SandroWeb Posted December 23, 2021 Report Posted December 23, 2021 GIOVEDÌ 23 DICEMBRE 2021 - Voglia di normalità in casa Allianz dopo qualche giorno trascorso con il fiato sospeso a causa del rischio Covid. L'annunciata positività di alcuni giocatori dell'Armani riscontrata dopo la sfida di domenica ha messo in allarme l'ambiente biancorosso fortunatamente, in questo senso filtra cauto ottimismo e le cose sembrano andare per il meglio. Come scrive Lorenzo Gatto, a ieri situazione sotto controllo, i giocatori stanno bene e hanno continuato ad allenarsi con regolarità concentrandosi solo sul match che domenica dovrebbe portarli al PalaRadi di Cremona per la programmata sfida contro la Vanoli. Gara particolare per Fabio Mian che tornerebbe (condizionale d'obbligo vista la situazione sanitaria dei lombardi) nella città che lo ha lanciato nella massima serie consentendogli di vivere da protagonista le prime stagioni in serie A. «Quelle con la Vanoli sono stati i primi campionati giocati nella massima serie - conferma il giocatore goriziano - Cremona ha rappresentato per me il definitivo passaggio nel diventare un professionista ai massimi livelli. Sarà prioritario l'atteggiamento con cui scenderemo in campo, atteggiamento che dovrà essere almeno pari al loro per quanto riguarda l'intensità e la voglia di comandare le operazioni di gioco. Guardando alle loro assenze e al loro stato di forma sulla carta potremmo essere favoriti ma com'è già successo in altre occasioni, dove siamo usciti sconfitti, non dobbiamo soffermarci sui pronostici. Contro la Vanoli giocheremo per la quarta volta con l'ultima in classifica e dovremo dare prova di maturità, mostrando di aver imparato dagli errori degli scorsi mesi». Da monitorare, adesso, la situazione in casa di una Vanoli che nella giornata di martedì ha annunciato la positività di alcuni componenti del gruppo squadra e che resta in attesa dell'esito dei tamponi molecolari eseguiti nella serata di ieri. Il dubbio sul regolare svolgimento del match in programma nella sera di Santo Stefano, alle 20, permane ma se ne saprà qualcosa di più in mattinata. Di certo, quello che si sta vivendo a Cremona, non è un periodo facile. Minata dagli infortuni la formazione guidata da coach Galbiati è scivolata in coda alla classifica ed è reduce dalla pessima prestazione offerta domenica scorsa a Brescia, seccamente sconfitta da una Germani che ha saputo dominare nell'arco dei quaranta minuti di gara. Nel frattempo, a testimonianza del momento particolare che sta vivendo tutta la serie A, si allarga il numero delle squadre che stanno facendo i conti con le problematiche legate ai contagi. Dopo Cremona, Milano (quest'ultima ha già ufficialmente rinviato il big match di domenica prossima contro la Segafredo Bologna, per il possibile recupero si ipotizza la data di mercoledì 5 gennaio 2022) e Napoli (stop ufficiale alla trasferta di Venezia) a fare i conti con casi di positività è anche Tortona. Tutto fermo in casa della neopromossa guidata da Marco Ramondino e allenamenti sospesi fino all'arrivo dei test che determineranno la reale situazione in casa Bertram. - Nel calcio nulla è scontato e le smentite arrivano all'improvviso ma a questo punto si può dire che la Triestina di Bucchi sia diventata una squadra. Lo scrive oggi Ciro Esposito su "Il Piccolo": l'ultima partita dell'anno a Seregno ha fornito un'indicazione definitiva sulla maturità raggiunta con il lavoro di Bucchi. Si potrà dire che la vittoria è arrivata solo in extremis e per di più contro una squadra rude, tecnicamente non eccellente e soprattutto impostata anche dal suo allenatore solo per difendersi. Eppure sono proprio questi elementi a evidenziare i progressi fatti dall'Unione soprattutto nell'ultimo mese. Su una maturità caratteriale forgiata e trovata dal tecnico sin dal ritiro di Ravascletto si è arrivati da qualche tempo anche a una solidità tecnica e tattica. Questo a dimostrazione che gli uomini a disposizione ci sono e che il tecnico e il suo staff stanno raccogliendo i risultati del loro lavoro quotidiano. La Triestina scesa in campo negli ultimi tempi è capace di fare la partita e di trovare anche i gol nonostante le rotazioni (spesso forzate dalle circostanze). Da quando il centrocampo è stato affidato a tre giocatori di ruolo come Giorno, Crimi e Giorico l'equilibrio ne ha beneficiato. I tre ragazzi dettano i tempi sia nelle fase difensiva che in quella offensiva, hanno capacità di interdizione ma anche di palleggio. Con una linea mediana che assicura continuità di rendimento (ma alle loro spalle ci sono anche Paulinho, che potrebbe partire, Iotti e tra un po' Calvano) i vantaggi sono evidenti per lo sviluppo di un gioco più ordinato. Questo non significa che l'equilibrio trovato metta al riparo da alcuni deficit che si continuano a vedere sia in difesa che nella fase offensiva. Restano i limiti di dinamismo dei centrali Volta e Ligi, così come la scarsa vena realizzativa di Trotta e anche la difficoltà di saltare l'uomo di Procaccio. Però la compattezza aiuta e non poco a creare le situazioni necessarie per subire pochissimo e per segnare quanto basta magari sfruttando i piazzati. E visto che siamo a Natale non si può non vedere il bicchiere mezzo pieno (anche più di mezzo). Oltre ai numeri della classifica che sono evidenti senza farsi prendere dai sogni, c'è da sottolineare come in un impianto che funziona l'inserimento di alcuni giocatori è destinato a innalzare l'asticella delle soluzioni nelle mani di Bucchi. Il rientro di Negro e Capela, quello tra un mese di Galazzi e poi il recupero di De Luca che non sta giocando tra oltre un mese, avranno un peso. Il tutto senza voler parlare di un mercato di gennaio che comunque ci sarà per l'Unione e anche per le altre. Dopo sei mesi di lavoro Bucchi adesso deve gestire con sagacia la pausa che prevede peraltro un periodo di preparazione a cavallo tra Natale e Capodanno. La società finora, a differenza di quanto avvenuto in altre stagioni, ha assecondato il tecnico anche nei momenti più delicati. Milanese avrà il compito, se ci saranno le opportunità, di migliorare ulteriormente la rosa coniugando le esigenze attuali e quelle di prospettiva ma partendo dalla base e dall'ordine costruito in questi mesi. È una situazione nuova perché non ci sono state le stesse condizioni nemmeno nella famosa stagione di Pavanel culminata con la finale per la B. Il mix di tutti questi elementi, compreso un pizzico di positività in più dai tifosi, può far lievitare le quotazioni alabardate. C'è il ritorno e un quasi certo play-off da affrontare con vigore e serenità. Nella consapevolezza che l'Unione ha tutto da guadagnarci. Quote
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