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Da MangiafuocoMcrae · Inviato
Ross la palla non la chiama nemmeno,indica a uthoff dove andare -
Si ma credo che gli ultras decideranno per loro,tra gli ultras e il CCTC le vedute sono diverse,o no?
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VENERDÌ 17 OTTOBRe 2025 Un passo avanti nel gioco, l'incognita ancora evidente di una chiara mancanza di identità. Come scrive oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", la Pallacanestro Trieste esce sconfitta dal confronto contro il Galatasaray e lo fa lasciando sul campo sensazioni contrapposte. Se da un lato la prestazione offerta contro la formazione turca, di gran lunga la più forte di questo girone di Champions League, regala segnali di ottimismo, dall'altro lato la gara ha messo a nudo un problema strutturale che rischia di rallentare la crescita del gruppo: l'assenza di una consolidata chimica di squadra. Le rotazioni spinte e i continui cambi di quintetto influiscono inevitabilmente sulla capacità dei singoli di trovare un equilibrio sul parquet. Contro il Galatasaray, pur lottando punto a punto e arrivando a un tiro dalla vittoria, Trieste ha mostrato ancora una volta un mosaico di soluzioni anziché un sistema consolidato ed è difficile, in queste condizioni, che si sedimentino i meccanismi essenziali per la gestione dei momenti caldi e per la costruzione di una leadership tecnica sul campo. Il confronto con la mentalità turca non fa che rendere ancora più evidente questo gap. Il Galatasaray, che avrà in stagione un cammino parallelo e giocherà le stesse partite di Trieste suddivise tra campionato turco e Champions League, ha fatto della solidità dei suoi leader un'arma vincente, cavalcando con fiducia il quintetto composto da Cummings, McCollum, White, Palmer e Gillespie. Le scelte di coach Sekizkov hanno permesso ai singoli di stabilire ritmi, ruoli e responsabilità, trasformando il talento individuale in efficacia collettiva, specialmente nei possessi che hanno deciso la partita. QUESTIONE DI GERARCHIE Trieste, in queste prime uscite, assomiglia molto alla Tortona di Walter De Raffaele nella passata stagione. Il rischio è che per far giocare tutti, alla fine, si scontentano tutti. Lo si è visto in alcune reazioni dei giocatori chiamati a uscire soprattutto nei minuti finali della gara. Ed è qui che si annida il dilemma tecnico più spinoso per lo staff triestino. La squadra è ricca di potenziale, ma il potenziale va indirizzato ed è difficile farlo senza una chiara definizione dei ruoli, di chi ha la licenza di prendersi l'ultimo tiro e di gestire il pallone nei momenti cruciali. La necessità di stabilire gerarchie è palese. I leader tecnici devono emergere, non solo per qualità, ma per minutaggio e fiducia costante. Il nodo cruciale è come procedere in questa direzione senza creare malcontento in un gruppo che, al momento, viene gestito con un'equità quasi matematica nelle rotazioni. Mercoledì sera nessuno ha giocato più di 25', Toscano Anderson, Sissoko e Ramsey sono stati in campo per 24', Brooks, Candussi e Moretti da 15' a 12'. Far emergere un quintetto base o un nucleo di uomini chiave significa inevitabilmente ridurre lo spazio per altri, una mossa che può essere certamente rischiosa negli equilibri dello spogliatoio ma che è indispensabile per il prosieguo della stagione. - Mentre in società le cose sono in costante evoluzione, la Triestina domani ritorna già in campo per un match molto importante nel quale deve tornare a far punti (possibilmente tre) dopo la sconfitta di Cittadella. Come scrive Antonello Rodio, al Rocco arriverà la Pergolettese (inizio 14.30) e la conferma che dopo la cacciata di Menta e Stella la società si aspetta molta più gente allo stadio, arriva dalla decisione di aprire domani anche il botteghino della Curva Furlan in via Miani oltre a quello della Tribuna Pasinati in piazzale Atleti Azzurri d'Italia: saranno entrambi operativi due ore prima del match, a partire dalle 12.30. Probabile che molti tifosi decidano solo all'ultimo momento se andare allo stadio ma la raccomandazione, visti i tempi necessari per fare il biglietto nominativo al botteghino, è comunque quella di acquistare il tagliando d'ingresso in prevendita online sul circuito Ticketone, oppure fino a stasera nella sede fisica del Ticket Point di corso Italia 9, aperto con orario 8.30-12. 30 e 15.30-19. Sempre uguale alle prime partite il costo dei biglietti: in Curva Furlan prezzo unico di 5 euro e in Tribuna Pasinati costo di 10 euro (qui è in vendita anche il settore Gold a 50 euro). Intanto la squadra si sta preparando alla sfida di domani contro la Pergolettese dove gioca anche l'ex capitano alabardato Lambrughi. La buona notizia è che Vertainen è in netto progresso dopo il problema muscolare ma fino a ieri lavorava ancora a parte, seppur di buona lena. Insomma l'attaccante non dovrebbe essere ancora pronto per tornare in campo, ma forse si riuscirà a portarlo almeno in panchina ed eventualmente utilizzarlo per uno scampolo di partita in caso di bisogno. A parte l'infortunato di lungo corso Tonetto, nemmeno per Louati sembra prossimo il rientro, mentre c'è un piccolo allarme anche per Silvestro, che ha un leggero risentimento tutto da valutare in vista della gara di domani. Eventualmente, se quest'ultimo non dovesse farcela, dovrebbe toccare a Pedicillo occupare la fascia destra. Considerata invece la situazione in attacco, Marino potrebbe tornare a schierare fin dall'inizio entrambe le punte Faggioli e Kljajic, ma da vedere se con un trequartista a supporto oppure nel consueto 3-5-2. Nelle file della Pergolettese mancherà l'attaccante Sean Parker, squalificato
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Questa la discussione per la sfida del Taliercio
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Quando Ross si sbraccia ce n'è, hai voglia.
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