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I suntini sandrini di giovedì 22 novembre 2018


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GIOVEDI' 22 NOVEMBRE 2018

- Nell'Alma Pallacanestro Trieste si fa il punto della situazione, assieme a Matteo Da Ros che è rientrato domenica scorsa contro Trento: “E’ stata una grandissima emozione, anche perchè tornare a giocare dopo la vittoria di Casale Monferrato e farlo con il team che ho contribuito a far salire in prima lega è qualcosa di speciale. In settimana avevo sentito il calore dei miei compagni, che mi sono stati molto vicini, oltre al calore dei tifosi che già prima della partita condividevano con me un sorriso: questo è stato molto importante dal mio punto di vista e, in più, sono stato anche fortunato ad entrare in campo”. Da Ros non si fida dei problemi societari di Cantù, prossima avversaria di Trieste all'ora di pranzo: “La Red October non sta vivendo un momento facile, ma sono altresì convinto che una squadra, se riesce a stare compatta, può fare delle partite gagliarde. Non sarà facile né per loro né per noi, visto anche il particolare orario di gara: certo è che, se vogliamo costruire qualcosa di importante in questa categoria, dobbiamo iniziare ad avere continuità nei risultati”.

In campo invece Mosley continua a lavorare a parte (ma ci sarà domenica alle 12), fermo per precauzione Wright che dovrebbe però già quest'oggi tornare ad allenarsi col gruppo. Resta invece al palo Walker, ancora alle prese con la distorsione alla caviglia.

-C'è Giorgio Roselli, ex mister alabardato dal 1995 al 1997, sulla panchina della Sambenedettese che domenica affronterà la Triestina. E ci sarà una sorta di "reunion" con Massimo Pavanel, che in quei anni fu una delle punte di diamante in qualità di giocatore: "Si dice che i leader in campo saranno gli allenatori di domani - afferma l'attuale tecnico della squadra marchigiana, nell'intervista di Antonello Rodio del Piccolo - ebbene per me lui era il mio leader in campo, sia per l'esperienza che per il gioco che esprimeva. Era un po' quello che trasmetteva sul campo le mie indicazioni alla squadra, in pratica era già allenatore lì. Ha fatto benissimo da allenatore nelle giovanili del Verona - dice Roselli - mi sembra di ricordare un po' il percorso di Gasperini, che ha fatto una lunga esperienza con le giovanili della Juve, prima di cominciare a fare ottime cose con il Crotone. Ha anche l'età giusta per fare il salto di qualità, lo scorso anno ha fatto bene, certo quella di Trieste è un'esperienza tosta visto che lì lui è di casa. Ma sta confermando anche in panchina quanto di buono faceva in campo. Ci sono affezionato, lo sento spesso e tifo sicuramente per lui, a parte ovviamente per la partita di domenica e per quella di ritorno". Sulla Triestina attuale: "Quella alabardata è una grande un po' particolare. È ben organizzata come le rivali ma corre di più: ha giocatori di categoria, ma ha qualcosa in meno sul piano dell'esperienza, ma è più brillante grazie ai giovani, è un mix interessante che unisce qualità e quantità. Le altre che abbiamo appena incontrato, Pordenone e Feralpi, sono forse più smaliziate ed esperte, ma hanno meno intensità".

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