Con tutto il rispetto e senza nessuna voglia di fare polemica io tutta 'sta voglia di investire (spendere, buttare soldi,  chiamala come vuoi) nel basket non la vedo da nessuna parte. In serie A ci sono squadre che rappresentano realtà che economicamente sono anni luce davanti a Trieste; tralasciando Milano e Bologna (che i suoi problemini economici ce li ha visto che fino all'ultimo non si sapeva se avrebbe fatto l'Eurolega) mi vien da pensare a città come Brescia, Treviso o Trento che sono posti dove c'è un tessuto imprenditoriale privato che noi semplicemente ci sogniamo; eppure Brescia rinuncia alle coppe, Treviso lotta per la salvezza, Trento sopravvive (bene, perchè lavorano molto bene) con una buona iniezione di capitali pubblici. A me a sentire le parole di Matiasich si è accesa una bella spia di allarme rosso, sarà che magari, visto il pregresso nel basket (Stefanel, non parliamo nemmeno del calcio che è una perenne Via Crucis), ogni mezza parola è vista come un pericolo. Onestamente non ho capito benissimo cosa vada a cercare Matiasich dalla città, se  un affiancamento nella compagine societaria o una sostanziosa sponsorizzazione a livello di main sponsor o una maggior partecipazione a livello di sponsor minori o tutte e tre le cose. Resta il fatto che la spesa che l'attuale proprietà affronta temo sia parecchio ambizioso (eufemismo) per le capacità di spesa dell'imprenditoria locale.

Ah ecco,non lo sapevo. Ha fatto la nazionale sperimentale una decina di anni fa credo

4a tappa  Pogacar Van der Poel Vaquelin Gialla Van der Poel

Pare non possa diventare italiano: ci provarono qualche anno fa, con tanto di convocazione in una delle Nazionali, per poi scoprire che uno dei suoi nonni aveva rinunciato alla cittadinanza italiana

se triest' avesse un vulcano, sarebbe una piccola catania (cit.)