SandroWeb Posted January 14, 2023 Report Share Posted January 14, 2023 SABATO 14 GENNAIO 2023 - Il tanto atteso intervento del presidente sul presente e il futuro della Triestina è arrivato. Come scrive Ciro Esposito su "Il Piccolo", Giacomini chiarisce alcuni aspetti importanti, mancano ancora alcuni dettagli non irrilevanti. Come è normale quando non c'è contraddittorio. Ma i toni sono soft e questo ci voleva dopo giorni nei quali ha dominato la guerriglia via social. Aspetto positivo questo così come la coerenza rispetto a quanto manifestato pubblicamente da Giacomini nelle interviste di dicembre: lui non molla, resta presidente, la salvezza della C è una priorità, altri soci-amici romani acquisiranno quote (entro il 31 gennaio), Stardust resterà sponsor anche nella prossima stagione. Fatto questo che unitamente alla conferma della presidenza indica un segnale sul fatto che anche la maggioranza delle quote resterà a meno di sorprese in capo ad Atlas. Due i nomi fatti: Piergiorgio Crosti (conoscente del presidente della Lazio Lotito) e Antonino Scaramuzzino che diventerà ad. Di entrambi si parla da giorni e sono le due persone arrivate a Trieste già martedì. Non c'è più traccia invece di Marco Calleri (con il ds Lamanna) che in un primo tempo sembrava essere il primo motore dell'operazione.LA RESPONSABILITÀ L'incipit del presidente si concentra sull'assunzione di responsabilità precisando che «non ha abbandonato nulla», sottolineando che ha condiviso le scelte di Romairone nella costruzione della squadra compresa l'operazione di pulizia totale della rosa ereditata e senza rinnegare l'entusiasmo iniziale che è rimasto per la città e il progetto. Tutto bene ma nonostante l'investimento finora sostenuto di 4 milioni i risultati dell'Unione sono i peggiori della sua storia tra i pro. Quindi errori ci sono stati e non da poco e necessitano di correzioni urgenti.LA SOLIDITÀ «Siamo una società solida» continua Giacomini «che ha pagato regolarmente gli stipendi, si è data un'organizzazione, ha realizzato un'ottima campagna abbonamenti, abbiamo dialogato con le istituzioni ma non siamo riusciti a sperimentare insieme alla città il settore legato agli eventi». Tutto vero e onesto ma almeno negli ultimi tempi sulla questione Grezar, Rocco, Ferrini l'impressione è stata che proprio i rapporti con le istituzioni non siano stati idilliaci. Non solo magari per responsabilità della Triestina ma su quel fronte ci sarebbe da lavorare da adesso in avanti.I PARTNER Giacomini sottolinea, per chi non l'avesse capito, che il core business delle sue aziende non è nel calcio e questo lo ha portato lontano da Trieste (negli ultimi mesi a Dubai). Questa necessità, si legge, ha portato alla ricerca di nuovi partner che possano mettere la Triestina al primo posto. E fin qui tutto chiaro. Ma il presidente non ha spiegato ancora perché, in quale forma, con quali società o se a titolo personale, l'amico-romano Piergiorgio Crosti entrerà nella Triestina mentre è certo che Scaramuzzino farà l'ad al posto di Ettore Dore. Forse qualche delucidazione emergerà in questi giorni o lo spiegherà Giacomini a operazione avvenuta (per ora c'è il silenzio stampa) oppure lo spiegheranno i nuovi soci . IL PRESENTE In queste due settimane tutto resta immutato, per quanto si capisce, sul piano organizzativo e della gestione. «Faremo delle uscite e alcune entrate ponderate» scrive Giacomini ma possono bastare per l'inseguimento difficilissimo dell'obiettivo salvezza. La tempistica di ingresso di un partner in tempi di mercato per logica può comportare che i nuovi in qualche modo abbiano voce in capitolo sulle operazioni. Ma questo aspetto sarà evidente nei prossimi giorni.I TIFOSI Il comunicato ribadisce come l'intenzione del presidente non sia quella di retrocedere e gettare i 4 milioni di euro e manda segnali di distensione verso i tifosi. Benissimo abbassare i toni ma ci vorrà del tempo per allentare la rabbia e la delusione della piazza. Prima ancora dell'uscita del comunicato dell'Unione il CC TC ha annunciatoche invierà la revoca dell'utilizzo del marchio (scadenza l'1 luglio, a meno di fallimenti o penalizzazioni che fanno scattare la cessazione) e sono previste altre manifestazioni civili di dissenso. L'intervento di Giacomini sarebbe stato opportuno già giorni fa, perchè la ricerca del dialogo e la chiarezza spesso aiutano a non esasperare gli animi. Anche se alla fine non contano le parole ma i fatti. E soprattutto i risultati. - La sfida salvezza più attesa apparecchiata nell'ultima giornata d'andata. Come scrive Roberto Degrassi, ka Pallacanestro Trieste chiude il trittico di scontri diretti tra pretendenti al mantenimento della categoria stasera (palla a due alle 20.30) al PalaVerde di Treviso. E quelle contro il quintetto della Marca non sono mai sfide banali.Trieste e Nutribullet sono nel quartetto di squadre al penultimo posto a quota 10, +4 su Reggio Emilia ultima. Un successo per i biancorossi sarebbe di vitale importanza in proiezione futura. Permetterebbe di girare a 12, conquistare un pesante 1-0 nei confronti di Banks e soci e affacciarsi con più serenità a un girone di ritorno che riserverà a Trieste buona parte delle sfide-salvezza con il vantaggio del fattore campo. Oltre a Treviso - retour match già tra una cinquantina di giorni - all'Allianz Dome arriveranno nel ritorno anche Napoli, Verona e Reggio Emilia. Una vittoria inoltre sarebbe l'avvicinamento migliore a una settimana di estrema importanza con lo sbarco a Trieste della nuova proprietà americana della CSG.Ma torniamo a stasera. Trieste a ranghi completi. La presentazione della gara è affidata all'assistent Andrea Vicenzutto: «Ci aspettiamo una squadra che non sarà facile fronteggiare sia per entusiasmo che per aggressività. Dovremo essere pronti a pareggiare il livello di intensità che proveranno a mettere in campo. Treviso è una squadra che ha un bel mix di giocatori esperti e giocatori giovani. Iroegbu e Banks sono i due giocatori fondamentali per Treviso, poiché stanno segnando più di 50 punti di media, contro di loro dovremo disputare una gara di grande applicazione difensiva. Non dovremo però sottovalutare gli altri, a partire dal reparto lunghi che sa dare prova di grande solidità». Vicenzutto ricorda che Treviso non ha le caratteristiche di Scafati ma sarà necessario dimostrare la stessa consistenza difensiva per un confronto che non sarà decisivo ma ha un certo peso.Oltre agli uomini in campo c'è un altro elemento sul quale la Pallacanestro Trieste fa affidamento. «Noi proveremo in ogni modo a dare ancora una volta il 110% sapendo che saremo seguiti da molti tifosi e questo ci fa enormemente piacere perché con Scafati la tifoseria è stata fondamentale. Speriamo che possa esserlo nuovamente al PalaVerde». Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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