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Trieste-Riva Del Garda: prima, durante e (anche) dopo


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Come indicado dal buon 80 revival, stop de 20 giorni per Lenardon: la conferma arriva dal Piccolo odierno:

Lenardon 3 settimane out

di MATTEO CONTESSA

TRIESTE Nella sfortuna, Simone Lenardon può dire di essersela cavata a buon mercato: niente di grave al suo ginocchio sinistro, infortunato sabato scorso nella parrtita a di Iseo. La risonanza magnetica e le radiografie alle quali è stato sottoposto lunedì sera hanno evidenziato infatti una contusione del compartimento mediale dell’articolazione con interessamento osseo e legamentoso. Traducendo, una brutta botta, ma niente di rotto o lesionato.

Ciò vuol dire che l’assenza del play senese dal parquet non sarà troppo lunga: 3-4 settimane, 5 al massimo, salvo complicazioni. Lenardon resterà per due settimane a riposo assoluto, sottoponendosi da oggi stesso a magnetoterapie e laser terapie al ginocchio, poi verrà sottoposto a una visita di controllo. Se l’articolazione avrà reagito bene alle terapie, il playmeker riprenderà gradualmente ad allenarsi e nel giro di una-due settimane protrtebbe tornare in campo. Altrimenti si deciderà a quali eventuali cure ulteriori ricorrere.

Ma facendo gli scongiuri, non prendiamo neanche in considerazione questa seconda ipotesi. E diciamo allora che il giocatore salterà sicuramente le partite con Riva del Garda e Trento mentre già a Como, se tutto andrà bene, potrebbe essere a disposizione. ma è molto più probabile, in verità, che possa rientrae l’1 febbraio al PalaTrieste contro Valenza Po, se non del tutto a Castellanza, la domenica successiva. «Sono sollevato, perchè lì per lì ho avuto un po’ paura - ha commentato ieri, tirando un sospiro di sollievo, Lenardon - e invece potrò tornare presto a dare una mano ai miei compagni, in un periodo non fra i migliori della stagione. Mi interessava tornare a giocare il prima possibile, mi solleva sapere che sarà così.

In sostanza, spero di tornare in campo tra Como e Valenza, ma è una previsione mia, col dottore non ci siamo ancora sbilanciati».

Certo che proprio non ci voleva proprio adesso, alle porte dui due sfide terribili e quando sembrava aver superato la flessione di forma di novembre e dicembre.

«Facendo un calcolo sommario, avevo giocato più di 100 partite di fila in B2 senza mai un problema. Questo stop rappresenta comunque un episodio di sfortuna assoluta, perchè è stato causato da un avversario che accidentalmente mi è caduto addosso. Altrimenti a quest’ora avrei appena regolarmente terminato l’allenamento insieme ai miei compagni».

Intanto ieri l’Acegas ha ufficialmente ceduto in prestito Diego Godina fino a fine stagione al Cremona, che milita in C1. Niente più Umbria, ma Lombardia, anche se la serie resta sempre quella.

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Dal Piccolo di venerdì 9 gennaio:

«Dimettermi? Non ci penso proprio»

Il tecnico: «Sono all’Acegas per avviare un progetto, penso di farcela»

«Contro Riva del Garda ci servirà il calore del nostro pubblico»

Intervista a Bernardi

di MATTEO CONTESSA

TRIESTE Un Massimo Bernardi agguerrito e per niente toccato dalle voci di fiducia in diminuzione nei suoi confronti prepara la partita di domenica contro la capolista Riva del Garda con la ferma intenzione di bloccare il lungo filotto negativo e iniziare la risalita.

Coach, sta preparando qualche escamotage particolare per affrontare la capolista?

Qualcosa faremo, ma essenziale è che contro Riva del Garda la squadra sappia giocare al meglio delle possibilità. Chiaro che avendo Gennari, quando lui sarà in campo appoggeremo di più la palla sotto canestro. Ma non aspettiamoci miracoli da lui, perchè deve lavorare ancora per arrivare al meglio della forma. Invece avremo sicuramente bisogno del calore del pubblico. So che ultimamente non gli abbiamo dato soddisfazione e ha tutti motivi per essere deluso, ma domenica abbiamo bisogno di sentire il suo calore, sapere di essere tutti uniti per prendere due punti che servono a sbloccare la situazione negativa che stiamo vivendo.

Le tante sconfitte hanno reso i giocatori più fragili di testa. Mai pensato di fare ricorso a uno psicologo per aiutarli?

Questo lavoro lo stiamo facendo già noi, senza psicologo, e stiamo lavorando sulla fiducia nei propri mezzi. Ma i nervi sono saldi e bisogna abbassare un po’ il tiro: abbiamo perso perchè siamo stati penalizzati dagli infortuni ed essendo la squadra abbastanza giovane ne ha risentito. Ma i giocatori stanno lavorando bene, a Iseo si sono visti miglioramenti nonostante Spanghero con la febbre e Di Gioia afflitto da influenza intestinale.

Ritiene che la sua posizione sia a rischio, nelle prossime due partite?

La mia posizione non interessa nulla, faccio l’allenatore professsionista da 20 anni e so bene come funzionano queste cose. Io sono venuto qui dove nessuno mi ha chiesto di vincere il campionato, ma di iniziare un progetto di lavoro. Abbiamo già fatto arrivare in nazionale Under 17 Spanghero, che quest’estate quasi nessuno conosceva neppure a Trieste e in quella di serie B Ciglian. Siamo in un momento di difficoltà, nello sport e nella vita ci sono, ma siamo sicuri di poter arrivare a giocarci le nostre chance nei playoff. Dunque sono tranquillo, lavoro sereno e invito tutti a giudicare il mio lavoro a fine stagione.

Ha mai pensato a dimettersi, in queste settimane?

Le dimissioni? Non mi passa enanche nell’anticamera del cervello, sono convinto della qualità del lavoro che stiamo facendo. Quest’anno cercheremo di giocarci le nostre possibilità nei play-off: se ce la facciamo, bene; altrimenti questo lavoro servirà come base per l’anno prossimo.

Ultima domanda: come sta la squadra in vista di domenica?

Spanghero ha lavorato regolarmente, mentre Di Gioia è rimasto fermo fino a ieri. Speriamo che per domenica recuperi un po’ di energie. E per la decima maglia penso a un ballottaggio fra Zurch e Polo.

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L'articolo de qualche giorno fa de Raffaele Baldini su Basketnet:

Acegas Trieste: il rischio delle decisioni istintive...

Acegas Trieste: attenzione, maneggiare con cura…

Periodo delicato, delicatissimo quello della Pallacanestro Trieste 2004, la squadra che non vince più, un gioco smarrito e adesso il male oscuro che serpeggia in seno alla società: chi è il colpevole?

Coach Bernardi a “termine”? i soliti errori….

E ci risiamo….

come nella peggior tradizione del bar dello sport, come parole e parole usate per riempire vuoti significati nei quotidiani sportivi, come nella cattiva abitudine di una visione superficiale della questione, ecco tirata fuori la “fiducia a termine” per il coach, il capro espiatorio panacea di tutti i mali, l’uomo solo facilmente colpibile rispetto a una dozzina di atleti che scendono in campo.

Specifichiamo: dal consulente operativo Matteo Boniciolli non è arrivato nessun ultimatum al coach romagnolo, ma la questione potrebbe essere bypassata dai vertici, già in altri casi inclini a questo tipo di operazioni.

Purtroppo al di là di giudizi in merito, basterebbe avere memoria neanche troppo retro datata per rendersi conto che la sostituzione della guida tecnica non sempre porta effettivi vantaggi; quando quindi sarebbe opportuno prendere tali decisioni? Nel caso di poca professionalità ed etica lavorativa dell’allenatore o nel caso la squadra sia in blocco refrattaria a qualsiasi indicazione dal’alto. In entrambi i casi non sussiste tale presupposto, coach Bernardi con la sua squadra ha sempre lavorato alacremente in palestra, semmai ci fosse un dubbio è sulla quantità di carico di lavoro non la mancanza, i giocatori non hanno mai mostrato segni di insofferenza e “parlano la stessa lingua” di chi li guida, perlomeno in allenamento.

Poi, onestamente, in termini strettamente tecnici, coerenza vuole che se tutti, compresi i dirigenti, hanno sposato con orgoglio la teoria della “triade d’oro” (anche come compensi ndr.), tre professionisti come Boniciolli-Bernardi-Comuzzo per rilanciare il basket giuliano come unica certezza in termini di competenza a lungo termine, adesso mettere in discussione le uniche certezze vorrebbe dire mettere in discussione tutto, ma proprio tutto, basket compreso!

Bocchini e l’insofferenza tecnica

Secondo capitolo della melodrammatica saga Acegas Aps: capitan Bocchini contro il suo coach.

La partita di Iseo ha denunciato nulla più che una ennesima prestazione da “insofferente” di capitan Bocchini, un giocatore e un uomo di grandissime qualità morali e tecniche che oggettivamente non sta trovando il ritmo giusto nelle ultime domeniche.

Problema irrisolvibile? Assolutamente no, grazie al cielo parliamo di un giocatore che, rispetto a illustri predecessori, da capitano e quindi primo tramite con l’allenatore, è tenuto a spiegarsi a quattr’occhi, a discutere costruttivamente i perché di questa incomprensione tattico-tecnica o di un qualsiasi motivo alla base di questo calo di rendimento. Coach Bernardi sa benissimo che non si può prescindere dalla produttività di capitan Bocchini, sa benissimo che è necessario trovare gli accorgimenti in termini di schemi d’attacco per portare senza troppi “chilometri” il tiratore liberato dalla difesa avversaria, sa benissimo che non può pretendere in altri elementi i quindici-venti punti nelle mani che ha lui.

E se poi il capitano non usa proclami giornalistici contro tutto e tutti, se non sproloquia inveendo contro il coach o i compagni, non lo si veda come una debolezza, ma un segno di intelligenza e serietà!

I fattori destabilizzanti e il supporto tecnico

Purtroppo quando le cose vanno male affiorano mille micro situazioni vere o presunte a minare l’ambiente; non a caso settimanalmente, sconfitta dopo sconfitta, vengono fuori questioni legate alla lontananza del consulente operativo, giocatori insoddisfatti (Mancini ndr.), incomprensioni fra Bocchini e il coach…normale, fa parte del gioco, ma elementi destabilizzanti ci sono stati.

Per esempio un elemento mai affrontato nella disamina della gestione “a distanza” di Matteo Boniciolli, parlando con addetti ai lavori, è la mancanza di una spalla tecnica di supporto in queste situazioni a coach Bernardi. Nel senso, proprio per quello detto in precedenza, per caratteristiche di personalità e background il romagnolo che guida l’Acegas ha tutti gli anticorpi per assorbire e convivere con questo momento di empasse; però, pur con il valente staff attuale, che per ruoli non può essere nulla più di quello che è, mancano figure professionali paritetiche come Boniciolli e Comuzzo per esempio che creino un utile contraddittorio o un diverso punto di vista, non quindi un intrusione o scavalcamento di ruoli, bensì un utile confronto, esattamente come Boniciolli con Zorzi, come Phil Jackson con Tex Winter, e altri casi vincenti.

Ora per il bene dell’Acegas Trieste meno capri espiatori si cercheranno di qui in avanti, meno alibi si creeranno soprattutto nella testa dei giocatori in vista dei prossimi, durissimi match delle prossime domeniche.

Raffaele Baldini

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...e, dal Piccolo di oggi

Bernardi: «Vincere per andare ai play-off»

Domani arriva al PalaTrieste il Riva del Garda, una delle tre capoliste del girone

TRIESTE Parola d’ordine? «Vincere». Massimo Bernardi taglia corto alla vigilia della sfida che domani, alle 18, porterà Riva del Garda sul parquet del PalaTrieste.

Battere una delle tre capolista del girone, sconfitta sabato scorso a Corno di Rosazzo ma reduce da una significativa striscia di nove vittorie consecutive che l’ha portata in testa alla classifica dopo un avvio al rallentatore, significherebbe cancellare il fardello di un periodo difficile e ripartire di slancio in un girone di ritorno nel quale l’Acegas deve andare a caccia delle sette-otto vittorie indispensabili per assicurarsi i play-off.

Sfruttare le gare interne, a questo punto, diventa fondamentale ed è per questo che il coach romagnolo fa appello ai tifosi in vista di una sfida nella quale il fattore campo dovrà pesare in maniera determinante.

Mancherà Lenardon, alle prese con la fisioterapia al ginocchio dopo l’infortunio rimediato sabato scorso a Iseo, ma la squadra ha recuperato a pieno Di Gioia e sembra avere i mezzi, l’energia e la determinazione per andare a caccia di un risultato positivo dando continuità alle buone cose che nell’ultima trasferta di campionato ha saputo far vedere solamente a tratti.

Ieri sul parquet del PalaTrieste la squadra ha lavorato agli ordini di Bernardi e di un Comuzzo in straordinaria versione di assistente (Sussi e Messina hanno pagato dazio all’influenza) cercando di mettere a punto la strategia anti Riva. Gran rimescolamento di quintetti con il tentativo di appoggiare maggiormente la palla dentro l’area dei tre secondi sfruttando la presenza del nuovo arrivato Gennari e grande attenzione ai giochi offensivi di un’avversaria giustamente rispettata e molto temuta.

Prima di ritorno

Ims Como-Falconstar Monfalcone (si gioca stasera alle 21), Blindo Office Valenza-Casa Azienda Moncalieri, Calligaris Corno di Rosazzo-Ims Monza, Abc Utensili Varese-Nuova Pallacanestro Novara, Acegass Trieste-Cartiere Riva del Garda, Marcora Castellanza-Banca Network Iseo, Nuova Pallacanestro Gorizia-Bitumcalor Trento.

CLASSIFICA

Bitumcalor Trento, Cartiere Riva del Garda, Banca Network Iseo 18, Nuova Pallacanestro Novara e Calligaris Corno di Rosazzo 16, Ims Como, Abc Utensili Varese e Falconstar Monfalcone 14, Blindo Office Valenza e Acegas Aps Trieste 12, Casa Azienda Moncalieri 10, Marcora Castellanza 8, Ims Monza e Nuova Pallacanestro Gorizia 6.

Lorenzo Gatto

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L'articolo di Matteo Contessa sul Piccolo di domenica 11 gennaio:

Acegas, contro Riva serve l’impresa

Più gioco sotto canestro per non perdere contatto con la zona play-off

AL PALATRIESTE ALLE 18 PARTE IL GIRONE DI RITORNO

Gennari, Benevelli, Di Gioia dovranno portare a casa punti e impegnare a fondo i lunghi trentini

Bocchini, Cigliani, Pigato e Spanghero dovranno approfittare degli spazi all’esterno per colpire da lontano

di MATTEO CONTESSA

TRIESTE All’andata finì, in riva al lago di Garda, 74-64 per l’Acegas. Fu una partita che i biancorossi vinsero in maniera autorevole, avviando quella illusoria cavalcata autunnale e facendo sembrare piccola piccola la neo retrocessa Riva del Garda. Tre mesi dopo, la situazione è completamente cambiata. Adesso è Riva del Garda che arriva a Trieste da capolista e gran favorita. Per contro, le sei sconfitte consecutive hanno reso l’Acegas balbettante e spaurita, spazzando quella squadra sfrontata e brillante che aveva guardato tutti dall’alto verso il basso per un mese buono. Oggi, ciò che la truppa di Bernardi deve fare è soltanto bissare l’esito della sfida d’andata. In qualunque modo, con qualsiasi mezzo, deve solo vincere. Perchè in caso contrario non solo arriverebbe la settima sconfitta consecutiva, ma con essa probabilmente un colpo fatale al morale biancorosso che, al di là delle dichiarazioni rassicuranti che quasi ogni giorno filtrano dal club, in realtà scricchiola pericolosamente.

Sabato scorso a Iseo l’Acegas ha perso, è vero; ma si è vista una squadra in crescita rispetto allo sfacelo delle ultime partite pre natalizie. L’esordio di Gennari ha avuto una parte, in questo miglioramento. Perchè in area l’Acegas ha mostrato, seppure con i limiti della condizione precaria del neo acquisto, tutt’altra potenzialità rispetto a prima, soprattutto grazie alla confortante intesa che il pivot ha subito evidenziato con Benevelli e Di Gioia, i suoi compagni di reparto.

Oggi Bernardi ricorrerà ancora di più a questa opzione; per cercare quei punti da sotto, la cui mancanza era uno dei talloni d’Achille della squadra, e anche per impegnare di più i lunghi trentini costringendo la difesa ospite a chiudersi lasciando spazi più liberi all’esterno per i tiratori triestini.

Ma da lì bisognerà colpire, non fare come a Iseo, dove la mira da fuori era stata largamente insufficiente. Bocchini, Pigato e Cigliani potranno essere determinanti, ma se anche il giovane Spanghero facesse valere il suo buon tiro e la sua beata incoscienza non sarebbe male. Anche perchè, per vincere oggi, comunque serve un’impresa. Nella quale dovrà fare la sua parte anche il pubblico triestino.

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Trieste batte Riva del Garda 67 -65. L'Acegas sempre in vantaggio. I nostri hanno dilapidato un vantaggio cospicuo ed hanno permesso incredibilmente nel finale un tiro da tre degli ospiti, che per fortuna non e' entrato. Per una squadra convalescente non e' male, considerando che giocava con un delle prime in classifica. :rolleyes:

Edited by rafrad6164
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pagelle:

Marisi(mvp):7.certo,voto positivo per il discreto bottino ma soprattutto per aver subito per 37 minuti un pressing asfissiante..pur in mezzo a qualche pausa,si puo' dire che abbia retto bene

Benvelli:6.5. serata storta al tiro.comunque altra doppia doppia e molta grinta.

Pigato 6.5 ha fatto il suo.meritava mezzo voto in piu' se non avesse sbagliato quei liberi che potevano diventare pesanti..

Bocchini 6.5 che non sia la sua stagione lo si e' visto in quel lay up:palla che si fa 3 giri sul ferro,il 90%entra.a lui e' uscita.ma e'stato comunque un passo avanti questa gara per lui..

Cigliani 6..da 8 il suo finale..da 4 quell'azione che ha riaperto le speranze a RIva.Palleggio da meta' campo,non vede Bocchini liberissimo nell'angolo,si intestardisce nel palleggio,perde palla fa fallo antisportivo.se Riva dal meno 19 arriva a spendere all'ultimo secondo il tiro partita lo deve molto alla dabbenaggine di Andrea in questo frangente..L' Acegas per contro deve ringraziare Andrea per il suo bel finale..

DI Gioia 6. da contestato,magari in modo sotterraneo, ad invocato quando e' in panca.Non solo per meriti suoi..comunque brutto da vedere,cifre mediocri.ma quando e' in campo la squadra sembra un po' piu' sicura.

Gennari 5. Lento ed impacciato e un po' troppo beccato dal pubblico per essere la sua prima partita.rivedibile.

magari con un po' piu' di fiducia attorno.

Spanghero 5.5.personalita',vero,ma anche un po' di presunzione..segna una bomba ma con lui in regia la squadra traballa..crescerai,crescerai...

2 parole sugli avversari.mancava di fatto Samoggia,l'uomo forse piu' proficuo.ha evidenziato un buon collettivo con un ottimo play ed un giocatore,il coloured,con 2 gambe fuorilegge per la categoria.buona squadra..niente di trascendentale.

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Serviva vinzer per ridar sia morale che fià alla classifica. Se dopo stemo a veder el sviluppo della partida, allora la xe ancora de dir che no vedemo ancora l'alba. Mi no so, ma questa Riva no me ga parso una squadra da primato in classifica, noi d'altronde gavemo zogado meno peggio de lori. No concepiso come se fa a zogar in 5 sull'arco con 2 lunghi de ruolo in campo e soprattutto come i nostri lunghi, Benevelli a parte, no i riva a butarse a canestro senza paura ed evitar passaggetti che no i xe mai andadi a buon fine :( Me ga piaso Marisi....ga finalmente dimostrado quel che pol dar nel suo ruolo.

Cmq el +19 tra quel che se ga visto in campo no ghe stava proprio...come ghe disevo a sandro, xe el punteggio finale che rispecchia el reale gap tra queste 2 formazioni viste stasera.

Ma gavemo vinto, serviva questo e se poderà andar a trento con uno spirito diverso :rolleyes:

Edited by assist
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Xè stada veramente dura e se semo veramente cagadi addosso..

Comunque alcune robe bele le go viste, tipo i scambi tra Bocchini e Benevelli che ga fatto sì che el capitano non se intestardissi in troppi tiri; per mi el ga giogado meio delle ultime volta che lo go visto.

Gennari pol farse sentir in difesa, ma ahimé non xè un fenomeno e la pecca della squadra xè sempre el reparto lunghi. Ad ogni modo meio lui che Mancini o Godina.

Quest'anno me sa ke xè ancora de soffrir e non farse troppe illusioni.

L'obbiettivo ragionevole xè la salvezza possibilmente andando ai playoff.

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A freddo:

PRO ->

1) abbiamo vinto dopo 2 mesi

2) Marisi strepitoso nel primo quarto, anche se poi è un pò calato mi è sembrato un altro giocatore rispetto ad altre partite

3) si è un pò svegliato anche Bocchini (anche se ha parecchia sfiga nei sottomano)

4) Benevelli con la solita doppia-doppia (12+12)

5) molto bene Pigato nel finale (togliendo i liberi che ha sbagliato)

6) abbiamo finito con un +5 tra palle recuperate e palle perse

7) per 2 quarti e mezzo abbiamo giocato decentemente (cosa che non si vedeva da mò)

8) benino anche Cigliani

CONTRO->

1) reparto lunghi: da Di Gioia non mi aspetto tanto di più, Gennari invece deve entrare meglio nel sistema. A parte i due stopponi clamorosi nel primo tempo non ha fatto altro, sembrando quasi "timido" nel girarsi spalle a canestro e spaccare il tabellone con la stazza che si ritrova. Da rivedere assolutamente, mi astengo da fare altre valutazioni avendolo visto solo in questa partita

2) abbiamo perso a rimbalzo, e il duo sopracitato ha raccolto 6 rimbalzi in totale. Che Dio preservi Benevelli, visto che mi sembra l'unico a essere sempre presente a rimbalzo...

3) stavamo per buttarla nel cesso da soli, Riva ha giocato male per ampi tratti di gara e stavamo per servirle la vittoria su un piatto d'argento

4) siamo mentalmente scarichi in molte occasioni, penso per il timore di perdere ancora...ciò nonostante se dobbiamo pensare ai play-off è meglio cercare di ammazzare le partite sul +19, non a farle riaprire agli avversari

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pagelle:

Gennari 5. Lento ed impacciato e un po' troppo beccato dal pubblico per essere la sua prima partita.rivedibile.

magari con un po' piu' di fiducia attorno.

Sono d accordissimo con te : non si puo' beccare un giocatore alla sua prima partita in casa : il giocatore era fermo da un mese e a Iseo non ha fatto una brutta partita. In difesa si puo' considerarlo sufficente , in attacco non e' mai stato servito sotto ma anche lui non si e' mai fatto vedere nell area pitturata. E questo non riesco a caprilo; venerdi durante l allenamento cercava costantemente la posizione sotto canestro e veniva servito pure.

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Alla fine vittoria meritata visto che siamo stati sempre avanti nel punteggio,poi è subentrata un pò di stanchezza,paura di vincere e qualche pacchiano errore della coppia arbitrale e allora Riva è tornata sotto e con Pastori ha avuto addirittura il tiro da tre della vittoria che per fortuna è uscito.Sarebbe stata una beffa,è un duro colpo per Trieste ancora convalescente.Una vittoria che comunque da morale per il proseguio,soprattutto in vista di due trasferte difficili come Trento e Como.Tra i singoli buona la prova di Marisi tanto bistrattato ma che ha fatto una partita di spessore,e di Pigato seppure i suoi due errori ai tiri liberi potevano costare caro.A sprazzi Bocchini,importanti alcuni canestri di Cigliani,sottotono Benevelli condizionato cmq da un infortunio al dito...I lunghi insufficienti e questo Gennari mi sembra per dirla alla triestina "un ciodo".Forse il mio sarà un giudizio affrettato e sarò felice di sbagliarmi,ma l'impressione e questa,e Di Gioia anche oggi tante cagade.Peccato perchè in precampionato mi piaceva molto come giocatore

Ps:A Udine inverno russo questa sera :merodolodalrider:

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Rassegna stampa del Piccolo odierno:

L’Acegas risorge contro Riva

Straordinario Marisi in regia, il coraggio della squadra difende la vittoria nel finale

di MATTEO CONTESSA

TRIESTE Finalmente è arrivata la fine del tunnel. L’Acegas ha battuto Riva del Garda e ha ritrovato la vittoria che le mancava da metà novembre. Un successo ottenuto con un vantaggio risicato (67-65), soffrendo fino all’ultimo secondo dopo aver dominato l’incontro per 25 minuti, ma va bene così. Contro una delle regine del torneo e dopo 6 stop di seguito non è il caso di andare troppo per il sottile. Serviva la vittoria ed è arrivata, questo conta. L’Acegas aveva accumulato un vantaggio di 19 punti, l’ha dilapidato quasi del tutto nel giro di pochi minuti, ma ugualmente c’è di che essere soddisfatti. Perchè stavolta la squadra non si è sfaldata davanti alle difficoltà, ha saputo tenere i nervi saldi per tutto l’ultimo quarto, quando praticamente si è giocato sempre punto a punto, riuscendo con coraggio e dedizione a conservare sempre il naso avanti, fino alla fine.

Una vittoria costruita con la difesa, che a parte qualche frangente è sempre stata intensa e reattiva, come piace al coach. E poi con la velocità in attacco (mai visti tanti contropiedi giocati e finalizzati come in questa partita), che ha consentito di accumulare quel vantaggio nella prima parte che alla fine ha premiato i biancorossi. E, finalmente si può dire, grazie alla regia di un Marisi staordinariamente concreto nel distribuire il gioco anche preciso al tiro. Ha osato l’entrata ripetutamente e senza avere pauira ha quasi sempre avuto ragione. Il fatto che sia stato alla fine il miglior realizzatore della squadra ne è la prova. La squadra ha vinto segnando soprattuto da sotto anche senza Gennari, che deve ancora acquisire i meccanismi della squadra, affinare l’intesa con i compagni e soprattutto trovare la forma che per adesso è ancora molto precaria. In un quarto d’ora che è stato in campo non ha segnato neanche un punto e mai è riuscito ad avvicinarsi al canestro con la palla in mano. Quando ci provava, il mastodontico Pastori faceva muro e i raddoppi dei trentini gli portavano via la palla. Una situazione di gioco che si è ripetuta più volte e che ha tolto fiducia al pivot.

Acegas reattiva in partenza e determinata. Nonostante Riva abbia Pastori e Samoggia in campo, i biancorossi recuperano rimbalzi anche in attacco e vanno a segno con 4 entrate di Pigato, Marisi, Bocchini e Benevelli e due liberi del play, dopo 4’14” siamo sul 10-2. La difesa a uomo mobile, con scambi e aiuti funziona, l’Acegas finalmente torna a giocare in contropiede, Pigato va a schiacciare il 16-7 dopo 6’. Riva del Garda aumenta l’aggressività difensiva fino al limite dello scontro fisico, l’Acegas disorientata sbaglia un paio di attacchi e consente il recupero agli ospiti, ma subito Pigato, Marisi e Di Gioia rimettono le cose a posto, chiudendo il parziale sul 23-15.

L’inizio del secondo quarto è quello dell’allungo di casa: una tripla di Bocchini, un’entrata di Marisi e un tiro dalla media di Benevelli portano il punteggio sul 30-17 dopo 2’30”. A questo punto Baldiraghi ordina ai suoi il pressing a tutto campo che toglie fluidità alla manovra biancorossa e con i bombardieri colpisce da lontano la zona biancorossa tornando, nel tempo di un respiro, sul -5 a metà parziale. Ma ci pensa il giovane Spanghero, con un ciuff dai 6,25, a favorire il nuovo allungo. Si va al riposo sul 38-27 per l’Acegas.

Al rientro dagli spogliatoi Bernardi rimette in campo il quintetto base e subito se ne vedono i frutti: due recuperi difensivi, un’entrata di Marisi e una tripla di Bocchini portano subito l’Acegas sul 43-27 dopo poco più di un minuto di gioco. La difesa a uomo mobilissima e intensa dell’avvio di partita è decisamente efficace, di nuovo Riva del Garda trova difficoltà ad arrivare al tiro mentre i padroni di casa colpiscono sui rapidi ribaltamenti di fronte: a metà parziale sono sopra di 19 (48-29). Questa sì che è una bella Acegas. Ma appena Riva del Garda torna a dare pressione, mettendola sul piano fisico, di nuovo Trieste va in affanno e subisce uno 0-12 che dal 50-31 porta fino al 50-43 nel giro di 3 minuti.

All’inizio dell’ultimo parziale Riva del Garda non scherza più: fa morire l’Acegas con la palla in mano, segna 5 punti in rapida successione nel primo minuto e torna sul 52-48, di fatto riaprendo la partita. I primi punti per i padroni di casa arrivano dalla lunetta con Bocchini dopo 2’25”, ma ormai è una guarra di nervi che si gioca punto a punto. Stavolta, però, l’Acegas non trema, ha il cuore forte e il coraggio per chiudere ogni spazio ai trentini e conservare il vantaggio minimo che le consente di ritrovare il successo dopo un’eternità.

e

«Siamo stati strepitosi»

Il tecnico: «Abbiamo dimostrato carattere e personalità»

Bernardi felice per la prestazione

TRIESTE Sfinito, ma finalmente felice. Massimo Bernardi accoglie con un sospirone di sollievo la sirena che sancisce la vittoria contro Riva del Garda e cancella, con un colpo di spugna, la lunga striscia di sei sconfitte consecutive che aveva proiettato la sua Acegas dalla vetta della classifica ai margini della zona play-off. Un Bernardi giustamente orgoglioso della prova con cui i suoi giocatori sono tornati al successo al termine di un match condotto dal primo all’ultimo minuto.

«Abbiamo giocato una grandissima partita - il commento del coach romagnolo - e di questo devo dare atto ai ragazzi che hanno interpretato la sfida in maniera strepitosa. Non era facile, credetemi, per le condizioni con cui anche durante questa settimana siamo stati costretti a prepararci. Faccio l’allenatore da vent’anni, ma la sfortuna che abbiamo avuto a Trieste in questi primi mesi io non l’ho mai vista.

Oggi (ieri, ndr) abbiamo dovuto fare i conti con la frattura all’alluce del piede di Benevelli che ha potuto giocare solo grazie al lavoro del nostro staff medico, ho avuto Di Gioia fuori per influenza senza contare l’assenza di Lenardon che ovviamente si è fatta sentire.

Nonostante questo chi è andato in campo ha dimostrato di avere carattere e grandi attributi. Ringrazio i giocatori e il nostro pubblico che anche questa sera ci ha dato una grossa mano per superare i momenti più difficili».

Bernardi rifiuta l’idea di un’Acegas paralizzata dalla paura e condizionata dalle troppe sconfitte nei minuti finali durante la rimonta che ha portato Riva del Garda a sfiorare il successo con il tiro da 3 di Pastori sulla sirena. «Non è questione di paura è che siamo arrivati con Marisi cotto alle fasi decisive del match. Mi aspettavo qualcosina di più da Spanghero, Marco non ha dato quanto speravo e così Stefano è stato costretto a restare in campo praticamente per tutta la partita. È normale che senza l’aiuto di Lenardon abbiamo fatto fatica a gestire con lucidità i possessi decisivi della partita. Poco male, comunque: portiamo a casa questi due punti con la convinzione che ci daranno la carica e l’entusiasmo per proseguire il lavoro che stiamo svolgendo con grande impegno».

Dall’altro lato della barricata Massimiliano Baldiraghi non fa drammi. Il tecnico trentino accoglie con serenità la sconfitta maturata al PalaTrieste. «Sapevamo che avremmo affrontato un’Acegas desiderosa di riscatto - commenta -. Temo le squadre in striscia negativa, se quella squadra si chiama Trieste, poi, tutto diventa più difficile. Loro hanno dimostrato di meritare più di quanto non dica la classifica, noi siamo in calo fisiologico. Sapevo che dopo la pausa avremmo fatto fatica, la sconfitta di sabato scorso a Corno e quella di stasera l’hanno confermato. Abbiamo pagato la voglia di Trieste e anche le condizioni non buone di Samoggia, con lui al top avremmo potuto giocare certamente un’altra partita».

Lorenzo Gatto

e

VISTA DALLA TRIBUNA. I BIANCOROSSI HANNO LASCIATO PERPLESSI I TIFOSI

«Il successo fa morale, ma i problemi non sono risolti»

«La squadra non ha saputo chiudere la gara neppure quando era a +19. E spesso non si è visto il gioco corale»

TRIESTE Vince, ma non convince. Quasi due mesi dall'ultima vittoria, era infatti dal 16 novembre scorso (81-75 sulla Pall. Novara) che il pubblico del PalaTrieste non riusciva a vedere vincere i suoi ragazzi.

Il pubblico triestino accoglie l'Acegas, orfana di Lenardon, in modo tiepido infervorandosi solo per alcune decisioni arbitrali discutibili. Il sostegno per i biancorossi però non manca nel momento topico, quando Cissè e compagni, mattone dopo mattone, sembrano portare l'inerzia dell'incontro, con i conseguenti due punti, in terra trentina.

Unanime il giudizio dei tifosi. Andrea Picinin: «È stata una partita difficile giocata tra due squadre non irresistibili, ma è comunque una vittoria che fa morale. Sul +19 Trieste doveva chiudere la gara e non compiere sempre gli stessi errori. Bisogna ancora lavorare molto soprattutto con i lunghi, visto che ci affidiamo troppo al tiro da fuori».

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Roberto Glavina, tifoso di basket da oltre 20 anni: «Non abbiamo ancora risolto i nostri problemi visto che, anche stasera, abbiamo perso la testa. Con 19 punti di vantaggio abbiamo quasi consegnato i 2 punti a Riva. Ho visto però un Bocchini in ripresa e un Gennari buono in difesa, ma non ancora ben integrato in attacco». Stessa lettura dell'incontro anche per Alessandro Asta: «È una vittoria che fa morale, ma la squadra ha dimostrato di non esserci dal punto di vista mentale. Dopo due buoni quarti, abbiamo avuto un crollo fino a un finale al cardiopalma in cui siamo riusciti a restare in vantaggio nonostante la pessima vena realizzativa ai liberi. Un plauso a Pigato che ha mantenuto lucidità in difesa nel finale».

Il vice Presidente del Coni regionale, Francesco Cipolla, un habitué del PalaTrieste, commenta: «Ho visto un'Acegas più tonica rispetto a quella vista nelle gare precedenti. Non capisco però alcuni momenti di blackout da parte di questa squadra. A volte i giocatori perdono di vista il gioco corale e si intestardiscono in soluzioni personali che, il più delle volte, non portano a nulla di buono. Gennari non mi ha impressionato più di tanto. Avrei inoltre preferito vedere più tempestività nella lettura della partita da parte di Bernardi».

Elisabetta Lupo

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da rimarcare pure l'arbitraggio pittoresco in un paio di occasioni..

Questo e' un ulteriore problema. Gia' il livello di gioco e' mediocre. Se anche gli arbitri mettano piu' di una volta una pezza, allora lo spettacolo diventa deficitario. Il bello dell'Eurolega e' anche l'arbitraggio, oltre che un livello stellare di gioco. Un motivo in piu' per andar via il piu' in fretta possibile dalla serie B dilettanti. Comunque la maggioranza degli arbitri della succitata serie restano nell'anonimato e pochi fanno carriera. :offtopic:

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Cmq el +19 tra quel che se ga visto in campo no ghe stava proprio...come ghe disevo a sandro, xe el punteggio finale che rispecchia el reale gap tra queste 2 formazioni viste stasera.

Ok son daccordo che no ghe stava, ma 19 punti bisognava gestirli comunque in maniera diversa e no sprecar el vantaggio ( in qualsiasi modo te lo ga ottenudo) in pochi minuti. :D

Per quanto riguarda Gennari son daccordo con Sandro...forse xe troppo presto per dar giudizi negativi visto che lo go visto solo ieri...ma per adesso el xe sai lento.No me stupiria che (come successo a Marisi) dopo un paio de partide così no ne mostri el meio de lui...come un diesel per intenderse :D

Come detto da tutti per el moral vinzer iera importante...ora vedemo cosa succedi :D

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Ok son daccordo che no ghe stava, ma 19 punti bisognava gestirli comunque in maniera diversa e no sprecar el vantaggio ( in qualsiasi modo te lo ga ottenudo) in pochi minuti. :D

El problema xe che al momento non semo ancora capaci a gestir questi vantaggi perchè questa squadra ga ancora un'alchimia molto delicata. Non rivemo ancora a gestir e dar el colpo del ko come fazevimo nelle prime giornate.

Ieri Trento ga vinto de 3 punti a Gorizia....ora, no xe de star a far castei per aria, ma se Trento xe capolista tanto quanto la Riva vista ieri sera ( orribile ), se pol almeno pensar che se pol andar fora per costruir qualcosa de positivo domenica prossima, il che cmq no volesi dir necessariamente vinzer.

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Per mi ghe xe stada una notevole responsabilità de Bernardi nela pessima gestion del vantagio. No go capido la sua gestion dela squadra (o dei cambi, indiferente come che volè ciamarla).

Certo che mi no capisso sopratuto un'altra roba.

A deta de tuti i nostri se alena el dopio dei altri e in campo i s'ciopa prima. Cossa servi alenarse cussì se no te rivi a corer de più dei tui aversari? Esempio de ieri: Marisi (final in afano, con due sanguinose bale perse) e Borgna (final in cressendo, con due canestri devastanti, dopo un pressing ininteroto sia su Marisi che su Spanghero), tuti e due 38 minuti in campo.

Per mi, ala fine, no la gavemo meritada, 'sta vitoria. No tanto per l'eror de Pastori (el se ga trovà la bala in man per caso, secondo mi e no'l xe certo un tirador de tre), che se el gavessi messo el tiro saria sta un mezzo miracolo, quanto perché la gavemo vinta grazie ai due sfondamenti inventai da Pigato - per mi MVP - che, francamente, me xe parsi dubbi.

So de esser esigente e intransigente (sempre parlando da tifoso: no me permeto de darghe lezioni a nissun, sia chiaro, xe solo le mie personalissime opinioni) ma dopo el filoto de sconfite, visto come che se iera messa la partida e come la PallTs gaveva dimostrado de poder zogar, me aspetavo qualcossa de meio.

La mia sentenza su Gennari.

Un 2,08 coi brazi longhi, che salta, in 'sta categoria fa la diferenza sicuramente in difesa. Ieri, nel suo primo ingresso in campo, el ga serà l'area a tuti, intimidendo chiunque zercava el tiro da soto. Xe quel che ne serviva, dto che subivimo e subimo tantissimo i "uno contro uno" e che Di Gioia par dimenticarse che el devi zogar de centro, a Trieste.

In ataco no credo che el sia tanto meio de ieri. Certo bisognassi veder se i riva a darghe la bala soto, o quantomeno sul petine e no do metri fora ... Comunque se ga za visto quanto ne ga mancà un lungo vero e quanto che ne poderà servir.

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