SandroWeb Posted May 14, 2024 Report Posted May 14, 2024 MARTEDÌ 14 MAGGIO 2024 - Scampata per un soffio all'eliminazione sabato scorso con la Giana, la Triestina da stasera rimette le sue fiches sul tappeto della roulette dei play-off. Come scrive oggi Antonello Rodio su "Il Piccolo", alle 21, con diretta su Raisport, l'Unione ospita al Rocco il Benevento (arbitra Caldera di Como), la squadra campana che la sorte ha riservato agli alabardati per questo primo turno della fase nazionale. Come noto, ci si gioca la qualificazione con partite di andata e ritorno (sabato il secondo round a Benevento), ma nel complesso dei 180 minuti la Triestina dovrà necessariamente fare un gol in più degli avversari, che sarebbero invece qualificati a parità di reti in virtù del miglior piazzamento in regular season. Come tutte le gare dei play-off, tutto vivrà sull'equilibrio, i nervi e gli episodi, ma serve anche una conoscenza profonda dell'avversario. Proprio per questo, nonostante le poche ore a disposizione, mister Bordin assicura di aver già inquadrato le caratteristiche del Benevento: «Avevamo già visto alcune situazioni delle eventuali avversarie se avessimo passato il turno e tra queste anche il Benevento. Si tratta sicuramente di una buona squadra, che pratica il 3-4-3 o il 3-4-2-1: è una compagine molto tecnica che costruisce bene dal basso ma è abile anche nelle ripartenze, con giocatori importanti di qualità che hanno fatto categorie superiori. Insomma un avversario da affrontare con il piglio giusto. Ma noi giochiamo nel nostro stadio davanti ai nostri tifosi e vogliamo fare una buona prestazione». Alla domanda se, analizzando il Benevento rispetto a quelle che sono le caratteristiche dell'Unione, prevale la preoccupazione o la fiducia, Bordin preferisce sottolineare un altro concetto: «Direi che prevale piuttosto l'atteggiamento giusto che dobbiamo avere in campo, ovvero quello propositivo nel voler fare la partita. Per noi è importante non abbassarci come abbiamo fatto nel secondo tempo contro la Giana, anzi dobbiamo rimanere alti e cercare la riconquista della palla. È ovvio che non sarà semplice, ma dobbiamo provare a farlo. E di sicuro dobbiamo essere più propositivi rispetto all'ultima partita». Il tecnico alabardato non vuol nemmeno sentir parlare di gestione nell'ottica dei 180 minuti: per lui al momento esiste solamente il match di stasera, tutto il resto verrà dopo: «Non ragioniamo nell'ottica dei due incontri, meglio concentrarsi esclusivamente su questa partita che al momento è quella più importante. In questa o in quella di ritorno dovremo cercare di fare un gol più di loro per centrare la qualificazione, anche se non sarà semplice: concentriamoci per fare una buona gara e per cercare di vincerla in casa nostra, poi si penserà alla prossima». Sul fronte formazione mistero assoluto e Bordin non fa trapelare nulla, se non il rientro in gruppo di Celeghin, che con la Giana era in panchina per onor di firma causa un problema al ginocchio. Anche in considerazione degli impegni ravvicinati, è possibile che il mister cambi qualcosa. Non in difesa, dove davanti ad Agostino dovrebbe esserci il solito trio formato da Moretti, Malomo e Rizzo. Su gli esterni favorito ancora Germano a destra mentre Anzolin o Petrasso avanzano una candidatura sulla sinistra come alternativa a Pavlev. In mezzo non si dovrebbe prescindere da Correia e Vallocchia, assieme a loro Fofana se El Azrak verrà avanzato a fianco di una punta (Lescano o Vertainen), altrimenti lo stesso El Azrak e davanti due attaccanti fra Vertainen, Lescano e Minesso. LE ALTRE PARTITE. Stasera, ma con inizio alle 20.30, si giocano anche le altre partite di andata del primo turno della fase nazionale dei play-off. In questa tornata entrano in scena le terze classificate, quindi anche il Vicenza di Vecchi che sarà impegnato a Taranto. Queste le partite in programma: Atalanta U23-Catania, Juventus Next Gen-Casertana, Taranto-Vicenza, Perugia-Carrarese. - È stato l'ultimo ad arrendersi nella serie che la sua Torino ha giocato contro Trieste. Nel palasport che lo visto crescere e muovere i primi passi di una carriera che lo ha ormai consacrato play di assoluto livello per la categoria, Matteo Schina (intervistato da Lorenzo Gatto) è stato fiero avversario dei biancorossi. L'eliminazione subita nei quarti di finale, lo costringerà a vivere da spettatore questi play-off nei quali, seguendo il cuore, farà il tifo per la sua ex squadra. «Credo che Trieste abbia meritato la qualificazione perché si è presentata meglio e con la giusta fiducia alla fase decisiva della stagione. Noi, dalla sconfitta con Orzinuovi in poi, abbiamo avuto un netto calo: in questi play-off abbiamo recuperato energie e voglia di combattere, purtroppo non è bastato. Nei momenti decisivi, penso alle bombe di Filloy e Brooks in gara2 e al finale di partita in gara3, Trieste si è dimostrata più cinica». Passato il primo turno, si staglia all'orizzonte il profilo dell'Unieuro Forlì. La squadra che, assieme a Trapani, ha dominato stagione regolare e fase a orologio impreziosendo la sua annata con il successo della Coppa Italia ma che arriva a giocarsi la promozione senza il fondamentale apporto di Kadeem Allen. Un'assenza dal peso specifico enorme che rende quanto mai incerta la serie. «Sono dell'idea che Trieste si possa divertire – continua Schina – Con le due vittorie a Torino ha dimostrato che il fattore campo non è più così importante e che le trasferte non le fanno paura, in casa poi l'impatto del PalaTrieste resta un aspetto importante. Non mi sbilancio, se non altro per scaramanzia, ma credo che possa giocarsi le sue carte per proseguire il suo cammino in questi play-off». Play-off che proporranno sfide di grande interesse. «Dall'altra parte del tabellone Trapani-Fortitudo Bologna sembra una finale annunciata. La Fortitudo, al netto dell'infortunio che priverà Rieti di Hogue, resta la favorita per il fattore campo e l'ottima stagione disputata, Trapani è partita per vincere e sta rispettando i pronostici di inizio stagione. Tutta da vivere e da gustare, invece, la sfida tra Cantù e Udine. Credo sarà la serie più bella e combattuta, con due squadre che hanno fatto della qualità del gioco il punto di forza. Roster profondi, gioco corale, giocatori di esperienza che sapranno interpretare al meglio queste partite: difficile indicare chi saprà guadagnarsi la finale». Chiusa una stagione estremamente positiva, ancora da designare il futuro di Schina. «Il prossimo anno? Non so ancora niente, devo capire cosa vorrà fare Torino, direi che è ancora presto per stabilire dove giocherò». Quote
GMarco Posted May 14, 2024 Report Posted May 14, 2024 28 minuti fa, SandroWeb ha scritto: È stato l'ultimo ad arrendersi .., Matteo Schina «Il prossimo anno? Non so ancora niente, devo capire cosa vorrà fare Torino, direi che è ancora presto per stabilire dove giocherò». ...ciolemolo! Quote
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