Jump to content

I suntini sandrini di martedì 5 gennaio 2020


Recommended Posts

MARTEDÌ 5 GENNAIO 2020

- Seicento volte Cavaliero: più di lui, tra i giocatori in attività nel massimo campionato, nessuno. Contro Reggio Emilia, domani sera nel recupero della nona giornata, come scrive oggi Lorenzo Gatto il golden boy triestino entrerà nel ristretto club dei grandi del basket italiano.Inizio d'anno ricco di emozioni per Daniele che domenica, sul parquet della Fortitudo Bologna, festeggerà anche il suo trentasettesimo compleanno. Seicento presenze in serie A, 11113 minuti in campo con 3672 punti segnati: numeri impressionanti, record che testimoniano l'amore e la passione totalizzante che ha caratterizzato la carriera di un giocatore capace di vivere con straordinaria intensità il suo rapporto con la pallacanestro.

Che bilancio può fare di questi suoi straordinari vent'anni di basket? "Credo sia ancora presto per parlare al passato e per fermarmi a fare bilanci. Oggi preferisco pensare al presente, a quello che ho ancora in sospeso con la maglia della Pallacanestro Trieste e a quello che mi aspetta nei prossimi mesi. Cerco di godermi il lavoro in palestra e la vita assieme ai miei compagni di squadra. Poi è chiaro che arriverà il momento di tirare una riga e fare una disamina a mente fredda di quella che è stata una carriera lunga e ricca di ricordi". Chiuderà la stagione regolare a quota 616 presenze in serie A, le stesse di Alberto Tonut, un altro triestino che ha scritto la storia del basket italiano. "Un motivo di grande orgoglio visto quello che è stato capace di fare in Italia e con la maglia della nazionale. Sarebbe una grande soddisfazione poter ricalcare le orme tracciate da un grande campione come Alberto».Quali sono stati i momenti più belli e significativi? "Sono tantissimi, a volte legati più a piccoli dettagli e alle sensazioni del momento che a un risultato raggiunto o a una stagione in particolare. Ripenso alle lacrime di Da Ros nella serata che a Casale ci ha regalato la promozione, alla gioia di Coronica dopo la bomba che a Torino gli ha permesso di segnare i suoi primi punti in serie A con la panchina tutta in piedi a festeggiare, o all'espressione del viso di Bussani quando Luca Banchi mi chiamò, allora quindicenne, per esordire in serie A. A livello personale credo che la coppa Italia vinta ad Avellino e la consapevolezza di aver fatto qualcosa di importante per una società e una tifoseria appassionata come quella irpina sia uno dei passaggi più belli della mia carriera".

I momenti più difficili? "Nel secondo anno a Bologna, il 2008, ho passato forse il periodo più complicato della carriera. Avevo perso la fiducia in me stesso e la voglia di giocare e questo mi spaventava molto. Ho lavorato su me stesso, per cercare la gioia di vivere la quotidianità: nel secondo anno a Montegranaro, grazie a persone come Giustino Danesi e Fabrizio Frates ho ritrovato la bellezza del lavoro in palestra. Vent'anni di basket, quello che forse manca è stata la possibilità di vincere uno scudetto o una coppa: la finale di EuroChallenge persa con Varese, da capitano, resta un ricordo amaro". Torniamo alla stagione di Trieste. Avete passato momenti difficili ma siete ancora in corsa per le final eight al termine dell'andata. "Siamo concentrati su Reggio Emilia e l'obiettivo che ci siamo posti è di pensare a una partita alla volta. Certo, poter acciuffare in extremis un risultato prestigioso grazie a una classifica che resta estremamente corta sarebbe magnifico. Ci proveremo, consapevoli che già domani affronteremo un'avversaria tosta".

- È una mossa in prospettiva quella con cui la Triestina inaugura la sessione invernale di calciomercato. Una sessione che, beninteso, non dovrebbe riservare scossoni in casa alabardata, che conta soprattutto di recuperare gli infortunati e integrare finalmente in rosa Procaccio e poi Paulinho, infortunati fin dalla scorsa estate.Ma Milanese starà attento a qualche eventuale occasione e intanto, come sempre, non disdegna di guardare anche al futuro: è in quest'ottica che va vista l'acquisizione a titolo definitivo dal Foligno del terzino sinistro Alessandro Giannò, un giovane classe 2001 che si è fatto le ossa nella squadra umbra prima in Eccellenza e poi da due stagioni a questa parte in serie D (dove conta 31 presenze). Il giocatore era nel mirino di diverse squadre di serie C e qualcuna anche di categoria superiore.Giannò verrà ora ad allenarsi queste settimane con gli alabardati, poi probabilmente verso fine mese verrà mandato in prestito per crescere e giocare con continuità: in lizza come destinazioni ci sono lo stesso Foligno in serie D, ma anche qualche società di C che potrebbe utilizzarlo maggiormente, come il Grosseto. Intanto comincia a muoversi qualcosa anche in uscita, sia per far posto in lista al rientro degli infortunati, sia per qualche eventuale operazione a sorpresa.LE RICHIESTE IN USCITA La notizia del giorno riguarda un nome illustre della rosa alabardato, ovvero Vincenzo Sarno, che sembra entrato nel mirino dell'Avellino, dopo che nei giorni scorsi per l'esterno napoletano c'era stato anche un sondaggio da parte del Sudtirol che però non ha avuto sviluppi. È innegabile che dopo lo scoppiettante debutto dello scorso gennaio, in questa stagione Sarno abbia fatto fatica, sia per qualche problemino fisico che poi per il Covid. Nell'attuale assetto alabardato, tra l'altro, non troverebbe facile collocazione, per cui una sua partenza non è da escludere.Chi farà sicuramente le valigie è Leonardo Gatto, che del resto già a inizio stagione era stato messo fuori lista, per poi venire reintegrato per l'emergenza di giocatori disponibili che a un certo punto ha afflitto l'Unione tra infortuni e positivi al virus. Lo ha ammesso anche l'agente del giocatore, Danilo Caravello, che ha detto: «In questa sessione di mercato cercherò di spostare tutti coloro che hanno avuto minor minutaggio di quanto ci aspettassimo o meritassero, tipo Gatto dalla Triestina».IL MERCATO DEGLI ALTRI Intanto nel resto del girone, mentre il Ravenna ha tesserato il difensore belga Corentin Fiore, la Vis Pesaro ha ammesso di guardare con interesse a Daniele Cacia.Nel frattempo il presidente della Feralpisalò Giuseppe Pasini, si dice soddisfatto della squadra allenata da Massimo Pavanel, anche se le ultime prestazioni sono state un po' in ribasso: «La Feralpi può stare in alto fino alla fine. Peccato per un dicembre un po' sottotono. Il primo acquisto sarà ritrovare Morosini e Tulli. Poi un difensore ed una punta». 

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.

×
×
  • Create New...
×
Il Forum di Elsitodesandro
Home
Activities
Sign In

Sign In



Search
More
×