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    • DOMENICA 14 SETTEMBRE 2025 - Non solo i primi tre punti della stagione, al Saleri la prima vittoria di Marino con la prima squadra della Triestina. Un urlo, come scrive Guido Roberti, che era rimasto strozzato per 7 partite, liberato al 94' in un abbraccio con i collaboratori. «Una partita in cui abbiamo fatto il primo tempo più brutto tra le prime 4 gare, per l'atteggiamento mollo mentre nel secondo cambiando con l'inserimento della seconda punta e mettendoci dietro a 4 la squadra ha iniziato a girare. Di bello la convinzione di portarla a casa». Una partita dai due volti. «Immaginavano la partenza del Lumezzane, ma va detto che il gol lo abbiamo preso su rigore. Su azione è difficile farcelo. Eravamo contratti nel primo tempo e faticavamo ad uscire, perdevamo palla ed essendo lunghi è stata dispendiosa. Però la squadra corre e nel secondo tempo si è vista la differenza e la qualità. Sono tutti ragazzi che meritano fiducia». Un successo in rimonta fondamentale per il morale. «Da quando abbiamo iniziato ho detto che non deve mancare l'atteggiamento, il carattere, questa è una vittoria del gruppo. Ci dà consapevolezza, per il Lumezzane era la partita della vita. Portare a casa i 3 punti significa che il nostro processo è in crescita». L'impresa da fare resta stoica, ma le imprese si sa, stimolano il doppio. «Noi ci siamo sempre estraniati da quello che c'è attorno, i ragazzi avevano voglia di vincere, io lo percepisco negli allenamenti. Un gruppo sano che ha voglia di sistemare le cose. Ora non abbiamo fatto nulla, è il primo gradino di una scala lunga. Guardiamo gara dopo gara". Sembrerà banale, ma si è vista la basilare differenza tra avere e non avere cambi. "Abbiamo cambiato la partita. A volte capita che devi cambiare, e se hai ragazzi che ti entrano motivati a mille è importante. Kiyine in questi anni qui non lo avevo ancora visto rincorrere gli avversari, ha avuto un atteggiamento propositivo, con tanta qualità. L'applauso va fatto a tutti, anche ai nuovi». - Esame Reyer per la Pallacanestro Trieste, impegnata oggi alle 19 sul parquet del Taliercio nella terza amichevole del suo precampionato. Come scrive Lorenzo Gatto su "Il Piccolo", dopo i match contro Dolomiti Energia Trento e Ilirija Lubiana, si alza il livello tecnico delle avversarie e crescono le difficoltà per una squadra che lavora per avvicinarsi gradatamente all'esordio in campionato previsto sabato 4 ottobre nell'anticipo della prima giornata contro Trapani Shark. «Venezia è certamente un test molto più probante rispetto a quello di mercoledì scorso – l'analisi di coach Israel Gonzalez –. Sia per noi che per loro, l'amichevole di questa sera è un passaggio importante giunti più o meno a metà della preparazione. L'occasione per fare un po' il punto della situazione analizzando le risposte del campo. Per questo non conterà tanto il risultato finale quanto le risposte che i ragazzi sapranno dare sul campo». Rispetto al match contro Lubiana, si dovrebbe vedere sul parquet una Trieste leggermente più tonica. «Il lavoro fisico, mercoledì scorso, ci aveva portato in campo con le gambe un po' stanche – continua Gonzalez – . In questi giorni i ragazzi hanno avuto tempo di recuperare. Continuiamo ad allenarci duramente, comunque, nella convinzione che lavorare tanto adesso sia fondamentale per costruire una buona base per il futuro e arrivare nelle migliori condizioni possibili ad affrontare un mese di ottobre che ci costringerà ad affrontare un programma fitto e impegnativo». In vista del match di questa sera, serviranno intensità e la giusta comunicazione per riuscire a performare al meglio. «Intensità e comunicazione sono imprescindibili – conclude il tecnico spagnolo –. Logicamente dobbiamo anche imparare e migliorare nella fase difensiva, nella nostra tattica difensiva. In attacco ci sono cose che vanno automatizzate, devono diventare standard. Dobbiamo anche conoscerci meglio tra compagni, soprattutto con i nuovi giocatori, e inserire sempre di più le nuove idee dell'allenatore, curando i dettagli offensivi». I PROSSIMI IMPEGNI Archiviato lo scrimmage di questa sera contro la Reyer, la Pallacanestro Trieste tornerà davanti ai propri tifosi nell'amichevole che il 19 settembre, sempre alle 19, porterà il Cedevita Olimpija Lubiana, formazione di ABA League già qualificata all'EuroCup 2025-'26, sul parquet di Valmaura. Dopo la sfida contro la formazione slovena, si rinnoverà l'appuntamento alla Fernando Buesa Arena di Vitoria con l'amichevole che per il secondo anno di fila metterà i biancorossi di fronte al Baskonia allenato in questa stagione dall'ex coach di Trento, Paolo Galbiati. L'ultimo impegno del precampionato sarà il test che la formazione di coach Gonzalez affronterà contro la San Bernardo Cantù il 28 settembre, alle 18, sul parquet del PalaFrancescucci di Casnate. VERSO IL CEDEVITA Attiva da venerdì la vendita dei tagliandi per la sfida contro l'Olimpia. Fino a mercoledì esclusivamente attraverso il portale online Vivaticket, all'indirizzo: pallacanestrotrieste.vivaticket.it, a partire dal 17 settembre anche nella biglietteria interna del PalaRubini (ingresso Vip, via Ercole Miani 5/1), con i seguenti orari di apertura: mercoledì dalle 9.30 alle 13.30, giovedì dalle 14.30 alle 18.30, Venerdì dalle 9.30 alle 13.30. Dalle 17 del 19 settembre e fino alla fine del secondo quarto della partita disponibile la biglietteria esterna di via Flavia.
    • Si potrebbe fare un cartello "MENO DECIBEL PLEASE"
    • Non è il caso di estremizzare la questione. La balaustra l'ho frequentata anch'io ogni tanto, per esempio per guardare un tempo in piedi e sgranchirmi le gambe. Una piccola scelta a mia disposizione al posto di un obbligo o meglio di una non scelta. Poi se la balaustra sarà off limits vuol dire che staremo al nostro posto. Dato che dieci o venti su cinquemila non sanno comportarsi come si deve. Ne abbiamo discusso a sufficienza l'anno scorso. Staremo al nostro posto a farci rintronare di decibel fino a quando una ricerca americana dirà che questo provoca danni alla salute e che durante le partite fa bene stare in piedi agitarsi su e giù per le balaustre Veder avanzare la strategia di un regime in sostituzione del comune senso di responsabilità mi intristisce. Sono cose che toccano in misura diversa la sensibilità di ognuno.  
    • Non ci resta che sperare non lo sia… spero davvero che ci lasci in pace e si polverizzi
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