SandroWeb Posted October 5, 2022 Report Share Posted October 5, 2022 MERCOLEDÌ 5 OTTOBRE 2022 - Messi alle spalle i festeggiamenti per la rocambolesca prima vittoria in campionato ottenuta domenica scorsa, per la Triestina è già ora di tornare in campo. Come scrive Antonello Rodio su "Il Piccolo", stasera al Rocco con inizio alle ore 18 (arbitra Gemelli di Messina), la squadra di Bonatti affronta infatti l'Arzignano Valchiampo nel primo turno eliminatorio della Coppa Italia di serie C. Un'avversaria che l'Unione ha incrociato appena tre settimane fa in campionato, uscendo dal campo veneto con un pareggio (1-1).Oggi si gioca in gara secca a eliminazione diretta: in caso di parità dopo i novanta minuti, si dovranno disputare due tempi supplementari, poi eventualmente i calci di rigore. In caso di qualificazione, la Triestina giocherebbe il secondo turno mercoledì 2 novembre in casa della vincente della sfida fra Vicenza e Virtus Verona.E sul fatto che la Triestina voglia passare il turno, non ci sono dubbi, visto quanto affermato da mister Bonatti già pochi minuti dopo il successo sulla Virtus Verona: «Ci prendiamo la gioia piena di questa vittoria, ma deve durare fino a stasera. Poi prepariamo al massimo la partita di Coppa Italia nella quale vogliamo vincere per passare il turno».Il tecnico aveva poi aggiunto una postilla illuminante su quanto dovremmo vedere in campo oggi: «Lo faremo con tanti dei titolari visti contro la Virtus Verona, e con tanti degli altri per me sono comunque titolari». Un modo insomma per spiegare che, come logica vuole, ci sarà un ampio turnover. Sia per far riposare chi domenica scorsa ha dato tutto in una partita molto dispendiosa sul piano fisico ma soprattutto mentale, sia per dare spazio a chi finora non ce l'ha avuto o ne ha avuto poco, e che avrà una grande opportunità per mettersi in mostra. E pensiamo a un difensore centrale come Rocchi, a un terzino sinistro dallo spirito molto offensivo come Rocchetti, bilanciato magari dall'altra parte da Ciofani. Oppure al centrocampista Lollo, ma anche a Lovisa e Pellacani. Come del resto potrebbe giocare Gori, visto che domenica scorsa era squalificato.Probabile ventata di gioventù anche in attacco: Adorante e Petrelli, entrati benissimo contro la Virtus Verona, potrebbero essere entrambi in campo dal primo minuto, ma almeno uno ci sarà di sicuro. Naturalmente sarà un turnover costruito con equilibrio, perché l'obiettivo è il passaggio del turno.La Coppa Italia non è affatto da trascurare, perché come noto la vittoria del trofeo consente di entrare nei play-off in una posizione molto privilegiata.Intanto la Triestina comunica che con l'acquisto di un prodotto del merchandising alabardato presso lo stand della società alabardata alla Barcolana, sito tra Riva del Mandracchio e Riva Nazario Sauro in corrispondenza dell'hotel Savoia a partire da stamani alle 10, si avrà la possibilità di ottenere gratuitamente un biglietto per la partita di Coppa Italia di stasera al Rocco. - A qualche mese dalla fine dell'ultima tormentata stagione, che ha portato prima alla salvezza sul campo e poi all'autoretrocessione in serie A2 per problemi finanziari, è cominciata la resa dei conti in casa Pallamano Trieste. Come scrive oggi Lorenzo Gatto, A muoversi alcuni dei giocatori che, lasciata la società, hanno bussato alla porta della presidente Alessandra Orlich pretendendo la liquidazione delle spettanze rimaste in sospeso dall'ultimo campionato. Adam Bratkovic, Gianluca Dapiran e Robert Pagano, nei giorni scorsi, hanno inviato una lettera con l'intimazione al pagamento lasciando tempo alla società fino al 31 ottobre per onorare gli impegni assunti. In caso di ulteriore ritardo, come si legge nella richiesta, i giocatori adiranno alle vie legali.LE CIFRE Sono quasi 80 mila euro gli arretrati riferiti a giocatori e staff tecnico per quanto concerne l'ultima stagione di serie A che la Pallamano Trieste deve ancora liquidare. Le cifre più onerose riguardano Bratkovic (19710 euro) e Fredi e Jan Radojkovic (il totale ammonta a 19200 euro). A scendere ci sono Di Nardo (5400), Postogna (4800), Nocelli (4700), Dapiran (4000), Pagano (3100), Visentin (3000), Carpanese (3000), Pernic (3000), Hrovatin (3000), Sandrin (1800), Zoppetti (1000) e Fasanelli (400 euro). Un fardello pesante nella gestione di una società che anche nel campionato di A2 appena cominciato sta cercando di reperire le risorse per arrivare in fondo.LE CERTEZZE Da qualche anno a questa parte il punto fermo della Pallamano Trieste resta Michele Semacchi, vice presidente e sponsor con la sua Alabarda Onoranze Funebri. È stato Semacchi che ha consentito di portare a termine la passata stagione versando un sostanzioso extra budget aggiunto all'importo inizialmente pattuito. Il budget di questa stagione non è ancora in sicurezza essendo coperta più o meno al 50% la cifra necessaria.LE PROSPETTIVE Difficile stabilire quale potrà essere il futuro dell'handball a Trieste. Con la scomparsa del prof Lo Duca si è chiusa la cinquantennale pagina di una società che sta cercando di ritrovare solidità ma che si scontra, quotidianamente, con le difficoltà di una città che fatica tremendamente a supportare lo sport di vertice.Al di là del budget, resta un'immagine tutta da ricostruire. Trieste è passata da mecca della pallamano italiana a società dove i giocatori denunciano di non venir pagati. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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