoi supporter. Dopo la prima partita casalinga in una Coppa europea in assoluto per la compagine della Samer & Co. Shipping a questo punto ne seguirà sicuramente un'altra, considerato che i quarti di finale si disputeranno con l'identica formula del doppio confronto il 25 gennaio (andata) e l'8 febbraio (ritorno). I francesi ci hanno comunque provato fino in fondo, trascinati dall'ex Pallanuoto Trieste Drasko Gogov, che evidentemente ci teneva a fare bene davanti ai suoi vecchi compagni di squadra, dal talento del croato Petkovic e dalle bordate dell'americano Bowen. Capitan Petronio e compagni però hanno sempre tenuto il controllo della situazione, amministrando il vantaggio accumulato due settimane or sono in terra transalpina e esaltandosi quando necessario spinti dal tifo della "Bianchi". «L'inizio della partita è stato un po' scioccante - ammette a fine match coach Daniele Bettini - ma nell'arco delle due partite si può ben dire che abbiamo meritato nettamente il passaggio del turno. C'era l'ansia del risultato e di sapere che stavamo giocando una prima europea di fronte al nostro pubblico - aggiunge - ma una volta superato questo stress iniziale abbiamo ricominciato a giocare come sappiamo e per gli avversari non c'è stata più partita». Adesso sale l'attesa per conoscere il nome del prossimo avversario europeo degli alabardati, ma per saperlo bisognerà aspettare il sorteggio da parte della Len. Chi vorrebbe evitare Bettini? Pragmatica la risposta dell'allenatore ligure, ormai triestino d'adozione: «Chi è arrivato ai quarti di finale di una competizione europea significa per forza che è forte perciò mi vanno bene tutte». La squadra dovrà per forza mettere da parte la stanchezza, perché prima della pausa invernale toccherà ancora onorare il campionato. Che vedrà la Pallanuoto Trieste affrontare sabato alle 18.30, sempre alla "Bianchi", la De Akker Bologna. Poi sarà veramente festa.

- Inutile girarci attorno. In una Triestina contestata nel complesso dalla tifoseria causa l'ultimo posto in classifica, uno dei giocatori più "beccati", soprattutto sui social, è Alessio Sabbione. «Come sto vivendo questa situazione? Mi dispiace - spiega il giocatore - sono un ragazzo che dà veramente il cuore nelle partite e negli allenamenti. Quindi mi fa molto male. Però all'inizio ero visto abbastanza in buona luce, quindi non devo dare troppo peso a quello che viene detto, perché comunque non c'è neanche la conoscenza con chi dice certe cose: magari non mi conoscono bene e come mi impegno, loro vedono la partita e giustamente uno si basa su quello e dice che questo giocatore non sta rendendo come dovrebbe. Quindi gli attacchi ci stanno, ma io devo viverli piuttosto come una carica, una sfida con me stesso». Uno degli episodi più controversi è stato quando l'ex capitano alabardato ha gettato la fascia ad Alessandria, un gesto che vuole chiarire: «Non è stato buttare la fascia, è stata un'incazzatura per un'espulsione che non ritenevo corretta, è stato un gesto di rabbia, ma assolutamente non un gesto che centra con la fascia o con la squadra». Anche se causa squalifica sabato con la Pergolettese non ci sarà, Sabbione ha sulle spalle tanta esperienza per analizzare la situazione e provare a capire come uscirne. «Ho vissuto situazioni belle e altre di difficoltà, ma è vero che se riesci a uscire da quelle più complicate, questo ti rende più forte. Non bisogna farsi prendere dallo sconforto, ma cercare di rimanere il più concentrati possibile, ognuno deve scavare dentro di sé e tirare fuori le proprie risorse». Importante, considerati i problemi, continuare a combattere: «Ovviamente la situazione è veramente brutta, è anche facile lasciarsi un po' abbattere da alcuni pensieri, ma quello che sto vedendo è che siamo compatti, il mister ci sta dando una giusta mentalità, non ci lasciamo abbattere dal pessimismo, ci mettiamo comunque in discussione perché è il nostro lavoro. Quindi bisogna aver fiducia, in settimana ci alleniamo veramente tutti a tremila, ci dispiace che questo poi non lo stiamo portando in campo, ma dobbiamo andare avanti per la nostra strada». Intanto Sabbione ha già fatto il difensore centrale, la mezzala e il mediano davanti la difesa, cambiando anche nella stessa gara: «Non c'è problema, magari nel corso della stessa partita è più complicato, anche per la differenza fra difensore e centrocampista come mentalità, letture e velocità di pensiero, ma fra infortuni e squalifiche il mister ne ha bisogno e quindi si fa».

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9 ore fa, SandroWeb ha scritto:

GIOVEDÌ 15 DICEMBRE 2022

- La qualificazione ai quarti di finale di Euro Cup è cosa fatta. Come scrive Lorenzo Degrassi oggi su "Il Piccolo", c'erano pochi dubbi considerata la differenza delle forze in campo emersa già il 30 novembre nella gara di andata, anche se alla vigilia del match in casa Pallanuoto Trieste aveva decisamente prevalso la prudenza. Dopo il 12-20 di Parigi, i ragazzi di Daniele Bettini hanno replicato anche alla "Bruno Bianchi", gremita da almeno 500 rumorosi tifosi che hanno assiepato la tribuna. Presente anche una manciata di tifosi provenienti da oltralpe che non hanno mai smesso di incitare i loro beniamini, fra un "allez Noisy" e un "arbitre vendu". La partita ha avuto ben poco da dire, a parte il brivido iniziale che ha spaventato solo i tifosi più timorosi. Il primo gol alabardato ha fatto sciogliere i presenti, fino a quel momento piuttosto freddini nei confronti di una formazione che non finisce mai di stupire. I giocatori in vasca hanno contribuito a scaldare il tifo sugli spalti e così, sul finire dell'incontro, tutto il pubblico presente si è alzato in piedi a tributare la giusta ovazione alla squadra di casa. Nella sostanza, è stata una prima volta da ricordare per la Pallanuoto Trieste e per i suoi supporter. Dopo la prima partita casalinga in una Coppa europea in assoluto per la compagine della Samer & Co. Shipping a questo punto ne seguirà sicuramente un'altra, considerato che i quarti di finale si disputeranno con l'identica formula del doppio confronto il 25 gennaio (andata) e l'8 febbraio (ritorno). I francesi ci hanno comunque provato fino in fondo, trascinati dall'ex Pallanuoto Trieste Drasko Gogov, che evidentemente ci teneva a fare bene davanti ai suoi vecchi compagni di squadra, dal talento del croato Petkovic e dalle bordate dell'americano Bowen. Capitan Petronio e compagni però hanno sempre tenuto il controllo della situazione, amministrando il vantaggio accumulato due settimane or sono in terra transalpina e esaltandosi quando necessario spinti dal tifo della "Bianchi". «L'inizio della partita è stato un po' scioccante - ammette a fine match coach Daniele Bettini - ma nell'arco delle due partite si può ben dire che abbiamo meritato nettamente il passaggio del turno. C'era l'ansia del risultato e di sapere che stavamo giocando una prima europea di fronte al nostro pubblico - aggiunge - ma una volta superato questo stress iniziale abbiamo ricominciato a giocare come sappiamo e per gli avversari non c'è stata più partita». Adesso sale l'attesa per conoscere il nome del prossimo avversario europeo degli alabardati, ma per saperlo bisognerà aspettare il sorteggio da parte della Len. Chi vorrebbe evitare Bettini? Pragmatica la risposta dell'allenatore ligure, ormai triestino d'adozione: «Chi è arrivato ai quarti di finale di una competizione europea significa per forza che è forte perciò mi vanno bene tutte». La squadra dovrà per forza mettere da parte la stanchezza, perché prima della pausa invernale toccherà ancora onorare il campionato. Che vedrà la Pallanuoto Trieste affrontare sabato alle 18.30, sempre alla "Bianchi", la De Akker Bologna. Poi sarà veramente festa.

- Inutile girarci attorno. In una Triestina contestata nel complesso dalla tifoseria causa l'ultimo posto in classifica, uno dei giocatori più "beccati", soprattutto sui social, è Alessio Sabbione. «Come sto vivendo questa situazione? Mi dispiace - spiega il giocatore - sono un ragazzo che dà veramente il cuore nelle partite e negli allenamenti. Quindi mi fa molto male. Però all'inizio ero visto abbastanza in buona luce, quindi non devo dare troppo peso a quello che viene detto, perché comunque non c'è neanche la conoscenza con chi dice certe cose: magari non mi conoscono bene e come mi impegno, loro vedono la partita e giustamente uno si basa su quello e dice che questo giocatore non sta rendendo come dovrebbe. Quindi gli attacchi ci stanno, ma io devo viverli piuttosto come una carica, una sfida con me stesso». Uno degli episodi più controversi è stato quando l'ex capitano alabardato ha gettato la fascia ad Alessandria, un gesto che vuole chiarire: «Non è stato buttare la fascia, è stata un'incazzatura per un'espulsione che non ritenevo corretta, è stato un gesto di rabbia, ma assolutamente non un gesto che centra con la fascia o con la squadra». Anche se causa squalifica sabato con la Pergolettese non ci sarà, Sabbione ha sulle spalle tanta esperienza per analizzare la situazione e provare a capire come uscirne. «Ho vissuto situazioni belle e altre di difficoltà, ma è vero che se riesci a uscire da quelle più complicate, questo ti rende più forte. Non bisogna farsi prendere dallo sconforto, ma cercare di rimanere il più concentrati possibile, ognuno deve scavare dentro di sé e tirare fuori le proprie risorse». Importante, considerati i problemi, continuare a combattere: «Ovviamente la situazione è veramente brutta, è anche facile lasciarsi un po' abbattere da alcuni pensieri, ma quello che sto vedendo è che siamo compatti, il mister ci sta dando una giusta mentalità, non ci lasciamo abbattere dal pessimismo, ci mettiamo comunque in discussione perché è il nostro lavoro. Quindi bisogna aver fiducia, in settimana ci alleniamo veramente tutti a tremila, ci dispiace che questo poi non lo stiamo portando in campo, ma dobbiamo andare avanti per la nostra strada». Intanto Sabbione ha già fatto il difensore centrale, la mezzala e il mediano davanti la difesa, cambiando anche nella stessa gara: «Non c'è problema, magari nel corso della stessa partita è più complicato, anche per la differenza fra difensore e centrocampista come mentalità, letture e velocità di pensiero, ma fra infortuni e squalifiche il mister ne ha bisogno e quindi si fa».

e bravi quelli del "bugiardello" dare ancora risalto alle flatulenze di questo individuo,,,,,bravi davvero!!!

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