I suntini sandrini di domenica 30 aprile 2023

[SandroWeb]

DOMENICA 30 APRILE 2023

- Conta solamente vincere. Il bel gioco? Può attendere. Lo spettacolo sul parquet? Aspetti pure. Come scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo", o si batte Verona o ci si condanna all'inferno anche se la matematica concederebbe comunque un'estrema prova d'appello domenica prossima a Brindisi. Ma è questo pomeriggio (palla a due alle 17.30) che si decide il futuro. Come non ci fosse un domani.La Pallacanestro Trieste non arriva all'appuntamento con il roster ottimale (thanks, Davis) ma ha un sesto uomo e mica da poco. Che questa sia la madre di tutte le partite la città l'ha capito, sin dal primo giorno della prevendita. E ha risposto. Ieri sera erano 5376 i posti occupati dai sostenitori biancorossi, cui vanno aggiunti i cento e spiccioli di tifosi veronesi. Oggi la biglietteria dell'Allianz Dome rimarrà aperta dalle 15.30 fino alla fine del secondo quarto. Il Palasport di Valmaura oggi dovrà diventare un fortino incandescente e far sentire alla squadra tutta la voglia, fortissima, di rimanere in serie A.Tecnicamente sarà una partita strana tra due squadre che non potrebbero sembrare più diverse: Verona ha sei buoni esterni da poter ruotare permettendosi di conseguenza di spendere falli per arginare Michele Ruzzier e Bartley ma ha un settore lunghi ridotto che rende centimetri a Trieste e questa potrebbe essere un'ottima arma a disposizione di Marco Legovich.Se è vero che a decidere partite così possono essere i dettagli, un posto da inatteso protagonista potrebbe averlo chi abita il ruolo più tormentato della stagione biancorossa: l'ala. Trieste ha necessità di elevare la propria consistenza offensiva e ha bisogno che Campogrande e Stumbris diano qualche zampata magari sfruttando i mis-match visto che gli esterni avversari hanno meno centimetri. Quanto a capitan Deangeli dovrà trasmettere energia anche nervosa alla squadra. L'orgoglio e la classe di Michi Ruzzier sono enormi e possono pesare, da Bartley ci si aspetta che torni a fare il...Bartley limitando al minimo le iniziative in regia e scaldando la mano.L'analisi pregara è stata affidata sui social biancorossi all'assistent coach Massimo Maffezzoli: «Purtroppo ci siamo messi in una condizione dove non dipendiamo più solo dai nostri risultati, penso sia giusto vincere non solo per darci maggiori opportunità ma anche per la nostra società e il pubblico che ci hanno sostenuto». Dal punto di vista tecnico Maffezzoli rimarca che «l'inserimento di Simon ha dato una dimensione di gioco in campo aperto importante. In difesa Verona è brava a forzare palle perse agli avversari. Inoltre è aggressiva a rimbalzo offensivo». Per la difesa biancorossa, latitante nelle ultime esibizioni, ci sarà da lavorare mentre bisognerà assolutamente limitare le palle perse, vera nota dolente

- Con la conferma da parte della Lega Pro della disputa dei play-out, ora in casa alabardata bisognerà iniziare a sgombrare la mente da altri pensieri e cominciare a pensare alla doppia sfida con il Sangiuliano City, che è ancora tutta da giocare e da vincere. Se lo chiede oggi Antonello Rodio sul quotidiano locale odierno: come sarà questo duello fra la squadra di Gentilini e quella tornata da pochi giorni nelle mani di Ciceri dopo l'esonero di Gautieri? Chiaro, ogni partita (in questo caso due) fa storia a sé, ma qualche elemento per capire meglio la sfida può essere ricavato analizzando ai raggi X la regular season delle due compagini. Un'analisi dalla quale si evince chiaramente una cosa: nel complesso della stagione, il Sangiuliano è stato superiore, anche se di poco, in quasi tutte le voci che costruiscono il percorso di una squadra. Ma se consideriamo la cosiddetta Triestina 2.0, ovvero quella allenata da Gentilini e uscita dal mercato di gennaio, allora l'ago della bilancia si sposta verso l'Unione, che negli ultimi tre mesi ha fatto un po' meglio. Andiamo a vedere nel dettaglio. PUNTI. Qui il conto è presto fatto: la Triestina ha fatto 39 punti, l'Albinoleffe invece 42. Ma se andiamo a vedere il rendimento da febbraio in poi, l'Unione prevale per 21 a 18, sintomo del buon finale di stagione, anche se in realtà è un divario creatosi tutto all'ultima giornata, quando gli alabardati hanno rocambolescamente vinto a Crema e il Sangiuliano hanno perso in casa con la Pro Patria.IN CASA. Quanto al rendimento casalingo, la Triestina è molto vicina agli avversari in totale, 24 punti contro 26, ma nell'ultimo periodo l'Unione ha annullato il divario e le due squadre sono andate a braccetto, 9 punti ciascuno negli ultimi tre mesi, nonostante gli alabardati abbiano giocato una partita in meno al Rocco.IN TRASFERTA. Qui le due squadre nell'arco dell'intero campionato si equivalgono, 15 punti per l'Unione e 16 per i lombardi. Ma è negli ultimi tre mesi che la squadra di Gentilini ha innestato un'altra marcia per quasi pareggiare gli avversari, ottenendo 12 punti (a fronte comunque di una partita in più fuori casa) rispetto ai 9 del Sangiuliano. Entrambe comunque fuori casa hanno fatto una seconda parte di campionato migliore della prima. ATTACCO. La sterilità offensiva, come noto, è uno dei grandi problemi della Triestina. E qui infatti il paragone è un po' impietoso per l'Alabarda: solamente 31 i gol messi a segno da Adorante e compagni, mentre il Sangiuliano ha infilato la porta avversaria 38 volte. Anche in questo caso, però, le cose sono andate meglio con la Triestina 2.0, che è riuscita a pareggiare i conti da febbraio in poi: 13 gol a testa per entrambe le squadre. DIFESA. Qui invece le cose vanno decisamente meglio: le due rivali in pratica si sono equivalse nei numeri totali, 45 reti al passivo per l'Unione e 46 per il Sangiuliano. Ma in questo caso il cambio di passo della Triestina negli ultimi tre mesi è ancora più marcato: solamente 9 infatti le reti al passivo in casa alabardata, contro le 13 subìte dai Citizens