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Trieste-Trento: prima, durante e dopo!


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Dal Piccolo di mercoledì 8 ottobre:

Benevelli: devo migliorare ancora

L’ala: «Sento fiducia intorno a me, mi stimola a lavorare duro»

TRIESTE È stato il match winner dell’Acegas che a Riva del Garda ha cominciato con il piede giusto il suo campionato. Dopo tre quarti di gara disputati in sordina, complici i problemi di falli che l’hanno costretto a stare per lunghi minuti in panchina, Andrea Benevelli ha giocato alla grande i minuti finali del match confermando il suo talento e dimostrando di avere personalità e una freddezza sorprendente vista la sua giovane età. Nei 22’ nei quali è rimasto in campo, l’ala pesarese ha prodotto 18 punti con buone percentuali dal campo e un lusinghiero 6/6 dalla lunetta.

Benevelli, come valuta la vittoria dell’Acegas sul campo di Riva del Garda?

È stato un successo molto importante per la squadra, conquistato su un campo non facile e al termine di una partita che non si stava mettendo bene. Sotto di cinque punti a pochi minuti dalla fine abbiamo rischiato di perdere e invece proprio nel momento più difficile è venuta fuori tutta la nostra voglia di vincere. Una reazione figlia della grande fiducia che ci trasmette il nostro allenatore e che ha fatto sì che tutti portassero il loro mattoncino per costruire la vittoria.

Buona la prestazione del gruppo, ottima la sua prova. Soddisfatto di come ha giocato?

Sono contento del mio finale di partita, il resto è certamente rivedibile.

Se dobbiamo proprio farle un appunto, c’è da dire che si è caricato troppo presto di falli. C’è da preoccuparsi in prospettiva?

Devo imparare a gestirmi partendo dal presupposto che lo scorso anno, in Legadue, avevo a disposizione un minutaggio limitato e quindi ero portato a dare tutto per guadagnarmi spazio sul campo. Quest’anno, giocando di più, devo riuscire a essere più disciplinato.

Intanto, dopo la gara di domenica, le sono arrivati i complimenti di Massimo Bernardi e di Matteo Boniciolli.

Visto che arrivano da un coach che stimo come Bernardi e dall’allenatore dell’anno della passata stagione di serie A direi proprio di sì. Sono molto contento, quello che posso dire è che sento molta fiducia attorno a me e cercherò di ripagarla lavorando duramente, assieme ai miei compagni, sul campo.

La scelta di scendere a Trieste in serie B2, dunque, per il momento si sta rivelando giusta?

Assolutamente sì. Ho trovato una squadra molto unita, una società che ha le idee chiare e una città che sembra molto coinvolta in questo progetto. Tornassi indietro rifarei senza esitazioni questa scelta.

Domenica contro Trento vi aspetta un’altra battaglia?

Trento è un’ottima squadra. Conosco parecchi giocatori e il tecnico Giordani, ci metteranno in difficoltà.

In questo senso l’apporto del pubblico triestino potrà esservi d’aiuto…

Ho giocato a Trieste quattro anni fa con Senigallia e ricordo che rimasi impressionato dal numero di spettatori presenti. Spero sarà così anche domenica, per noi la presenza dei nostri tifosi può essere un aiuto importante per vincere.

Lorenzo Gatto

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Dal Piccolo de oggi...possibile tegola, Marisi rischia de finir in tribuna :incazzado:

Acegas: per Marisi rischio stop per l’esordio in casa con Trento

TRIESTE Un pestone galeotto rischia di fargli saltare l’esordio davanti al suo pubblico. Stefano Marisi, uno dei giocatori dell’Acegas che ha maggiormente convinto in questa prima parte della stagione, è in dubbio per la gara che domenica alle 18, sul parquet del PalaTrieste, opporrà la formazione di Bernardi alla Bitumcalor Trento. Il problema? Un brutto colpo al piede rimediato durante la gara d’esordio a Riva del Garda che già domenica sera si è rivelato particolarmente fastidioso e che in questi giorni impedisce al play romagnolo di allenarsi regolarmente con la squadra.

Allora Marisi come sta?

Non bene. Ho questa infiammazione che crea dolore e che mi rende difficile anche camminare. Non mi spiego ancora come sia successo anche perché, nel corso della partita, non mi sono accorto di nulla. Ho cominciato a sentir male soltanto a freddo dopo la fine della partita.

Fermarsi adesso, visto il buon momento di forma che attraversa, è senza dubbio una seccatura. Arrabbiato?

Sono molto arrabbiato perché questo contrattempo non serviva davvero. Non riuscire ad allenarmi mi scoccia, spero di riuscire a risolvere il problema quanto prima. Per fortuna gli accertamenti medici non hanno rivelato nulla di serio: faccio terapia e aspetto di vedere come evolve la situazione.

Fiducioso per domenica?

Sono fiducioso per natura, farò il possibile per essere in campo assieme ai miei compagni.

Intanto si gode il successo di domenica a Riva del Garda. Quali sensazioni ha provato per questa vittoria nella gara d’esordio?

È stata una vittoria stupenda e certamente non casuale. Frutto del duro lavoro che abbiamo svolto nel corso della preparazione e dell’accuratezza con cui abbiamo preparato la partita.

Riva del Garda, secondo lei, sarà una delle rivali dell’Acegas nella corsa alla promozione?

Secondo me è una buona squadra. Loro come noi non hanno giocato al meglio perché certi meccanismi vanno rodati e non possono essere perfetti all’inizio della stagione. Ciò non toglie che quella trentina è una formazione di buon livello e questo aumenta il valore dei due punti che abbiamo conquistato domenica.

Lorenzo Gatto

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Eh...gia', ma almeno rispetto agli ultimi anni e' solo Marisi, non 3/4 di squadra, per questo confido in una buona prestazione del collettivo. Domenica siccome saro' con la bambina non saro' dietro il canestro solito..... se no mi chiede sempre : ma perche' questi ragazzi dicono delle brutte parole? :aaaaaatttillla::bandieraalabarda:

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Eh...gia', ma almeno rispetto agli ultimi anni e' solo Marisi, non 3/4 di squadra, per questo confido in una buona prestazione del collettivo. Domenica siccome saro' con la bambina non saro' dietro il canestro solito..... se no mi chiede sempre : ma perche' questi ragazzi dicono delle brutte parole? :aaaaaatttillla::bandieraalabarda:

:rolleyes::rolleyes:

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Da basketnet:

Acegas Trieste: un occhiata alla prossima avversaria, la Bitumcalor Trento

Pochi sono i giorni che dividono la Pallacanestro Trieste 2004 e il suo pubblico per la prima stagionale al PalaTrieste. L’avversaria sarà la Bitumcalor Trento che domenica scorsa, fra le mura amiche ha inflitto 21 punti di scarto alla formazione della Nuova Pallacanestro Gorizia.

Vittoria, quella trentina, avvenuta con un ottimo secondo quarto di gioco in cui con un parziale di 20-9 ha messo la vittoria in cassaforte.

Il quintetto base di coach Giordani ha messo a referto 61 degli 82 punti complessivi in cui Gallerini si è messo decisamente in evidenza con 15 punti , 5 rimbalzi e ben 6 assist. Ottime anche le prestazioni di Sabbia (11 punti, 5 rimbalzi, 1 assist), Fossati (12p., 3 rimb. e 5 assist), Cupello (14 p. 3 rimb., 1 assist) e Anselmi (9 punti, 6 rimb., 1 assist).

La sfida di domenica metterà di fronte sicuramente due della pretendenti al salto di categoria finale, squadre che per età media (25 anni Trento e 24 Trieste) ed altezza media dei giocatori (196cm Trento contro i 194 di Trieste) si equivalgono, per cui i palati fini del PalaTrieste potranno gustarsi una grande sfida, interessanti “uno contro uno” e in generale impianti di gioco solidi.

Una sfida in cui dovrà entrare in gioco anche il grande calore del pubblico di fede biancorossa (ci si avvia verso le 500 tessere staccate in abbonamento) in maniera da rendere il PalaTrieste una fortezza inespugnabile, fra l’altro aspetto non trascurato sia da coach Massimo Bernardi che da Matteo Boniciolli in sede di presentazione del match.

La vittoria di domenica scorsa della compagine allenata da Bernardi ha portato grande euforia in città, soprattutto per come avvenuta e in riferimento al valore dell’avversaria; una vittoria che ha dimostrato come la grinta e la saggezza tattica del coach si sta insinuando nel dna dei suoi giocatori. Nello stesso tempo la vittoria non deve essere un punto di arrivo, ma la partenza di una grande annata, e gli allenamenti intensi sono il miglior viatico a questo obiettivo.

Per cui, domenica 12 ottobre è di rigore partecipare alla prima partita casalinga dell’ “era Boniciolli'',

una partita che probabilmente non segnerà in maniera indelebile i valori fra le due compagini, però potrà lanciare qualche segnale a tal proposito.

Emanuele Maranzana

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Dal Piccolo odierno:

IL PLAY DELL’ACEGAS CHIAMA A RACCOLTA PER DOMENICA

Lenardon: «Voglio la spinta dai tifosi»

Se Marisi non ce la fa il senese contro Trento sarà da solo in regia

TRIESTE Sarà il direttore d’orchestra dell’Acegas che domenica al PalaTrieste sfiderà la Bitumcalor Trento per mantenersi a punteggio pieno al comando della classifica del girone A di questa serie B2. Simone Lenardon, il play-maker toscano scelto da Matteo Boniciolli e Massimo Bernardi per guidare la nuova Pallacanestro Trieste, fa il punto della situazione alla vigilia di una sfida che si preannuncia tutt’altro che semplice da superare.

Lenardon, come procede la settimana di allenamenti?

Direi bene, dal momento che il successo di domenica scorsa a Riva del Garda ci sta dando la spinta per lavorare nel modo giusto. Se possibile, con ancora maggior impegno e maggior voglia di quanto non abbiamo fatto dall’inizio della preparazione a oggi.

Fisicamente come sta?

Ho un dolorino dietro la coscia, retaggio della leggera contrattura che ho riportato alla vigilia della sfida con Riva del Garda. Gli esami, comunque, non hanno evidenziato nulla di significativo e le terapie che sto facendo mi stanno aiutando a star meglio, sicchè vado avanti ad allenarmi senza pensarci troppo.

D’altra parte, vista l’incognita Marisi, in forse per domenica, non ci sono grandi alternative...

Appunto. Non sappiamo ancora se riuscirà a recuperare, per cui c’è sicuramente bisogno della mia presenza in campo. L’eventuale assenza di Stefano si farà sentire perché stava giocando molto bene. Ci davamo il cambio per gestire la squadra, ma stavamo giocando anche molti minuti assieme.

Una situazione che la responsabilizza ancor più. Preoccupato?

Preoccupato no. Certo, dovrò stare ancor più attento a gestire la situazione falli.

Non dovesse stare in campo per 40’ filati, quale sarebbe la sua alternativa in cabina di regia?

In questi giorni Massimo (Bernardi, ndr) ha fatto portare palla anche a Bocchini. Penso sia lui l’uomo più indicato in caso d’emergenza.

Tornando al campionato, qual è il suo commento sulla vittoria a Riva del Garda?

Due punti preziosi considerando il fatto che, almeno secondo me, non si è vista la migliore Acegas. Siamo stati poco precisi nel tiro da tre punti, non siamo riusciti a esprimere l’aggressività difensiva che contraddistingue il nostro modo di giocare. Il fatto di aver vinto non giocando al massimo, però, è certamente un buon segno.

Anche lei, eccezion fatta per i minuti finali, non ha giocato al massimo delle sue possibilità.

Credo di no e d’altra parte visto il due su undici al tiro spero proprio sia così. Devo dire che nei minuti iniziali ho sentito la responsabilità del mio ruolo; poi, nel corso della partita, le cose sono andate progressivamente meglio.

Di Trento avete già cominciato a parlare?

Non ancora, forse da oggi (ieri, ndr) cominceremo a lavorare sugli aspetti del loro gioco.

Per domenica, gara d’esordio al PalaTrieste, quanto pubblico si aspetta?

Spero tanto. Sono arrivato a Trieste spinto anche dall’eco degli oltre quattromila spettatori presenti nella finale play-out contro Bassano. So che dipende da noi convincere i tifosi a seguirci, daremo il massimo di giornata in giornata.

Ieri, intanto, dopo la mattinata di riposo concessa da Massimo Bernardi, la squadra ha ripreso a lavorare sul parquet. Cinque contro cinque con Lenardon, Bocchini, Pigato, Benevelli e Di Gioia a vestire la casacca bianca dei titolari e Spanghero, Cigliani, Zurch, Godina e Mancini dall’altra parte del campo. Seduto in panchina, con il piede destro immerso nel ghiaccio, Stefano Marisi che continua a fare terapia nella speranza di riuscire a recuperare dall’infortunio che lo costringe a non allenarsi. In vista della partita di domenica contro Trento, intanto, accordo tra la Barcolana e la Pallacanestro Trieste: chi si presenterà all’ingresso del PalaTrieste con addosso una maglietta della manifestazione velica potrà entrare e assistere alla partita al prezzo simbolico di un euro. Una maniera simpatica e intelligente per riuscire ad avere una cornice di pubblico importante in una sfida delicata come quella di dopodomani.

Lorenzo Gatto

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scuseme , ma non me ricordo a che ora che i gioga , fora dal Rocco tutti al Palatrieste, vederè quanti che farà cussì, come la sottoscritta, sperando che sia alle 18 cussì go el tempo de andar a cior el biglietto se no devo andarlo a cior domani in prevendita per non rischiar de entrar a partida iniziada.

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scuseme , ma non me ricordo a che ora che i gioga , fora dal Rocco tutti al Palatrieste, vederè quanti che farà cussì, come la sottoscritta, sperando che sia alle 18 cussì go el tempo de andar a cior el biglietto se no devo andarlo a cior domani in prevendita per non rischiar de entrar a partida iniziada.

si gioca alle 18

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Eh...gia', ma almeno rispetto agli ultimi anni e' solo Marisi, non 3/4 di squadra, per questo confido in una buona prestazione del collettivo. Domenica siccome saro' con la bambina non saro' dietro il canestro solito..... se no mi chiede sempre : ma perche' questi ragazzi dicono delle brutte parole? :aaaaaatttillla::bandieraalabarda:

E ti te ghe devi subito spiegar che semo in un palazzetto e non in ciesa :D

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Guest brunotto
grazie Giuly ricordavo bene, ma sai avevo paura che la memoria facesse cilecca, dunque c'è tutto il tempo per il biglietto e una birretta, e dopo tutti a tirar fora la vose............FORZA RAGAZZI!

Tifate anche per me e speriamo sia una bella domenica rossoalabardata!!! :D:D:D

Non bere troppo mi raccomando!!! :DDDD

Ciao!!! :p

:bandieraalabarda::bandieraalabarda:

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Dal Piccolo odierno:

Bernardi: mi aspetto un grande Lenardon

Con Marisi fuori, tutto il peso del gioco su un unico play. Bocchini non al meglio

TRIESTE Massimo Bernardi è «serenamente arrabbiato». Il tecnico romagnolo sognava un’altra vigilia per l’esordio davanti al pubblico di Trieste e invece a poche ore dalla sfida che domani sera alle 18 vedrà l’Acegas in campo contro Trento si ritrova a dover gestire una situazione d’emergenza.

INFERMERIA Senza Stefano Marisi, che ieri ha ripreso a corricchiare ma che salvo sorprese dell’ultima ora dovrebbe accomodarsi in tribuna, e con Simone Lenardon e capitan Denis Bocchini non al meglio della condizione fisica per problemi muscolari (ieri il capitano è stato precauzionalmente fermato per un dolore dietro alla gamba), Bernardi è stato costretto a lavorare con il freno a mano tirato per non aggravare i problemi di un gruppo che non scenderà in campo al top della forma. Arrabbiato ma proprio per questo ancor più motivato a presentare sul parquet una squadra in grado di gettare il cuore oltre l’ostacolo per riuscire a far rispettare la legge del PalaTrieste e regalare ai tifosi la vittoria.

IL COACH «Stiamo vivendo una vigilia difficile a causa dell’infortunio di Marisi e dei problemi fisici che stanno condizionando Lenardon e Bocchini - racconta Bernardi -. Problemi che ci hanno condizionato in settimana impedendoci di lavorare nella maniera migliore ma che non cambieranno il nostro approccio in vista della gara di domani. È in questi momenti che si vedono le squadre vere: giocheremo con tutta la grinta e tutto l’orgoglio che abbiamo dentro».

LENARDON L’assenza di Marisi peserà certamente sugli equilibri della squadra. Il play romagnolo con il suo equilibrio riusciva a compensare in maniera ideale l’imprevedibilità e l’estro di un Lenardon sulle cui spalle peserà interamente la gestione dell’Acegas. Nella speranza che la consapevolezza di essere l’unico regista di ruolo in campo non condizioni troppo la prova del giovane regista toscano. «Io sono fiducioso - continua Bernardi - e convinto del fatto che al contrario l’eventuale assenza di Marisi responsabilizzerà ancor più Simone: in questo senso da lui mi aspetto una gran partita».

DI GIOIA Aspettative per la partita di Lenardon così come per quella di Di Gioia che a Riva del Garda nella gara d’esordio non è riuscito a mettere a disposizione dell’Acegas tutto il suo talento e la sua esperienza ma che domani contro Trento è chiamato a disputare una partita di grande sostanza. «Da Carlo - conferma Bernardi - mi aspetto molto di più. Contiamo sul fatto che Di Gioia faccia il Di Gioia perché dalla sua solidità, dalla sua capacità di prendere rimbalzi e di far sentire tutto il suo peso offensivo dipende molto del gioco della nostra squadra».

TRENTO Un’Acegas consapevole della forza di un’avversaria che ha iniziato il campionato con una convincente vittoria casalinga contro Gorizia e che verrà al PalaTrieste decisa a portar via un successo prezioso per il suo campionato e per confermare il ruolo di favorita del girone. «Trento è una gran bella squadra - conclude Massimo Bernardi - questo lo sappiamo. Proprio per questo mi aspetto che i ragazzi siano in grado di dare il duecento per cento. In questo senso il clima che si respirerà all’interno del PalaTrieste e la spinta che riusciranno a darci i nostri tifosi sarà fondamentale».

BARCOLANA Consapevole dell’importanza che il publico potrà avere sulla partita, l’Acegas ha raggiunto con gli organizzatori della Barcolana (la Società velica di Barcola e Grignano) un accordo secondo il quale tutti coloro che si presenteranno all’ingresso del palazzo indossando una maglietta della manifestazione velica in programma domani per la sua quarantesima edizione avranno garantito l’ingresso al prezzo simbolico di un euro.

Un’iniziativa che testimonia la vitalità della società biancorossa e la volontà di avvicinare ancor più il grande pubblico a una squadra che dal sostegno dei suoi tifosi può trovare la spinta per ottenere un grande risultato.

Lorenzo Gatto

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Da Basketnet, o meglio dalla penna virtuale del Baldo:

Trieste-Trento: big match e variabili impazzite

Squadre simili, stessi obiettivi, una partita a scacchi

Coach Bernardi e coach Giordani, due uomini a confronto davanti alla scacchiera parchettata del Palatrieste, Kasparov contro Karpov in una partita che potrebbe essere decisa da una sola, magari apparentemente insignificante mossa.

Abbiamo già tracciato un quadro delle due formazioni, molto simili per caratteristiche tipologiche, forse anche per una connotazione difensiva cara a tutte e due gli allenatori, tutto sinistramente simile anche per quello che concerne l’approccio alla partita di domenica.

Voglia di rivalsa

Percorsi diversi per finalità identiche: Trento la scorsa stagione era indubbiamente la squadra più solida del girone, sempre in testa durante la regular season, scivolata su una “buccia di banana” insidiosa come i play off. Trieste invece ha passato un annata da incubo, non è riuscito niente e se possibile si stava producendo in una auto cancellazione cestistica, salvata solo da una gara 5 con Bassano e da 4000 spettatori riluttanti all’idea di veder sparire il basket in città.

Per questi due validissimi motivi, entrambe le compagini, pur essendo farcite di novità (Trieste con una vera e propria rivoluzione), riprendono il discorso con il sano desiderio di rivalsa, quel quid in più che ogni giocatore penso abbia metabolizzato in estate per arrivare con la “testa” giusta a questo campionato.

Attenzione quindi, imperativo e non abdicare prima del quarantesimo!

La prima di campionato, specchio per allodole o….

Troppo bello per essere vero…

La Bitumcalor nella prima di campionato ha “spazzolato” Gorizia vincendo di 21 punti, un successo che da solo dovrebbe garantire fiducia in quantità industriali. Invece, siccome in chi compete per il primato c’è la necessità di approfondire tutto quello che non è come sembra, a partire da coach Giordani fino a Gallerini (con interviste rilasciate sul sito ufficiale), ci si pone l’interrogativo sulla propria forza, o su eventuali demeriti maggiori della squadra isontina.

Stesso dicasi per Trieste, vittoriosa con un colpo di reni finale a Riva del Garda, inebriata da un inizio col botto ma attenta, in primis con Bernardi, a concentrarsi maggiormente sugli aspetti che non hanno funzionato, anche perché sempre parlando di numeri, la squadra giuliana a 4 min. e 50 sec. dalla fine era sotto di 5 in terra trentina.

Trieste - Trento, una sfida per cercare conferme.

Le variabili impazzite

Sarebbe un autentico, inutile sforzo giornalistico quello di elencare caratteristiche tecnico-tattiche delle due squadre, anche perché spesso si ha a che fare con le “variabili impazzite” in 40 minuti fra due canestri, forse il sale di questo sport.

Allora, lo sbilanciamento da una parte o dall’altra potrebbe essere decretato dalla difficoltà per Trieste a rimpiazzare Marisi (ieri ancora con il piede infilato nel catino del ghiaccio a bordo campo), o i postumi di un acciacco di Bocchini, come per contro potrebbe coach Bernardi ritrovare un gruppo (come ama chiamarlo lui, cioè con la “G” maiuscola) ancor più saldato e dagli insospettabili protagonisti (Zurch e Spanghero sull’attenti).

Variabili quali la medaglia a doppia faccia del Palatrieste. Chiunque, in queste categorie, abbia calcato il parquet di via Flavia, sia che giocasse con Trieste che con le avversarie, ha assorbito sensazioni diverse, con risultati diversi. Allora gli appelli di coach Bernardi, Boniciolli e della squadra al folto gruppo di appassionati triestini, può essere il cosiddetto “sesto uomo” (si parla di almeno 1500-1800 persone presenti), come anche il più pesante fardello da portarsi sulle spalle per la responsabilità che comporta, lanciando i trentini nel più classico “effetto boomerang”.

Arbitri

Gli arbitri dell’incontro saranno i sig.ri PAIS Alessandro di Porto Torres (SS) e SATTA Massimo Giovanni di Porto Torres (SS).

Raffaele Baldini

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