SandroWeb Posted December 23, 2008 Report Share Posted December 23, 2008 Dal Piccolo di oggi: Gennari ok, è biancorossoOggi la presentazione, ma si è già allenato con la squadra TRIESTE Primo allenamento triestino per Andrea Gennari, il lungo di 208 centimetri scelto dalla coppia Boniciolli-Bernardi per rinforzare la squadra e dare una nuova identità all’Acegas. Arrivato in città in mattinata, il giocatore si è sistemato assieme a Simone Lenardon nell’appartamento occupato fino a qualche giorno fa da Walter Mancini e nel pomeriggio ha incontrato tecnico e giocatori in una seduta di assaggio servita più che altro per consentirgli di cominciare il processo di ambientamento in un gruppo che da gennaio avrà bisogno dei suoi chili e dei suoi centimetri per uscire dalla serie di cinque sconfitte consecutive. Dentro Gennari, fuori Godina che paga la regola che non consente alle società di schierare più di sette giocatori nati prima del gennaio 1986. Gennari, che arriva con la formula del prestito fino alla fine del campionato, ha sostenuto nella serata di ieri le visite mediche e oggi, poco dopo mezzogiorno, verrà ufficialmente presentato a stampa e tifosi: esordirà il prossimo 3 gennaio nella trasferta di Iseo nell’ultimo impegno del girone d’andata. «Ho lasciato Trapani spinto dalla voglia di giocare - le prime parole in biancorosso di Gennari -. Oltre a quella dell’Acegas mi sono arrivate altre proposte, ma devo dire che quando il mio procuratore mi ha prospettato la possibilità di venire a Trieste non ho avuto dubbi. La consapevolezza che la squadra cercava un giocatore dalle mie caratteristiche, la voglia di ricominciare dalla B2 e il richiamo di una piazza che mi ha sempre affascinato sono stati alcuni dei motivi che mi hanno spinto ad accettare. So che le cose non stanno andando bene, so che il morale in questo momento non è al massimo ed è chiaro che avrei preferito arrivare in un momento diverso. Ma non mi spavento, sono qua per lavorare duro». Ieri nella palestra di via Locchi due ore di lavoro assieme a Marisi, Cigliani, Pigato, Benevelli, Di Gioia e Godina. Massimo Bernardi che ha cominciato a spiegare a Gennari le prime regole offensive in modo tale da consentirgli di integrarsi quanto prima nei giochi della squadra. L’Acegas lavorerà ancora questa mattina quindi ci sarà il rompete le righe per consentire ai giocatori di staccare la spina e festeggiare il Natale in famiglia. Tre giorni di break quindi i ragazzi si ritroveranno in palestra dal 27 dicembre per cominciare a preparare la prossima trasferta. Lorenzo Gatto e altre varie, sempre dal Piccolo odierno L’Acegas non funziona, si cambiaRinnovato il settore dei lunghi e nessuno in squadra è più intoccabile di MATTEO CONTESSA TRIESTE La quinta umiliante sconfitta consecutiva, rimediata domenica in casa contro Corno di Rosazzo (sesta nelle ultime sette partite), ha scosso fin nelle fondamenta l’Acegas mettendo in discussione tutto e tutti domenica sera. Dicono che Massimo Paniccia, l’uomo che attraverso Acegas-Aps mette i soldi che tengono in vita la Pallacanestro Trieste 2004, fosse molto arrabbiato già dopo la ridicola figura rimediata a Gorizia e che domenica sera avesse i fumi alle narici. Al punto da meditare di sollevare Massimo Bernardi dalla panchina biancorossa. La cosa è poi rientrata e il tecnico romagnolo resta in sella, ma adesso dovrà intervenire in maniera radicale sulla squadra per invertire la rotta e riprendere la marcia verso i play-off che restano l’obiettivo stagionale, ma si stanno allontanando. La prima novità riguarda l’organico e in particolare il settore dei lunghi, che sta cambiando pelle. Mancini ha chiesto di tornare a casa ed è stato accontentato, Godina ha deluso le aspettative, è stato tagliato e andrà a giocare in Umbria, in C1. Al loro posto è arrivato da Trapani, squadra di B1, Andrea Gennari, ala-pivot pesarese di quasi 25 anni, alto 2,08. Alzando la statura della squadra, dovrà dare una mano a Di Gioia e Benevelli sotto canestro perchè lì si è visto che la squadra è un po’ leggera. «Per la società è uno sforzo enorme, tra l’altro in un momento di grande difficoltà economica generale - spiega il consulente tecnico Boniciolli -. Ma è chiaro che duemilaottocento persone che riempiono il palazzetto la domenica, vanno rispettate». In secondo luogo, come lo stesso coach aveva già anticipato subito dopo la fine del derby di domenica, da adesso in poi verrà dato spazio prioritario ai giovani. Al di là di ciò che Boniciolli e Bernardi hanno sempre sostenuto («questa è una squadra costruita in prospettiva, è l’inizio di un progetto che va oltre questa stagione e non ha l’obbligo di vincere subito»), gli ultimi risultati e questi cambiamenti in corsa dicono che il roster costruito in estate non sarebbe stato in grado di raggiungere l’obiettivo finale, che resta il doppio salto di categoria per tornare in A e restarci stabilmente. Del resto il budget preventivato la scorsa estate per l’intero progetto di rilancio non è stato raggiunto, con la coperta corta è stato impossibile costruire la squadra che aveva in testa originariamente Boniciolli e si è dovuto ripiegare su qualche seconda scelta più abbordabile economicamente, a scapito della qualità globale. «Questa squadra era stata fatta confidando in un buon quintetto base e in una panchina nelle quali ci fossero energia ed entusiamo per dare valore aggiunto - rivela Boniciolli -. Nel settore lunghi, poi, a Godina e Mancini era stata offerta una bella chance di mettersi in mostra». Alla prova dei fatti, l’ultimo mese e mezzo di campionato e i movimenti di questi giorni dicono che qualcche scommessa è stata persa. «Ciò dimostra che nessuno ha la bacchetta magica - dice con calma ostentata il presidente Roberto Dipiazza - dopo anni di sofferenze sembrava che potessimo ritrovare subito l’entusiasmo smarrito nel tempo e invece bisogna aver pazienza e lavorare. Ma a questo punto i giovani devono avere la priorità». Ma c’è un altro argomento che in questo momento di crisi è prepotentemente emerso: il ruolo e il peso di Boniciolli in questa Acegas. È vero che fin dall’inizio aveva chiarito a tutti, Dipiazza e Paniccia in testa, che avrebbe messo in piedi un progetto di rilancio del basket a Trieste, ma non avrebbe fatto il general manager del club. E che, se fosse capitata l’occasione, sarebbe andato altrove ad allenare: «Non ho imbrogliato nessuno», tuona Matteo. È vero. Ma è vero anche che Dipiazza e Paniccia gli avevano dato carta bianca nella composizione dell’organigramma dirigenziale, dello staff tecnico e nella composizione dell’organico della prima squadra. Di fatto, di quest’Acegas è il guru e forse è stato troppo ottimista nel pensare che la macchina fosse già pronta a camminare senza di lui. La situazione attuale lo sta dimostrando. È casuale che la squadra abbia iniziato a perdere proprio quando lui ha assunto l’incarico di coach alla Virtus Bologna, ma non è invece vero che con o senza di lui le cose sarebbero andate allo stesso modo: la sua esperienza, il suo carisma, la conoscenza profonda della psicologia dei giocatori e degli uomini che lui ha scelto avrebbero aiutato molto a evitare di arrivare a questo punto. La sua presenza sarebbe stata determinante, perchè oggi tutta l’Acegas dà l’impressione di essere smarrita: la squadra è andata in tilt perchè ha perso fiducia nei suoi mezzi e i dirigenti non sanno che pesci pigliare per raddrizzare la barca che fa acqua. Il doppio ruolo di capo allenatore a Bologna e manager a Trieste si sta rivelando difficilmente esercitabile. «Se mi avessero chiesto di fare il general manager per la squadra di B2 non avrei accettato neanche per il doppio della cifra che mi hanno dato - ribatte perentorio il consulente tecnico biancorosso -. La mia consulenza triennale era invece finalizzata a lavorare in profondità per ridare un senso alla pallacanestro triestina e in questo senso sto operando. Per questo motivo mi offenderei se si dicesse che siamo tornati ai livelli dell’anno scorso, perchè qualche risultato negativo della prima squadra non può mettere in dubbio i grandi progressi dell’intero progetto». e Bernardi: «Sicuro dei play-off, ci giocheremo la promozione»Ha rischiato l’esonero, ma non si preoccupa: è convinto di poter tornare in alto TRIESTE Bernardi, domenica sera girava voce di un suo possibile esonero. Sente traballare la panchina? Queste cose le conosco bene, fanno parte del mio lavoro. Ma io sono serenissimo, so con assoluta certazza che verremo fuori da questo momento e che daremo ai tifosi e a tutti voi grandi soddisfazioni. Arriveremo nei play-off e ci giocheremo tutte le nostre carte per salire. È chiaro che potrò farlo se continuerò ad esssere l’allenatore di questa squadra, ma se verranno fatte valutazioni differenti, non sarà di mia responsabilità. Mi auguro che ciò non avvenga, vorrebbe dire buttare via il lavoro fatto finora e un potenziale campionato vincente. Ma perchè, dopo quell’avvio molto promettente, la squadra si è improvvisamente persa? La squadra ha creduto di essere troppo forte dopo tutti gli elogi ricevuti anche in modo esagerato rispetto al suo reale valore della squadra, e inconsciamente si è un po’ rilassata. Poi sono arrivati gli infortuni e le sconfitte ed è subentrata la paura. Ci dev’essere anche qualcos’altro che non ha funzionato, è vero? Nel lavoro non è mancato niente e anzi il lavoro fatto ci porterà lontano. I ragazzi hanno risposto sempre bene, con impegno e intensità. Abbiamo problemi oggettivi e io faccio volentieri da parafulmine, maa abbiamo avuto una serie di sfortune che hanno causato tutte le nostre insicurezze. Adesso ci serve soltanto una vittoria per riaccendere dentro di noi la scintilla dell’entusiasmo, della fiducia e della sicurezza. Però avete rivoluzionato il settore lunghi, segno che qualcosa non andava. E su Godina puntavate molto, eppure adesso andrà a giocare altrove, in C1. Diego è una gran brava persona, con ottime potenzialità, soprattutto in allenamento. Lo stimo molto, ma avevamo bisogno di una situazione di gioco più internma che Gennari con la sua altezza ci può dare e che invece Godina, con le sue caratteristiche non poteva garantirci. Ma domenica lei ha detto anche che si riparte dai più giovani, segno che i più esperti non l’hanno soddisfatta appieno. Veramente ho detto che in campo ci andranno gli uomini veri e non guarderò in faccia a nessuno, addesso non si può più scherzare. L’entusiasmo che qualche giovane (Spanghero, ndr) mi ha dato domenica e che mi potrà dare ancora lo terrò molto da conto, perche il basket ha bisogno di divertimento. Previlegierò chi mi saprà garantire entusiasmo, freschezza e anche quel pizzico d’incoscienza che ci vuole. Se Boniciolli fosse stato a Trieste avrebbe potuto impedire di scivolare in questa crisi? È stata una coincidenza la partenza di Matteo per Bologna e la nostra serie di sconfitte e non so dire se la sua presenza a Trieste in questo periodo avrebbe potuto giovare o meno alla soluzione più veloce della crisi. Ma non credo. (ma.co.) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rolf Posted December 23, 2008 Report Share Posted December 23, 2008 da adesso in poi verrà dato spazio prioritario ai giovani........... Ma a questo punto i giovani devono avere la priorità».La squadra ha creduto di essere troppo forte dopo tutti gli elogi ricevuti anche in modo esagerato rispetto al suo reale valore della squadra, e inconsciamente si è un po’ rilassata. Poi sono arrivati gli infortuni e le sconfitte ed è subentrata la paura. Previlegierò chi mi saprà garantire entusiasmo, freschezza e anche quel pizzico d’incoscienza che ci vuole. questo e' quello che voglio io, poi i risultati possono venire o no. Perdere ci puo' stare ma bisogna aver lottato 40 minuti su 40. Tutto qui, chiedo troppo? Non mi pare Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gus Posted December 23, 2008 Report Share Posted December 23, 2008 Intervista più insulsa non ci poteva essere. Ma un minimo di analisi tecnica, una domanda specifica su quanto fatto o non fatto in questo periodo, no? Solo un inutile bla bla. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Rolf Posted December 23, 2008 Report Share Posted December 23, 2008 Intervista più insulsa non ci poteva essere.Ma un minimo di analisi tecnica, una domanda specifica su quanto fatto o non fatto in questo periodo, no? Solo un inutile bla bla. ma no, dai, cosa vuoi che dicano di diverso? Non e' mica una rivista di basket. Poi gli schemi con Gennari dovranno appena provarli, non ti pare? Gia' il fatto che allevino giovani e che abbiano capito che il salto di serie si fa quando c'e' il budget e' buono. Del resto aiuta molto il budget se hai preparato in casa almeno guardie, play e ali piccole e non te le devi andare ad acquistare sul mercato. Penso che l'intendimento sia questo, lasciamo scorrere il fiume, chissa' che prima o poi non arrivi al mare. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Radimiro Posted December 23, 2008 Report Share Posted December 23, 2008 Gus e Rolf condivido pienamente quello che scrivete. Ci vogliono fatti e non parole e questa societa' aihme' dovrebbe prenderne atto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gus Posted December 23, 2008 Report Share Posted December 23, 2008 ma no, dai, cosa vuoi che dicano di diverso?Non e' mica una rivista di basket. Poi gli schemi con Gennari dovranno appena provarli, non ti pare? Gia' il fatto che allevino giovani e che abbiano capito che il salto di serie si fa quando c'e' il budget e' buono. Del resto aiuta molto il budget se hai preparato in casa almeno guardie, play e ali piccole e non te le devi andare ad acquistare sul mercato. Penso che l'intendimento sia questo, lasciamo scorrere il fiume, chissa' che prima o poi non arrivi al mare. Scusate. Ho omesso di quotare o di scrivere che mi riferivo all'intervista di Contessa a Bernardi. Preciso comunque il senso della mia critica. Intervisti Bernardi gli chiedi: "Sente traballare la panchina?" e "Ci dev'essere qualcosa che non ha funzionato?" Non gli domandi, per esempio, com'è possibile che da sette partite (almeno) consecutive gli avversari abbiano giocato in difesa per escludere dai giochi offensivi Bocchini e Lenardon e in attacco soprattutto con gli uno contro uno delle guardie e noi non siamo riusciti a trovare una contromossa efficace? O altre cose specifiche? Mah ... Per me resta solo bla bla, come la classica: "... Quando il mio procuratore mi ha detto che mi voleva Trieste ..." Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SandroWeb Posted December 24, 2008 Author Report Share Posted December 24, 2008 Dal Piccolo della vigilia di Natale: BASKET: L’ACEGAS CERCA DI SUPERARE LA CRISIIl lungo Gennari ha firmato per Trieste Pilat: «Ha le caratteristiche giuste per inserirsi nella squadra» TRIESTE Ultimo allenamento prima del rompete le righe per l’Acegas. Mattinata di lavoro, nella palestra di via Locchi, prima degli auguri e della breve fuga che consentirà ai giocatori di tornare a casa per passare il Natale in famiglia. Tre giorni di pausa che arrivano particolarmente graditi per staccare la spina: si riprenderà sabato mattina quando la squadra si ritroverà in palestra per cominciare a preparare l’ultimo appuntamento del girone d’andata programmato per sabato 3 gennaio sul campo di Iseo. Attenzione particolare attorno all’ultimo arrivato per cercare di valutarne a fondo le caratteristiche e consentirgli di integrarsi il più in fretta possibile nei giochi della sua nuova squadra. Andrea Gennari ha destato una prima impressione positiva: è il lungo che serviva, ha buoni movimenti vicino a canestro, ha la stazza fisica necessaria per dare all’Acegas una dimensione che non sia solamente perimetrale e le motivazioni per aiutare la sua nuova squadra a uscire dal periodo di crisi cancellando la striscia di cinque sconfitte consecutive che l’ha costretta a ridimensionare il suo ruolo nel campionato dopo lo strepitoso inizio di stagione. «Ho lasciato Trapani spinto dalla voglia di giocare - le prime parole in biancorosso di Gennari che ieri è stato ufficialmente presentato dopo aver superato le visite mediche. Oltre a quella dell’Acegas mi erano arrivate altre proposte ma devo dire che quando il mio procuratore mi ha prospettato la possibilità di venire a Trieste non ho avuto dubbi. La consapevolezza che la squadra cercava un giocatore dalle mie caratteristiche e dunque che avrei trovato qui gli spazi che mi sono mancati in Sicilia, la voglia di ricominciare da un campionato come la B2 che conosco bene e il richiamo di una piazza che mi ha sempre affascinato sono stati alcuni dei motivi che mi hanno spinto ad accettare». E così Gennari ha raggiunto Trieste ritrovando Benevelli, con il quale è cresciuto a Pesaro nel settore giovanile della Scavolini e familiarizzando con uno spogliatoio che ha trovato con il morale alto nonostante il momento non positivo. «So che le cose non stanno andando bene - continua Gennari - e che lo spirito in questi frangenti non può essere al massimo. È chiaro che avrei preferito arrivare in un altro momento ma non mi spavento. Sono qua per lavorare duro e aiutare la squadra a ritrovarsi superando questo momento difficile». Un compito duro ma possibile secondo Marco Pilat, tornato lunedì dalla Sicilia per il periodo natalizio e passato ieri nella palestra di via Locchi per salutare la squadra e lo staff e fare gli auguri. «Gennari l’ho conosciuto nel corso delle amichevoli che con Agrigento abbiamo giocato contro Trapani - racconta il Cigno - e devo dire che mi ha impressionato perché sia tecnicamente sia fisicamente è un giocatore di buon livello. Credo abbia le caratteristiche giuste per integrarsi nell’Acegas: ha i piedi veloci e nonostante la stazza fisica e un lungo che sa correre. Per il tipo di gioco che vuole Bernardi, dunque, rappresenta senza dubbio un tassello ideale. Dipenderà molto dalle motivazioni con cui vivrà questa avventura ma credo che da questo punto di vista la scelta di lasciare la sua ragazza a Trapani e fare tanta strada per arrivare fino a Trieste rappresenti di per sè una garanzia». Un giudizio importante quello di Pilat che ad Agrigento sta disputando una buona stagione ed è tornato in forma dopo le difficoltà di inizio stagione. «In Sicilia sto bene- ha commentato Marco - e le cose per fortuna stanno girando nel modo giusto. Siamo terzi in classifica e le prospettive sono buone. Sono passato per fare gli auguri di buon Natale alla squadra e a tutto lo staff, ne approfitto per estenderli anche a tutti i tifosi della Pallacanestro Trieste». Lorenzo Gatto Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Radimiro Posted December 24, 2008 Report Share Posted December 24, 2008 Speriamo che l'anno nuovo porti un clima diverso in casa Acegas. Ritengo che Gennari sia un buon centro e nulla di piu' e spero che riesca a fare la differenza ed a portare l'agognata promozione. Non voglio nemmeno prendere in considerazione un altro campionato in serie B dilettanti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
cucciolina Posted December 25, 2008 Report Share Posted December 25, 2008 Speremo ben! Speremo che sia el giogador che mancava a questa squadra Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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