SandroWeb Inviato 29 Maggio 2009 Segnala Inviato 29 Maggio 2009 Da "Il Piccolo" odierno: Triestina d’attacco contro il Modena Probabile l’utilizzo di due punte. Trasferimento di Granoche ancora da discutere di ANTONELLO RODIO TRIESTE «No, non ho ancora deciso chi mandare in campo domani, perché voglio capire bene chi è ancora disposto a dare battaglia in campo e a fare la guerra. Non che chi resterà fuori non lo voglia fare, ma devo contare su chi ha ancora forze e può dare qualcosa in più». Bastano queste parole di Rolando Maran, al termine dell’allenamento di ieri, per capire che la Triestina domani non ha intenzione di regalare niente al Modena. C’è ancora una piccolissima possibilità di agganciare i play-off, e il tecnico trentino è deciso a giocarsela fino in fondo, non lasciando nulla di intentato. Ieri a Opicina si è vista solo un’ora e venti di calcio-tennis e di tiri in porta, ma era un rallentamento di lavoro annunciato: «E’ stata una giornata di scarico – spiega Maran - perché abbiamo lavorato con grande intensità nei primi tre giorni. Abbiamo fatto qualcosa di diverso anche per spezzare la solita routine». L’impressione è che comunque domani vedremo una Triestina d’assalto, considerato che non c’è nulla da perdere e che sarebbe meglio vincere anche con un certo margine per finire davanti al Sassuolo. Potremmo dunque vedere in campo la coppia d’attacco Granoche-Della Rocca, con due esterni spiccatamente offensivi come Testini e Antonelli. A proposito di Granoche, lunedì si recherà a Verona, perché il Chievo ha in programma una visita di verifica sulle condizioni del suo ginocchio. Ma del suo futuro, o quantomeno sulle modalità dell’eventuale trasferimento, De Falco afferma che è ancora tutto da discutere. Ritornando alla formazione anti-Modena, considerato che Pani ha un piccolo acciacco e Allegretti è appena la prima settimana che ha lavorato finalmente libero da problemi fisici, in mezzo al campo dovremmo vedere la coppia Princivalli-Gorgone, anche se quest’ultimo in settimana ha avuto un leggero risentimento muscolare. In difesa un leggero acciacco per Rullo. Se non dovesse farcela i terzini saranno Cacciatore e Milani, ma c’è anche l’opzione Tabbiani. In mezzo invece, accanto a Cottafava, ci sarà certamente Petras al posto dello squalificato Minelli. Stamane ultima rifinitura a Opicina, poi nel pomeriggio il ritiro in vista della sfida di domani contro il Modena (inizio ore 16). Arbitrerà Daniele Orsato di Schio, che non ha nessun procedente con la Triestina. e PARLA CAVALLI GIÀ NEL MIRINO ALABARDATO«Il Frosinone non è in vacanza» TRIESTE Le ultime briciole di speranza della Triestina di acciuffare i play-off, oltre che dalla partita del «Rocco» contro il Modena, passano necessariamente per un’impresa del Frosinone a Grosseto. Perché di impresa si tratta sia sul piano tecnico, vista la classifica, ma soprattutto su quello delle motivazioni, delle spinte interiori che potranno avere i ciociari. La squadra di Braglia infatti, dopo la vittoria sul Cittadella di sabato scorso, ha già la salvezza in tasca. Ad assicurare che però il Frosinone non andrà a Grosseto in vacanza, è Simone Cavalli, un attaccante quasi alabardato nel mercato di gennaio, ma poi dirottato in Ciociaria all’ultimo momento più per volontà della moglie che sua. Cavalli, fuori da un paio di mesi per uno strappo muscolare, domani non giocherà, ma ormai si allena col gruppo da qualche settimana e conosce bene l’atmosfera che regna in squadra in questo momento. E le sue osservazioni, almeno a parole, sono rassicuranti: «Posso assicurare che onoreremo questo campionato fino in fondo e non regaleremo niente a nessuno - afferma Cavalli - E’ naturale che le motivazioni fra le due squadre saranno diverse: noi abbiamo appena conquistato una salvezza sudata, loro invece si giocano i play-off. E chi ha giocato a calcio sa quanto contino le motivazioni, ma sicuramente lo spirito con cui il Frosinone andrà a Grosseto non è quello di una vacanza». Da Frosinone è già giunta voce che Braglia abbia intenzione di schierare domani parecchi giovani, o quanto meno elementi che finora hanno giocato meno. Ma questo, secondo Cavalli, può essere solo un vantaggio per i residui sogni alabardati: «Proprio considerando il fatto che sul piano del risultato il Grosseto avrà le motivazioni maggiori, forse in questi casi è addirittura meglio schierare gente giovane o che comunque finora non ha avuto molte possibilità di giocare: infatti si tratta di giocatori che ce la metteranno tutta perché avranno una gran voglia di mettersi in mostra, e non vorranno sprecare un’occasione come questa. Del resto per il Frosinone è una partita che servirà soprattutto a questo». Cavalli ammette che, dopo essere stato vicinissimo all’Unione in gennaio, ha osservato con un occhio di riguardo il campionato alabardato: «Ho sempre seguito volentieri cosa stava facendo la Triestina, e che avrebbe lottato fino alla fine per i play-off lo immaginavo, perché è una buonissima squadra. Forse ha pagato soltanto un periodo negativo e qualche alto e basso di troppo. A me è dispiaciuto tanto non venire a Trieste, ma ho fatto una scelta e non ho nemmeno rimpianti. Quando si tratta di scelte fatte per motivi familiari, rimpianti non se ne possono avere». (a.r.) e IL BILANCIOMarco Fantinel: vinciamo anche per il pubblico TRIESTE È l'ambasciatore alabardato nel mondo per eccellenza: Marco Fantinel nonostante gli impegni di lavoro, che spesso lo portano all'estero, non ha perso una battuta del campionato e pertanto non si sottrae quando si tratta di stilare un primo piccolo e parziale bilancio. Fantinel alla Triestina resta una piccola possibilità per i playoff, sarà sufficiente secondo lei? «Noi siamo convinti che la squadra debba assolutamente provarci. Vogliamo la vittoria con il Modena anche per omaggiare il pubblico del Rocco che con tanto calore ci ha seguito quest'anno. Come società siamo iper convinti di dover scendere in campo e vincere questa ultima battaglia, poi la matematica non è un'opinione e quindi valuteremo solo dopo il novantesimo la situazione sugli altri campi». Provi a tracciare un primo quadro della stagione. «Eravamo assolutamente convinti, come il presidente Stefano ha più volte sottolineato, di essere competitivi, nonostante le perplessità manifestate dall'opinione pubblica triestina ad inizio campionato. Devo dire che la squadra c'era, ha dato dimostrazione di poter competere con tutti, tanto che sino alla fine sta lottando per raggiungere un obiettivo importante come quello dei playoff. Il valore della squadra però è stato confermato sino in fondo». A Gennaio avete operato con oculatezza, inserendo due innesti come Pani e Stankovic, sopratutto in proiezione futura: quelle scelte tracciano la linea della prossima stagione? «E' vero, quello che volevamo era avere dei giovani da poter far crescere piano piano e inserire in pianta stabile come titolari. Ritengo che sia Pani che Stankovic abbiamo dimostrato le loro qualità e sicuramente potranno dare un grosso contributo nella prossima stagione». Giuliano Riccio Cita
Giots Inviato 29 Maggio 2009 Segnala Inviato 29 Maggio 2009 go parlà con pablo l'altro giorno e me pareva abbastanza sicuro de andar a verona... Cita
tifosa Inviato 29 Maggio 2009 Segnala Inviato 29 Maggio 2009 anche ieri sera el diseva de aver le valigie pronte, ma..................... Versione inglese ESCLUSIVA TMW - Triestina, De Falco: "Vogliamo riscattare Granoche" Intervista realizzata da Raffaella Bon 28.05.2009 15.40 di Andrea Lolli articolo letto 2043 volte Il direttore sportivo della Triestina De Falco, raggiunto in esclusiva dai microfoni di Tuttomercatoweb, racconta quali sono i piani per il futuro di Pablo Mariano Granoche e della squadra. Granoche tornerà al Chievo? "Il Chievo detiene l'altra metà del cartellino e quindi dovremo discuterne. E' una trattativa che comunque va al di là di Sartori e me perché stanno trattando direttamente, come la scorsa stagione, i due presidenti. Allora abbiamo girato al Chievo la metà del giocatore e loro ce lo hanno lasciato in prestito un anno. Lunedì sono in programma le visite mediche perché i veneti vogliono conoscere le condizioni del suo ginocchio e ne hanno pieno diritto, poi se non si troverà un accordo si andrà alle buste. La nostra volontà è quella di riprendere la loro metà del cartellino o altrimenti daremo via la nostra parte, ma spero che si risolva tutto senza andare alle buste". Intanto ci sono anche altre trattative? "Per adesso siamo concentrati sul finale di campionato. Abbiamo solo due giocatori in scadenza, Antonelli e Gorgone, quindi ci siederemo al tavolo e le esigenze economiche e tecniche dovranno combaciare. Per noi sono giocatori importanti, ma i matrimoni si fanno in due". Il matrimonio con il mister, invece, continua? "Il mister parlerà con il presidente anche di questo e vedranno se le esigenze combaciano buh, chi capisi qualcosa xe bravo! Cita
SandroWeb Inviato 30 Maggio 2009 Autore Segnala Inviato 30 Maggio 2009 Da "Il Piccolo" odierno: Unione, il Rocco aspetta una prova d’orgoglioEmiliani a caccia del successo salvezza. Per l’attacco pronta la coppia Della Rocca-Granoche Oggi alle 16 l’ultima partita della regular season contro il Modena Le speranze di approdare ai play-off legate ai risultati di Grosseto e Sassuolo Princivalli-Gorgone a centrocampo con Milani inserito in difesa al posto di Rullo di CIRO ESPOSITO TRIESTE «Provare per credere». Lo slogan degli anni ’80 di un noto mobilificio sintetizza l’atmosfera che questo pomeriggio si respirerà al Rocco. «Provare e attendere» quel che succede a Grosseto e a Modena (versante Sassuolo) è forse lo slogan più calzante per la circostanza. Ed è questa la fotografia della stagione di questa Triestina targata Maran. Il fatto che si sia arrivati a 90’ dalla fine ancora con un’esile speranza (che dipende dagli altri) di poter arrivare ai play-off è un merito della squadra. Ma il fatto di dover dipendere oltre che da se stessi soprattutto dai risultati degli altri campi (con scarse speranze) lascia l’amaro in bocca a tutti. Ad ogni modo il primo obiettivo è quello di fare risultato pieno contro un Modena che deve fare altrettanto per evitare la retrocessione o i play-out. Gli stimoli delle due contendenti sono diversi ma la Triestina vuole e deve chiudere con dignità e orgoglio qualla che resterà comunque la miglior stagione in serie B dell’era moderna. «In questa settimana ho cercato di motivare i giocatori - dice il tecnico Maran -. Dobbiamo giocarci le nostre carte fino in fondo. E sono convinto che sarà così». Va detto che il Modena è un osso duro. Non solo perché gli emiliani di Apolloni hanno la necessità di fare bottino pieno ma soprattutto perché godono di una buona forma tecnica e fisica testimoniata da un grande girone di ritorno (32 punti, 5 più della Triestina). È probabile che Maran schieri l’attacco sulla carta più incisivo con Testini e Antonelli sulle fasce e la coppia Della Rocca-Granoche (quest’ultimo non in ottime condizioni) davanti. Un ritocco rispetto a Empoli potrebbe arrivare anche nel reparto difensivo con Milani a destra e Cacciatore a sinistra. Petras sostituirà lo squalificato Minelli al centro del reparto arretrato. Per accedere ai play-off la Triestina dovrebbe vincere (con tre gol di scarto se il Sassuolo vince con una rete di vantaggio) e il Grosseto perdere. e Princivalli: «Faremo il nostro dovere»«Le chance sono poche ma non abbiamo intenzione di mollare» «Abbiamo la forza e il morale per chiudere bene questa stagione» «Spero nella regolarità degli altri incontri» TRIESTE A un certo punto, Nicola Princivalli si era esposto forse più di tutti nell’assicurare l’approdo ai play-off. E’ logico che adesso, finchè c’è un piccolo barlume di speranza, lui voglia giocarsela fino in fondo. Ma al di là dei residui sogni alabardati, il centrocampista triestino è pronto comunque a dare tutto in campo. Princivalli, avrete la forza per giocarvi fino in fondo la partita col Modena? «Credo e spero di sì: finchè c’è ancora un lumicino, anche se molto flebile, c’è una speranza, e da parte mia sono abituato a non mollare mai. A volte basta una piccola luce per cercare qualcosa di più grande. A sentire in giro sembra che sia scontato un risultato negativo, ma non vorrei alla fine mangiarmi le mani perché a Grosseto è andata in un certo modo». Magari da Modena sperano che non affrontiate la partita col coltello fra i denti. «Al di là delle nostre speranze di play-off, credo che invece la giusta mentalità nello sport debba essere quella di onorare fino in fondo il campionato. Per rispetto della sua regolarità e per rispetto degli altri che stanno lottando per la salvezza. Il bello dello sport deve essere questo, in Italia invece vediamo scene strane: addirittura Gasperini deve giustificarsi se il suo Genoa batte il Torino, mi sembra proprio una follia». C’è anche la voglia di chiudere bene davanti ai vostri tifosi? «Chiudere con una sconfitta darebbe fastidio, è chiaro. E poi la vittoria e un settimo posto sarebbero un motivo di orgoglio. ». Ti aspetti invece qualche sorpresa? «Difficile. Il Frosinone è già salvo ed è improbabile che faccia una guerra a Grosseto, però è anche vero che ha una squadra discreta, mentre i toscani potrebbero prendere sottogamba l’impegno. Le uniche speranze sono queste. Preferirei non sapere il risultato fino alla fine, perché rischia di condizionarci mentalmente. Noi dobbiamo fare la nostra partita e tirare le somme al fischio finale. Cerchiamo di chiudere bene per coronare una grandissima stagione». Antonello Rodio e infine La squadra di Apolloni avrà oltre 700 supporterTRIESTE Ambiente molto carico a Modena e squadra in ritiro in terra veneta, a Montebelluna, già da giovedì per preparare al meglio la delicata sfida odierna contro la Triestina che potrebbe valere un'intera stagione. I canarini tenteranno il tutto per tutto per evitare i play out e compiere quel miracolo già iniziato nel girone di ritorno. Nella seconda parte di campionato infatti il Modena, guidato dal tecnico Apolloni, ha effettuato la grande rimonta, totalizzando 32 punti, il doppio dell'andata che permettono di poter ancora sperare di mantenere la categoria. Anche il popolo canarino si è stretto attorno alla squadra, in settimana i tifosi più affezionati hanno appeso vari striscioni in città a sostegno dei loro beniamini invitando tutti a seguire il Modena nell'ultima partita decisiva del Rocco. Vari cartelloni sono comparsi anche lunga la tangenziale e si prevede un vero esodo dall'Emilia. Fino a ieri mattina avevano assicurato la loro presenza 700 tifosi ma non è escluso che si possa arrivare al migliaio, molti dei quali raggiungeranno Trieste in pulmann organizzati, altri con propri mezzi. Per l'ultimo impegno di campionato Apolloni dovrà fare a meno del centrocampista Tamburini, squalificato e ridisegnare la fascia sinistra ma i giochi sembrano fatti, provati a lungo in settimana anche nella gara amichevole che il Modena ha sostenuto contro il Gruppo Sportivo del Comando Provinciale dei Carabinieri e conclusasi con una goleada dei canarini. Unico dubbio da sciogliere è il portiere: o gioca il titolare Frezzolini oppure ci sarà di nuovo Castelli, preferito nelle ultime partite ma assente nella gara con l'Avellino in quanto fermato per una giornata dal giudice sportivo. Da quanto emerso in allenamento Castelli dovrebbe però essere in pole position. Non cambia il modulo ed il tecnico si affiderà ancora al 3-4-1-2. In difesa sulla destra il francese Diagouraga, al centro Gozzi, sulla sinistra Perna. Centrocampo formato dal portoghese De Oliveira sulla destra, centrali Bolano e Troiano, sulla sinistra Giampà. Dietro alle punte Pinardi e coppia di attacco formata da Bruno e dal francese Biabiany. Silvia Domanini Cita
Maximilian Inviato 30 Maggio 2009 Segnala Inviato 30 Maggio 2009 Fine misera di campionato per un gruppo senza le cosiddette. Cita
SandroWeb Inviato 31 Maggio 2009 Autore Segnala Inviato 31 Maggio 2009 Partita assolutamente mediocre da parte nostra: xe chiaro che se pol gaver tanta buona volontà, ma senza ossigeno iera dura sperar de far risultato. Oltretutto con la concomitante vittoria del Grosseto saria stado tutto inutile, però saria stà bel veder una vittoria o una prestazione migliore. Pecà. La rassegna stampa de "Il Piccolo" odierno: GLI ALABARDATI SI CONGEDANO CON UNA SCONFITTALa Triestina «molla», finale tra i fischi L’Unione concede i tre punti-salvezza al Modena in rete nella ripresa con Pinardi. Ottavo posto in classifica di CIRO ESPOSITO TRIESTE «Questo calcio non ci appartiene, vergognatevi» gridano i reduci della curva Furlan. Ma questo è il calcio del terzo millenio (e anche quello della fine del secolo scorso). Piaccia o non piaccia. La liturgia, da non insegnare ai bambini, si è consumata al Rocco come in altri campi del Belpaese quando si affrontano due squadre con stimoli opposti. La Triestina ha giocato per un’ora (con i ritmi e la convinzione dell’ultimo mese e con parecchie occasioni da gol degli ospiti) e non ha subito reti da un Modena volonteroso ma poco più. Poi gli alabardati, e soprattutto la difesa, si è «rilassata» (stanchezza?) e gli emiliani hanno segnato e si sono guadagnati la permamenza in B. Nonostante Agazzi abbia fatto di tutto (parato anche un rigore a Pinardi) per non subire l’ultimo gol della stagione. Del campionato che va in archivio resta l’immagine di un pubblico scarso che contesta la squadra e il tecnico Maran, e i gocatori che entrano mestamente nel tunnel. Il solo Granoche si concede l’ultimo saluto e si guadagna gli applausi più per i gol dello scorso anno che per quanto fatto in questa stagione. Un epilogo forse già scritto e inevitabile, nonostante i proclami, ma che il pubblico non ha digerito. Un finale così non è stato comunque in linea con un torneo nel quale, pur non centrando il traguardo dei play-off (ci va il Grosseto che ha messo sotto il Frosinone), la squadra ha sempre veleggiato nelle zone alte della classifica e si è (o forse si era) ritagliata un posticino nell’affetto dei pur freddi triestini. E quei pochi che ieri non hanno disertato il Rocco alla fine hanno fischiato. Non si può dar loro torto. Anzi. LA PARTENZA Come previsto Maran opta per uno schieramento avanzato di peso. Testini ritorna alla sua collacazione naturale sulla sinistra in appoggio al tandem Della Rocca-Granoche. Il tecnico fa a meno dell’apporto di Pani per blindare il centrocampo con Gorgone e Princivalli. In difesa Milani va a sostituire Rullo (Cacciatore gioca a sinistra) mentre Petras sostituisce lo squalificato Minelli al centro dello schieramento arretrato. Apolloni invece sta prudente e affida le sorti dell’attacco Biabiany e al bomber Bruno, entrambi in giornata poco felice. il tecnico ospite lascia libertà assoluta a Pinardi che gli ricambierà la fiducia. LA CHIAVE Ma la libertà concessa all’ordinato e razionale Pinardi è opera anche degli alabardati. Le azioni del Modena passano tutte per i suoi piedi. E già al 12’ è proprio il centrocampista a servire una palla d’oro in verticale per Bruno che costringe Agazzi alla prima super-parata. Nel frattempo Maran deve sostituire l’acciaccato Milani. Entra Rullo che va a occupare la fascia sinistra. La Triestina tiene la palla ma non punge (pericolosa solo una conclusione dalla distanza di Testini al 15’ deviata in angolo da Frezzolini). Il Modena abbozza qualche contropiede ma senza affondare. L’unica occasione per gli ospiti la crea Rullo che pasticcia su Biabiany ma il traversone del modenese è calciato fuori a botta sicura da Bruno. LA RIPRESA Nessun cambio e inerzia del match che continua sui binari del primo tempo. E cioè Triestina più manovriera e Modena in attesa di trovare lo spunto-salvezza. Cacciatore sbaglia tutto al 15’: si fa sfuggire Pinardi sulla sinistra e poi lo stende in area. Rigore ineccepibile ma sulla botta di sinistro dello stesso Pinardi Agazzi si supera. Gli emiliani tuttavia non subiscono il contraccolpo anche perché la difesa della Triestina arretra di una decina di metri il suo raggio d’azione. Al 17’ Pinardi tenta di riscattarsi ma trova ancora Agazzi sulla sua strada. Il protiere si ripete 3’ dopo su un sinistro di Bruno. L’unica cenno di vita della Triestina in attacco arriva al 30’ con una deviazione di testa di Della Rocca bloccata da Frezzolini. Al 31’ è ancora Agazzi a sialire in cattedra prima su Bruno e poi sul neo-entrato Catellani. Al 37’ esce Granoche (entra Ardemagni) per il commiato dal Rocco. 2’ più tardi arriva la rete liberatoria per il Modena: Pinardi non trova resistenza e poco dentro l’area sferra una conclusione che batte il portiere alabardato. Per i cinquecento supporter dei canarini è festa. Per quelli alabardati è l’ultima delusione. e «Contestazione ingenerosa» Agazzi: «Resterei molto volentieri a Trieste» «Siamo orgogliosi perché abbiamo dato tutto quello che avevamo» Il portiere ancora migliore in campo TRIESTE L'immagine opaca della Triestina che perde i playoff è resa più brillante, nell'ultima partita della stagione, dalla luminosa stella di Michael Agazzi. Il portierone alabardato infatti esce a testa alta dal Rocco, meritandosi gli applausi a scena aperta per l'avvicente duello innescato con l'altro eroe di giornata, ovvero il modenese Pinardi. Per Agazzi quella che va in archivio è stata la stagione della definitiva consacrazione, forse quella destinata a lanciarlo nel calcio che conta, visto che sulle sue tracce ci sono già diverse squadre della massima serie. Agazzi il suo è stato un campionato straordinario, lo dimostrano le tante parate effettuate, non ultime quello con il Modena: qual'è il suo bilancio? «Parlando del torneo che ho fatto, che abbiamo fatto, dico che dobbiamo essere orgogliosi perchè la squadra ha messo in campo tutto quello che aveva. Uscire dal terreno di gioco, dopo questa sconfitta con il Modena, sotto i fischi e con il coro "vergognatevi" mi sembra esagerato e fuori posto. Con il Modena abbiamo giocato al massimo delle nostre potenzialità, ma alle volte questo non basta. Ci sono in momenti in cui gli episodi girano in maniera diversa, in questo caso i nostri avversari sono stati più bravi. Per cui faccio un grosso applauso a tutta la mia squadra per il bel campionato disputato e di cui vado fiero». Era il suo primo anno tra i cadetti da titolare, anche nell'ultima gara ha giocato in maniera straordinaria, è lei la vera rivelazione di questa stagione? «Questi sono giudizi che mi emozionano, sono parole che mi fanno molto piacere, ma questo merito va diviso con persone eccezzionali come Renzo DiJusto, che mi ha preparato alla grande, con David Dei, professionista e uomo straordinario e Lorenzo Farinelli, ragazzo genuino e unico, una gran persona. I meriti del mio successo sono di tutti e quattro, siamo stati una squadra nella squadra, lavorando sodo tutte le settimane per arrivare a disputare al meglio le gare». Da Sassuolo a Trieste per arrivare in alto. «Volevo farcela, riuscire a guadagnare la miglior posizione possibile, per noi e per la città. Il Sassuolo ha fatto un bel campionato ma anche noi non siamo stati da meno. Siamo orgogliosi del nostro piazzamento». Il prossimo anno che succede? «Non so nulla, qui sto benissimo. Non aggiungo nulla anche perchè con il mio procuratore, Patrick Bastianelli, avevo chiesto di non voler saper nulla perchè a questa società devo tutto». Ma si sente pronto per un salto eventuale in serie A? «Dico solo che la mia forza è il lavoro e basta, poi è chiaro che se mi chiama il Milan vado di corsa anche a fare il magazziniere». Giuliano Riccio e IL TECNICO ANALIZZA IN FRETTA L’ULTIMO ATTO DEL TORNEOMaran: «Non eravamo lucidi» «Il bilancio con calma ma la squadra era sempre in lotta per i play-off» di ANTONELLO RODIO TRIESTE«Quanta fretta, ma dove corri?» - cantava parecchi anni fa Edoardo Bennato. Anche Rolando Maran ieri aveva tanta fretta, a fine partita. Ma la giustificazione c’era ed era reale, ovvero un aereo da prendere al volo. Ma il tecnico aveva anche tanta voglia di fuggire il prima possibile da una giornata da dimenticare. Prima il campionato aveva regalato tante soddisfazioni. Comprensibile anche il suo nervosismo, perché è obiettivamente difficile parlare di una partita che da metà ripresa in poi sembrava in qualche modo segnata e nella quale sembrava che il gol del Modena dovesse arrivare da un momento all’altro. In ogni caso, anche se è una vera e propria impresa, Maran cerca di difendere fino in fondo la sua squadra: «Nella ripresa è successo che tutte e due le squadre avevano sprecato tante energie, così capitavano azioni da una parte e dall’altra, solo che loro riuscivano a rendersi sempre pericolosi, noi invece no». Sui motivi del brusco calo, il tecnico trentino prova ad abbozzare qualche spiegazione di ordine tattico: «In effetti ci siamo allungati troppo e, oltre ad aver sofferto il calo fisico, ci siamo slegati. Poi vedevamo l’obiettivo sempre più lontano ed era normale non essere più lucidi come all’inizio. Questo obiettivamente ha favorito il Modena. Perché in realtà il primo tempo l’avevamo fatto anche bene. Soprattutto dal punto di vista psicologico non era facile, e invece ci abbiamo provato. Anche perché volevamo chiudere in casa con un successo». Stavolta Maran non si appella alla stagione comunque positiva e preferisce rimandare i bilanci finali di qualche giorno, ma non può fare a meno di rivendicare i meriti dell’annata: «Il bilancio lo voglio fare con calma in settimana. Intanto dico però che è stato un miracolo essere per tutto l’anno in lotta per i play-off, dalla prima giornata all’ultima. E invece sembra che fare questo tipo di stagione e non aver mai lottato per la salvezza, adesso sia un difetto invece che una cosa positiva. E il mio grande rammarico è proprio questo». Ritornando alla partita con il Modena, Maran spiega anche perché gli ultimi cambi siano arrivati così tardi: «Se non avessimo dovuto cambiare subito un uomo, quando Milani si è fatto male dopo pochi minuti, avrei potuto farli anche prima. Ma quel cambio all’inizio ha condizionato poi tutto il match. La prova di Agazzi? Sono contento per lui, ha fatto una grande partita e ha tappato più di qualche falla. Per lui almeno è stata una giornata positiva». Cita
ultimo Inviato 31 Maggio 2009 Segnala Inviato 31 Maggio 2009 Vivo a Verona da tanti anni ma il mio cuore è ancora là, a San Giovanni dove son nato, su per via Commerciale in alto zona Verniellis dove ho abitato per anni della mia fanciullezza, ai pedocini, o alla canottieri Nettuno dove ho fatto le prime uscite in mare da ragazzino, poi in vela con cugini all'Adriaco; ma fino a ieri m'illudevo di vedere la mia squadra del cuore. la Triestina, tornare tra i grandi..... Peccato, qua a Verona, el Chievo me stà sule bale, l'Hellas stenta a risalire dai bassifondi dove quel porco de Pastorello (ladrone...) lo aveva fatto sprofondare, ma l'Hellas Verona è già più simpatica...credo che una volta fosse stata gemellata con la Triestina. Nel basket, che è uno degli sport che seguo più volentieri (ho due figli che giocano...)la Tezenis è riuscita a risalire in A dilettanti e credo che stiano trattando per acquistare i diritti per fare la A2....spero di rivedere qualche bella sfida con l'Acegas...come ai tempi della Stefanel contro la Glaxo Verona...anche allora in mezzo ai tifosi veronesi tifavo Trieste.... Ciao raga..Forza Triestina (sempre). Cita
Giots Inviato 31 Maggio 2009 Segnala Inviato 31 Maggio 2009 Altra partita da dimenticare.Maran sbaglia ancora i cambi fatti al 37 del secondo tempo..troppo tardi speremo che el vadi via Cita
SandroWeb Inviato 1 Giugno 2009 Autore Segnala Inviato 1 Giugno 2009 Da "Il Piccolo" del lunedì L’ANALISI DI UN CAMPIONATO DI VERTICE E DI UN FINALE DA DIMENTICAREUnione, play-off gettati allo stadio Rocco Una stagione dal rendimento discontinuo culminata con otto sconfitte nelle ultime tredici gare TRIESTE Quello concluso sabato con la sconfitta contro il Modena, per la Triestina sarà certamente ricordato come il campionato dei grandi rimpianti. Con quei play-off sempre lì, a portata di mano, e poi svaniti come un miraggio quando, soprattutto a tre mesi dalla fine del campionato, l’obiettivo sembrava essere alla portata dell’Unione. La Triestina è rimasta a lungo nelle vicinanze della zona calda, a un certo punto ha accelerato e ci è entrata di prepotenza, fino a raggiungere il quarto posto e a sognare il ritorno in serie A dopo 50 anni. Infine, la doccia gelata degli ultimi due mesi e mezzo nei quali ha subito ben 8 sconfitte su terdici partite disputate. Ma fra tutti i rimpianti, forse ne basta soltanto uno a simboleggiare il lieve confine che passa tra il trionfo e la delusione: quel gol di Pichlmann allo scadere nella partita interna col Grosseto. Un gol giunto appena un minuto dopo il pareggio che Allegretti era riuscito ad acciuffare su punizione. Al di là dei punti persi allo scadere a Frosinone, della squadra cotta vista a Treviso, dell’occasione persa al «Rocco» con il Piacenza, se fosse andato in parità quel match con il Grosseto, la squadra di Maran si sarebbe presentata all’ultima giornata in pole position fra le rivali per la corsa ai play-off. Una disattenzione maledetta, che si accumula a tutte le chances sciupate durante l’anno. E non è un caso che il simbolo del sogno infranto sia avvenuto al «Rocco», dove in definitiva gli alabardati hanno perso il treno dei play-off. Se infatti l’Unione in trasferta ha tenuto un ruolino da grande (26 punti, quinta migliore squadra, ben 7 successi esterni), è fra le mura amiche che ha fallito clamorosamente: solo 33 punti, appena tredicesima della classe e soprattutto sei sconfitte interne. Tutte, fra l’altro, nel girone di ritorno. In definitiva, troppi alti e bassi per poter arrivare al traguardo. Dopo un inizio di campionato un po’ timido, nel quale comunque l’Unione era riuscita ad andare in rete per tutte le prime 14 partite della stagione (un record), gli alabardati avevano davvero capito di poter puntare in alto con un gran finale del girone di andata, dopo i successi esterni di Rimini e Piacenza, e il brillante pareggio interno con il Livorno, nella partita del novantennale e degli oltre diecimila spettatori allo stadio. La superba vittoria sull’Empoli aveva poi ulteriormente alimentato i sogni. Dopo il giro di boa, nonostante la roccaforte del «Rocco» cominciasse a dare segni di cedimento, i quattro successi consecutivi culminati col trionfo di Cittadella per 3-0 avevano segnato il top dell’annata della squadra di Maran. Poi il calo atletico, le occasioni perse in casa davanti a un gran pubblico e i due filotti di tre ko consecutivi, sempre in occasione di partite ravvicinate, hanno segnato il destino dell’Unione. La vittoria sul Livorno ha solo prolungato la speranza. Che però, in realtà, era finita su quel maledetto colpo di testa di Pichllman. Alla fine, ai play-off, ci sono andati lui e il Grosseto. E la Triestina ha visto svanire il suo sogno. e L’ATTACCANTE OGGI SI SOTTOPORRÀ ALLE VISITE MEDICHE A VERONAGranoche: «Voglio la A ma tornerò a Trieste» «Le società devono ancora accordarsi ma ho salutato il pubblico perché mi ha dato tanto» di ANTONELLO RODIO TRIESTE Il tradizionale copione delle sfide di fine stagione tra squadre con stimoli troppo diversi, ha un po’ offuscato i contorni dell’ultimo pomeriggio di campionato. Forse l’unica istantanea davvero reale, nitida, è stata quella di Pablo Granoche che applaude il pubblico a fine partita. L’uruguagio saluta e quasi sicuramente se ne va (oggi si sottoporrà alla visite mediche a Verona anche se la comproprietà con il Chievo, che ha acuistato prima dell’infortunio la metà del giocatore, non è stata ancora definita). E’ il momento dei ricordi. Di pensieri, parole, opere e omissioni in piena libertà. Di una confessione a cuore aperto e occhi lucidi. IL SALUTO «E’ vero che il mio futuro non è ancora deciso ed è tutto da vedere, ma alla fine ho salutato comunque i tifosi perché obiettivamente in questo momento è più alta la percentuale che io vada via, piuttosto di quella che io rimanga. E poi ho salutato la gente perché mi sembrava giusto ringraziare tutti e avevo l’occasione per farlo». IL FUTURO «Al momento non so ancora nulla, se non che sono per metà del Chievo e che questa estate dovrei andare da loro. Ma bisogna vedere se riscattano l’altra metà. Ad esempio ho sentito ultimamente che anche la Triestina vorrebbe riscattarmi. Sono le società che adesso devono accordarsi fra loro, quindi non si sa mai e sono aperte tutte le possibilità. E’ ovvio che io vorrei fare un passo avanti nella mia carriera, crescere ancora e scalare un gradino in più. La serie A è il mio sogno. Ma allo stesso tempo dico anche che, se davvero andrò via, io in futuro un giorno a Trieste vorrei davvero tornare. Qui mi sentirei sempre a casa». EMOZIONI «In questi due anni a Trieste ho provato emozioni fortissime.Sono state due stagioni con alti e bassi, perché devo ricordare sia i momenti belli che quelli brutti: la prima stagione è stata straordinaria, la seconda purtroppo è stata rovinata da quel maledetto infortunio al ginocchio subito nel finale della prima annata. Ma ci tengo a dire che qui mi sono trovato a meraviglia anche al di fuori dal calcio, è una città che mi ha accolto benissimo in tutti i sensi. Ed è per questo che vorrei tornarci in futuro. Quanto a quello che ho vissuto sul campo, sentire lo stadio inneggiare il mio nome mi ha sempre fatto sentire alle stelle. Sì, se andrò via, in qualche modo a Trieste spero davvero di tornarci». RICORDI «Se quando sono arrivato dal Sudamerica due anni fa immaginavo tutto questo? Diciamo che uno sogna di fare sempre il massimo, il meglio possibile. Ma arrivavo dall’altra parte del mondo, in mezzo a gente che non conoscevo, lontanissimo da casa mia e in una realtà completamente diversa. Non era certo facile, ma è andato tutto bene. Sono stati due anni incredibili per me, e anche se questa stagione non ho potuto dare il contributo che volevo causa l’infortunio, sono stati comunque i due anni più belli della mia carriera». MARAN «Come ho già detto mi è dispiaciuto per le tante panchine dell’ultimo periodo, ma al di là delle scelte che nel calcio si devono fare, devo essere sincero con me stesso: questo non era sicuramente il mio miglior momento e non potevo chiedere di più. Io invece devo ringraziare tantissimo Maran, perché bisogna saper ringraziare le persone che ti aiutano nella vita. E il mister mi ha aiutato tantissimo, soprattutto il primo anno quando sono arrivato ed era per me delicato affrontare una realtà tutta nuova». RIMPIANTI «Complimenti al Modena per la partita di sabato. Sono stati bravissimi e se non era per Agazzi di gol ne prendevamo tanti, mentre noi non riuscivamo proprio a creare buone occasioni. Ma i play-off non li abbiamo persi né col Modena né a Empoli. I play-off li avevamo nelle nostre mani, ma ce li siamo fatti sfuggire in precedenza, nelle partite con il Grosseto, con il Treviso, anche col Frosinone. Ma bisogna dire che se all’inizio ci avessero detto che ci saremmo giocati i play-off all’ultima giornata, avremmo messo la firma. Bisogna dunque riconoscere che è stata una buonissima stagione, e siamo davvero orgogliosi di aver lottato fino alla fine». e LA PUNTA ARDEMAGNI«Un anno importante» TRIESTE Rolando Maran lo ha buttato nella mischia anche nell'ultimo incontro con il Modena. La sua freschezza sarebbe potuta tornare utile con i canarini di Apolloni a caccia dei punti salvezza. L'impiego di Matteo Ardemagni quest'anno è stato dosato con il contagocce al punto che il giocatore non nasconde un pizzico di delusione. Per lui è stata sopratutto una stagione di studio, di crescita professionale e anche fisica, doti che però raramente ha potuto trasportare sul campo. In comproprietà tra Milan e Triestina, a campionato chiuso, Ardemagni chiede giustamente per la prossima stagione di poter giocare di più. La sua permanenza in alabardato quindi non è scontata. Ardemagni cosa le resta di questa stagione? «Mi resta un anno di studio, di ambientamento tra i cadetti, visto che arrivavo da una serie inferiore, di conoscenza di compagni molto più esperti, che sanno giocare a calcio. E' stato un anno che mi è servito per costruire le prossime stagioni». Sei migliorato fisicamente e tecnicamente rispetto al tuo arrivo? «Assolutamente si, ho lavorato molto su questo, ho studiato molto come muovermi sul campo, cosa che prima non facevo correttamente, tecnicamente sono migliorato molto. Adesso devo solo pensare subito ad impostare la prossima stagione che per me sarà determinante, perchè a ventidue anni devo iniziare a giocare con continuità». Tornando al campionato volevate regalare ai tifosi un'ultima vittoria, non ci siete riusciti: come mai? «Purtroppo no, un peccato ma il Modena è stato più bravo. Non era facile, loro erano ovviamente molto determinati. Sul campionato dico solo che sono molto soddisfatto. Ad inizio stagione il nostro obiettivo era una salvezza tranquilla e siamo riusciti a guadagnarla con facilità, poi non abbiamo guadagnato il treno dei playoff, un obiettivo alla portata. Non ci siamo riusciti ed è solo colpa nostra». Il prossimo anno sarai ancora alabardato? «Non lo so, sono a metà tra Triestina e Milan e decideranno loro il mio destino. Personalmente chiedo solo di poter giocare di più». Giuliano Riccio e IL VICEPRESIDENTE CARNELUTTI«Mi spiace per i tifosi» TRIESTE Tocca al vicepresidente Antonino Carnelutti esternare il primo pensiero della società immediatamente dopo il fischio di chiusura del campionato. Il dirigente alabardato non si sottrae a microfoni e taccuini e pur rinviando il bilancio definitivo di qualche giorno traccia già il primo quadro di questo finale di stagione. Carnelutti alla fine non sono arrivati i playoff ma la squadra è rimasta per tutto il torneo al vertice: qual'è il suo bilancio? «Speravamo nei playoff, ci contavamo, ma volevamo anche giocare una stagione di vertice ed è accaduto. La cosa che ci rende orgogliosi, contenti è il vedere che ogni anno, ogni stagione in più si è fatto meglio. Speriamo dunque che la prossima sia quella buona per il salto nella massima serie. Sono dispiaciuto per il pubblico , per i tifosi che avrebbero voluto un'ultima vittoria. Onore al Modena». Anche nell'ultima partita è brillata la stella di Agazzi: soddisfatti? «Ha fatto un grande campionato, con il Modena è stato bravissimo, credo che il suo risultato rappresenti l'impegno messo in campo dalla squadra per tutto il torneo, un impegno mai venuto meno. Poi nell'arco di un campionato ci sono dei momenti positivi e negativi. Anche con il Modena avremmo voluto vincere ma non ci siamo riusciti. Non mi è sembrato giusto non tributare nemmeno un grazie a questa squadra, all'allenatore che si sono impegnati per cercare di guadagnare un risultato positivo». Domanda scontata: Rolando Maran resta? «Non voglio rispondere, dico solo che ha ancora un anno di contratto». (g.c.) e infine DOPO LA RETROCESSIONE DEL TORINOSquadre ostiche nella prossima B TRIESTE Pezzetto dopo pezzetto si delinea il quadro delle squadra che affronteranno la prossima stagione in serie B. E il campionato cadetto (al di là di possibili decisioni di esclusioni o penalizzazioni a tavolino) avrà un lotto di squadre di blasonate. È il Torino ad accompagnare Lecce e Reggina nella seconda serie. I granata, superati nello sprint finale dal Bologna, tenteranno un’immediata risalita (sempre che Cairo continui ad alimentare le casse). Le due soceità del Sud cercheranno di fare lo stesso. Anche perché la prossima stagione, se sarà confermata come pare la separazione tra Lega A e Lega B, rappresenterà uno spartiacque finanziario per i sodalizi che hanno ambizioni di restare ai massimi livelli. In attesa che i play-off della B portino nella massima divisione la terza squadra dopo Bari e Parma, la scorsa settimana si sono inserite in B la sorpresa Gallipoli, guidata dall’ex romanista e azzurro Giannini, e il Cesena dove gioca l’ex alabardato Piangerelli. Negli spareggi per la promozione in A l’Empoli in questo momento sembra essere la formazione più in palla. In semifinale, con gara-1 domenica prossima, se la vedrà con un Brescia tentennante nell’ultimo mese e con il vantaggio di essergli arrivato davanti in classifica. Nell’altra sfida il Livorno se la vedrà con il Grosseto nel derby toscano. Ieri intanto si è disputato il primo turno degli spareggi promozione tra le squadre della LegaPro (l’ex C1). Nel girone A il Padova ha impattato (1-1) con il Ravenna mentre la Pro Patria ha vinto sul campo della Reggiana con un rocambolesco 5-4. Nel girone meridionale il Crotone ha invece strappato mezzo biglietto per la finale andando a imporsi per 2-1 ad Arezzo, mentre è finita con un nulla di fatto la partita che vedeva opposto il Foggia al Benevento. Cita
Radimiro Inviato 1 Giugno 2009 Segnala Inviato 1 Giugno 2009 (modificato) L'Unione si e' congedata nel peggiore dei modi dai suoi tifosi. Ha giocato svogliatamente, al contrario degli avversari, che essendo piu' motivati, hanno strameritato di vincere, creando una miriade di occasioni. Modificato 1 Giugno 2009 da Radimiro Cita
Ospite brunotto Inviato 1 Giugno 2009 Segnala Inviato 1 Giugno 2009 (modificato) Agazzi contro il Modena e basta.....non comprendo il cronista di Sky ....è stata partita vera....ma dove !!?? Nessun tiro in porta dei nostri ....il Modena una 15na e rigore fallito ed almento 5 parate strepitose del portierino.... partita indecorosa e vediamo chi arriva dal Modena il prossimo anno...tre punti donati ai canarini troppo facilmente! Ottavo posto decente a priori ma insoddisfacente a posteriori ed il prossimo anno sarà una B infernale dove oltre agli squadroni tipo Torino...Reggina....Lecce..... e poi .Brescia....Empoli...LIvorno ( solo una andrà su....!!!) le inferocite Salernitana e Mantova avremo il Sassuolo di Mapei ed il Gallipoli del petrol-deputato Barba che 50.000 abitanti in due e senza stadio vogliono la A a suon di euroni !!! Occasione imperdibile persa....e persa quando.......in una partita fondamentale per me ...con il Grosseto.....che potevamo affossare ed in casa ci siamo fatti fregare da coglionacci!!! Un vero peccato!!! Modificato 1 Giugno 2009 da brunotto Cita
diego Inviato 1 Giugno 2009 Segnala Inviato 1 Giugno 2009 Xe stada una partida za scritta. Forsi l'unico a no esser stado avvertido iera Agazzi. Alla fine del primo tempo parlando con altri tifosi go dito che el Modena gaveria vinto 1a0.Xe stado cusì e personalmente no capivo perchè la tifoseria se ga incavolado. Mi me son incazzado solo perchè noi xe vignudi sotto la curva a saludar quei 5000 coioni che li ga visti NO GIOGAR l'intero campionato (in casa). Me ga fatto incazzar anche Carnelutti che voleva difender l'indifendibile a Tele4. Meno mal che Baldas qualche sassolin se lo ga tirado via.Deso spetemo i eventi che sarà tanti e no tutti piacevoli (mia sensazion). Cita
Ospite brunotto Inviato 1 Giugno 2009 Segnala Inviato 1 Giugno 2009 Mi e' venuto in mente una parola per definire il campionato dei Muloni anche in prospettiva del prossimo...IMPOSSIBILE !!! Anche perchè avremo oltre ai mostri sacri retrocessi dalla A ed ai disillusi ed incazzati dei play-off persi...ai nuovi incacchiati Mantova e Salernitana..anche i nuovi ricchi in cittadine e paesotti senza stadio e strutture e cioè il Sassuolo di Mapei ed il Gallipoli del petrol-deputato Barba..che puntano alla A decisamente........ ebbene il termine che mi sovviene è TRIESTEZZA !!! Triesteza !!! alla brasiliana.....!!! Tanta Triesteza !!! Cita
Maximilian Inviato 4 Giugno 2009 Segnala Inviato 4 Giugno 2009 L'anno scorso il sesto posto iera a 71 punti, quest'anno a 64. Cita
Colaussi89 Inviato 4 Giugno 2009 Segnala Inviato 4 Giugno 2009 (modificato) da quando ci sono 22 squadre in B i 71 punti dello scorso anno sono stati l' eccezione a dirla tutta... se vai a vedere per il sesto posto nel 2007 era a 67 punti, nel 2006 era a 66, l' anno ancora prima a 62. Impossibile è una parola grossa...neanche iniziata questa stagione senza Marchini e senza Sgrigna qua si leggevano commenti sul salvarsi dalla retrocessione che la squadra poteva lottare per la salvezza ecc....e alla fine non abbiamo mai dovuto lottare per la salvezza ma adirittura la matematica ci ha buttato fuori dalla lotta per i playoff solo all' ultima giornata, io direi prima di comprare la pala per la fossa aspettiamo di vedere che succede con sto mercato estivo....potrebbero capitare benissimo altri alti e bassi clamorosi da una stagione all' altra come per il Pisa, che non siamo mica l' unica società che ha problemi di soldi per investire.....insomma io non vedo le altre società di B messe così bene o in una situazione così migliore della nostra il prossimo campionato sarò l' ottavo di fila in B, un record che manteniamo una categoria senza scendere da tanto tempo, pian pianino miglioriamo siamo partiti con Fantinel che si lottava per salvarsi, l' anno dopo per arrivare nella parte sinistra della classifica quest' anno un ottima stagione, la prossima chissà.....però lo sappiamo tutti se fossimo arrivati ai playoff spompati come eravamo difficilmente si passava e se si passava ero bello si andare in A, ma praticamente sicuro che ci stavamo 1 sola stagione....meglio salire quando abbiamo le ossa più grosse, vediamo il prossimo anno quanto grosse saranno.....finire come il Treviso sinceramente non ci tengo e avevano più dindini di noi.... Modificato 4 Giugno 2009 da Colaussi89 Cita
Ospite brunotto Inviato 4 Giugno 2009 Segnala Inviato 4 Giugno 2009 da quando ci sono 22 squadre in B i 71 punti dello scorso anno sono stati l' eccezione a dirla tutta... se vai a vedere per il sesto posto nel 2007 era a 67 punti, nel 2006 era a 66, l' anno ancora prima a 62.Impossibile è una parola grossa...neanche iniziata questa stagione senza Marchini e senza Sgrigna qua si leggevano commenti sul salvarsi dalla retrocessione che la squadra poteva lottare per la salvezza ecc....e alla fine non abbiamo mai dovuto lottare per la salvezza ma adirittura la matematica ci ha buttato fuori dalla lotta per i playoff solo all' ultima giornata, io direi prima di comprare la pala per la fossa aspettiamo di vedere che succede con sto mercato estivo....potrebbero capitare benissimo altri alti e bassi clamorosi da una stagione all' altra come per il Pisa, che non siamo mica l' unica società che ha problemi di soldi per investire.....insomma io non vedo le altre società di B messe così bene o in una situazione così migliore della nostra il prossimo campionato sarò l' ottavo di fila in B, un record che manteniamo una categoria senza scendere da tanto tempo, pian pianino miglioriamo siamo partiti con Fantinel che si lottava per salvarsi, l' anno dopo per arrivare nella parte sinistra della classifica quest' anno un ottima stagione, la prossima chissà.....però lo sappiamo tutti se fossimo arrivati ai playoff spompati come eravamo difficilmente si passava e se si passava ero bello si andare in A, ma praticamente sicuro che ci stavamo 1 sola stagione....meglio salire quando abbiamo le ossa più grosse, vediamo il prossimo anno quanto grosse saranno.....finire come il Treviso sinceramente non ci tengo e avevano più dindini di noi.... Quoto abbastanza anche perchè abbiamo in canna buone cartucce da sparare come........ Granoche....Agazzi.......Testini...ma abbiamo troppi prestiti e la squadra rischia la rivoluzione....ripeto con un buon giovane portiere....mantenedo comunque la difesa con Pani assolutamente e Minelli...tenedo l'ottimo Antonelli e rigenerando per favore il Capitano coraggioso che è stato affondato da quel Maran che però dovrebbe salutare e cambiare aria pur con i dovuti ringraziamenti...tenedo il valido Della Rocca e prendendo in buon giovane attacante......MOSCARDELLI....il mio sogno impossibile !?......non è una squadra da buttare anche il giovane D'Ambrosio del Lecco è sempre tra i migliori.....dai non tagliamoci le palline prima del dovuto.....!!?? Cita
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