Changeling

[Fabieto]

Changeling

(Changeling, USA, 2008, col., 145’)

di Clint Eastwood

con John Malkovich, Angelina Jolie, Michael Kelly, Jeffrey Donovan, Amy Ryan, Jason Butler Harner, Devon Gearhart

Los Angeles 10 marzo 1928, Christine Collins deve sostituire una collega ed è costretta a lasciare il figlio Walter di 9 anni a casa da solo. Al suo ritorno il bambino è misteriosamente sparito e scatta immediatamente la denuncia. Dopo 5 mesi di ricerca le viene riconsegnato un bambino che sembra proprio Walter, ma lei si accorge subito che non si tratta di suo figlio. Quando chiede alla polizia di continuare le ricerche, il sistema corrotto e l’inefficienza delle forze dell’ordine fanno si che Christine venga rinchiusa in un’ ospedale psichiatrico e solo il reverendo presbiteriano Briegleb aiuterà la povera madre ad uscire di là e far continuare le ricerche.

Tratto da una storia realmente accaduta, C. Eastwood realizza un film emozionante, con un crescendo di suspance di notevole spessore, che culmina nella rabbrividevole sequenza della confessione di un ragazzino… 5 minuti di vero e grande cinema, dimostrando per l’ennesima volta il suo attaccamento all’argomento delle violenze sui bambini. Nonostante le 2 ore e mezza la pellicola non ha cadute rilevanti se non per un “finale” di troppo. Gli attori sono bravi anche se i personaggi sono fin troppo delineati tra buoni e cattivi e se personalmente avrei visto più volentieri Julianne Moore nel ruolo della protagonista Angelina Jolie (che detesto) se la cava, anzi l’Accademy ha già trovato a chi dare l’Oscar.

Voto: 8.5

[MONTAG]

Una storia dura e interessante che è stata fondamentale nella storia giuridica americana.

La regia di Eastwood è perfetta: asciutta e lineare nei momenti drammatici e tecnica e poetica nei momenti intermedi.

Un'inquadratura dall'alto riprende un bambino disperato che scavando ha ritrovato dei corpi. E' circondato da tronchi spogli senza colore che sembrano degli ossi. Il suo volto non guarda nella cinepresa. Fa più male di un'inquadratura esplicità "da coroner"...

Incredibili le mani di Angelina Jolie...da sole con la loro ossuta fragilità bilanciano perfettamente la sua prorompente bellezza che scompare sotto il cappellino e riescono a trasformarla in una credibillissima Piera Maggio ante-litteram...

Sarà oscar...chi lo sa?

9 per me!!!