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I suntini sandrini di domenica 3 settembre 2023


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DOMENICA 3 SETTEMBRE 2023

- Il primo derby regionale della stagione è della Pallacanestro Trieste. Come scrive Roberto Degrassi oggi su "Il Piccolo", nel Memorial Bortoluzzi di Lignano i biancorossi battono una scorbutica Gesteco Cividale che dopo essere stata sotto di 19 punti con cuore e orgoglio rimonta e costringe Trieste a un finale in volata. A risolvere il match è giustamente quello che è stato il mattatore della finale, Francesco Candussi, letale nell'imporre centimetri e classe. Visto che "Candu" si porta a casa il premio del miglior realizzatore, inutile fargli fare la figura dell'acchiappatutto: la coppa di Mvp della finale va ad Ariel Filloy.

La partita regala trenta minuti di luci quasi abbaglianti e una decina di minuti in ombra, di cui tre o quattro di buio pesto. E sarà proprio dall'esame di questi ultimi che potrano arrivare le indicazioni più utili per una squadra che ha comunque regalato agli avversari quattro uomini. Oltre a Reyes, Bossi e Ruzzier resta a riposo anche Campogrande. Cividale ha mostrato cosa sia la A2, come combattono i quintetti sfavoriti, e dei quattro test precampionato sostenuti dai biancorossi è stato quello dai toni agonistici più elevati.

Christian propone nel quintetto di partenza Brooks, Filloy, Deangeli, Ferrero e Candussi. I biancorossi cercano di far pesare i centimetri, prendono un margine di vantaggio (8-14 al 5') e non lo mollano. Giochi in attacco bilanciati tra soluzioni dal perimetro e innesco per i lunghi, peccato per un paio di buchi difensivi. Si rivede l'esperimento dei due centri insieme sul parquet e assumendocil controllo pressochè totale dei tabelloni i biancorossi allungano sino al +11 della fine del primo quarto (13-24).

Candussi si conferma immarcabile per i lunghi di Pillastrini e imbeccato da Brooks scava un solco definitivo trascinando Trieste fino a doppiare i friulani. Nelle rotazioni coach Christian inserisce anche i ragazzini della brigata. Ogni occasione è buona per fare esperienza. Ha orgoglio da vendere la Gestesco, finisce sotto di 17 ma lotta, sgomita e si butta a rimbalzo nonostante il deficit di centimetri. Trieste, dopo l'apertura di parziale bruciante, rifiata e rallenta il ritmo. Qualche minuto con la marcia ridotta e poi vai di nuovo con un colpo sull'acceleratore. La palla riprende a circolare in modo fluido, Brooks e poi tre liberi di Ferrero ricacciano i friulani a 19 punti di distanza (27-46 18'). Si va al riposo con Trieste avanti 35-46 dopo aver incassato un break da parte cividalese. Sorpresa: nei primi venti minuti i biancorossi hanno fatto poco ricorso ai tiri da tre punti, otto in tutto, preferendo soluzioni interne come confermano i 18 punti in 15 minuti di Candussi.

Gesteco combattiva, non solo Rota ma anche qualche giovane interessante come Marangon. Trieste comincia a fare i conti con la situazione falli (Vildera 4) ma per conservare un margine di sicurezza sa cosa fare: palla sotto a Candussi. Dall'altra parte cresce sensibilmente Miani che riporta Cividale a uno svantaggio sotto la doppia cifra (57-66). I friulani fiutano l'occasione di rimettere il match in discussione. Il terzo quarto si chiude s ul 61-70.

Miani è ormai toccato dalla grazia, dopo un primo tempo da 4 punti segna da tutte le parti. Cividale si esalta e a 8' dalla sirena è a due punti, 68-70. Redivo piazza la tripla del sorpasso, Trieste in evidente difficoltà. Ancora Redivo per un break di 13-0, interrotto solo dal trentesimo punto di Candussi. Quello che pareva un derby scontato sembra destinato a risolversi in volata. Finchè Ariel Filloy non decide che ne ha abbastanza. Tripla, porta un avversario a commettere fallo in attacco, altro colpo da lontano, sottomano. 79-85 al 37'. Ribatte Redivo. Filloy pressato perde palla e regala il contropiede friulano. 84-85 a 2'e spiccioli da giocare. Due liberi di Brooks, un semigancio di Dell'Agnello, la tripla pesantissima di Candussi (86-90) che decide. 

- Venti nuovi arrivi, tre supercolpacci, qualche stuzzicante scommessa, ma anche conferme di uomini chiave. Come scrive oggi Antonello Rodio sul quotidiano locale, il mercato del dg Alex Menta, forte anche delle notevoli risorse economiche messe a disposizione dalla proprietà, è stato di quelli sontuosi, come è difficile ricordarne a Trieste. Acquisti di cartellini a suon di euro e ingaggi di prestigio, non sono cosa frequente in Lega Pro.

La Triestina del presidente Ben Rosenzweig ha messo in gioco una potenza di fuoco che ora dovrà, a partire dal debutto di domani al Rocco contro il Trento, dimostrare di andare forte anche sul campo. Attenzione, non sarà semplice, le squadre completamente nuove hanno bisogno di tempo e i tanti stranieri non facilitano l'amalgama. Ma sotto questo aspetto la guida tecnica di Tesser e del suo staff sono una garanzia. Al momento, oltre alle partenze di Gori e Ganz, altri due dovrebbero essere out per rientrare nella lista dei 24: probabilmente Galliani e un attaccante fra Adorante, l'infortunato Minesso (deve operarsi al menisco, out per un paio di mesi) o il finlandese Vertainen. Vediamo com'è cambiata la Triestina e le pedine del 4-3-1-2 di Tesser.

PORTIERI Uno dei giocatori chiave confermati è proprio il portiere: Matosevic è bravo e conosce bene la piazza. Agostino è un giovane vice di buone prospettive e come terzo è arrivato il 2004 Madou Diakite.

DIFESA Anche qui la conferma di due uomini di grande esperienza, ovvero Malomo e Ciofani. Assieme al capitano, come difensori centrali sono arrivati un veterano che ha giocato in categorie superiori come Struna, ma anche due giovani dal futuro roseo, Rizzo e Moretti. Sarà una bella lotta per il posto da titolare. Come terzini sono arrivati Pavlev a destra e Anzolin (uno che ha fatto il capitano della Juve Primavera e di quella Next Gen) a sinistra. Come loro alternative ci sono Ciofani a destra e lo stesso Rizzo sulla fascia sinistra.

CENTROCAMPO Qui è stato confezionato un reparto di alta qualità ma soprattutto di grandissima quantità. La conferma di uomini preziosi, il tuttofare Germano e l'apprezzato Celeghin, ripreso dal Como, visto il suo ruolo nella salvezza dello scorso anno. Il colpaccio è quello di Omar Correia, il franco-senegalese che sarà il play dal quale passerà il gioco della squadra. La sua più probabile alternativa è Fofana, che però rientra anche nel nutrito pacchetto di mezzali a disposizione di Tesser: oltre a Fofana e Celeghin, ci sono il rampante Pierobon, il citato Germano e l'appena arrivato Vallocchia che ha appena vinto la C. E poi ancora Kacinari, Jonsson e Mutavcic.

TREQUARTISTI L'altro colpaccio è quello all'ultimo minuto di D'Urso, che aveva già iniziato la stagione in B alla grande. Ma nel precampionato anche El Azrak ha dimostrato di saper giostrare bene, e buone cose ha fatto vedere il classe 2005 Kozlowski, uno da tenere d'occhio.

ATTACCO Prima di quelli di Correia e D'Urso, il primo colpo di Menta era stato messo a segno in attacco, con l'arrivo del bomber Lescano, da quattro anni in doppia cifra nella categoria. Accanto a lui la stuzzicante scommessa di Redan, l'olandese cresciuto con Ajax e Chelsea che a 21 anni ha già esperienza europea. Come alternative alla coppia l'esperto Finotto e due su tre fra Adorante, Vertainen e Minesso.

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