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La...fuga dal nucleare?


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Dopo i fatti accaduti in Giappone, la paura che anche nel vecchio continente possa succedere quanto sta succedendo nel Sol Levante in fatto di centrali nucleari che esplodono è assolutamente palpabile: da Repubblica.it

http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/14/news/nucleare_europa-13595435/?ref=HREA-1

Nucleare, i dubbi dell'Europa

da Berna a Berlino stop alle centrali

BERLINO - Sull'onda della tragedia giapponese, la paura del nucleare scuote l'Europa. La cancelliera Angela Merkel ha deciso di sospendere il prolungamento del ciclo di vita operativo dei 16 reattori atomici civili ancora attivi in Germania, la Svizzera ha bloccato la procedura di domanda di autorizzazione alla costruzione di tre nuovi siti, l'Austria chiede un riesame a livello europeo. E domani a Bruxelles la Commissione europea terrà un vertice con i responsabili ufficiali dei paesi Ue in possesso di centrali nucleari e con i gestori degli impianti. Lo scenario di un addio al nucleare e di una conversione il più veloce possibile della produzione energetica nel Vecchio continente, dall'atomo alle energie rinnovabili, sembra diventare sempre più realtà.

Angela Merkel ha annunciato che il prolungamento della vita operativa delle centrali tedesche sarà sospeso per 3 mesi, e tutto indica che la decisione verrà abbandonata, almeno finché un severo e profondo controllo e riesame dei livelli di sicurezza non verrà concluso. I controlli, secondo la Cancelleria federale, dovranno essere orientati alla tragica esperienza nelle centrali atomiche giapponesi. Secondo il segretario generale della Cdu (il partito della Cancelliera) Hermann Groehe, è necessaria una riflessione. Il ministro dell'Economia, il liberale Rainer Bruederle, ha auspicato un passaggio più rapido di quanto previsto finora alla priorità alle energie rinnovabili, da cui entro i prossimi decenni la Germania vuole già

ricavare il 30 per cento del suo fabbisogno energetico. E le Borse, con il crollo generalizzato 1 delle aziende che gestiscono l'industria nucleare sulla spinta dello shock giapponese, sembrano confermare questo trend.

La svolta di Angela Merkel è di primaria importanza politica, e ancora una volta la Germania da paese-leader può influenzare con le sue scelte gli orientamenti di fondo del resto dell'Europa. La Repubblica federale, che attualmente ricava circa il 30 per cento del suo fabbisogno dai 16 reattori ancora in funzione, aveva deciso l'addio a tappe al nucleare dopo la vittoria di Spd e Verdi alle elezioni politiche dell'autunno 1998. In base a un calendario di chiusura scadenzata - spegnere prima i reattori più vecchi e meno moderni - l'ultima centrale avrebbe dovuto chiudere entro il 2023. La scelta fu confermata nel 2005 quando dopo le elezioni politiche Angela Merkel, leader cdu, sostituì il socialdemocratico Gerhard Schroeder come capo dell'esecutivo, alla guida della Grande coalizione con i socialdemocratici stessi. Dopo le elezioni del 2009, quando Merkel vinse e formò una coalizione di centrodestra con i liberali (Fdp) il governo decise di prolungare il ciclo di vita operativo dei reattori. Proprio questa scelta, che fu criticata da ambientalisti e movimenti antinucleari, viene ora sospesa, quasi cancellata dalla cancelliera. Esperti ed esponenti del partito liberale suggeriscono addirittura di spegnere subito otto dei 16 reattori.

Il ripensamento è in atto a tappe forzate in tutta Europa. "Non escludo nulla, nessula decisione, il caso giapponese ha cambiato il mondo e molte situazioni reali che giudicavamo sicure sono ora rimesse in discussione", ha detto il commissario europeo all'Energia Guenther Oettinger (Cdu, cioè tedesco e cristianoconservatore come Angela Merkel) parlando del consulto di domani a Bruxelles.

L'Austria, membro della Ue, e che decenni fa dopo un referendum decise di rinunciare alla sua unica centrale, chiede una verifica e controlli di sicurezza in tutte le centrali atomiche europee, ha affermato il ministro dell'Ambiente di Vienna, Nikolaus Berlakovitch. E'un'idea analoga a quella che Angela Merkel stessa aveva esposto ieri sera in un'intervista in diretta alla prima rete tv pubblica tedesca Ard. Il Belgio, ha detto la ministro dell'Ambiente Annemie Turtelboom, sta ripensando a fondo l'uso dell'energia nucleare. Scelta difficile per Bruxelles visto che il regno ricava oltre il 70 per cento del fabbisogno dai reattori, ma lo shock per il dramma nipponico e i suoi terribili insegnamenti pesano più di ogni altra considerazione. Ripensamenti di fondo, dicono fonti dell'Unione europea a Bruxelles, si sono aperti anche in Polonia, l'economia della Ue che cresce più velocemente, e il cui governo aveva deciso recentemente di costruire una prima, peraltro modernissima centrale atomica.

In Svizzera, paese non aderente alla Ue, il governo ha deciso di sospendere la procedura di domande di autorizzazione che era stata avviata per la prevista costruzione di tre nuove centrali nucleari. "La sicurezza ha la massima priorità, e la procedura non sarà riavviata finché non verrà fatta un'analisi approfondita dei sistemi di sicurezza e non si sarà proceduto a un loro eventuale aggiornamento", ha spiegato a Berna la ministro dell'Ambiente e dell'Energia, Doris Leuthard. Ma non è tutto: persino in Francia, il paese europeo più convinto della giustezza della scelta del nucleare civile, dubbi e paure si diffondono. Gli ecologisti hanno chiesto un referendum sul futuro dell'atomo. La Quinta Repubblica ha in funzione 59 reattori civili più uno per l'uranio per le bombe atomiche della forza strategica, e sta costruendo un nuovo, gigantesco impianto. Da decenni, la commistione d'interessi e strategie tra potere politico, industria e lobby dell'atomo è una realtà importante dell'establishment francese.

I ripensamenti polacchi possono influenzare anche le scelte future delle altre democrazie del centro-est europeo che, per sostenere la loro espansione economica da dopo la caduta dell'impero sovietico, hanno puntato più a fondo sul nucleare, come la Repubblica cèca e la Slovacchia. Anche a Roma, la ministro Prestigiacomo ha detto che l'Italia vuole essere parte dell'Europa nucleare, ma intende attendere conclusioni e decisioni dell'Unione europea.

Me par, come al solito, che le coscienze de molti vien smosse dalle catastrofi altrui...

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se non leggo male si parla di 0.16 microsievert/ora di energia rilasciata, contro un fondo di radiazioni naturale attorno allo 0.125. Un aumento certo non casuale, ma il contatore cambia continuamente spostandosi dallo 0.12 allo 0.16, qualcosa c'è. Siamo lontani da soglie di pericolo comunque, perché si parla in ogni caso di dosi di radiazioni per il momento valutabili attorno ad un quarto della dose posta come soglia di pericolo

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La Cina fa marcia indietro. Ha ordinato controlli in tutte le centrali ed iniziato a chiudere quelle meno sicure.

La pericolosità del Nucleare non è una novità, la novità e l'entità delle balle su cui il nucleare si basa.

Il fatto che la Tepco, principale fornitore di energia nucleare giapponese abbia mentito sistematicamente a media ed autorità, ed abbia gestito la cosa con più interesse per il lato economico e di immagine che di sicurezza ha messo un po in allarme il mondo.

Se in giappone i gestori nucleari sono cosi loschi, cosa succede in paesi tradizionalmente più "furbetti".

Poi la cosa capita con scarso tempismo. Di pochi giorni fa l'ultima relazione sui reattori di terza generazione ++ che stanno sperimentando in francia e che verranno fatti in italia. I prezzi sono decuplicati, fanno difficoltà a renderlo economicamente sostenibile ed hanno rpoposto drastici talgi alla sicurezza:

http://www.9online.it/blog_emergenzarifiuti/2010/08/06/francia-rapporto-roussely-la-relazione-di-stato-sul-disastro-del-settore-nucleare/

E' un po insensibile da dire ma forse sto disastro in giappone

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Ripesco l'ultimo post dall'altra discussion che stava andando OT :)

Verissimo, guardo quello che conviene a me. Un impianto fotovoltaico che riesca a fornirmi 3 KW come il mio contratto attuale costa circa 20.000 euro (senza contare che di notte o nelle giornate uggiose "la magia" finisce). Non spenderò mai una cifra del genere per andar in pari appena tra 10 anni.

Oggi un impianto da 3 kW nominali te lo trovi anche a 10.000 euro (iera la pubblicità su Il Piccolo de un'offerta a 9.900 euro fin qualche giorno fa). Con el conto energia te torni in pari in una decina d'anni e dopo te cominci guadagnar per i succesivi 10 anni.

Metti che costi 15.000, volesi dir che xe come se te spendesi 1500 euro l'anno de corente. Quanto te spendi adesso de corente? :D

E pò no xe che nelle giornate uggiose e de note la magia finisi. De note ok :D Ma anche con el nuvolo qualcosa produci. Inoltre no xe che te se slacci dalla rete, ma te tachi el tuo impianto alla rete esistente per cui te fa uno scambio continuo. Ovio che de note l'energia usada xe quela prodotta con altri mezzi :D

Però me rendo conto che xe un mega OT, qua se parla del teremoto in Giapon, tornemo IT :'derci:

Vero, xe 10.000 euro, me iero confuso pensando a 20 milioni de lire :baston:

Ma comunque me par caro.

Se non sbaglio l'impianto consisti anche de una serie de accumulatori, e no posso creder che i duri cusì tanto. Tutte le batterie con cui go avu a che far (dal cellulare, al mouse, alle torcie subacquee, all'auto ecc) dopo 3/4 anni za no le tien più come quando le xe nove, che le duri 20 anni no ghe credo :D

Quindi nel corso dei anni quanti soldi me tocasi zontarghe vizin? El pannel in sè xe totalmente immune dalla bora a 180 km/h e dalla grandine? No so, forsi si, ma no go tutta sta fiducia...

E poi se semo d'accordo nel dir che ogni volta che go bisogno de più corrente devo comunque appoggiarme alla rete che la produci "con altri mezzi", allora preferiso che l'altro mezzo sia una centrale nucleare piuttosto che continuar a brusar carbon inquinando come nell'ottocento ;)

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Vero, xe 10.000 euro, me iero confuso pensando a 20 milioni de lire :baston:

Ma comunque me par caro.

Se non sbaglio l'impianto consisti anche de una serie de accumulatori, e no posso creder che i duri cusì tanto. Tutte le batterie con cui go avu a che far (dal cellulare, al mouse, alle torcie subacquee, all'auto ecc) dopo 3/4 anni za no le tien più come quando le xe nove, che le duri 20 anni no ghe credo :D

Quindi nel corso dei anni quanti soldi me tocasi zontarghe vizin? El pannel in sè xe totalmente immune dalla bora a 180 km/h e dalla grandine? No so, forsi si, ma no go tutta sta fiducia...

E poi se semo d'accordo nel dir che ogni volta che go bisogno de più corrente devo comunque appoggiarme alla rete che la produci "con altri mezzi", allora preferiso che l'altro mezzo sia una centrale nucleare piuttosto che continuar a brusar carbon inquinando come nell'ottocento ;)

Se l'impianto xe "stand alone" ovviamente te ga bisogno de accumulatori. Ma un impianto "stand alone" no ga senso, a meno de viver nel deserto senza possibilità de allacciamento alla rete.

I mezzi de produzion che funziona anche de notte e che magari xe "rinnovabili" pol esser idroelettrico, geotermico, eolico... e in ogni caso anche se continua a brusar centrali a carbon/petrolio/ecc. queste se trovasi a dover produr meno energia de giorno.

Sicuro el cambiamento no lo fa el singolo. Bisogna ragionar sul complessivo!

E i panei xe garantidi de norma con produzion de energia pari al 80% nominale a 20 anni. Ma i dura de più, esisti installazioni più vecie de 20 anni che funziona ancora. Certo no i te "garantisi" ma anche un'auto xe garantida 2 anni eppur dopo 2 anni no xe che no la va più avanti.

Ovviamente come tutte le robe xe bisogno de un minimo de manutenzion ai panei e all'impianto elettrico.

I panei xe fatti per resister anche alle normali grandinade e se riva "la" grandinada o "la" bora come quela che ga fato tanti danni... quel xe un altro problema...

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sula resistenza al vento mi poso dir che i due panei solari che gavemo casa ga resistido comodamente ala bora de sto anno e del'altro anno che,come gavemo podù "aprezar", ga sufiado bastanza forte. la grandine no ga ancora mai fato danni.

tra l'altro i panei solari che gavemo noi xè "diversi dai soliti" in cui i te meti "una lastra" unica de panel,i nostri xè composti da vari tubi che xè posibile sostituir singolarmente in caso de rottura.

tra l'altro no servi che sia sol estivo, li gavemo za ritacadi da quasi 2setimane, al momento li usemo insieme ala caldaia, co farà + caldo acqua calda solo con panei.

semo in atesa de notizie dala provincia, perchè gavemo fato richiesta per meter el fotovoltaico co mesi fà xè venuda fora la "promozion". par che la domanda sia andada ben, ve farò saver :)

scuseme l'ot clamoroso.

cmq fuga del nucleare...disemo che in italia saria ancora valido un referendum che ga dito che no se vol + el nucleare.

za dover far un altro referendum per ribadir el concetto rendi molto l'idea de come funzia le robe quà: decidi pochi x tuti...sperando che la gente tasi. democrazia eh!?!

el mondo se interroga e l'italia vol andar avanti sul nucleare. qualchedun de lori ga qualche intralazo?saria interesante scoprirlo,de solito co xè tuta sta furia qualche interesse ghe xè :wacko: solo che va a discapito de milioni de persone nel momento in cui sucedi qualcosa considerado :travirgolette: impossibile :travirgolette:

Edited by dido76
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Ripesco l'ultimo post dall'altra discussion che stava andando OT :)

Vero, xe 10.000 euro, me iero confuso pensando a 20 milioni de lire :baston:

Ma comunque me par caro.

Se non sbaglio l'impianto consisti anche de una serie de accumulatori, e no posso creder che i duri cusì tanto. Tutte le batterie con cui go avu a che far (dal cellulare, al mouse, alle torcie subacquee, all'auto ecc) dopo 3/4 anni za no le tien più come quando le xe nove, che le duri 20 anni no ghe credo :D

Quindi nel corso dei anni quanti soldi me tocasi zontarghe vizin? El pannel in sè xe totalmente immune dalla bora a 180 km/h e dalla grandine? No so, forsi si, ma no go tutta sta fiducia...

E poi se semo d'accordo nel dir che ogni volta che go bisogno de più corrente devo comunque appoggiarme alla rete che la produci "con altri mezzi", allora preferiso che l'altro mezzo sia una centrale nucleare piuttosto che continuar a brusar carbon inquinando come nell'ottocento ;)

Stefano fa un due conti. Il solare è un investimento. Investi 10.000 in qualcosa che ti rende un 10% all'anno (te la ripaghi in 10, altri 10 ed hai guadagnato 10.000€ netti).

E questo solo nel caso in cui il costo dell'energia rimanga costante ma sia io che te sappiamo che l'energia aumenterà di costo quindi 10% è il minimo che prenderai sarà sicuramente di più.

E questo senza contare eventuali incentivi. Non è per fervore ecologista che gli incentivi in Italia hanno avuto così tanto successo da superare enormemente le le previsioni del governo e farci schizzare da fanalino di conda dell'europa a secondo posto europeo per il solare privato.

Trova un investimento bancario che ti dia lo stesso rendimento.

E questo dal punto di vista meramente economico, anche nel caso in cui salvare il pianeta non sia una tua priorità, se lo è aggiungici anche la soddisfazione etica di aver contribuito ad aiutare il pianeta e non a distruggerlo.

Riguardo alle batterie ti hanno già risposto. Se sei connesso a rete non ti servono, se non sei connesso a rete bhe allora devi confrontare i pannelli solari con un generatore disel portatile che richiede anche lui la sua manutenzione e componentistica.

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scuseme l'ot clamoroso.

cmq fuga del nucleare...disemo che in italia saria ancora valido un referendum che ga dito che no se vol + el nucleare.

za dover far un altro referendum per ribadir el concetto rendi molto l'idea de come funzia le robe quà: decidi pochi x tuti...sperando che la gente tasi. democrazia eh!?!

el mondo se interroga e l'italia vol andar avanti sul nucleare. qualchedun de lori ga qualche intralazo?saria interesante scoprirlo,de solito co xè tuta sta furia qualche interesse ghe xè :wacko: solo che va a discapito de milioni de persone nel momento in cui sucedi qualcosa considerado :travirgolette: impossibile :travirgolette:

Piccola precisazione. Con il referendum non si è vietato di fare centrali nucleari.

Si è solo impedito di imporre la costruzione agli enti locali o di usare incentivi (e quindi comperare la concessione) oltre che permettere all'ENEL di far nucleare all'estero.

Quindi attualmente se un amministrazione locale dice SI alla costruzione di una centrale sul proprio territorio, quella centrale si può fare.

Quesito 1: "Volete che venga abrogata la norma che consente al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non decidono entro tempi stabiliti? (la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "la procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari, la determinazione delle aree suscettibili di insediamento", previste dal 13° comma dell'articolo unico legge 10/1/1983 n.8)"

Quesito 2: "Volete che venga abrogato il compenso ai comuni che ospitano centrali nucleari o a carbone? (la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "l'erogazione di contributi a favore dei comuni e delle regioni sedi di centrali alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi", previsti dai commi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 della citata legge)"

Quesito 3: "Volete che venga abrogata la norma che consente all’ENEL (Ente Nazionale Energia Elettrica) di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero? (questa norma è contenuta nella legge N.856 del 1973, che modificava l’articolo 1 della legge istitutiva dell’ENEL)."

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Stefano fa un due conti. Il solare è un investimento. Investi 10.000 in qualcosa che ti rende un 10% all'anno (te la ripaghi in 10, altri 10 ed hai guadagnato 10.000€ netti).

So anch'io fare 2 conti, ma di natura sono molto sospettoso e ho paura di prendere fregature. In un periodo di tempo così lungo le variabili da considerare sono molte (guasti, cambi di governo con relativo ribaltamento delle regole, invenzione di pannelli sempre più efficienti che fanno venir voglia di aggiornarli ogni tot anni e quindi il guadagno non arriverà mai più...ecc)

Poi mi viene in mente un altro problemino non da poco: lo spazio. Per chi ha una villa singola non ci sono problemi, ma per chi come me vive in condominio come si fa? Il mio tetto è già per la maggior parte coperto da antenne, parabole e camini per 10 appartamenti. Quanto spazio occupa un impianto così? Se lo metto solo io dovrei monopolizzare il poco spazio che resta sul tetto, col rischio di guerriglia con i vicini che non troverebbero più spazio per le loro antenne. Se invece riuscissi a convincere tutto il condominio ad adeguarsi al solare sono sicuro che non ci sarebbe abbastanza spazio per tutti.

Tempo fa mi ha telefonato una tizia di non so quale azienda che voleva vendermi questi pannelli. La prima domanda che mi ha fatto è stata: "Lei vive in una casa singola?" Io:"No". Lei: "Ah ok, allora come non detto, arrivederci. Click" O|

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So anch'io fare 2 conti, ma di natura sono molto sospettoso e ho paura di prendere fregature. In un periodo di tempo così lungo le variabili da considerare sono molte (guasti, cambi di governo con relativo ribaltamento delle regole, invenzione di pannelli sempre più efficienti che fanno venir voglia di aggiornarli ogni tot anni e quindi il guadagno non arriverà mai più...ecc)

Poi mi viene in mente un altro problemino non da poco: lo spazio. Per chi ha una villa singola non ci sono problemi, ma per chi come me vive in condominio come si fa? Il mio tetto è già per la maggior parte coperto da antenne, parabole e camini per 10 appartamenti. Quanto spazio occupa un impianto così? Se lo metto solo io dovrei monopolizzare il poco spazio che resta sul tetto, col rischio di guerriglia con i vicini che non troverebbero più spazio per le loro antenne. Se invece riuscissi a convincere tutto il condominio ad adeguarsi al solare sono sicuro che non ci sarebbe abbastanza spazio per tutti.

Tempo fa mi ha telefonato una tizia di non so quale azienda che voleva vendermi questi pannelli. La prima domanda che mi ha fatto è stata: "Lei vive in una casa singola?" Io:"No". Lei: "Ah ok, allora come non detto, arrivederci. Click" O|

Quello non è un problemino da po ma è il limite del solare.

Il solare è sicuro stabile pulito e conviene economicamente grazie da una parte ai miglioramenti di rendimento ed al'economia di scala dall'altra all'aumento del costo delle altre energie. Su questo non ci son più dubbi ma...

...ma serve spazio.

Tutto la sta il problema altrimenti il problema energetico era già risolto. Il solare conviene a chiunque abbia un po di soldi da investire ed una casa con spazio per mettere i pannelli.

Nel caso dei condomini sarebbe da mettersi tutti d'accordo,dividere la spesa e dividere i proventi secondo le quote di ogni condomino. Quando uno vede vende con la propria quota anche la copartecipazione dai proventi dei pannelli. Il problema e che bisogna metter d'accordo tutti mettiamo di essere in 10, pagare 1000€ a testa per ricevere diciamo 80-85€ al mese come riduzione bolletta per 30-40 anni (o più se aumenta il prezzo dell'energia). Ma tu sai meglio di me che in condominio ste discussioni non sono mai facili.

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Piccola precisazione. Con il referendum non si è vietato di fare centrali nucleari.

Si è solo impedito di imporre la costruzione agli enti locali o di usare incentivi (e quindi comperare la concessione) oltre che permettere all'ENEL di far nucleare all'estero.

Quindi attualmente se un amministrazione locale dice SI alla costruzione di una centrale sul proprio territorio, quella centrale si può fare.

grazie dela precisazion, una mia mancanza che no savevo :) e che tra l'altro no vien dita nemmeno dai giornai me par :(

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Il governo Italiano ha messo in standby il nostro rpogetto nucleare per una "riflessione" e per la necessità di nuovi test.

Non è causato dal incidente di fukuschima questa marcia indietro piuttosto dal rapporto che ho postato un po di post fa sulle centrali di "terza generazione +".

Per chi non lo avesse letto, dalle centrali francesi di quel tipo e risultato che il nucleare di terza generazione + è antieconomico ed è stato suggerito un drastico taglio sulle norme di sicurezza nei prossimi stabilimenti (tra cui quelli italiani) per renderlo economicamente accettabile.

In questo periodo parlare di drastici tagli alla sicurezza sul nucleare è una cosa un po' delicata da cui la "riflessione" da leggersi in "aspettiamo finchè l'opinione pubblica si dimentica di fukuschima prima di proseguire"...

grazie dela precisazion, una mia mancanza che no savevo :) e che tra l'altro no vien dita nemmeno dai giornai me par :(

Si i giornali la mettono poco chiara. E stata letta politicamente come un "no" al nucleare. Ma in verità nel SI c'erano sia i contrari al nucleare che i contrari ad un nucleare imposto.

Comunque dopo il referendum vista la vittoria dei si c'è stata una corsa dei comuni a dichiararsi "comuni denuclearizzati" e la politica nazionale ha abbandonato la cosa perché poteva causare grosse perdite di voti.

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Non è causato dal incidente di fukuschima questa marcia indietro piuttosto dal rapporto che ho postato un po di post fa sulle centrali di "terza generazione +".

Nel senso che hanno letto il forum e si sono accorti di questa cosa? Stiamo guadagnando un'importanza nazionale...

:p :p :p

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Il governo Italiano ha messo in standby il nostro rpogetto nucleare per una "riflessione" e per la necessità di nuovi test.

Ieri sera su La7 a ndp Travaglio ga commentado questa notizia disendo esattamente quel che pensavo mi...

e conosendo Berlusconi podessi esser la verità. El concetto xe el seguente.

Xe stade fissade le date per i referendum, tra cui quel sul nucleare, a giugno.

A giugno, ovvio, in data staccada dalle amministrative (maggio)... abile mossa per evitar che la gente vadi votar e se raggiungi così pericolosamente el quorum per la validità del referendum.

Purtroppo xe rivado el terremoto in Giappon che ga attirado, ahimè, l'attenzion dell'opinione pubblica sui pericoli del nucleare.

Quindi, Berlusconi, vedendo el pericolo che sull'ondata emotiva la gente corri a votar al referendum rendendolo valido, ga deciso de rinviar el discorso sperando che la gente, a sto punto, cascando, temporaneamente, el discorso nucleare in Italia, la gente se dimentichi visto che ormai no xe così immediato come pareva e quindi perdi l'ondata emotiva e el bisogno de andar votar al referendum, mantenendo così aperta l'opzion per el futuro.

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Non è causato dal incidente di fukuschima questa marcia indietro piuttosto dal rapporto che ho postato un po di post fa sulle centrali di "terza generazione +".

Nel senso che hanno letto il forum e si sono accorti di questa cosa? Stiamo guadagnando un'importanza nazionale...

:p :p :p

-_- non capisco se è sarcasmo o meno. Ipotizziamo che non sia una trollata e rispondo:

No il rapporto Roussel che ho linkato qualche post fa, come ti ho gia detto anche nell'altra discussione e che ho richiamato più e più volte... hai ogni volta fatto finta di nulla o l'hai letto e ti ha dato uno shock con conseguente perdita della memoria a breve termine? Perché la notizia era bella pesante e da tutte le tue risposte seguenti emerge che non hai letto 1 riga..

Il rapporto Roussel è un rapporto ufficiale fatto per il governo francese che vuole avere risposte sui ritardi con i nuovi impianti.

Facendola breve stanno testando a Okliluoto e Flamanville gli impianti che costruiranno in Italia. La loro entrata in funzione è stata rimandata più volte. I costi sono decuplicati.

Sono arrivati a 6.5 miliardi di dollari per reattore che diviso per la potenza fanno 3000$ per kW solo di costi d'impianto,senza contare i costi di operatività. E non sono ancora riusciti a far funzionare tutto come si deve.

Se vuoi farti i tuoi conti, i tuoi 3 kw verrebbero più di 9.000$ solo di spesa iniziale ma poi genstire un impianto nucleare con tutti i lavoratori, l'acqua la corrente i materiali di consumo i combustibile le scorie... insomma le prendono di santa ragione dal punto di vista economico pure dal fotovoltaico casalingo e nonostante iul trucco delle scorie.molto molto meno economici del solare.

Leggasi: il rpogetto è stato un totale disastro.

In quel rapporto si suggeriscono per risolvere quel problema una revisione delle norme di legge in modo più lasco ed enormi tagli sui dispositivi di sicurezza dei prossimi impianti che verranno costruiti leggasi gli impianti Italiani.

Ovvero per fare il nucleare di terza generazione sicuro quanto promesso diventa economicamente impraticabile.

Ora nelle stanze dei bottoni questo è stato un tiro molto più sentito di fukuschima perché gli colpisce nel portafoglio, ed in questo periodo parlare di tagli sulla sicurezza nucleare non è proprio un opzione politicamente consigliabile.

Per cui non mi ha stupito la "moratoria" che sospende per 1 anno il nostro progetto nucleare.

Rimetto il link ad un posto dove trattano della cosa all'interno del quale trovi altri link di fonti:

http://www.9online.it/blog_emergenzarifiuti/2010/08/06/francia-rapporto-roussely-la-relazione-di-stato-sul-disastro-del-settore-nucleare/

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Ieri sera su La7 a ndp Travaglio ga commentado questa notizia disendo esattamente quel che pensavo mi...

e conosendo Berlusconi podessi esser la verità. El concetto xe el seguente.

Xe stade fissade le date per i referendum, tra cui quel sul nucleare, a giugno.

A giugno, ovvio, in data staccada dalle amministrative (maggio)... abile mossa per evitar che la gente vadi votar e se raggiungi così pericolosamente el quorum per la validità del referendum.

Purtroppo xe rivado el terremoto in Giappon che ga attirado, ahimè, l'attenzion dell'opinione pubblica sui pericoli del nucleare.

Quindi, Berlusconi, vedendo el pericolo che sull'ondata emotiva la gente corri a votar al referendum rendendolo valido, ga deciso de rinviar el discorso sperando che la gente, a sto punto, cascando, temporaneamente, el discorso nucleare in Italia, la gente se dimentichi visto che ormai no xe così immediato come pareva e quindi perdi l'ondata emotiva e el bisogno de andar votar al referendum, mantenendo così aperta l'opzion per el futuro.

Per quanto sia anti-Berlusconiano penso che sta volta l'analisi di travaglio sia incompleta, ma come ha detto travaglio lui non è un tecnico nucleare e sulla parte tecnica non si esprime.

Può darsi che quella sia una con causa, ma credo che il fatto che nell'ultima settimana abbiano fatto i conti e scoperto che gli impianti che stavamo per costruire sono una fregatura galattica sia stato l'elemento determinante per la moratoria.

Anche perché ad aver bloccato i progetti dei reattori di terza generazione non è stata solo l'Italia, ma anche germania e cina e tanti altri paesi stanno a discutere. E loro non hanno Berlusconi.

Ed inoltre è iniziata in differita:

Incidente

Iniziano i controlli.

Rapporto sui reattori francesi.

Blocco di tutti i progetti analoghi.

Quindi almeno qua Ruby non centra secondo me :)

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Molte centrali costruite tempo fa hanno utilizzato come combustibile il materiale proveniente dal disarmo nucleare USA e ex URSS e quello forse poteva avere anche un senso.

Adesso il nucleare è solo business per chi costruisce, ed i rischi ed i costi vengono poi "spalmati" sulla collettività.

Ricodiamoci che le centrali dismessecontinuano a ciucciare maree di soldi per lo smantellamento in sicurezza.

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