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DOMENICA 18 FEBBRAIO 2024

- «Sono tornato a vedere la squadra che amo». Come scrive oggi Roberto Degrassi su "Il Piccolo", stavolta abboniamogliela la dichiarazione d'amore a coach Jamion Christian. Il tecnico in sala stampa ha l'aria più rilassata anche se sempre di sconfitta si tratta. «Ci sono stati ottimi momenti ed è su questo che dovremo lavorare. Contro Cantù ho riconosciuto la squadra che conosco e che amo allenare. Sono eccitato all'idea di tornare in palestra e di riprendere a lavorare».

In questa occasione ha usato per larghi tratti gli stessi cinque uomini, una scelta chiara. «In realtà io ho fiducia in tutti i miei giocatori ma contro Cantù credevo in certi accoppiamenti difensivi e ho insistito di più su un certo quintetto. Non rimprovero niente a nessuno, tutti quelli che sono entrati hanno reso bene».

Il general manager Michael Arcieri curiosamente stavolta preferisce esprimersi in inglese ricorrendo anche lui alla traduzione dell'assistent coach Nanni. «Non ci sono vittorie morali, ci dispiace aver perso ma ci sono stati eccellenti segnali da parte della squadra rispetto alle ultime settimane».

Prosegue nella sua analisi il gm biancorosso: «Siamo tornati a vincere il duello a rimbalzo, abbiamo servito 24 assist, nove palle perse. Ci sono elementi positivi che dobbiamo conservare e proseguire su questa strada in vista dei prossimi impegni»

«Sono convinto che il ritiro prolungato sia stata la scelta giusta per affrontare la partita con il Lumezzane». Come scrive oggi Antonello Rodio, il tecnico della Triestina Roberto Bordin rivendica una scelta drastica come quella presa dalla società alabardata in settimana: come noto, dopo le due sconfitte seguenti al cambio in panchina, le tre di fila complessive e un solo punto guadagnato nelle ultime quattro gare, si è deciso di far partire la truppa alabardata per il bresciano già giovedì, in preparazione alla sfida di oggi a Lumezzane (inizio ore 14, arbitra Turrini di Firenze). Quattro giorni assieme per cercare di ricompattare la squadra e soprattutto per tornare a far punti, perché intanto la Triestina non è più da sola al terzo posto: il Vicenza infatti continua a correre e con il successo di ieri in casa del Renate ha acciuffato l'Unione, che ora deve assolutamente ripartire e ha certamente una pressione in più per la sfida di oggi.

La mossa del ritiro comunque, spiega Bordin, può solo migliorare il gruppo: «In un momento particolare come il nostro - dice il tecnico - il ritiro è una cosa molto positiva perché la squadra può stare di più assieme, c'è una maggiore possibilità di interagire fra compagni, e anche tra me e lo staff con i ragazzi. Il tutto per allenarsi meglio e analizzare meglio la partita precedente e quella successiva. Mi auguro e sono convinto che sia stata la scelta giusta». Bordin racconta che in questi giorni l'aspetto tattico non è stato quello principale: «In un momento così bisogna sempre lavorare molto sull'aspetto mentale, caricare i ragazzi a livello nervoso per allenarsi bene, capire quali sono stati gli sbagli per non ripeterli, ma cercare di rimanere positivi. Noi non dobbiamo subìre questi cali di concentrazione che abbiamo avuto, quindi abbiamo lavorato su questo ma anche su situazioni tattiche per affrontare al meglio l'avversaria». Già, l'avversaria. Il Lumezzane si era arrampicato fino al quinto posto prima di perdere in casa martedì con il Trento. Bordin lo vede così: «È una squadra solida con giocatori di esperienza, un bravo allenatore e qualche individualità molto importante, soprattutto nel reparto offensivo. Sicuramente vorrà fare risultato pieno ma anche noi vogliamo riscattare le ultime due sconfitte e soprattutto l'atteggiamento che abbiamo avuto dopo aver preso il gol, da non ripetere assolutamente».

Per la partita di oggi Bordin dovrà fare a meno di Correia squalificato e Struna ancora infortunato. Recuperato invece Malomo, anche se ovviamente è da vedere se si deciderà di rischiarlo già oggi dal primo minuto. In ogni caso, c'è anche lui oltre a Moretti e Ciofani per il settore centrale difensivo. Per il resto è tutto una grande incognita: il tecnico vorrà insistere sul 4-3-3 che finora non ha avuto grandi risultati o deciderà per qualche variante tattica, rispetto alla formula dei tre attaccanti (Lescano, El Azrak e Redan) tutti assieme più un D'Urso versione mezzala? Di sicuro senza Correia, è molto probabile che in mezzo al campo trovi posto Fofana, ma c'è anche curiosità per vedere se stavolt a verrà utilizzato Germano, finora dimenticato dal nuovo mister, o come terzino oppure a centrocampo. Ma soprattutto, al di là dei singoli o del modulo, dopo tre sconfitte l'imperativo della Triestina è tornare a fare subito punti e staccare nuovamente il Vicenza.

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