SandroWeb Posted November 3, 2020 Report Share Posted November 3, 2020 MARTEDÌ 3 NOVEMBRE 2020 - Dopo Cantù e Reggio Emilia, si ferma anche Cremona. A seguito del manifestarsi di sintomatologia compatibile con infezione da Covid19 in alcuni atleti facenti parte del gruppo squadra, si legge nella nota emessa dalla società lombarda, l'attività della prima squadra viene sospesa a scopo precauzionale in attesa dei test che verranno effettuati domattina. Si allarga, dunque, il numero di squadre costrette a interrompere gli allenamenti e rinviare le partite. Lo scrive oggi Lorenzo Gatto: a oggi, dando un occhiata al prossimo turno, sarebbero posticipate a data da destinarsi "solo" Vanoli Cremona-San Bernardo Cantù e Allianz-Unahotels Reggio Emilia. Ma il quadro, come si è visto ieri a Cremona, si aggrava di ora in ora per cui parlare di certezze, in questo momento, risulta impossibile.In Italia come in Europa dove le problematiche legate all'emergenza sono ancora più sentite. Per questo, con una lettera aperta inviata ai vertici del basket continentale, Ettore Messina ha aperto una riflessione nel tentativo di affrontare in maniera condivisa le problematiche oggi sul piatto. L'idea lanciata dal tecnico dell'Armani Milano sarebbe quella di rivoluzionare il calendario della stagione, fermando le gare internazionali e concentrando nei prossimi quattro mesi il calendario di stagione regolare e play-off dei campionati nazionali. Un modo per arrivare a primavera e affrontare le coppe europee con restrizioni prevedibilmente meno pesanti. Una proposta cucita su misura sulle necessità di Milano di cui potrebbero beneficiare anche le altre italiane che disputano le coppe ma che andrebbe a penalizzare le società che non giocano in Europa e che, con roster tarati su impegni di scadenza settimanale, potrebbero pagare gli impegni ravvicinati dettati da una contrazione del calendario.Se ne riparlerà, eventualmente, nella prossima assemblea di Lega che, in questi giorni, sta riscrivendo i protocolli legati al Covid con l'intenzione di abbassare il numero di indisponibili (da 6 a 4) per poter chiedere il rinvio di una partita. Di questo, come della proposta di abolire le retrocessioni, si parlerà in una prossima riunione che, presumibilmente, si preannuncia interessante.Nel frattempo, potendo contare sulla rosa al gran completo, Trieste lavora cercando di mantenere un minimo di normalità all'interno dell'Allianz Dome. I recuperi di Henry, Cavaliero e Udanoh, la presenza di Cebasek, Mussini e Delia porta a 15 il numero di atleti a disposizione dello staff tecnico. Curioso che proprio nella stagione in cui la società aveva deciso di passare dal 6+6 al 5+5, si ritrovi a poco più di un mese dall'inizio del campionato con un inatteso 7+7 (col resto di uno). Una situazione dettata dall'emergenza, naturalmente, ma alla quale dovrà essere messa mano al più presto per non aggravare un budget già fortemente penalizzato dalla mancanza degli incassi provenienti dal botteghino. - I malumori dopo i due successi che la Triestina ha visto sfumare nel finale di gara contro Virtus Verona e Arezzo, sono ovviamente legittimi vista la dinamica delle partite, ma corrono il rischio di non fare mettere bene a fuoco la situazione attuale in casa alabardata, soprattutto rispetto alla scorsa stagione. Ebbene un rapido parallelo fra i due campionati dopo 8 giornate, dice infatti non solo che la Triestina attuale sta marciando molto meglio rispetto a quella dell'anno passato, ma anche che quest'anno il distacco dalla vetta è di appena 3 punti dal Padova, mentre nel torneo 2019/2020 la rincorsa dell'Unione al primo posto era già finita, visto che gli alabardati viaggiavano a ben 12 punti dalla capolista. Vediamo i numeri. In questa stagione la Triestina dopo 8 giornate ha 14 punti in classifica (1,75 punti di media a partita), mentre nel campionato scorso era ancora a 10 punti (media 1,25). Ma non solo: dopo la crisi iniziale la società aveva già cambiato allenatore, con l'esonero di Pavanel e l'affidamento della prima squadra a Princivalli. Ebbene col nuovo mister la squadra aveva ottenuto subito due successi di fila, prima di perdere al Rocco contro il Ravenna all'ottava giornata (poi sarebbe arrivata la sconfitta con la Reggiana, in seguito alla quale arrivò in panchina Gautieri). Insomma anche il tradizionale scossone del primo cambio allenatore aveva già fatto il suo tempo e gli effetti erano già scemati. E con tutto questo, la Triestina era comunque ben 4 punti sotto all'attuale. Questo è il primo inequivocabile dato che certifica come l'attuale Unione sia sicuramente più attrezzata tecnicamente di quella passata, in parole povere più forte, visto che ha dovuto anche fare i conti con una marea di infortuni, un sacco di imprevisti e tanti innesti dell'ultimo minuto. Lasciando stare i problemi Covid che accomunano tutte le squadre. Nonostante qualche vittoria sia sfuggita di un soffio, la Triestina attuale ha vinto di più di quella passata (4 successi contro 3) e ha perso molto di meno (2 sconfitte contro 4). E se è vero che ha segnato un po' meno (9 gol a 12), è decisamente più solida avendo subito solo 8 gol rispetto ai 12 della passata stagione. Ma è soprattutto il contesto generale che deve far guardare con un certo ottimismo al futuro, o quantomeno non far già vedere tutto nero. Lo scorso campionato, dopo otto giornate, la corsa al primo posto dell'Unione era già strafinita. Il Padova, con una partenza sprint era addirittura a 22 punti, quindi ben 12 in più della Triestina. Ma anche chi poi ha vinto il campionato (o meglio è stato decretato vincitore al momento dello stop per il lockdown), ovvero il Vicenza, aveva già 8 punti in più degli alabardati. Questo torneo invece è ancora molto equilibrato, non è emersa un ammazza campionato e questo agevola anche la Triestina, che nonostante le mille traversie e i tanti rimpianti, si ritrova ad appena 3 punti dalla vetta e con tutto ancora da giocare. Insomma, portando al massimo della forma i tanti acciaccati e recuperando chi è ancora fuori, ci sono ancora tempo e possibilità per registrare le sbavature, limare i difetti e puntare al primato. 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