SandroWeb Posted April 3, 2023 Report Share Posted April 3, 2023 LUNEDI' 3 APRILE 2023 - «Una serata da incorniciare». Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", Marco Legovich è comprensibilmente soddisfatto. «Sera da ricordare per questa squadra contro un team di rango. Abbiamo commesso errori e ci stanno ma ha vinto la grande compattezza di questo gruppo. Siamo riusciti a ricevere qualcosa di buono da tutti i giocatori scesi in campo. Ma adesso non dobbiamo commettere l'errore di credere di aver capito tutto. Da domani si torna in palestra per preparare la difficile trasferta a Trento».La svolta nel secondo quarto. «Sapevamo i punti deboli degli esterni bolognesi, con Ruzzier sono entrati in ritmo anche i compagni di squadra. Michele è un play eccellente per la sua capacità di tenere in pugno la squadra». Il coach si sofferma anche su Campogrande e il nuovo Stumbris. «Luca sta vivendo una stagione non semplice ma non ha mai fatto un passo indietro, è cresciuto in difesa e ha raccolto i frutti del suo lavoro con quelle tre bombe. Stumbris si è trovato catapultato in poche ore dai preparativi della trasferta a Nardò con Trapani in A2 a giocare davanti a 5mila spettatori contro la Virtus. Il suo tiro da 3 ci sarà utile ma è in grado di fare tante cose».Come mai portava palla Bartley nel primo quarto? «C'erano state situazioni dove si è trovato a portare palla ma non è una svolta tattica». Doveroso un riferimento alla prova mostruosa di Terry. «Sta lavorando per giocare da 4, ha mezzi importanti e la sua fisicità e quella di Spencer hanno pagato contro un team da Eurolega».Trieste ha trovato le risorse per rimediare a un primo tempo che vedeva Bartley appannato e Davis negativo, cioè i due principali terminali offensivi. «Merito del lavoro svolto in settimana. Sottolineo comunque che quando è stato il momento di rispondere presente, Bartley e Davis lo hanno fatto».Da Sergio Scariolo arrivano complimenti sinceri a Trieste e in particolare a un giocatore. «Complimenti a Ruzzier, conosciamo le sue capacità e nel secondo quarto ci ha messo in difficoltà esaltando i suoi lunghi. Noi abbiamo sbagliato concedendo in area 10 dei 13 canestri subiti in quella frazione. Trieste ha meritato».Emanuel Terry è ancora carico: «Una bella vittoria. Come mi trovo da ala forte? Nel corso della mia carriera ho giocato prevalentemente da centro, abituato a lavorare di pick&roll, sto lavorando con lo staff tecnico per abituarmi alla nuova situazione e mi sento sempre più a mio agio» - La paura è stata tanta, il pareggio di Piacentini è stata la fine di un incubo che pareva ormai incombere sul Rocco. Lo scrive oggi Antonello Rodio: Mister Gentilini conferma che quella di ieri con il Piacenza è stata una battaglia piena di difficoltà per vari motivi, ma pur ammettendo che non si è vista certo la miglior Triestina, è anche molto soddisfatto della risposta della squadra a tutti gli inciampi che ha incontrato sul cammino. «Io per tutta la settimana ho detto che la tensione poteva giocare brutti scherzi e in qualche ragazzo in effetti è successo - spiega il tecnico alabardato - mettiamoci poi altri aspetti: intanto gli spazi ridotti al minimo, perché loro hanno giocato 90 minuti tutti arroccati dietro. Poi nel riscaldamento abbiamo perso Crimi e qualcosa abbiamo dovuto modificare, poi le ammonizioni mi hanno costretto anche cambiare alcune idee che avevo in testa. Ad esempio tra primo e secondo tempo Rocchetti non è stato bene e abbiamo dovuto sostituirlo. Per questo ringrazio i ragazzi che per l'ennesima volta hanno tirato fuori gli attributi, anche grazie a chi è in panchina, sono tutti ragazzi splendidi. E un grazie al pubblico che è stato eccezionale dal primo all'ultimo minuto. Stavolta abbiamo raccolto meno di quanto avremmo dovuto, anche se effettivamente sul piano del gioco e dell'intensità non è stata la migliore Triestina. Ma ripeto, ci poteva stare, sia per la tensione che per l'atteggiamento del Piacenza». L'Unione è stata ammirevole per volontà e carattere nel cercare il pareggio, ma forse anche la superiorità numerica non è stata gestita nel migliore dei modi, come dice lo stesso Gentilini: «Quando sei con l'uomo in più serve ancora più lucidità nel girare palla velocemente e andare negli spazi vuoti, infatti quando siamo riusciti a trovare il ritmo idoneo l'abbiamo pareggiata. Occasioni per rimetterla in sesto ne abbiamo avute anche prima ma non le abbiamo sfruttate. Ma sono soddisfattissimo della prestazione proprio perché è stata una delle partite più difficili da quando sono arrivato». Tra l'altro, in vista di Salò e del finale di campionato, Gentilini sa che dovrà fare i conti anche con molti acciacchi fisici: «Nel riscaldamento Crimi ha avuto un risentimento quando calciava in porta, valuteremo in settimana. spero ne abbia per poco, abbiamo già fuori Celeghin. Questa è stata una gara tosta anche sul piano fisico. Felici negli ultimi minuti ha giocato con una gamba per una ginocchiata sulla coscia, Ciofani idem. Vedremo in settimana e tireremo le somme. Il cambio di Gori? È stato fatto soprattutto per paura di rimanere in dieci, visto che era una partita calda e Mirko è un ragazzo dal gioco aggressivo. Si rischiava di finire come è successo a loro, del resto li abbiamo costretti a fare continuamente dei falli». Stavolta il gol subìto non è arrivato su corner, ma Gentilini considera che era una situazione che gli assomigliava molto: «È stato un fallo laterale dove abbiamo concesso un po' di spazio: ci stiamo lavorando, in certe zone di campo bisogna aggiungere più attenzione e concentrazione. Anche se ripeto che questa non era una partita semplice». Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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