SandroWeb Posted October 28, 2020 Report Share Posted October 28, 2020 MERCOLEDÌ 28 OTTOBRE 2020 - Il peggio sembra essere passato, Myke Henry ha ripreso a lavorare con la squadra ed è sulla strada del rientro. Lo scrive quest'oggi Lorenzo Gatto su "Il Piccolo": dopo settimane senza quello che rimane uno dei leader tecnici ed emotivi della nuova Allianz, Trieste ritrova un giocatore in grado di farle fare un deciso salto di qualità. Henry ha completato il percorso di recupero dopo l'infortunio e la microfrattura all'alluce, da ieri è tornato regolarmente a disposizione dello staff tecnico.Si lavora con prudenza e si monitoreranno giorno dopo giorno gli effetti dell'allenamento sul giocatore ma c'è comunque ottimismo sul pieno recupero del giocatore. Bene Henry, in netto miglioramento anche Daniele Cavaliero che dopo la nuova operazione eseguita da Rocchi a Reggio Emilia ha ripreso ad allenarsi e sta pian piano recuperando la condizione. Serve ancora tempo e, soprattutto, bisogna incrociare le dita ma, se tutto procede per il verso giusto anche Cavaliero dovrebbe poter ricominciare a lavorare assieme al gruppo dall'inizio della prossima settimana.Tempi più lunghi, invece, per Ike Udanoh che qualche giorno fa ha eseguito la risonanza magnetica che ha confermato diagnosi e programma di recupero per la distorsione al ginocchio rimediata qualche settimana fa. Con una situazione che tende al sereno, l'Allianz ha ripreso il programma di allenamenti dopo la sconfitta casalinga rimediata contro Brindisi e in vista dell'incontro che sabato dovrebbe portarla al palaDesio per la sfida contro la San Bernardo Cantù. Mai come in questa occasione il condizionale è d'obbligo vista la situazione sanitaria in terra brianzola. Tre positivi al Covid, altri giocatori che nei giorni scorsi hanno manifestato sintomi riconducibili al virus. Per questo, domenica scorsa, la Lega ha disposto il rinvio della partita prevista al palaVerde contro la De' Longhi Treviso, allo stesso modo potrebbe prevedere la sospensione del match di sabato. Solo oggi si conoscerà l'esito dei tamponi cui è stato sottoposto il gruppo squadra e, in base alla risposta, verrà presa una decisione. E a proposito della situazione, Cesare Pancotto, ex tecnico della PallTrieste ha sottolineato le difficoltà del periodo e la sensibilità della De' Longhi che ha accettato senza batter ciglio il rinvio. «Hanno compreso il senso della nostra richiesta e per questo dico grazie alla Lega e a Treviso - Saranno i tempi del Covid, l'estate anomala con le preparazioni spostate, i tanti turni infrasettimanali, la conta settimanale dei positivi al virus. O più probabilmente le difficoltà economiche di alcune società, le scelte per alcune di puntare per ovvi motivi solamente sui giovani. Fatto sta che una classifica così, dopo sette giornate (che non sono poche), in serie C non si era mai vista. Lo scrive oggi Antonello Rodio: l'equilibrio nel girone B regna sovrano, con ben 13 squadre nell'arco di 4 punti. Cioè chi è a 14 punti, in testa, potrebbe essere promossa direttamente, chi è a 10 invece è nettamente fuori dai play-off. Non è emersa ancora un'ammazza-campionato, ma c'è un nutrito lotto di squadre che viaggia forte e sulla stessa linea, perché ci sono alcune formazioni che perdono sempre o quasi (ad esempio Gubbio, Fano e Arezzo, che non hanno nemmeno mai vinto) con le quali si è già creato un solco piuttosto marcato. Insomma c'è chi cerca di sopravvivere, mentre chi ha ambizioni fatica a trovare continuità in mezzo a condizioni decisamente anomale.Dalla coppia Padova-Sudtirol in vetta e quella Cesena-Legnago che occupa la dodicesima posizione, c'è un battito di ciglia, poco più dei tre punti messi in palio da una partita. Insomma qui un gol in più o in meno, almeno al momento fa una grande differenza. E a questo proposito, in questo gruppone la Triestina spicca però per un dato negativo, che comunque in prospettiva potrebbe dare anche molta fiducia agli alabardati. Fra le tredici squadre che occupano le prime posizioni, l'Unione è quella che ha segnato di meno, appena 7 reti, assieme al Legnago (che tre di questi gol li ha fatti proprio alla Triestina).Uno score decisamente insufficiente per chi ambisce al vertice: la media di un gol a partita non può bastare a una squadra che fa della filosofia offensiva il suo credo, ma soprattutto non può bastare se si vuole restare in alto. Anche perché la difesa, per quanto sia valida, non è da primato: con le sue 6 reti al passivo è soltanto la sesta meno battuta.Sui motivi della sterilità si è dibattuto: i tanti infortuni, la carenza numerica di esterni offensivi e quella di centrocampisti in grado di inserirsi con profitto in attacco, lo spostamento forzato a sinistra di Gomez, necessario per far convivere in questo modulo lui e Litteri. E per fortuna che proprio l'ex Cosenza è esploso prendendo subito la staffetta di Gomez come bomber. Comunque, soprattutto con il recupero di alcuni elementi, su questo Gautieri ci sta lavorando e potrà trovare presto una soluzione. Ed è proprio qui il motivo di fiducia per il futuro: la Triestina, nonostante i gol segnati con il contagocce, è lì fra le prime. Anzi, senza il gol preso da Zecchinato nel finale di domenica, sarebbe stata prima assoluta nonostante gli appena 7 gol segnati. Questo significa non solo capacità di sfruttare quasi al meglio ogni rete, ma anche che appena la squadra di Gautieri riuscirà a inserire un po' di boost nel motore delle realizzazioni, allora per la Triestina gli scenari potrebbero farsi davvero interessanti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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