babatriestina Inviato 18 Ottobre 2008 Segnala Inviato 18 Ottobre 2008 (modificato) Heinichen no me ga entusiasmado (go leto poco), ma certi passagi me lo rivaluta come gialli a volte el xe un poco macchinoso, ma le ambientazioni triestine xe estremamente realistiche Modificato 18 Ottobre 2008 da babatriestina Cita
arska Inviato 18 Ottobre 2008 Segnala Inviato 18 Ottobre 2008 per mi el rendi sai ben in formato televisivo. Mai visti i telefillm del "Commissario Laurenti"? Rendi Trieste sai, sai, sai meio de qualsiasi fiction italiana che go visto. Riva proprio a ciaparghe speso el spirito (anche se romanzado, ma bon), e questo me piasi sai El top xe oviamente veder Trieste con tuti che parla in tedesco oro Cita
Starlite Inviato 19 Ottobre 2008 Autore Segnala Inviato 19 Ottobre 2008 Per tornar in tema, dal Piccolo de oggi: Cambia la viabilità: nuovi sensi unici a S. Vito-CittavecchiaInteressato l’anello di via San Michele, previste nuove aperture e regolarizzazione della sosta Tutto pronto per l’attuazione del Piano del Traffico per il rione di San Vito-Cittavecchia. Nei giorni scorsi si è tenuta un’audizione della circoscrizione con il sindaco Roberto Dipiazza, che ha chiarito le modalità, i tempi e i contenuti del documento. Il piano è stato preceduto dalla consultazione dei residenti, attraverso appositi questionari compilati dagli abitanti del rione, dalle indicazioni fornite dal quarto parlamentino e infine dall’approvazione da parte della giunta comunale. La via San Michele viene mantenuta a doppio senso di marcia e viene creata una cella viaria, in senso unico in salita su via Madonna del Mare, via della Valle, via della Cereria e via Tigor, fino a via Ciamician. Per completare la cella viene istituito il senso unico in salita su via Don Minzoni, eccetto per i mezzi pubblici in discesa, senso unico che prosegue in via Catraro e su via Bazzoni. In base al nuovo schema viario la salita di via San Michele verrebbe utilizzata dagli utenti che dalle Rive si dirigono verso Largo Canal e oltre, mentre il restante anello avrebbe una funzione prevalentemente di distribuzione interna. Per sgravare di traffico il tratto basso di via S. Michele e di via Venezian, fino a via del Bastione, viene prevista l’apertura del tratto di via della Valle, oggi chiuso da colonnine, in modo da collegare direttamente via S. Michele con via della Cereria e via Tigor. Viene mantenuto il doppio senso di circolazione su quasi tutto l’anello esterno , in via Segantini, Besenghi, Combi e le restanti vie, fatta eccezione per il senso unico in discesa su viale Terza Armata, che ha la funzione di privilegiare la discesa verso gli altri tratti della viabilità principale, deputata ad assicurare gli spostamenti interzonali. Tra la viabilità locale da rilevare il senso unico in salita su via Belpoggio, a cui si accompagnano i sensi unici di via dell’Università e di un tratto di salita Promontorio, per realizzare delle direttrici di salita e discesa dalle Rive verso la zona di via Franca. Ulteriori modifiche riguardano singole strade, cambiamenti che hanno una funzione prevalentemente residenziale, suggerite dagli abitanti e dalla circoscrizione. Nel dettaglio le trasformazioni sono: il senso unico in via Catraro e la regolarizzazione della sosta sul lato numeri civici pari, il ripristino del doppio senso di marcia in via Bellosguardo dall’intersezione con via Don Minzoni al civico 70, l’ istituzione del senso unico in via Galleria, in direzione Via Testi. E ancora il senso unico in via Testi, in direzione via S.Michele. Infine è previsto il potenziamento della segnaletica orizzontale indicante gli attraversamenti pedonali in via San Michele e la sistemazione della segnaletica verticale. Con queste modifiche alla circolazione veicolare si riuscirà ad aumentare la sosta libera, di autoveicoli e motocicli, a favore dei residenti, nei punti dove verranno istituiti sensi unici di marcia, come in via Catraro, viale Terza Armata e altre zone dove i residenti hanno segnalato una cronica carenza di posto auto e per motocicli. Sono previsti inoltre alcuni piccoli interventi di pedonalizzazione: il primo riguarda il tratto di via Diaz, compreso tra via S. Giorgio e via Torino, con l’ inversione del senso di marcia su via Cadorna. Sono già in atto poi i lavori di pedonalizzazione di parte di via Cavana, mentre è in programma un’ulteriore piccola pedonalizzazione di via Boccardi, per creare un asse piazza Cavana–Rive, all’altezza della Stazione Marittima. Verrà quindi potenziata la segnaletica stradale verticale e orizzontale e garantita una maggiore sicurezza in corrispondenza di alcuni incroci grazie anche all’apposizione di alcuni specchi. «Questo Piano così articolato, frutto anche del confronto con i residenti che hanno dimostrato interesse e partecipazione, consentirà di avere una circolazione più razionale» spiega il presidente della quarta circoscrizione Alberto Polacco. Micol Brusaferro Cita
Starlite Inviato 9 Novembre 2008 Autore Segnala Inviato 9 Novembre 2008 Dal Piccolo de oggi: TRA LARGO BONIFACIO E VIA XYDIASVia Battisti, i pedoni sfrattano le auto Spazio triplicato per il marciapiede. I commercianti: «Provvedimento da estendere» Riacquista spazio per i pedoni, e non è affatto poca cosa, la centralissima via Battisti nel lato destro andando verso San Giovanni, tratto compreso tra largo Bonifacio (viale XX Settembre) e via Xydias. Sono scomparsi i parcheggi a pettine, e sono dunque sparite tutte quelle auto parcheggiate notte e giorno per intero sul marciapiede. È di fatto triplicata la superficie disponibile per chi va a piedi. Un respiro e un agio molto grandi per il flusso costante di pedoni e anche per i negozi che, abbondanti, si affacciano su quel tratto di via. Tanto è vero che il Comune ha già ricevuto lettere e firme dai negozianti attivi sul tratto successivo. Tutti invocano meno macchine e più pedoni. Lontani i tempi in cui una restrizione alle auto scatenava il terrore dei commercianti. «Il provvedimento - spiega Franco Bandelli, titolare dei Lavori pubblici - era stato annunciato come sperimentale per il periodo delle bancarelle natalizie, che infatti gireranno anche su quel lato di via Battisti proseguendo dal viale, ma si tratta invece di una modifica definitiva, propedeutica a un ulteriore ampliamento». Sono già segnati in terra gli stalli per soste riservate a portatori di handicap e a motorini, in verità pochissimi, così da preservare anche salita e discesa dal marciapiede, e liberare la gente da quel «muro» di ferro che solitamente impedisce di usare le strade. L’indicazione per chi controlla il traffico è di essere severi. «La zona appena ripulita non deve ritrasformarsi in un’area di sosta selvaggia» prosegue Bandelli. A breve si terrà la riunione tra sindaco (che ha la delega per il traffico), lo stesso Bandelli e gli uffici comunali per prendere ulteriori decisioni. Chi ora vuol parcheggiare in quel tratto può farlo solo accostando al marciapiede. Resta il fatto che molti (anche residenti) perdono ora la speranza o la certezza di un posto. «Stiamo ragionando sulla possibilità - prosegue l’assessore - di creare nelle zone a pagamento delle tariffe a prezzo molto ridotto per i residenti, almeno nelle ore più critiche, per esempio dalle 13 alle 15 e dalle 17 alle 19». Dalle 20 e per la notte comunque anche negli stalli blu non si pagano ticket. Ma il riordino della zona comprende anche altre novità. In via del Toro e in via Nordio, tra via Crispi e viale XX Settembre, oggi chiuse al transito ma diventate deposito di auto accatastate in parcheggio selvaggio data la natura di fondo cieco delle vie, è stato istituita la cosiddetta «ztl», zona a traffico limitato. Si entra solo per carico e scarico merci e poi bisogna lasciare il campo. «Un successo perfino insperato - conclude Bandelli -, dato che anche qui abbiamo una petizione: 350 firme chiedono che il provvedimento sia esteso anche a via Paduina». I pedoni si allargano, e si fanno vive le raccolte di firme a favore. ((g. z.) Cita
arska Inviato 9 Novembre 2008 Segnala Inviato 9 Novembre 2008 son contento che (par) tuti sia d'acordo che più spazi per andar a pie sia solo che un vantagio. Cita
Starlite Inviato 22 Novembre 2008 Autore Segnala Inviato 22 Novembre 2008 Dal giornal de oggi: DIRETTRICIPiano traffico di S. Luigi, via libera ad alcune delle variazioni richieste Indicati dai residenti il doppio senso in via Civrani e dissuasori in via Chiadino Ma via dei Porta non potrà restare interamente percorribile nelle due direzioni Prosegue a passo spedito l’iter necessario al Comune per concretizzare il nuovo piano particolareggiato del traffico di San Luigi, che nella sua applicazione porterà alcune novità introdotte in base alle indicazioni dei residenti. Dopo la presentazione del nuovo strumento da parte del sindaco alla sesta circoscrizione e la successiva discussione tra consiglio e cittadini, si è svolto infatti un sopralluogo per verificare sul terreno la possibilità di effettuare alcune delle variazioni richieste dalla gente e dallo stesso parlamentino. Sul posto, accanto al presidente circoscrizionale Gianluigi Pesarino Bonazza, c’erano il mobility manager del Comune Giulio Bernetti e i tecnici comunali Luigi Vascotto e Edoardo Collini, impegnati a compiere i necessari controlli di fattibilità rispetto ai consigli ricevuti. Come detto, dunque, olte delle indicazioni dei residenti troveranno posto nel piano particolareggiato. Nello specifico, il sopralluogo ha permesso di dire sì alla richiesta di mantenere il doppio senso di circolazione lungo via dei Civrani e via Burton, sorta di minidirettrice che dalle vie Marchesetti e Biasoletto connette, costeggiando il retro della Chiesa parrocchiale, a via di Chiadino. Accolta anche l’indicazione di dare la precedenza a coloro che dalla già citata via di Chiadino incrociano via dei Porta, in modo da facilitare chi impegna quest’ultima nell’erto tratto di salita che precede la confluenza. Chi continuerà a salire lungo via Chiadino avrà comunque il diritto di precedenza alla delicata intersezione tra la via Mauroner e la via degli Aldegardi. Accolta poi la richiesta di posizionare paletti dissuasori della sosta su via Chiadino nel tratto compreso tra via Buonarroti e via Carlo Archi. Si tratta di un tratto della strada particolarmente impervio dove il parcheggio selvaggio può causare dei gravi problemi al traffico veicolare. Sempre in tema di strade particolarmente difficili e impervie, si è deciso di mantenere il doppio senso di circolazione lungo via Marussig, strada che sarà suscettibile di modifiche in corrispondenza delle intersezioni con via Delmestri e via Aldegardi, in modo da evitare alle auto di toccare l’asfalto con la parte anteriore in questi delicati punti. Non è stato accolto invece il mantenimento del doppio senso di marcia sull’intera via dei Porta, in quanto le caratteristiche viarie - la larghezza, le forti pendenza e tortuosità - non consentono il mantenimento di tale assetto. Accolti invece l’inversione di marcia lungo via Marsala, e il doppio senso di circolazione su via San Martino limitatamente al tratto tra la già citata via Marsala e la seconda laterale destra a salire di via San Martino. Verranno posizionati dei dissuasori ottici in corrispondenza dell’attraversamento pedonale zebrato situato in corrispondenza dell’accesso al Parco del Farneto posto all’altezza della via di Chiadino. Va evidenziato come il Comune si sia già confrontato con l’AcegasAps e siano già state predisposte le opportune verifiche per consentire il passaggio dei mezzi adibiti all’asporto dei rifiuti su tutte le vie interessate dal piano particolareggiato. (m.l.) Cita
666 Inviato 23 Novembre 2008 Segnala Inviato 23 Novembre 2008 el sindaco ga piu' volte dito che non ga attivado el novo pian del traffico perche con l'apertura del collegamento dell'autostrada nova i triestini cambiera el modo per rivar a trieste. mi personalmente non me par che sia cussi.....chi vegniva dalla costiera non credo che cambi percorso ,chi vien da muggia taia un toco de strada ma i riva sempre da le stesse uscite ecc. ecc. non sara fila al bivio ad h ma per el traffico de trieste citta non vedo cambiamenti o me sbaglio? Cita
Ikeya Inviato 24 Novembre 2008 Segnala Inviato 24 Novembre 2008 buh mi fazo sempre camionale e poi gallerie perchè senò me toca far el giro del mondo se seguo la superstrada da padriciano fin le torri... Cita
giuli Inviato 24 Novembre 2008 Segnala Inviato 24 Novembre 2008 Idem l'unica novità è prendere la galleria Carso invece del bivio H Cita
Starlite Inviato 30 Novembre 2008 Autore Segnala Inviato 30 Novembre 2008 Dal Piccolo de sabato 29 novembre PIAZZA FORAGGI, IL TUNNEL IN ATTESA DA ANNI DI RISTRUTTURAZIONEGalleria di Montebello, fondi in arrivo Emendamento alla Finanziaria regionale, previsti 3,9 milioni: lavori da giugno L’assessore Franco Bandelli lo aveva definito «antro cavernoso», apostrofando così l’estremo degrado del tunnel di Montebello. Ma da giugno, quell’«antro cavernoso», si rifà il make up per diventare invece una galleria modernissima. Il via libera è giunto giovedì dal palazzo di piazza Oberdan, quando la IV commissione ha inserito nella Legge finanziaria regionale un emendamento che di fatto apre i cordoni della borsa dell’ente. «La Regione accenderà un mutuo da 500 mila euro per i prossimi 10 anni - spiega Maurizio Bucci, consigliere regionale del Pdl - così da consentire al Comune di Trieste di ottenere la quota di fondi necessaria a intervenire sull’assetto viario di piazza Foraggi. L’emendamento è stato unanimemente approvato, grazie anche all’interessamento dell’assessore alle Infrastrutture Riccardo Riccardi, dimostratosi sensibile alla problematica». Una volta approvata la finanziaria, dunque, l’amministrazione Dipiazza avrà la copertura economica (3,9 milioni di euro, ndr) per indire la gara d’appalto e cantierare il tunnel. Tempo previsto per l’avvio del restyling: sei mesi. «Inaugurata la Grande viabilità - esordisce l’assessore ai Lavori pubblici Franco Bandelli - è possibile ora progettare la risistemazione in due lotti dello snodo di piazza Foraggi, fondamentale arteria per la direttrice Est. Si tratterà di un intervento corposo: la galleria, realizzata tra il 1944 e il 1945, è lunga 725 metri, larga 8,5 (più i due marciapiedi da 1,75 mt). e ha uno sviluppo d’arco pari a 23 mt. Sistemi di ventilazione e illuminazione risultano obsoleti, lo stato della canalizzazione delle acque meteoriche è pessimo, come pure quello delle pareti, soggette a infiltrazioni. Dovremo operare la demolizione dell’intonaco, il consolidamento della struttura, la modernizzazione dell’impiantistica, il perfezionamento dei sistemi di sicurezza, l’inserimento dei punti luce, il rifacimento dei dragaggi, i posizionamento dei collettori fognari e la segnaletica». Durata dei cantieri? «Direi 12 mesi - replica Bandelli - con avvio stimato a giugno 2009. La prima parte dell’anno se ne andrà via per l’espletamento delle pratiche di appalto. La riqualificazione avverrà su due lotti: il primo potrà contare sui 3,9 milioni di euro che ci arriveranno dalla Regione, una volta approvata la finanziaria, il secondo, invece, si svilupperà sui fondi (3,1 milioni di euro, ndr) frattanto reperiti dal Comune, che comparteciperà alla realizzazione dell’opera, il cui costo totale ammonta a 7 milioni di euro. Ritengo che l’emendamento di giovedì attesti la collaborazione strettissima che intercorre tra assessori comunali e consiglieri regionali triestini e ringrazio Riccardi per aver mantenuto la parola data». (ti.ca.) Cita
arska Inviato 30 Novembre 2008 Segnala Inviato 30 Novembre 2008 Ritengo che l’emendamento di giovedì attesti la collaborazione strettissima che intercorre tra assessori comunali e consiglieri regionali triestini e ringrazio Riccardi per aver mantenuto la parola data». Ghe ne deduco che i tai al museo del mar & co. xe colpa del comun, quindi? Cita
Starlite Inviato 2 Gennaio 2009 Autore Segnala Inviato 2 Gennaio 2009 Dal piccolo de oggi: Rovis: «In giunta ho perso la battaglia per chiudere corso Italia alle macchine»PIANO DEL TRAFFICO Da marzo il cantiere per via Cassa di Risparmio e via Einaudi pedonali, poi il ponte sul canale VIABILITÀ L’assessore: «Camus ha ragione, prima o poi il Comune dovrà decidere di vietare la circolazione» Russignan (Verdi): «Andava fatta la rivoluzione prevista dalla bozza» di SILVIO MARANZANA Il Comune metterà in atto una pedonalizzazione del centro storico graduale senza toccare corso Italia e non radicale come previsto invece dalla bozza del Piano del traffico redatta dall’ingegner Roberto Camus con il quale proprio per questo motivo è stato nei giorni scorsi rescisso il contratto di collaborazione. Nell’ambito della stessa giunta è prevalsa la linea riformista a scapito di quella massimalista come ammette lo stesso assessore allo Sviluppo economico Paolo Rovis, sostenitore invece di quest’ultima. Fu lo stesso Rovis nel Ferragosto 2005 a lanciare politicamente l’idea della chiusura al traffico di corso Italia, ipotesi che recentemente il sindaco Roberto Dipiazza ha definito «una sciocchezza». «Forse paradossalmente - ha spiegato ieri Rovis - io resto della mia idea e sono convinto che abbia ragione Camus: alla fine alla pedonalizzazione di corso Italia ci si arriverà comunque. La stessa bozza però prevedeva un’applicazione del Piano per fasi e corso Italia pedonale era l’ultimo di sei step previsti. L’importante è che si proceda nel percorso di ampliamento delle aree pedonali, cosa che il Comune sta facendo». «Ma l’applicazione per fasi è una strategia che non può funzionare - denuncia Alberto Russignan che pure da verde sui banchi del Consiglio comunale fu critico nella scorsa legislatura contro la bozza Camus perché mirava a cancellare il lavoro precedente di Fiorella Honsell - o meglio potrebbe andar bene in aree periferiche, ma non certo nel cuore della città. Udine ha avuto il coraggio di chiudere il centro e la rivoluzione ha avuto successo, altrettanto bisognava tentare a Trieste». «Entro un mese - annuncia l’assessore ai Lavori pubblici Franco Bandelli - il sindaco porterà in giunta le proprie idee su come completare il Piano del traffico». Poi elenca i cantieri che si stanno per aprire in città che a suo dire saranno la migliore dimostrazione di come la pedonalizzazione stia comunque avanzando in modo inesorabile. Il rifacimento di piazza Venezia e la ripavimentazione di via Cavana hanno già seguito questa filosofia, mentre da questi primi giorni dell’anno sarà tassativa la sparizione dei veicoli dall’area dinanzi all’ingresso del museo Revoltella e da via Torino. A marzo partirà un cantiere cruciale nella riqualificazione del centro di Trieste che interesserà piazza della Borsa e porterà alla chiusura al traffico delle vie Einaudi e Cassa di risparmio. Davanti alla Camera di commercio saranno collocati 400 metri quadrati di pavimentazione in masegno e sarà riposizionata la fontana del Nettuno, quella che ultimamente stava in piazza Venezia. I lavori si protrarranno per un anno e paralleleamente partiranno anche quelli che riguarderanno la riqualificazione del complesso del Tergesteo recentemente acquistato dal fondo statunitense Carlyle. Nel secondo semestre dell’anno verrà collocato il nuovo ponte pedonale sul Canale e partirà la riqualificazione di piazza Libertà. «Qui saranno recuperati all’uso pedonale ben 2.500 metri quadrati - annuncia Bandelli - questo vuol dire essere ambientalisti, non fissarsi su un paio di alberi». Infine nel 2010 sarà la volta di piazza Ponterosso. Cita
arska Inviato 2 Gennaio 2009 Segnala Inviato 2 Gennaio 2009 la bozza Camus no me pareva sai adatta a una cità come Trieste, ma a una citadina. Qua ghe vol studiar, insieme al trafico, i futuri trasporti publici! (treni, metro, evoluzion dei bus, ecc). No ghe xe altri modi per Trieste de serar el centro, senza studi dei flussi seri no se pol far un piano del traffico. E dopo va considerado el problema enorme dei residenti, che obietivamente no ga dove lasar l'auto. (e lori ga el dirito de farlo, al contrario de chi va a ciorse un cafè/vestito) Cita
Stefano79 Inviato 2 Gennaio 2009 Segnala Inviato 2 Gennaio 2009 Per quanto riguarda la galleria de Montebello xe scritto che i prevedi de ristrutturarla in 12 mesi. Deduco che i la sererà al traffico nel frattempo. Se ga pensado al casin che comporterà nella circolazion la chiusura de un punto cusì importante? Cita
Starlite Inviato 2 Gennaio 2009 Autore Segnala Inviato 2 Gennaio 2009 Me par de gaver letto che probabilmente per parte dei lavori la galleria sarà transitabile da mezzi pubblici e d'emergenza. Però in ogni caso ciò significherà un bel giro de far per evitarla. Basterà incanalar ben el traffico a seconda delle mete cittadine: spero che i triestini se abitui presto, resterà el problema de instradar chi vien da fora. Un pochi per san Giacomo e via Molino a Vento, i altri per Valmaura e exGVT, altri ancora per Baiamonti e via Svevo... Sarà un poco de casin ma no penso sarà un grossissimo problema. Cita
Gianburrasca Inviato 2 Gennaio 2009 Segnala Inviato 2 Gennaio 2009 Per Arlon: i flussi de trafico xe stadi studiadi, el piano no xe nato a caso. Flussi origine-destinazion, intensità, portata dele strade, tuto insoma, in più de un ano de lavor. Dopodiché el piano pol piaser o no piaser, xe tuto legitimo, però no se pol dir che no el gabi una solida base scientifica e ogetiva. El includeva anche, oviamente, le corsie riservate pei bus che, fra parentesi, ghe andava benissimo a trieste trasporti. Per chi che ga piazer, qua xe un comento sul'articolo del Picolo de ogi. http://paolorovis.blogspot.com/2009/01/i-t...-piano-del.html Ciau e che sia un 2009 impizado! :-) Cita
dido76 Inviato 2 Gennaio 2009 Segnala Inviato 2 Gennaio 2009 (modificato) mah,dito sinceramente, chiuder corso italia al trafico la vedo una bela frase da comizi eletorali...stile chiuder la feriera. ghe vol trope robe mese a posto prima: inanzituto ghe vol un servizio pubblico che funzi sempre, e che no vegni aumentado ogni santo anno,regolarmente al 1° de gennaio ghe xè l'aumento: savemo za senza che i ne lo disi ormai ...e poi? no pol costar cusì tanto dai,ciò, comincia eser proibitive certe richieste secondo mi (tesera mensile ad esempio) ciò,12 anni fà iero a verona durante el militar...i autobus gaveva za allora le telecamere per le porte...de noi le xè da quanto? epur paghemo ogni anno de +...questo xkè? lori xè un'azienda privata, alla fine del'anno i ga de far utile quindi in qualche modo i ca de incamerar sempre te vol far centro chiuso? bon, autobus eletrici e basta, xkè cmq ghe volerà + corse de autobus che cmq inquina anche se euro4 o euro5...la gente a pie teoricamente,no podendo usar le auto,sarà de + sui mezi publici...+ corse, + autobus che inquina, + inquinamento...targhe alterne anche x i autobus dopo??? prima de far centro chiuso e piani del trafico sule altre strade (che bordel pol venir fora con ste menti se se lo pol imaginar) ghe vol decider de impostar el servizio dei mezi publici, fato e deciso quel,alora se ghe ne pol-forse- parlar........poi xò za me vedo i comercianti che protesta xkè la gente no va nei negozi no podendo parchegiar la machina davanti Modificato 2 Gennaio 2009 da dido76 Cita
Starlite Inviato 2 Gennaio 2009 Autore Segnala Inviato 2 Gennaio 2009 ciò,12 anni fà iero a verona durante el militar...i autobus gaveva za allora le telecamere per le porte...de noi le xè da quanto? epur paghemo ogni anno de +...questo xkè? lori xè un'azienda privata, alla fine del'anno i ga de far utile quindi in qualche modo i ca de incamerar sempre De questo se iera za parlà in qualche altra discusion Dunque. Seppur xe azienda privata, l'utile no lo fa grazie ai biglietti. Le aziende de trasporto pubblico locale no vivi grazie ai proventi della gestione caratteristica ma grazie alle altre robe con cui i ciapa soldi. Per esempio la pubblicità. El prezzo del biglietto no lo decidi lore in autonomia ma xe fissado dalla Region e la Provincia ga la gestion de linee e chilometri percorsi. Per esempio per gaver le corse speciali della 20 per el carneval de Muja devi esser una delibera della Provincia. La TT cmq xe privata fin a un certo punto. Xe partecipada per la gran parte dalla AMT, ex ACT che xe controllada completamente dai 6 comuni della Provincia de Trieste (e el Comun de Trieste ga el 87,4% - vedi sito AMT). Insomma... alla fine xe tuti soldi che torna al territorio. Cita
dido76 Inviato 2 Gennaio 2009 Segnala Inviato 2 Gennaio 2009 bon,go dito un poche de cazade sul discorso dei aumenti... xò, quel che conta xè che i fazi un programma serio sui mezzi pubblici,altrimenti el centro chiuso no servirà a un beato...o a una beata... al momento xò resta solo che ciacole da campagna eletoral x chi che le vol dir,e x chi che le vol sentir Cita
666 Inviato 3 Gennaio 2009 Segnala Inviato 3 Gennaio 2009 tutti che parla de bus elettrici, el problema se o se fa i filobus ( o stream) che me par che nessun politico ne parla , se no penso che non sia economicamente conveniente gaver bus a batteria causa autonomia molto limitata (per non parlar se ga clima o riscaldamento verti) ed essendo solo bus pici in commercio( almeno credo) vol dir piu' bus che gira =piu' autisti in servizio=piu' costi, le batterie ga un ciclo vita limitato e le costa non poco. Cita
dido76 Inviato 3 Gennaio 2009 Segnala Inviato 3 Gennaio 2009 tutti che parla de bus elettrici, el problema se o se fa i filobus ( o stream) che me par che nessun politico ne parla , se no penso che non sia economicamente conveniente gaver bus a batteria causa autonomia molto limitata (per non parlar se ga clima o riscaldamento verti) ed essendo solo bus pici in commercio( almeno credo) vol dir piu' bus che gira =piu' autisti in servizio=piu' costi, le batterie ga un ciclo vita limitato e le costa non poco. si son dacordo, x quel digo che o se fa prima un pian ben studiado con inteligenza sul'utilizo dei mezzi pubblici o casca el palco. Cita
arska Inviato 6 Gennaio 2009 Segnala Inviato 6 Gennaio 2009 Per Arlon: i flussi de trafico xe stadi studiadi, el piano no xe nato a caso. Flussi origine-destinazion, intensità, portata dele strade, tuto insoma, in più de un ano de lavor.Dopodiché el piano pol piaser o no piaser, xe tuto legitimo, però no se pol dir che no el gabi una solida base scientifica e ogetiva. El includeva anche, oviamente, le corsie riservate pei bus che, fra parentesi, ghe andava benissimo a trieste trasporti. Son sicuro che ghe sia stadi fati dei studi, dal mio punto de vista (da non-esperto, quindi) a Trieste i trasporti xe otimi solo se un abita in centro. Manca una considerazion seria del hinterland come base de forza lavoro e utenza.. che, anche se magari non ancora ben definido causa confini "novi", esisti sicuramente. E, per sviluparse (e Trieste con lui *) ga bisogno de ottimi trasporti, che ogi purtropo manca. El progeto de Metro legera risolvessi tuto, per esempio, e saria una base per el svilupo futuro. Questo no pol funzionar se se fa una "citadela" pedonalizada, con 5 strade ipertrafficade (come xe una tendenza desso, per esempio in via Milano, Fabio Severo, ecc) e i mezzi blocadi in sto traffico.. risultando lenti e scomodi proprio nel momento che i dovessi eser più utilizadi. Lodevole infati far corsie preferenziali: più ghe ne xe, meio xe. Però come strade a Trieste no podemo permeterse de farle per tuto; penso che i problemi vadi risolti al origine. Proprio rivedendo radicalmente i trasporti publici locali, se necesario, anche nel lungo termine, in un'ottica de frequenza, capillarità e velocità. (A Graz no go mai visto ben i trasporti quindi no poso dir, ma come architetura saria proprio de ciapar su de lori ) * ormai in Europa e nel mondo el sviluppo par proprio che vadi a macro-regioni. Trieste xe al confin estremo de quela padana, praticamente fora. No xe un caso el declino imprenditorial che gavemo avudo (beghe de confin a parte). Xe verosimile la creazion de una macro-region che includessi Trieste, Udine, Carinzia, Lubiana, Capodistria, Stiria, Zagabria.. fin a rivar eventualmente a Venezia, Budapest e Vienna, che creeria una entità ben più forte, con Trieste proprio al centro. El coridoio V iuterà de sicuro, ma no pol bastar solo quel. Comunque, el criterio base per definir una de queste macro-regioni in grado de trainar la società (insieme a tanti altri) xe proprio la velocità e frequenza dei trasporti interni. Inutile dir che deso semo al nulla, almeno per i trasporti pubblici. Per mi la priorità e el centro dela pianificazion, ogi, no pol che eser questa. Cita
Starlite Inviato 7 Febbraio 2009 Autore Segnala Inviato 7 Febbraio 2009 Dal Piccolo de oggi: L’ITERIl dopo-Camus del traffico: torna via Mazzini pedonale Dipiazza: chiudere più parti possibili del centro e poi fare un ”Ring” di scorrimento Elaborato pronto a fine anno, dopo un confronto con imprenditori e negozianti Piano del traffico fase due. Il Comune inizia ad affrontare il dopo Camus, dopo il sostanziale congelamento della proposte formulate dall’ingegnere sulla nuova viabilità cittadina. La frase, diplomatica, che usa il sindaco Dipiazza, parla in realtà della «necessità di armonizzare il piano di Camus col contesto cittadino» ma in sostanza si tratta di una parziale riscrittura. A iniziare dal tormentone di via Mazzini che, dopo batti e ribatti estenuanti, sembra di nuovo destinata a un futuro pedonale. In tal senso, almeno, ne hanno parlato ieri mattina, in un nuovo gruppo di lavoro lo stesso sindaco e gli ingegneri Tosolini e Bernetti, oltre al dottor Vascotto. Una piccola task-force che riparte da via Mazzini per chiudere un discorso di pedonalizzazione quasi totale della città «sta finalmente venendo fuori la città che voglio – dice senza mezzi termini il sindaco – con un centro storico senza auto nella sua quasi interezza. Eccezion fatta per le vie Imbriani, San Spiridione e Roma che non possono proprio essere chiuse, pena il collasso del traffico, il percorso dalle Rive al Viale e oltre è quasi ultimato». In un futuro medio-lungo (Dipiazza parla apertamente della fine dell’anno, come minimo, per la presentazione di un progetto organico) si dovrebbe arrivare anche al famoso «Ring», ispirato a quello viennese e che, come asse di scorrimento veloce ai margini della zona centrale, si strutturerà lungo le vie Carducci, piazza Libertà, Rive, Campi Elisi per poi rientrare in centro lungo le due gallerie San Vito e Sandrinelli. «Sono idee – ammette il sindaco – per le quali devo ancora confrontarmi con la Provincia, che ha competenza specifica in materia di trasporto urbano e con la stessa TriesteTrasporti, ma il clima mi sembra propositivo e credo che alla fine le varie proposte troveranno una soluzione soddisfacente». «Lavoreremo qualche mese – anticipa Dipiazza – prima di presentare a commercianti e imprenditori e poi alle circoscizioni le varie ipotesi, in modo che si tratti di scelte partecipate, perchè il piano del traffico riguarda tutta la città. Poi, in fase operativa, partiremo con realizzazioni step by step nella varie parti cittadine interessate. Dopo la controversa esperienza di «Stream» sembra che, contrariamente a quanto era stato detto in un primo momento i bus elettrici non entreranno in servizio di raccordo tra aree pedonalizzate e non. «Nulla vieta però - mette le mani avanti Dipiazza – se un domani riusciremo chiudere molti dei progetti in questa città, di dare corpo anche a queste fantasie». (f.b.) De sto "ring" Dipiazza parla dall'inizio del suo primo mandato. Così come dei bus elettrici in centro. Vedaremo ah... Cita
Starlite Inviato 7 Febbraio 2009 Autore Segnala Inviato 7 Febbraio 2009 Ancora dal Piccolo de oggi: VIABILITÀ«Servola, urgente metter mano a un nuovo piano del traffico» Il parlamentino: niente interventi a spot, serve un riordino globale Iter comunale verso l’accelerazione Dopo San Vito e San Luigi, è Servola il prossimo rione dove potrebbe venire applicato un nuovo piano particolareggiato del traffico. L'ipotesi, più volte emersa nei mesi scorsi, è avvalorata dalla decisione della sesta commissione consiliare del Comune di riunirsi nei prossimi giorni proprio su questo tema. Tante le criticità segnalate negli ultimi anni e nei mesi scorsi dai residenti e dai cittadini che attraversano il rione. In via Soncini, a doppio senso di marcia, spesso i mezzi della Trieste Trasporti si bloccano per le auto in sosta parcheggiate sul marciapiede. Via Zara, ripida e molto stretta, necessita di un intervento radicale ed è stata più volte chiusa al traffico, con notevoli difficoltà per chi sale e scende con auto e scooter, in aggiunta all'asfalto rovinato e il porfido che, in alcuni tratti, mostra segni di cedimento, con buche evidenti. Il problema del doppio senso di marcia è sentito anche nella vicina via Marco Praga, sede del polo scolastico Biagio Marin, dove Comune e circoscrizione l'anno scorso hanno anche effettuato un sopralluogo per esaminare il problema e dove il parlamentino aveva ipotizzato un mini referendum tra i gli abitanti della zona per decidere eventuali cambiamenti alla viabilità. Difficoltà di transito anche in via Sulpicio Gallo, piccola strada del borgo, dove anche i mezzi di soccorso fanno fatica ad arrivare, e in via del Pane Bianco, a doppio senso solo in alcuni tratti, dove gli automobilisti sono costretti a mille manovre e a fermarsi, se incontrano altre vetture sula strada. Problema simile anche per via Ponticello, per parte di via Carpineto e via dei Vigneti. Anche in via di Servola sono stati segnalati spesso disagi al traffico, in particolare davanti al ricreatorio, dove gli autobus faticano a passare, così come qualche metro più avanti, nel cuore del rione. Basta un auto parcheggiata in sosta vietata a bloccare la circolazione in tutta la zona. Tanti punti sui quale intervenire, insomma. Ma il presidente del parlamentino Andrea Vatta individua precise modalità di intervento. «Il discorso è molto complesso perché Servola è un borgo antico, con viuzze, stradine strettissime – spiega Vatta – ma dopo i tanti sopralluoghi, gli incontri con il Comune e i cittadini, chiediamo che non vengano portati a termine interventi a spot, ma che sia avviato al più presto il piano di zona, per un cambiamento dell'intera rete viaria. È necessario valutare con grande attenzione ogni singola strada, il rischio è che – sottolinea - tra divieti e sensi unici gli abitanti non riescano a raggiungere più con facilità la propria casa o siano costretti a compiere lunghi giri per entrare o uscire dal rione. Spero quindi – conclude Vatta – che ci sia uno studio approfondito del progetto anche attraverso questionari da far compilare ai residenti, come già successo per le altre zone interessate dal piano. Ricordo che si tratta di un'esigenza particolarmente sentita a Servola, ormai da molti anni». Ad annunciare l'accelerazione dell'iter è intanto il presidente della sesta commissione consiliare del Comune Roberto Sasco. «Ho presentato una mozione in merito, per evidenziare il bisogno di studiare rapidamente la nuova viabilità per il rione e sull'argomento ho già incontrato il sindaco Dipiazza e gli uffici competenti – ricorda Sasco – è una priorità assoluta per i cittadini. Valuteremo come commissione nelle prossime settimane le questione, ma intanto auspico – conclude – che tutti i gruppi consiliari convergano sulla necessità di avviare il nuovo piano a Servola in tempi brevi». Micol Brusaferro Cita
arska Inviato 7 Febbraio 2009 Segnala Inviato 7 Febbraio 2009 È necessario valutare con grande attenzione ogni singola strada, il rischio è che – sottolinea - tra divieti e sensi unici gli abitanti non riescano a raggiungere più con facilità la propria casa o siano costretti a compiere lunghi giri per entrare o uscire dal rione. Dio, o una o l'altra. No se pol pretender de gaver trafrico scorevole, e poder rivar per tuto in 2 minuti de auto. Secondo mi, se ghe pol tranquilamente meter 2 minuti de più, ma magari con marciapie più larghi se se pol mover un atimin a pie, per esempio. Cita
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