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GIOVEDÌ 11 APRILE 2024

- La posa delle zolle con il nuovo manto erboso, inizialmente prevista per oggi, è slittata a domani a causa delle condizioni meteo nel vivaio veronese dove sono state coltivate, ma dal Rocco arriva la notizia più attesa: come scrive oggi Francesco Daniel Severi su "Il Piccolo", sabato 20 alle 18.30 la Triestina tornerà nel suo stadio per sfidare il Novara nella penultima giornata di campionato. Manca solo il via libera all'utilizzo dello stadio da parte del Comune, che nella giornata di ieri ha dato il là all'iter burocratico previsto come confermato dall'assessore allo Sport Elisa Lodi, e poi potrà partire la prevendita dei biglietti della gara che segnerà il tanto atteso ritorno dei tifosi alabardati nel proprio impianto.

Una tappa, si spera l'ultima, di un lungo percorso di lavori che non sono stati una semplice rizollatura ma un intervento a fondo utile a risolvere una volta per tutte l'intero ventaglio di problemi legati al campo che lo stadio di Valmaura si portava dietro fin dalla sua inaugurazione di ottobre 1992. A riassumere tali lavori è l'agronomo piemontese Daniele Nasini, che vanta nel curriculum la realizzazione di oltre 250 campi da calcio a tutte le latitudini, dall'Inghilterra agli Emirati Arabi Uniti, e che ha seguito l'operazione per la ditta Powergrass. «È un intervento senza precedenti – esordisce Nasini – perché risolve in via definitiva tutte le criticità del campo che già conoscevo, perché le avevo evidenziate quando nel 2019 mi occupai della rizollatura per gli europei Under 19».

Tre gli interventi che Nasini rivendica con orgoglio: l'eliminazione del famigerato strato di argilla presente sotto al campo, la completa realizzazione del sistema di drenaggio e il totale rinnovamento dell'impianto di irrigazione con i nuovi irrigatori "RainBird", che riducono al minimo i problemi legati al vento. «Per fare tutto ciò abbiamo dovuto rimuovere l'intero blocco di argilla finendo per scavare fino ad oltre 54 centimetri contro i 40 previsti in partenza e realizzare 4 scarichi per il drenaggio che non c'erano – continua Nasini – e non è stato un lavoro semplice visto l'ovvio aggravio di costi e l'allungamento dei tempi, ma era un intervento necessario per risolvere per sempre i problemi che questo campo accusa fin dalla progettazione». Quindi i ringraziamenti di Nasini a tutti gli attori coinvolti: «Non voglio essere io l'uomo in copertina. Se siamo riusciti a realizzare tutto ciò devo ringraziare innanzitutto il presidente della Lnd Fvg Ermes Canciani e tutto il suo board per la totale disponibilità e puntualità nel risolvere ogni problematica emersa strada facendo e tutta la squadra di Powergrass, capitanata da Gentian Preci che ha lavorato giorno e notte con estrema professionalità. Ma anche la ditta Scarabelli di Bologna che ci ha fornito i nuovi irrigatori (Trieste sarà il primo campo italiano ad averli in dotazione, ndr ) e la Repen Scavi, oltre a Giovanni Castelli che ha realizzato un progetto iniziale dalla rilevante importanza».

Per il prato del "Rocco" inizia così un'epoca nuova nella quale l'unica questione riguarderà la varietà di tappeto verde da utilizzare tra quello in erba naturale e quello ibrido, sempre più in voga a livello mondiale perché racchiude in sé i punti di forza dell'erba naturale e di quella sintetica. Questione giocoforza rimandata al post-concerti, quando il campo posato in questi giorni verrà rimosso a prescindere dalle condizioni per fare posto al nuovo manto erboso. Riservato al calcio.

- «Ho saputo del trasferimento due giorni prima di arrivare a Trieste. Mercoledì ero ancora a Bologna, neppure il tempo di conoscere i nuovi compagni e sono sceso in campo con la mia nuova maglia a Trapani. È successo tutto molto in fretta, adesso cerco di recuperare il tempo perso ma sono molto felice di essere qui. Trieste ha grandi ambizioni, darò tutto me stesso per cercare di aiutare la squadra a raggiungere i suoi obiettivi».

Leo Menalo, dalla sala stampa del PalaTrieste, racconta le sue sensazioni a qualche giorno dall'arrivo in biancorosso. Una scelta fortemente voluta dalla società che ha sondato per mesi il mercato giungendo, proprio in dirittura d'arrivo, alla chiusura dell'accordo con la Virtus Bologna. «Non è stata una ricerca facile - spiega il general manager Michael Arcieri - abbiamo lavorato nel tempo alla ricerca del giocatore che avesse il giusto mix di atletismo, talento e stazza e alla fine crediamo di aver individuato il profilo giusto. Essere riusciti a mettere Leo a disposizione del nostro coach è stato importante, già a Trapani ha lasciato intravedere quanto di buono potrà fare con noi in questa parte finale della stagione».

Ci sarà tempo per integrare Menalo nel sistema di gioco biancorosso. Non tanto in queste ultime giornate della fase a orologio, prima contro l'Urania Milano e poi a Rieti contro la Sebastiani, quanto nei play-off che partiranno tra poco meno di un mese. «Credo sia stato importante firmare un giocatore che, aldilà delle qualità tecniche, potrà inserirsi nella maniera giusta nel gruppo- sottolinea coach Jamion Christian. Credere nelle possibilità della squadra, dimostrare il giusto carattere ed entrare nello spogliatoio con la carica e l'energia necessaria era fondamentale. Leo ci può dare una grande mano in difesa, in attacco può arrivare facilmente al ferro, una caratteristica che ci è mancata in questi mesi. Con il suo arrivo abbiamo cercato di aumentare l'intercambiabilità nei ruoli, sarà importante riuscire ad avere più soluzioni all'interno della stessa partita- continua Christian. Menalo giostrerà da ala forte e da centro, ma in alcuni frangenti della partita potremo pensare di andare anche con Reyes da guardia, lui da ala piccola e Candussi e VIldera contemporaneamente in campo. Una soluzione che ci darebbe maggior solidità in difesa senza farci perdere qualità offensiva». Grande disponibilità da parte del giocatore, che in questi giorni sta lavorando sodo con lo staff tecnico e la squadra.

«È stato bello tornare in campo sabato scorso a Trapani - sottolinea - adesso con tutta la settimana davanti avrò modo di preparare con più calma la prossima partita. Ho trovato un ambiente super, dal coach a tutti i miei nuovi compagni mi hanno accolto alla grande facendomi sentire la loro fiducia».

Con un Menalo in più nel motore, dunque, Trieste si appresta a vivere la parte finale della stagione. Domenica alle 18, contro l'Urania Milano, ultimo match casalingo della fase a orologio, quaranta minuti che in caso di successo blinderebbero il quinto posto dei biancorossi nella griglia play-off rendendo vano il tentativo di ritorno di Rimini e Cividale.

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