SandroWeb Posted February 3, 2024 Report Posted February 3, 2024 SABATO 3 FEBBRAIO 2024 - Arriva il momento del primo verdetto. Come scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo", domani si chiude la prima fase del campionato di A2 con la definizione del ranking in vista della prossima fase a orologio. La Pallacanestro Trieste è attesa a Forlì da un'Unieuro in corsa con la Fortitudo Bologna (di scena a Verona) per chiudere la fase al primo posto. Il primato significa, per intenderci, evitare nell'orologio la corazzata Trapani. Di conseguenza domani è legittimo aspettarsi Forlì e Fortitudo al massimo. Per Trieste, reduce da quattro sconfitte negli ultimi sette turni, non è l'avversario migliore per tentare di rialzare la testa, per giunta ancora senza Reyes. Ma i biancorossi potrebbero contare su un fattore a loro favore: se riuscissero a portare il match in situazione d'equilibrio nelle battute finali ecco che la pressione psicologica potrebbe rendere più vulnerabili i romagnoli. Per arrivare a quel punto, tuttavia, bisogna evitare di ripetere gli inquietanti primi quarti delle ultime gare. IL COACH L'analisi prepartita del coach Jamion Christian snocciola la consueta liturgia del venerdì: «Settimana fantastica di allenamenti, avversari fortissimi, partita molto difficile, ogni partita è una sfida principalmente con noi stessi, dobbiamo tornare a difendere come abbiamo fatto per buona parte della stagione». E questo è, appunto, un problema. Dal ko con la Fortitudo in poi Trieste sta concedendo 84 punti di media agli avversari. Christian conferma il rientro di Ruzzier: «Michele è in ottima forma. Ci offre molto più che solo punti e assist. È un grande leader per noi ed è eccellente nel gestire le azioni durante la partita. La sua intelligenza ci fornisce un ottimo equilibrio in campo: è capace di creare opportunità per gli altri e ha un'enorme esperienza. Un aspetto sottovalutato del suo gioco è che è una delle migliori guardie in difesa nel nostro campionato». L'OROLOGIO Trieste può chiudere quarta o quinta giocandosi i piazzamenti con Verona che ha il saldo canestri a favore. Conosce già i nomi di alcune avversarie: Trapani, Cantù e Torino in trasferta, Urania Milano, Treviglio e Vigevano in casa. Il primo incontro, domenica 11 febbraio lo disputerà al PalaTrieste. La domenica successiva la squadra di Christian sarà sicuramente in trasferta anche perchè il parquet di Valmaura sarà occupato dalla Coppa Italia di volley femminile. La fase a orologio si chiuderà il 21 aprile, pausa domenica 17 marzo per lo svolgimento delle Final Four di Coppa Italia. Non sono previsti turni infrasettimanali. Alla fine le ultime dei due gironi retrocederanno direttamente. - Sono passati quasi sette mesi dallo sbarco americano a Trieste. Mezzo anno nel quale il gruppo di Ben Rosenzweig (intervistato da Ciro Esposito per il quotidiano locale) ha immesso nelle casse un gruzzolo di milioni già in doppia cifra (almeno 15 è la stima) per rifondare la Triestina e avviare un progetto ambizioso. La città se n'è accorta ma come in tutte le start-up il processo di crescita comporta anche dei momenti di assestamento. Un mercato invernale di mantenimento, qualche battuta a vuoto della squadra sul campo, un caso Rocco avviato alla risoluzione ma con i lavori ancora nemmeno partiti e la prospettiva di giocare i play-off non si sa dove, hanno comprensibilmente raffreddato un po' quell'entusiasmo della piazza respirato fino al derby con il Padova. Ma il presidente Rosenzweig ha ben presente cosa significhi gestire gli alti e bassi in un business plan di medio-lungo termine. E proprio in questa fase particolare per l'Unione vuole spiegarlo ai tifosi alabardati e alla città. Siamo arrivati oltre la metà della sua prima stagione, come giudica il suo investimento? In generale, sono ottimista per quanto riguarda la situazione e la direzione dell'investimento. Ovviamente ci sono stati alcuni contrattempi che stiamo cercando di risolvere, ma credo che stiamo facendo buoni progressi per indirizzare il club verso un successo a lungo termine. Abbiamo un nostro piano ed è fondamentale mantenerlo, anche se ciò può influire su alcuni risultati a breve termine che riguardano qualsiasi progetto sportivo. Lei finora è rimasto in silenzio sul precedente gruppo proprietario e all'impatto delle loro decisioni sul vostro investimento. Può darci qualche indicazione in più su come questo ha influenzato la situazione? Credo sinceramente che non si ottenga nulla di buono denigrando gli altri. Ma soprattutto, il mio obiettivo era semplicemente quello di delineare la mia visione del futuro, piuttosto che soffermarmi sul passato. Purtroppo, come si suol dire, il passato non resta sempre nel passato. La realtà è che questo investimento potrebbe essere a uno stato ancora più avanzato se non fossimo partiti da un buco così profondo, sia dal punto di vista finanziario che per quanto riguarda parte della rosa ereditata. Onestamente, quando ho visto per la prima volta alcuni contratti, mi è venuto il voltastomaco. Ma il nostro management, guidato dall'Amministratore Delegato Sebastiano Stella, mi ha subito incoraggiato, mantenendo sempre un atteggiamento positivo e lavorando instancabilmente per migliorare la nostra situazione. Detto questo, ci sono ancora sfide del passato da superare, ma siamo sulla strada giusta per risolverle. Il vostro primo mercato invernale è stato poco movimentato, come valuta l'attività della squadra? Sono piuttosto soddisfatto del lavoro svolto da Alex Menta (General Manager), Morris Donati (Direttore Sportivo) e da tutto il nostro team di scouting. Come ho detto con chiarezza, cerco di evitare di commentare frequentemente i risultati sportivi o le operazioni. Ma ci sono momenti in cui è opportuno che i nostri sostenitori sentano parlare direttamente me. Come è noto, abbiamo avuto uno dei mercati estivi più attivi che io abbia mai visto. Sapevamo che i risultati avrebbero potuto essere discontinui, perché la squadra aveva bisogno di compattarsi per creare un'identità. Credo che nella prima metà del campionato ci siano stati dei risultati positivi, ma c'è ancora molto lavoro da fare per continuare a sviluppare i nostri giocatori di talento, valutare nuove combinazioni e lavorare per rafforzare l'unità della squadra. Penso che abbiamo già gli elementi giusti per rendere la squadra competitiva per molti anni a venire, e questo è alla base del nostro progetto. Eravamo stati molto chiari sul fatto che, nel primo anno, non avremmo corso rischi inutili che avrebbero potuto mettere in dubbio la sostenibilità a lungo termine del nostro piano. È fantastico quando la squadra è in grado di ottenere risultati immediati, ma stiamo costruendo le basi per vincere in modo costante in futuro. Dobbiamo sempre tenerlo a mente e non sacrificare troppo nel tentativo di ottenere un successo istantaneo. Nel complesso, ritengo che abbiamo migliorato la squadra, acquisito potenziale per il futuro e condotto un'attività prudente, il tutto senza vincolarci per i prossimi anni. Questo è sempre stato il nostro obiettivo primario. Non abbiamo ancora una risposta su dove la squadra giocherà nei playoff, qual è l'aggiornamento su questa situazione? È davvero una situazione incredibile, quella di un club che non ha una casa per i playoff a causa di un problema di pianificazione. Onestamente, nemmeno la Lega Pro ha mai visto una cosa del genere prima d'ora. Stiamo lavorando duramente per raggiungere un risultato vantaggioso per entrambe le parti. Cerco sempre di dare per scontato che ci sia un'intenzione positiva da parte di tutte le parti, anche se il nostro club e i nostri tifosi sono quelli che stanno vivendo delle difficoltà. Ho visto segnali che indicano che il Comune e la Regione stanno cercando di risolvere la situazione. Ora si tratta di tradurre le parole in azioni e di attuare una soluzione praticabile. Abbiamo proposto dei meccanismi per evitare che questa situazione si ripeta, pur preservando la possibilità per la città di Trieste di organizzare concerti e di utilizzare al meglio il Nereo Rocco, che è un bene incredibile costruito per il divertimento dei cittadini. Come avete visto con il progetto di rifacimento del campo, il Presidente Fedriga è stato un alleato straordinario nell'aiutarci a convergere e a far progredire le nostre trattative. Insieme siamo fiduciosi di poter creare una struttura in cui la Triestina possa esistere e prosperare a Trieste per molti anni a venire. Avete attivato una partnership con una squadra americana, l'FC Tulsa, e proprio di recente vi siete adoperati per portare l'ambasciatore degli Stati Uniti a Trieste. Ha sempre parlato della sua fiducia nella città di Trieste e del suo potenziale dal punto di vista di un investitore americano. Ne è ancora convinto? Non esito a dire che Trieste è, come quasi tutto ciò in cui investo, un asset sottovalutato. La mia convinzione è stata rafforzata dall'esperienza maturata finora. Da quando abbiamo acquistato il club, mi sono ritrovato a tornare in città quasi ogni mese: non riesco a stare lontano. Vedo un'enorme opportunità di investimento a Trieste e nell'intera regione. Ne ho discusso approfonditamente con l'Ambasciatore americano e mi impegnerò per continuare a far seguire alle parole i fatti. Stiamo discutendo attivamente del progetto del centro di formazione nell'ambito delle trattative per il Rocco e nulla mi farebbe più piacere che riuscire a costruire qualcosa che abbia questa portata per consolidare il legame della Triestina con la città. Credo che più americani abbiano bisogno di vedere la città, di innamorarsene come ho fatto io. Il mio obiettivo è quello di portare almeno 20 investitori americani in città nell'ambito di un viaggio di gruppo in tarda primavera, per far loro toccare con mano tutto ciò che Trieste può offrire oltre alla Triestina (anche se spero che riescano a vedere una partita al Rocco). Abbiamo anche aumentato il nostro lavoro con i club locali e le organizzazioni benefiche per sviluppare un rapporto molto più stretto con tutti i livelli della popolazione, non solo con i nostri sostenitori. Queste cose richiedono tempo, ma l'unico modo per raggiungere l'obiettivo di creare un legame duraturo tra città e squadra è costruirlo lentamente, un po' di più ogni giorno, e lavorare insieme. I fatti parlano più delle parole, quindi auspico che la strada intrapresa finora sia quella giusta, senza dare mai nulla per scontato. Quote
GMarco Posted February 3, 2024 Report Posted February 3, 2024 Ci sono americani e americani... Speriamo tutti di successo. Quote
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