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Inviato

ATTACCO A NASSIRIYA: MORTI TRE MILITARI ITALIANI, UNO GRAVISSIMO

ROMA - E' stato un ordigno posto al centro della carreggiata a provocare oggi a Nassiriya quattro morti - tre militari italiani e un graduato rumeno - e almeno un ferito molto grave. Tra gli italiani morti nell' attentato, secondo quanto si è appreso dallo Stato Maggiore della Difesa, ci sono un capitano dell' Esercito e un sottufficiale dell' Arma.

Questa la ricostruzione ufficiale dell'accaduto fatta dallo Stato maggiore della Difesa. "Alle 8:50 ora locale (le 6.50 ora italiana), lungo una strada a sud ovest dell'abitato di An Nasiriyah, una pattuglia del Contingente italiano composta da quattro veicoli protetti del Reggimento carabinieri della MSU (Multinational Specialized Unit) con a bordo un Ufficiale dell' Esercito, 15 militari dell' Arma dei carabinieri ed un graduato della Polizia Militare rumena venivano coinvolti nell' esplosione di un ordigno posto al centro della carreggiata".

Dei due militari italiani rimasti gravemente feriti e ricoverati nell'ospedale da campo italiano, uno e' morto per le ferite riportate.

Sul posto sono intervenuti immediatamente i soccorsi e diverse pattuglie del Contingente italiano che, con l' ausilio della polizia locale, hanno provveduto a mettere in sicurezza l area.

Il convoglio - spiega il comunicato - si stava recando al PJOC (Provincial Joint Operation Centre, la sala operativa integrata delle Forze di sicurezza della Provincia) dove i militari coinvolti nell attacco avrebbero dovuto svolgere il loro regolare servizio per le consuete attività di coordinamento con le Forze di sicurezza locali nel controllo del territorio. Sono in corso accertamenti, condotti in stretto coordinamento con la polizia locale, intesi ad individuare la natura dell'ordigno, l'origine dell'esplosione e gli eventuali responsabili.

E' il capitano dell' esercito Nicola Ciardiello, 34 anni, uno dei tre morti italiani nell' attentato di Nassiriya. L' ufficiale era in servizio al 185/mo reggimento acquisizione obiettivi di Livorno. Lascia la moglie Giovanna, un bambino di pochi mesi. I genitori abitano ad Avellino.

fonte:Ansa

:sighsob:

Inviato

DUE ANNI FA LA STRAGE ALLA BASE MAESTRALE

ROMA - E' il 12 novembre 2003 il 'giorno nero' per la missione italiana in Iraq. Quel giorno, in un attacco alla base Maestrale a Nassiriya, morirono 19 italiani (12 carabinieri, 5 soldati e due civili). La missione militare era iniziata pochi mesi prima, a giugno. A provocare la strage, due automezzi imbottiti di esplosivo lanciati a tutta velocità contro la palazzina di tre piani che ospitava i carabinieri della Msu (Multinational specialized unit). La più grande disgrazia per le forze armate italiane dalla fine della seconda guerra mondiale.

E' un camion a forzare il posto di blocco all' entrata della base, situata nella vecchia sede della Camera di commercio locale: gli occupanti fanno fuoco contro i militari a guardia dell' ingresso, che rispondono al fuoco senza però riuscire a fermare il mezzo. Travolte anche le barriere passive (reti e fili spinati) poste a difesa della struttura. Dietro all' automezzo c' è un' altra auto che finisce la sua corsa esplodendo contro la base. Si è parlato di quattro kamikaze e di 150-300 chili di esplosivo usati nell' azione.

L' esplosione sventra gran parte dell' edificio, posto sulle rive del fiume Eufrate e danneggia una seconda palazzina dove ha sede il comando. Nel cortile molti mezzi militari prendono fuoco. In fiamme anche il deposito delle munizioni.

Un cratere appare nel luogo dell' esplosione. Sotto le macerie rimangono 12 carabinieri della Msu (Enzo Fregosi, Giovanni Cavallaro, Alfonso Trincone, Alfio Ragazzi, Massimiliano Bruno, Daniele Ghione, Filippo Merlino, Giuseppe Coletta, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Horatio Maiorana, Andrea Filippa); cinque uomini dell' esercito (Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Emanuele Ferraro, Alessandro Carrisi e Pietro Petrucci); due civili, il regista Stefano Rolla, che stava facendo un sopralluogo per un film sulle missioni di pace e l' operatore della cooperazione internazionale Marco Beci.

Per accertare eventuali responsabilità per la mancata adozione di idonee misure di sicurezza alla base Maestrale il procuratore militare Antonino Intelsano ha aperto un'inchiesta, che è tuttora in corso.

fonte: Ansa

Inviato

E' una guerra. I morti ci sono da entrabe le parti.

Quando si decide di entrare in guerra se ne accetta il tributo di sangue.

Condoglianze alle familie. E speriamo non ce ne siano altri in futuro.

Inviato
E' una guerra. I morti ci sono da entrabe le parti.

Quando si decide di entrare in guerra se ne accetta il tributo di sangue.

Condoglianze alle familie. E speriamo non ce ne siano altri in futuro.

Eh...hai completamente ragione Ghost. Purtroppo quando si decide di entrare in guerra ci si deve aspettare anche il peggio. Mi dispiace tantissimo per le vite spezzate in sto modo ma anche per le mogli, i genitori e i figli che cresceranno senza papà.

Xe veramente tristissimo :(

Inviato

Tristezza, cordoglio e ovviamente solidarietà con le famiglie delle vittime.

....però ci hanno cacciato nel mezzo di una GUERRA (perche non venitemi a dire che in Iraq non è in corso una vera e propria guerra...) e purtroppo i militari sono inevitabilmente e drammaticamente i bersagli "naturali" di una guerra.... :incazzado:

Purtroppo non siamo coinvolti in una missione di pace......

Inviato

quando succedono ste cose no se pol proprio dir nulla...

speremo solo che l'occasione non sia utilizzata a scopo strumentale da qualcuno...per el resto, condoglianze alle famiglie!! :pianto:

Inviato

Mi son divisa in due.... condoglianze alle famiglie... ma son felice per el marì della mia amica che xè torna una sett fa proprio da la..e lui xè salvo per la seocnda volta la ga scampada...

Mi son per principio contraria alle guerre e son contraria alla missione che i nostri soldati sta fazendo, lo so che i xè la per aiutar, ma vaghelo a spiegar a quei che spara e tira bombe...

Inviato

povero el picio de due mesi ke no conosserà mai el papà...

se fossi la mamma no so se riveria a perdonar un comportamento cussì egoista...

morti sul lavor come tanti altri meno consideradi

Inviato
povero el picio de due mesi ke no conosserà mai el papà...

se fossi la mamma no so se riveria a perdonar un comportamento cussì egoista...

morti sul lavor come tanti altri meno consideradi

Son d'acordo.

Un no meti al mondo un fio per dopo 'ndar ris'ciar la vita in Iraq. Gaveva dele responsabilità.

Inviato

I nostri soldati fanno parte di una forza d'invasione... che ha bombardato le loro case ucciso decine e decine di migliaia di loro connazionali in guerra. Sia militari che civili.

Che hanno usato tecniche di guerra sporche e bandite dalla convenzone di ginevra, armi chimiche, assedi con manomissione di aquedotti e taglio di viveri e medicinali ai città intere...

Hanno ribaltato il loro governo e messo uno nuovo fantoccio (al sud sono sunniti).

Non basta un po di propaganda in Tv per convincere loro che siamo li per aiutare.

Ne è tanto facile tentare di spiegare le attenunati come il "eseguiamo gli ordini di inglesi e americani" o siamo stati relativamente bravi... a parte una dimostrazione di piazza sedata a colpi di mortaio sulla folla (ordine di ufficiali inglesi comuque) almeno non abbiamo usato armi chimiche come gli americani Falluja, ho non gli abbiamo fatti morire di fame se e colera come gli Inglesi a Bassora.

Probabilmente il nostro contigente e quello che più si avvicina ad una "forza di pace" e se fatto odiare di meno... per questo abbiamo avuto pochi attacchi (rispetto ad latri contingenti).

Ma per loro... siamo come gli altri. Siamo nemici ed invasori.

Da quando siamo la meno del 1% delle spese della missione sono andati in aiuti... il resto sono spese militari. Percentuale troppo bassa per sperare di essere credibili.

Nei dibattiti pre elettorali il governo non l'ha negato... ma ha spiegato che poco c'è da fare, il lavoro la e difficile e il trasporto il vettovalgiamento e la paga dei soldati costano. E purtroppo è vero.

Ho parlato con alcuni soldati di ritorno dal Iraq. Addestrano polizia ed esercito pattugliano. Fanno la guardia a strutture per estrazuione e trasporto del petrolio.

Ma i contatti con i locali pressoche interrotti. Portare aiuto è diventato pericoloso.

C'è odio, diffidenza e orgoglio ferito nei loro cuori.

Noi della "coalizione"

Abbiamo porto morte e terrore. Abbiamo sostituito una dittatura con un protettorato (una dittatura ma sotto un paese estero).

La famosa legge sulle sementi trasgeniche della Monsanto ne è un esempio plateale.

Abbiamo decuplicato il loro debito (spese di guerra e di ricostruzione sono quasi interamente a carico del Iraq da pagare con pertrolio).

Abbiamo ridotto il paese più avanzato e Laico del medioriente in un paese dal riacceso fanatismo il cui netto vincitore dellle elezioni.

Gli abbiamo torturati umiliati in prigione e con rastrellamenti casa per casa, coprifuochi un stato di polizia che dura da 3 anni.

In iraq si applicano le leggi antiterrorismo israeliane, se un terrorista viene identificato ed è lattante la sua casa viene rasa al suolo e la sua famigli messa in prigione. Da vero paese democratico.

Non gli conviceremo mai che siamo innocenti.. perchè non lo siamo.

Ospite Andrea
Inviato

"Abbiamo ridotto il paese più avanzato e Laico del medioriente"

BOOOMMMMMMMMMMMM str... hemmm battuda del secolo ....

avanzato e laico del medioriente ??? l'IRAQ ??? .... te l'avevo gia detto in un altra discussione non parlare da Italiano in italia, se vuoi spararle cosi grosse prendi il primo aereo e vai a visitare il medioriente .... iraq avanzato e laico .... dai dai per cortesia.

Ospite Andrea
Inviato

Gli abbiamo torturati umiliati in prigione e con rastrellamenti casa per casa, coprifuochi un stato di polizia che dura da 3 anni.

piu o meno quello che faceva saddam da 30 anni a questa parte ....

al limite gli iracheni diranno "non è cambiato un cavolo" ma forse questi prima o dopo se ne vanno ....

Ospite Andrea
Inviato
[OT]Allora.. mi cercassi de calmar un poco i toni.. perchè xè un argomento delicato e no volessi che vegni fora casini prima del tempo.. [/OT]

:bye:

mi son calmo e tranquillo fina a quando no legio castronerie del genere ... cmq chiudo qua che la mia ulcera ne risenti ...

Inviato

Sulla giustezza o meno dell'intervento non voglio dire nulla.

Voglio solo fare alcune considerazioni sulle contraddizioni legate alla presenza dei nostri militari in Iraq.

Sono morte 35 persone di nazionalità italiana militari e civili.

Solo questo numero rende la partecipazione italiana alla fase "post" bellica l'operazione più dispendiosa dal punto di vista umano della storia repubblicana.

Partendo dal principio che l'aiuto deve essere portato senza mettere in pericolo l'incolumità del soccoritore e guardando al passato recente dei nostri interventi esistono 35 ottimi motivi per non poter definire questa una missione di pace.

Chiamamola missione in zona di guerra per rispetto a chi è caduto.

Inviato

Mi so solo che se fosi irachen probabilmente saria tra quei che se ognaniza contro i "invasori". In genere ste situazioni me piasi vedermele a mente freda e da più angolazioni posibili.

Resta el fato che chi va in Iraq ghe va perchè xe strapagado, e per scelta propria. Dopo gaver visto i video dela bataglia de Nassiriya (uscidi a novembre, se me ricordo ben) me go fato una idea de quei che xe andai in Iraq, che no descrivo perchè el lessico andasi oltre la natura de sto sito :).

Chi lo ga visto dal inizio ala fine probabilmente sa cos'che intendo...

Inviato

mi riprendo quello che ho detto nel mio primo messaggio in questa discussione...

xè morte delle persone, e tutto quello de cui se sta discutende credo sia assurdo, non per le idee (ognidun gà le sue), ma perchè forsi fatto nel posto sbaiado! (el post credo sia stado verto per ricordar questi tre ragazzi, e ora noi stiamo discutendo di altro, che potrebbe essere tranquillamente fatto su un altro topic)...

per el resto, non aggiungo altro, per evitar de accender ancora de più la discussion... :D

Inviato

con questo post chiedo formalmente ai moderatori de poder chiuder questa discussion, verta per dovere di cronaca (come disi i grandi giornalisti) ma che sta andando a finir in polemiche varie (cosa che no iera nele mie intenzioni).

Me rendo conto che informazioni de questo genere no ga de esser postade (viste le polemiche innescade) e per tanto me asterrò in futuro dal meter qual si voglia notizia sul forum (che no sia triestina o acegasAps).

:bye:

Inviato

[MOD] Tranquillo Mauri, sicuro no te ga colpe ti :)

Po' nisun se ga scannado, xe sta solo un tono un poco sgarbato in risposta a opinioni personali, che come tutte le opinioni personali xe discutibili, ma sempre garbatamente. :bye: [/MOD]

Inviato

Mauri tranquillo, una sana discussion costruttiva, pur se vista in maniere differenti e magari con un pizzico de polemica (basta sia un pizzico), no devi venir chiusa per default...

Inviato

@MONTAG

Quoto in pieno ed aggiungo.

Chiamiamola guerra oltre che per dare onore ai soldati anche per permettergli di sopravvivere.

Sono cosretti ad adottare procedure d'ingaggio da "missione di pace" e sono armati con armamento da "missione di pace".

Rinunciare alla nostra voglia di salvare le appareze dopo aver svendto la sostanza avrebbe permesso un prezzo di sangue molto più basso.

@Arlon

Ho visto il filmato... scene e dialoghi standar in qualsiasi gioco sparatutto online.

Tristissimo -_-.

Ma non son tutti così ne ho conosciuto qualcuno che è andato giù perchè credeva nel suo lavoro ed e tornato deluso dal non essere riuscito a fare un gran che.

"Difficile aiutare qualcuno che ti odia e ti spara addosso."

@Maurizio

Non arrabiarti su. Non è successo nulla di grave. Sono state espresse idee diverse.

E sono stati espressi commenti a queste idee. Tra altro nulla di nuovo. Diversità già viste in altri topic.

Partendo dalla notizia dei morti se discusso del perchè...

Purtroppo di morti in Iraq ce ne sono ogni giorno.

Al di la del ovvio dolore e lutto per delle vite umane spezzate... che provo anche quando a morire sono 4 iracheni per una bomba al mercato... e naturale che il discorso si sposti sul "perché sono morti".

Anche perchè la morte non ha senso in se stessa. Morire si muore tutti. Il perché si muore ed il perché si e vissuti che rende le cose diverse... e può essere discusso.

Sono morti per guerra, un guerra che per alcuni e giusta per altri no. Con varie sfumature di posizione.

La loro morte è un prezzo giusto da pagare o si poteva evitare?

Per continuare l'opera siamo pronti ad avere altri morti?

A cosa sono servite tutte queste morti?

Nostre, dei nostri alleati e dei nostri nemici... in ogni caso esseri umani.

Cosa abbiamo ottenuto pagando tutto questo sangue, versato e sparso?

Personalmente sono queste le domande che mi balenano in mente quando si legge una notizia del genere.

Altrimenti sarebbe solo un conteggio... un album come questo:

http://www.cnn.com/SPECIALS/2003/iraq/forc...es/2006.04.html

o questo:

http://www.iraqbodycount.org/#db

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