Jump to content

Recommended Posts

Posted

Da "Il Piccolo" odierno, intervista a Scarponi:

Scarponi: «Ora stento, ma rinascerò»

L’ala romana: «Sto lavorando per variare il mio gioco e dargli costanza»

di MATTEO CONTESSA

TRIESTE Salvate il soldato Ivan! Ivan Scarponi, segni particolari ala piccola tiratrice, che dopo un pre-campionato molto incoraggiante si è smarrito sui parquet della serie A Dilettanti e ha perso anche il fucile. Le sue statistiche sono sconcertanti: dopo 3 partite, con una media d’impiego di 19.3 minuti, ha segnato in tutto 20 punti, con il 32% complessivo di realizzazione (44% nei tiri da 2 e 23% da 3), 4 rimbalzi, 9 palloni persi, 3 assist e una stoppata, per una valutazione complessiva pari a -5.

Non c’è tempo da perdere, occorre una rescue operation per riportarlo a casa e rimetterlo in condizione di combattere. Coach Bernardi, il comandante di questa operazione, non vede tutta questa emergenza. «È una caratteristica di Scarponi alternare periodi di grande prolificità ad altri poco produttivi. Ma il ragazzo si è integrato bene, lavora sodo tutti i giorni e migliorerà nel corso della stagione». Tempo al tempo, dunque.

E il soldato Ivan questo tempo se lo prende senza fretta e soprattutto senza affanni. «Io sono tranquillo, perchè siamo ancora a inizio stagione e c’è tempo per lavorare e migliorare. Sono convinto che per raggiungere gli obiettivi si deve lavorare tanto e un allenatore come Bernardi è l’ideale in questo senso. Io sto lavorando duramente e sono sereno, penso di essermi inserito bene nella squadra e sento intorno a me la fiducia del tecnico e dei compagni».

È la prima volta che vive un momento-no come questo o qualcosa di simile le è già capitato in passato?

È successo negli anni scorsi di giocare partite nelle quali ho segnato tanto e altre in cui non ho dato il contributo di punti sperato.

Dunque, questa incostanza le appartiene...

Diciamo che la costanza è l’aspetto nel quale globalmente devo migliorare. E indubbiamente la fase realizzativa ha la priorità: attualmente è uno dei miei punti deboli, ci sto lavorando e spero già dalla prossima domenica di dare qualcosa in più.

Finora ci ha fatto vedere molti tiri dalla distanza, ma poca presenza in area. È una sua caratteristica oppure l’hanno impostata per questo tipo di gioco?

Nei primi anni di basket facevo un po’ di tutto, giocavo in diversi ruoli. Da qualche anno a questa parte, diciamo da quando sono arrivato a Siena, il mio gioco è cambiato, i tecnici mi hanno fatto diventare un giocatore perimetrale e io mi sono adattato. Quando ho fatto il salto di livello, arrivando in A Dilettanti, mi sono accorto che giocare solo sul perimetro è un po’ limitante, ho capito che devo tornare a variare il mio gioco e sto lavorando in questo senso. Devo aumentare il mio gioco di penetrazione, anche per creare opportunità ai miei compagni, ma devo comunque conservare anche il tiro da lontano perchè è una mia caratteristica naturale.

Basterà segnare tre canestri di fila per sbloccarsi o sarà una crescita progressiva?

Se al primo tiro fai canestro prendi fiducia e le cose ti riescono meglio, ma l’importante è rimanere comunque concentrato e fare il meglio che si può. Sì, forse è anche un fatto di concentrazione, questo avvio così poco produttivo.

Posted

Da "Il Piccolo", intervista all'ex Gennari:

Gennari torna al PalaTrieste: «Sarà un’emozione»

Il lungo ex biancorosso è uno dei punti di forza di Osimo, la prossima avversaria dell’Acegas

TRIESTE È stato tra i protagonisti della promozione che lo scorso anno ha riportato l’Acegas nel campionato di serie A dilettanti. Dopo una stagione regolare non proprio esaltante, Andrea «Manolo» Gennari è esploso nei play-off contribuendo in maniera robusta ai successi della formazione di Bernardi. Sperava di rimanere in biancorosso, le vicende del mercato estivo lo hanno portato fin nelle Marche dove, con la maglia di Osimo, sta disputando una buona stagione. Dopo le prime tre giornate, infatti, con 11 rimbalzi a partita è in testa nella speciale classifica davanti al triestino Benevelli che ne ha catturati 9,7 per gara. È pronto, dunque, a tornare al PalaTrieste da protagonista in una sfida che, domenica dalle 18, metterà in palio punti pesanti.

Allora Gennari, che ricordi le rimangono della scorsa stagione?

Ricordi molto belli. Sono arrivato a Trieste in un momento in cui l’ambiente era un po’ depresso poi le cose sono cambiate. Con le prime vittorie è tornata la fiducia e nei play-off siamo stati grandi a superare ogni difficoltà, a giocare contro tutto e contro tutti e a centrare la promozione.

Dispiaciuto di non essere rimasto?

Ci tenevo a rimanere perché a Trieste mi sono trovato molto bene. Bella città, ottimo rapporto con i tifosi, con il coach e con i compagni di squadra. Purtroppo la società ha fatto altre scelte: siamo professionisti ed è normale che il nostro lavoro ci costringa a cambiare.

Quella di domenica, dunque, non sarà una partita come tutte le altre…

Di emozione ne proverò sicuramente tanta anche perché torno al PalaTrieste a pochi mesi dalla gara-promozione contro Riva del Garda e il ricordo di quella splendida festa è ancora fresco. Sarà un piacere rivedere gli amici che ho lasciato poi è chiaro che durante la partita cercherò di dare il massimo per Osimo. Ma alla fine spero di riuscire a dare il cinque a tutti i ragazzi della curva.

Quali sono gli obiettivi della sua Osimo nella stagione?

Cercare di ottenere una tranquilla salvezza. Eccezion fatta per domenica scorsa contro Omegna non abbiamo iniziato male. Abbiamo battuto Treviglio e rischiato di vincere a Verona dove abbiamo giocato comunque una buona gara.

C’è fiducia dunque in vista della sfida di domenica?

Credo che, Fortitudo a parte, questo sia un campionato nel quale te la puoi giocare con tutti. Veniamo a Trieste senza eccessiva pressione ma proveremo a portare via i due punti con la convinzione di potercela fare.

Lorenzo Gatto

Posted

Forse non è questa la sede giusta ma aprire una discussione specifica sull'argomento mi sembrava eccessivo ...

... Però è interessante leggere in giro quanto sta succedendo a Bologna, in casa Fortitudo.

Oggi scade una - pesantissima - rata del mutuo contratto dalla Fortitudo per la ristrutturazione del Paladozza. Sono circa 800.000 Euro (credo), che la Fortitudo non ha. Né li ha il suo presidente Sacarati, già escusso dai propri creditori per altre faccende.

Se entro le 12 di oggi la Fortitudo non presenta una fidejussione per quell'importo al Credito sportivo, in sua vece deve intervenire il Comune di Bologna che è garante dell'operazione. E se il Comune interviene mettendo soldi pubblici a copertura di un debito privato, non onorato, deve rivalersi sul debitore garantito. Deve, cioè, chiedere indietro i soldi alla Fortitudo. Che non li ha.

Se tutto ciò si verificasse e, come pare, alla Fortitudo fosse comunque consentito di continuare a disputare il campionato di A dilettanti, saremmo secondo me in presenza di un caso di "doping amministrativo", come diceva il Presidente del Bologna calcio Gazzoni Frascara. Per me il campionato sarebbe addirittura irregolare, falsato, perché vi parteciperebbe (e probabilmente lo vincerebbe) una società in stato fallimentare. Una società che ha stipulato con i propri giocatori contratti milionari, assolutamente fuori mercato per la categoria (per la verità, anche per la categoria superiore), che però sarebbe in una situazione di dissesto economico irrisolvibile. Mentre le altre società fanno mercato e campionato con quello che hanno a disposizione.

Che ne pensate?

Posted

Ecco uno degli articoli sull'argomento pubblicati su www.basketnet.it:

"SPERIAMO nel miracolo. Ormai sembra l’unica soluzione possibile per vedere ricomporre una situazione che rischia di fare molto male e di avere pesanti ripercussioni.

Se oggi non verrà onorato il debito da parte della Fortitudo con il Credito Sportivo, il Comune di Bologna, in quanto garante del mutuo acceso per la ristrutturazione del PalaDozza, sarà chiamato a saldare l’intera cifra, 6,4 milioni di euro, che il Credito Sportivo avanza.

Una bella cifra che se ne va dalle casse di Palazzo d’Accursio e che poteva essere spesa in maniera migliore e soprattutto con benefici migliori per tutta la città.

Se il Comune sarà costretto a pagare, dovrà poi rifarsi sulla Fortitudo con la conseguenza che la gloriosa società basket di via San Felice rischia veramente di chiudere bottega.

Speriamo in un miracolo, speriamo che oggi Sacrati metta sul tavolo quei 950mila euro, veri, garantiti e certificati, che servono per tamponare la falla e che permettano alla Fortitudo di andare avanti serena e tranquilla nel suo campionato di serie A Dilettanti.

Ma fino a quando potrà poi rimanere tranquilla l’Aquila e quei 4mila tifosi che per un atto d’amore hanno fatto l’abbonamento, nonostante una doppia retrocessione? Fino alla scadenza della prossima rata del mutuo?

DICIAMOCI la verità, questa della Fortitudo sembra essere una lenta e inesorabile agonia, che rischia di portarla dritto verso il fallimento. D’altronde è oltre un anno che sulle pagine dei giornali tengono più banco le rate del Credito Sportivo, che le gesta dei giocatori.

Speriamo in un miracolo, speriamo di non vedere più gestite le società sportive di questa città come fossero gli alberghi del Monopoli.

Bologna, i bolognesi e anche la loro pazienza meritano più rispetto. E soprattutto non meritano questo triste spettacolo."

DICIAMOCI la verità, caro signor giornalista di Bologna, questa Fortitudo, con questi debiti, non avrebbe dovuto essere lasciata operare sul mercato e, ammessa alla A dilettanti nonostante il "puff", avrebbe dovuto giocare coi ragazzini del vivaio. Altro che Cittadini, Lamma e Malaventura ...

Posted

Da "Il Piccolo" odierno:

L’ALA DELL’ACEGAS GIÀ A LIVELLI ECCELLENTI

Benevelli fra i migliori atleti del girone

È il biancorosso con il rendimento medio di gran lunga più proficuo

di MATTEO CONTESSA

TRIESTE Mal di schiena o non mal di schiena, niente e nessuno può fermare Andrea Benevelli. Ha passato l’estate a fare terapie per togliere il dolore alla zona lombare che lo aveva accompagnato nel finale della scorsa stagione, ha fatto una preparazione a scartamento ridotto per tenere a bada il dolore ricomparso e sta accompagnando gli allenamenti con sedute di ginnastica posturale per risolvere definitivamente il problema. Ma quando si è iniziato a fare sul serio, dolore o non dolore, Benevelli ha ripreso a fare il fenomeno.

Come l’anno scorso, ma stavolta in un campionato superiore, è il frequentatore più assiduo fra i biancorossi delle statistiche di merito relative ai giocatori del girone. In 3 graduatorie su 7 appare fra i migliori dell’intero raggruppamento, il suo rendimento generale è già eccellente nonostante la squadra non sia ancora al top.

L’ala-pivot pesarese è seconda per i rimbalzi catturati, dietro all’ex triestino Gennari, quarta nella graduatoria delle stoppate, subito dietro il suo compagno di squadra Benfatto, e decima nelle valutazioni complessive, 5 posizioni avanti al suo capitano Dennis Bocchini. Numeri che fanno di Benevelli un punto fermo irrinunciabile per l’Acegas.

Nonostante i problemi alla schiena, Bernardi non può fare a meno di lui e lo utilizza con poca parsimonia. Finora, nelle 3 partite giocate, lo ha tenuto sul parquet per quasi 28 minuti alla volta (solo Marisi è rimasto in campo più di lui) e il giocatore non lo ha fatto pentire. Ha tirato con una media globale del 54% su azione (soltanto Colli ha una percentuale migliore della sua) e dell’83.5 % dalla lunetta, realizzando 11.7 punti a domenica (solo capitan Bocchini ha una media migliore). Ha catturato quasi 10 rimbalzi a partita, praticamente il doppio del biancorosso che più gli si avvicina, pivot compresi, e ha una valutazione dopo 3 turni di 18.3, la migliore in assoluto nella sua squadra.

Una certezza, quindi. Ma anche la prova lampante che l’Acegas ancora non gira al meglio. Perchè se uno che dovrebbe essere custodito come un cristallo di Boemia, per via della schiena, è costretto invece a stare in campo quasi mezz’ora a partita, a saltare in continuazione per prendere rimbalzi, fare cioè ciò che dovrebbero fare altri per lui, almeno in questo periodo, vuol dire che qualcosa non va. E Benevelli, che è un generoso, non si tira indietro. Un leader silenzioso e poco appariscente, ma sempre presente.

E dietro Benevelli è bello scoprire che Andrea Colli è il giocatore dell’Acegas con la miglior media assoluta nel tiro. Certo, ha tirato molto meno di altri suoi compagni, ma il 66% globale su azione e il 77.8% dalla linea della carità sono comunque incoraggianti considerando che anche lui, come Benevelli, ha iniziato il campionato un po’ malandato. Ma ci sta mettendo tanto cuore, la grinta e l’intensità che piacciono tanto a Bernardi e ai tifosi.

Posted

Da "Il Piccolo", presentazione della partita:

BASKET. BIANCOROSSI IN CASA ALLE 18 NEL QUARTO TURNO DELLA A DILETTANTI

Acegas, 2 punti d’obbligo contro Osimo

Ospiti con l’organico corto, Lenardon e soci dovranno tenere il ritmo sempre altissimo

di MATTEO CONTESSA

TRIESTE Bernardi l’ha detto già lunedì scorso, dopo la sconfitta di Fidenza: «È chiaro che contro Osimo, domenica prossima, dobbiamo vincere». E questo è l’imperativo odierno per l’Acegas che torna al PalaTrieste per cercare contro i marchigiani la prima vittoria interna di questo campionato.

Osimo, ripescata a calendari già fatti e costruita all’ultimo minuto, sembrava una delle maggiori candidate alla retrocessione. Invece ha messo insieme un roster di rispetto e ha iniziato il campionato in modo inaspettato, battendo Treviglio all’esordio e tenendo alla corda Verona (a domicilio) per mezzo incontro. Ha 2 punti come l’Acegas e non sarà per niente agevole, quindi, metterla sotto.

«Barsanti è fra i migliori realizzatori del girone e ha un rendimento costantemente positivo - spiega il coach di Trieste -. Luca Rossi, il playmaker, ha trascorsi nelle nazionali giovanili ed è un gran tiratore da tre punti. Vitale l’ho allenato per qualche mese a Rimini, atleticamente è molto forte, ha giocato in LegaDue e ha anche lui notevoli numeri in fase offensiva». E poi c’è Gennari, che nelle Marche sta facendo vedere ciò che a Trieste non ha mai mostrato: miglior rimbalzista e miglior stoppatore del girone, una saracinesca sotto i tabelloni. «Ma anche da noi, l’anno scorso, Andrea è stato determinante soprattutto nei pley-off, per la nostra promozione. Con tre attaccanti come Vitale, Barsanti e Rossi, che attirano su di loro la pressione delle difese avversarie, Gennari ha più spazio e se a lui concedi spazio, nel gioco verticale si sa fare valere molto bene. Andrea merita ciò che sta ottenendo e ha vicino un compagno di reparto molto giovane, Pozzi, ma molto valido».

Dietro il buon quintetto, però, c’è una panchina piuttosto debole. E allora la tattica triestina è abbastanza comprensibile: tenere sempre il ritmo altissimo in modo da prendere per stanchezza il quintetto titolare ospite e costringere il tecnico Ercolessi a rotazioni frequenti, gettando in campo le seconde linee più vulnerabili. E a quel punto affondare la lama, per creare il divario.

Una tattica che può avere successo solo se tutta l’Acegas sarà in grado di tenere alta l’intensità della partita. Perchè anche Bernardi, per riuscirci senza spompare il suo quintetto, dovrà fare rotazioni continue. «Abbiamo le caratteristiche per tenere sempre altissimo il ritmo della partita anche ruotando tutti i nostri giocatori», assicura il coach. La squadra è in buone condizioni, il solo Lenardon nell’allenamento di venerdì si è procurato una leggera distorsione alla caviglia, ma è fuori di dubbio che oggi scenderà in campo. Unica variazione rispetto a Fidenza, il giovanissimo: in Emilia c’era Coronica, stavolta tocca a Bonetta.

Posted

Trieste batte Osimo 81 a 74. Si e' visto parecchia zona da ambo le parti. I nostri hanno giocato maluccio e solo nell'ultimo quarto hanno raddrizzato la gara. Arbitraggio ufologico.

Posted

Da "Il Piccolo" odierno:

BATTUTA OSIMO PER 81-74 NEGLI ULTIMI 2 MINUTI DI PARTITA, DOPO AVER SEMPRE INSEGUITO

Acegas, vittoria sofferta sul filo di lana

Biancorossi così così, ma sulla partita ha pesato l’estrema severità dei direttori di gara

ACEGAS TRIESTE 81

ROBUR OSIMO 74

(16-17; 39-41; 53-59)

ACEGAS: Lenardon 14, Marisi 6, Spanghero 14, Bocchini 20, Benevelli 4, Colli, Bonetta ne, Benfatto 16, Scarponi 7, Crotta. All. Bernardi.

OSIMO: Naso 12, Cardellini ne, Barsanti 26, Vitale 13, Gennari 4, Soricetti ne, Fois 4, Di Maggio ne, David 3, Rossi 12. All. Ercolessi.

ARBITRI: Sivieri e Turbati.

NOTE: tiri liberi Acegas 14/18, Osimo 30/36; tiri da 3 Acegas 9/31, Osimo 6/22; tiri da 2 Acegas 20/41, Osimo 13/35. Usciti per 5 falli: Bocchini, Colli, Gennari

di MATTEO CONTESSA

TRIESTE Erano necessari i 2 punti e sono arrivati. Prendiamoli e teniamoceli stretti. Ma l’81-74 con cui l’Acegas ha battuto Osimo non è risultato da esaltarsi. L’Acegas è stata brava a non mollare mai e ha vinto nel finale, dopo aver inseguito per tre quarti di gara e aver rimesso le cose in equilibrio all’inizio dell’ultimo con una partenza bruciante. Sull’esito della partita pesano due fattori: in primo luogo l’arbitraggio dei signori Sivieri e Turbati, che hanno zufolato dall’inizio alla fine (52 falli complessivi, troppi e ingiustificati per una partita tranquilla e corretta come quella di ieri). Non hanno permesso alcun contatto fisico, in ciò penalizzando sopprattutto i padroni di casa (guardare lo scout alle voci falli e tiri liberi, per capire), e hanno finito per rovinare la gara spezzettandola troppo e caricando presto di falli i protagonisti; in secondo luogo, c’è però anche un’interpretazione inadeguata della gara da parte dei biancorossi. Bernardi voleva velocità e in campo se n’è vista poca. Voleva aggressività, ma gli arbitri non l’hanno consentita fischiando anche i respiri. L’Acegas ha mosso il pallone troppo lentamente e così non ha aperto quasi mai la difesa ospite, chiusa quasi sempre a zona. Risultato: nel gioco da sotto si è schiantata quasi sempre contro il muro di Gennari; quando ha provato a ovviare col tiro dalla distanza, la mira non l’ha assistita. Va bene l’arbitraggio fiscale, ma se alla fine segni 29 tiri su 72, ci sta che rischi di perdere la partita. Così a Ercolessi sono bastati 7 uomini per tenere a bada i biancorossi, non è stato costretto a gettare nella mischia i suoi atleti meno afidabili, come invece avrebbe voluto Bernardi. Insomma, un’Acegas che prosegue sulla via della maturazione: qualche passetto in avanti l’ha fatto, ma la strada è ancora lunga.

L’inizio non è proprio quello che chiedeva Bernardi: Acegas lenta e con poche idee. Da sotto non segna perchè Gennari è invalicabile (già 2 stoppate a Benevelli e Scarponi dopo 5 minuti), da fuori neppure perchè la mira scarseggia. A metà parziale il punteggio dice appena 2-5, ma Trieste ha già 8 falli contro i 3 degli ospiti. Dopo il canestro di Benfatto in avvio, l’Acegas resta per più di 5 minuti a secco e Osimo, esclusivamente dalla linea della carità, arriva fino al +7 (2-9 e 4-11).

Ma c’è un sussulto biancorosso e in un attimo Bocchini (doppia sospensione) e Benfatto (canestro e libero supplementare) fanno 7-0 e riconquistano la parità (11-11 all’8’). Il primo quarto si chiude sul 16-17. Bocchini ha la mano buona e si gioca su di lui. Il capitano fa 3 su 3 dai 6,25, però l’Acegas non solo non decolla, ma perde di nuovo terreno perchè dall’altra parte Osimo fa anche di più, con Barsanti e Fois che martellano dagli angoli. Così gli ospiti riprendono il largo e arrivano sul 25-34 dopo 4’03” di gioco. La difesa a zona di Osimo mette in notevole difficoltà l’Acegas, soprattutto perchè uscito Bocchini con 4 falli a carico, il tiro dalla lunga è quasi una chimera. E così la rimonta è lunga e difficile. In qualche modo la agevola il ritorno in panchina di Gennari: senza il dominatore dei tabelloni, l’Acegas riesce subito ad avvicinare il canestro e si va al riposo sul 39-41.

Il terzo quarto corre sul filo dell’equilibrio, la difesa di casa chiude meglio sugli attacchi avversari, soprattutto in area. Ma quando il pallone viene recuperato e si ribalta l’azione, non c’è la velocità necessaria per colpire con la difesa avversaria ancora aperta. Le rare volte che ci riesce, l’Acegas trova il tiro facile. Ma è troppo poco e si va all’ultima frazione sul 53-59. Trieste a perdere non ci sta e tira fuori l’orgoglio: tripla di Bocchini, coast to coast di Lenardon, schiacciata di Benfatto, bomba di Spanghero e in un minuto e mezzo il risultato è capovolto: 10-0 di parziale e 63-59. Ma poi i bancorossi non riescono a dare continuità alla loro azione, rallentano di nuovo e Osimo si rimette in carreggiata affidandosi all’infallibile Barsanti, vero uomo-squadra. A 3’05” dalla fine è ancora parità: 70-70.

Osimo mette di nuovo il naso avanti,71-72, ma poi i punti decisivi li segna Bocchini, che si prende la responsabilità di attaccare la difesa avversaria e due volte in sospensione porta i suoi fino al 75-72 a ridosso dell’ultimo minuto di gara. A quel punto gli ospiti sono costretti al fallo sistematico e così l’Acegas dalla lunetta mette in cassaforte i 2 punti.

e

L’ALLENATORE TIRA UN SOSPIRO DI SOLLIEVO

Bernardi: «Match molto difficile, bravi noi a fare un ottimo finale»

TRIESTE Una lenta agonia per tre quarti di gara poi il raggio di sole che squarcia l’orizzonte e scaccia dal PalaTrieste i fantasmi di una sconfitta che avrebbe complicato il cammino dell’Acegas. Trieste vince grazie a un ottimo ultimo quarto, cancellando la sensazione d’impotenza che aveva dato nei primi trenta minuti di partita.

«Definire difficile la partita di stasera (ieri, ndr) non basta - sottolinea il coach Bernardi - quella contro Osimo è stata una gara molto, molto, molto difficile. Sapevamo che contro un’avversaria che ha battuto Treviglio ed è stata avanti a lungo sul parquet di Verona non sarebbe stato semplice imporsi, ne abbiamo avuto la conferma. Stasera, poi, ci si sono messi anche gli arbitri che non ci hanno dato un metro di giudizio uniforme nel corso dei quaranta minuti aumentando le nostre difficoltà.

Siamo stati bravi a venirne fuori - conclude il tecnico romagnolo - con un ottimo ultimo quarto e questo mi fa piacere perché i ragazzi, per quanto fanno nel corso della settimana, si meritavano questa soddisfazione. Un ringraziamento speciale al pubblico che anche questa volta è stato superlativo».

Soddisfatto per il successo Dennis Bocchini, miglior realizzatore della sua squadra. «Sapevamo che Osimo ci avrebbe creato delle difficoltà - racconta il capitano -. Hanno un quintetto di assoluto valore, forse però sono un po’ carenti nei cambi. Abbiamo puntato sul fatto che alla lunga avrebbero pagato dazio alla stanchezza, abbiamo avuto ragione perché nell’ultimo parziale siamo riusciti a piazzare il break che ha deciso la sfida».

Lorenzo Gatto

Posted

Il raccolto del "Baldo" (con el quale go avudo piacer de seguir la partida, cercando el suo cartelin per buona parte del match :grin:) da Basketnet.it:

Acegas Trieste, all'inferno e ritorno, Bocchini trascina i suoi alla vittoria

Capitan Bocchini suora la carica, e l’Acegas torna alla vittoria

Partita delicata doveva essere e così è stata, l’Acegas Trieste porta a casa i due punti superando in volata una coriacea Osimo, padrona della partita per buoni tratti, meno “cattiva” per sferrare il colpo del ko; Dennis Bocchini e Michele Benfatto decidono sulla solo resistenza di un grande Barsanti.

Acegas con Lenardon, Spanghero, Scarponi, Benevoli e Benfatto, Osimo con Rossi, David, Vitale, Barsanti e l’ex di turno Gennari; inizio partita con un obiettivo chiaro per gli uomini di Ercolessi, attaccare le guardie triestine direttamente dal palleggio, mentre Trieste abusa del tiro da tre punti (5 conclusioni in tre minuti, 0/9 a fine quarto) senza costrutto: 2-1 e primi cambi per coach Bernardi visibilmente insoddisfatto. Clima ovattato al Palatrieste, partita nervosa e fallosa, il punteggio si muove solo dalla lunetta, bonus speso presto da Marisi e soci e beneficiate ospiti, con conseguente vantaggio esterno 2-8 a 5 minuti dal termine. Emorragia interrotta da capitan Bocchini per l’Acegas, a margine della “locomotiva” fischiante delle giacchette grigie c’è spazio per qualche conclusione raccattata dalla “spazzatura”, partita di nuovo in equilibrio sul 9-11, sempre propiziata dal concreto Andrea Colli. Primo quarto dove la fluidità non è di casa, gioco spezzettato da fischi arbitrali ma colpe maggiori ad attacchi non precisi, il 16-17 della fine primo quarto è lo specchio di dieci minuti di poco basket. Zona marchigiana alla ripresa ostilità, capitan Bocchini con tre triple mette a proprio agio tutti i compagni e porta in vantaggio i suoi; non è concesso niente alla difesa Acegas, la Robur colpisce al cuore dell’area pitturata e, precisa ai liberi, mantiene il minimo vantaggio 25-27. Gennari è quello della promozione triestina, rimbalzi a profusione e ottima visione di gioco con scarichi per Barsanti per tre bombe dai 6,25, massimo vantaggio esterno 25-33. Tecnico a Bernardi, quasi voluto dal coach per cambiare l’inerzia del match stancamente in mano ospite, quarto fallo di Bocchini pesantissimo, la Robur continua la saga del tiro libero; i primi punti di Benevelli rimette a -5 l’Acegas a 2 minuti dall’intervallo, e poi con il minimo svantaggio sulla sirena: 39-41, lusso per un primo tempo comandato da Rossi e soci. Barsanti riprende a martellare e sviluppare la tabellina del 3, Scarponi non trova la precisione e il gioco Acegas offensivo è simile al consueto terzo quarto al Palatrieste, punteggio stagnante sul 43-46 a 6 minuti dal termine. Partita sempre a sprazzi, unica certezza la mano letale di Barsanti e una partita in equilibrio, Naso a eseguire trattati di piede perno e Osimo sempre a comandare a fine terza frazione: 53-59. Folata triestina a inizio quarto, Palatrieste che si incendia, 10 a 0 di parziale e vantaggio interno 63-59; una Osimo con la spia della benzina apparentemente accesa si affida ai propri leader, Barsanti in primis, e agevolata dal tecnico fischiato a Colli, riporta in parità sul 68-68 a 5 minuti dal termine il match. “Supplementare” di selvaggia intensità, giocata sul filo delle conclusioni dei singoli e dei tiri liberi, si entra negli ultimi 2 minuti sul 71-72. Bocchini si erge a leader maximo, due canestri di fila scavano il solco minimo e l’ Acegas vince per 81-74, mentre la Robur esce dal palazzetto giuliano con la faccia di scura di chi sa di aver perso una grande occasione.

Il migliore: Dennis Bocchini (Acegas Trieste)

L’Acegas Trieste cercava un leader, e nella partita contro Osimo l’ha trovato: capitan Dennis Bocchini ha avuto il peggior rapporto minuti giocati-minuti di panchina causa falli, eppure ha dato la scossa per il primo vantaggio nel primo tempo con tre triple consecutive, poi, “gelato” da perduranti momenti “sul pino” è rientrato essendo subito decisivo. Si è preso e ha preteso i tiri, prestazione da uomo partita!

Il peggiore: Giacomo David (Robur BK Osimo)

Difficile giudicare il peggiore in campo un cestista che chiude con il 100% al tiro, però non essendoci un vero e proprio “disastro” nei quaranta minuti di partita da ambo le parti, è giusto giudicare come impalpabile la presenza dell’ala, autrice di un tiro e null’altro in venti minuti di utilizzo. Troppo poco….

Arbitri: i sig.ri SIVIERI Marco (Fe) e TURBATI Daniele (Li), voto: 5

Metro molto chiaro in partenza, fiscalità senza compromessi e ammonizioni (più tecnici) a destra e a manca. Poi, accorsisi di aver portato il match su binari di una selezione naturale esasperata, hanno sposato la filosofia del permissivismo totale, così nel primo tempo come nel secondo. Andamento sinusoidale che rischiava di innervosire la partita, i protagonisti in campo e il pubblico. Giornata no.

Posted

Un paio de pensieri in libertà:

- Bernardi ga rischiado Bocchini sino alla fine, quando con 4 falli Vitale (l'omo che Dennis teniva in difesa) ga puntado el canestro sistematicamente per farghe far el 5°. Se parlava giusto con Raf Baldini che quella podeva esser una situazion pericolosissima, ne xe andada ben e proprio dalle mani de Bocchini xe rivado lo strappo decisivo.

- Discorso su Scarponi: me ga parso bastanza smonado per tre quarti de partida. Non capisso se el fatto de non zercar MAI la penetrazion e de ripiegar solo con el tiro pesante sia una scelta de zogo o meno: ad ogni modo continua a non convinzerme, specialmente perchè ga un fisico mostruoso e xe un delitto che no sfrutti la sua fisicità tajando in back-door neanche una volta...

- Arbitraggio vergognoso e dissacrante: i ga fis'ciado tutto el contrario de tutto, da ambo le parti. Se noi podemo lamentarse per come i ne ga trattado per 3 quarti e mezzo, Osimo pol recriminar su due falli netti su due tiri da tre nel finale. E questi doveva esser 2 fischietti esperti...mah

Posted

Caro Sandro me son fatto le stesse domande.

1. Perchè rischiar Bocchini in marcatura proprio su Vitale.

2. Perchè Scarponi tira solo da fora. Dettami dell'allenatore? difficile dir, se però xe el cambio naturale de Bocchini, la differenza tra i due me par abissale.

3. Colli molto criticato ma nel momento in cui lui è entrato a marcare Naso, l'avversario non ha più segnato.

4. Squadra troppo timorosa de Gennari. Doveva cercar maggiormente il ferro per impinirlo de falli prematuramente.

ciao

Posted
3. Colli molto criticato ma nel momento in cui lui è entrato a marcare Naso, l'avversario non ha più segnato.

4. Squadra troppo timorosa de Gennari. Doveva cercar maggiormente il ferro per impinirlo de falli prematuramente.

ciao

Proprio su questi due punti xe de far una chiosa: aldilà dei 0 punti de Colli, xe de dir che in un paio de occasioni xe stado l'unico a uccellar Gennari sotto canestro, mettendoghe un comodo assist a Benfatto che ga fatto canestro e subido el fallo proprio dal nostro ex "Manolo". Pertanto no vedessi nemmeno mi 'sta prestazion totalmente da dimenticar de Colli...ma forsi no capisso niente de basket :D (il che pol anche esser eh!)

Posted

Ah, dimenticavo:

2. Perchè Scarponi tira solo da fora. Dettami dell'allenatore? difficile dir, se però xe el cambio naturale de Bocchini, la differenza tra i due me par abissale.

Al momento attuale me sembra che sia Spanghero el vero cambio naturale de Bocchini...per quel che gavemo visto sinora, Scarponi no xe nè carne nè pesse.

Posted

Scarponi ghe magna pastasuta in testa a tutti, se riva a zogar in una certa maniera :D ma, ahinoi, al momento lo vedo un poco troppo avulso per el zogo che dovessimo far

Posted

non ho visto la partita.l'ho sentita alla radio mentra guardavo il gp del brasile.quindi confodendevo un sorpasso di Benfatto con un sottomano di Alonso.un rifornimento di Lenardon con una stoppata di Kubica :foracolcul: .Ma a parte lo stato confusionale con cui seguivo il match, a mente fredda mi sembra di poter dire che a questa squadra manca per ora un punto di riferimento.Forse Bocchini e' stato il piu' continuo anche perche' per anni ha militato in questa categoria.e un po' si nota.gli altri sono molto dediti all'incostanza..

su Scarponi aspetterei ancora qualche partita.magari si sblocca..

Posted
non ho visto la partita.l'ho sentita alla radio mentra guardavo il gp del brasile.quindi confodendevo un sorpasso di Benfatto con un sottomano di Alonso.un rifornimento di Lenardon con una stoppata di Kubica :foracolcul:

xe da 5 minuti de fila che stago ridendo per sta roba :D:ave:

Posted
2. Perchè Scarponi tira solo da fora. Dettami dell'allenatore? difficile dir, se però xe el cambio naturale de Bocchini, la differenza tra i due me par abissale.

Bah, varda, ala domanda posso risponderte anche mi: assolutamente no.

Poi, veramente Scarponi dovessi esser el titolare nel "spot" de ala picola (numero 3, me par se usa dir 'desso) e Bocchini ... (el cambio xe tropo ridutivo) disemo dovessi esser el "sesto uomo".

La diferenza tra i due xe abissale anche perché Scarponi sta giogando 'sai mal e Bocchini (per mi, sia chiaro) xe l'omo con magior classe de tuta la squadra. Però ga ragion Sandro: quel'altro fisicamente xe una bestia.

Posted
Ma xe de capir perchè tira solo de fora. Me par impossibile che non sia previsti suoi inserimenti nel pitturato.

Varda, la mia risposta sarìa: perché no'l sa far altro ... Ma lo go visto tropo poco per poder spudar 'sta sentenza. E 'po el me xe simpatico.

Comunque, te ripeto: no xe certo Bernardi che ghe disi de no 'ndar dentro, anzi. Xe che lui el "palleggio-arresto e tiro" de Bocchini se lo sogna ...

Posted

Intanto, ve agiorno sula telenovela-Fortitudo che me apassiona 'sai. Sempre da www.basketnet.it:

"Fortitudo, è l’ora degli avvocati.

(...) la vicenda del mutuo del PalaDozza che poi si è trasformata nei 6,4 milioni di euro che il Comune ha dovuto versare nelle casse del Credito Sportivo — vista l’insolvenza della Fortitudo nel pagare le rate del finanziamento — fa stare tutti i tifosi biancoblù con il fiato sospeso.

Tra questi vi sono anche i giocatori. (...)

Oggi siamo tornati indietro di quattro mesi, quando il presidente Sacrati dichiarava che l’iscrizione alla LegaDue non era a rischio, salvo poi ottenere un parere negativo dalla Com.tec. e piombare così nella serie A dilettanti. Adesso il balletto si ripete: il patron dice ai tifosi che la scadenza per presentare una fidejussione bancaria a copertura delle rate sospese è il 29 ottobre quando invece è il 15, poi convince il Comune a chiedere un giorno in più in proroga promettendo denaro contante, e infine si presenta con una possibile fidejussione assicurativa e non bancaria.

Dopo aver perso la fiducia dell’amministrazione comunale e quella della Fossa dei Leoni, che probabilmente avrebbe accettato anche una squadra fatta dal patron virtussino Claudio Sabatini a patto che la società onorasse il suo debito e non fossero ‘bruciati’ 6 milioni di soldi pubblici, ora anche all’interno dello stesso spogliatoio la dirigenza è vista con più diffidenza di prima. Tutti si chiedono che cosa succederà, se il campionato sarà portato a termine oppure se a metà anno la baracca verrà chiusa.

Oggi i legali del Comune si riuniranno insieme agli assessori Rossi (bilancio) e Degli Esposti (sport) e decideranno quale sia la strada migliore per arrivare a recuperare tutta la cifra già versata al Credito Sportivo. Già domani i dirigenti dell’amministrazione dovrebbero incontrare i legali di Sacrati per comunicare quali saranno le procedure che verranno seguite, qualora lo stesso presidente della Fortitudo non dovesse versare nelle casse di Palazzo d’Accursio i famosi 6 milioni e 400mila euro.

DA INDISCREZIONI, però, risulta che il numero uno della Fortitudo abbia già avanzato una proposta alternativa e che questa sarà la sua unica linea da qui alla fine di tutta questa vicenda: intanto deve essere stralciata una buona parte della cifra escussa, dato che il PalaDozza è di proprietà del Comune di Bologna e la rimanente va pagata in diverse rate.

Una posizione praticamente inaccettabile dalla controparte, in quanto la Corte dei Conti impone all’amministrazione comunale di incassare tutta la cifra e di dimostrare, nel caso non vi riuscisse, di aver utilizzato tutte le vie legali possibili per arrivare alla riscossione del credito."

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.

×
×
  • Create New...
×
Il Forum di Elsitodesandro
Home
Activities
Sign In

Sign In



Search
More
×